Percoco - Il primo mostro d'Italia

Film 2023 | Thriller, Drammatico, +13 104 min.

Regia di Pierluigi Ferrandini. Un film Da vedere 2023 con Gianluca Vicari, Giuseppe Scoditti, Rebecca Metcalf, Federica Pagliaroli. Cast completo Genere Thriller, Drammatico, - Italia, 2023, durata 104 minuti. Uscita cinema lunedì 17 aprile 2023 distribuito da Altre Storie. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,92 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 27 marzo 2023

Un true crime psicologico che racconta la prima strage familiare italiana del Novecento. In Italia al Box Office Percoco - Il primo mostro d'Italia ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 41,4 mila euro e 17 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,92/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,83
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Gianluca Vicari è la faccia perfetta per un film calibrato al millimetro. In un'atmosfera opprimente di cui si può sentire l'olezzo.
Recensione di Luigi Coluccio
lunedì 27 marzo 2023
Recensione di Luigi Coluccio
lunedì 27 marzo 2023

Franco ha ventisei anni nella Bari del 1956. Vive a casa con i suoi genitori, il padre Vincenzo, ex-ispettore delle ferrovie ora in pensione, e la madre Eresvida, casalinga. Ci sono anche due fratelli, il maggiore Vittorio, ora in carcere per alcuni furti, e quello minore, Giulio, affetto dalla sindrome di Down, con cui Franco condivide la stanza. Franco ha una ragazza, Tina, sorella della fidanzata di Enzo, uno dei suoi migliori amici assieme a Massimo - con quest'ultimo ha condiviso il militare, con il primo condivide gli studi universitari.

Franco ha tutte queste cose nella sua vita e niente di queste è vera. O meglio, Franco vorrebbe essere lontano da lì, lontano anche da sé stesso: Franco è stato arrestato con il fratello Vittorio durante un furto in una casa; Franco ha frequentato per un anno una prostituta napoletana, Maria, con cui è fuggito per un'ultima notte d'amore prima che lei tornasse in Campania; Franco ha contratto la sifilide in un bordello e ha avuto un forte esaurimento nervoso. Franco Percoco, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1956 stermina i genitori e il fratello minore con un coltello da cucina, ammassa i loro corpi in una stanza e si dà alla bella vita per dieci giorni.

Franco Percoco, forse a sua insaputa, ha rappresentato tante cose, e la sua storia ne racchiude altre e altre ancora.

Il nero sotto il sole del Mezzogiorno. Il mare davanti la città, i fiori sui balconi dei palazzi, i ristoranti più esclusivi con una vista mozzafiato. Un Sud ancora più limpido e dai contorni sempre più precisi grazie al Boom economico, alle ultime macchine fotografiche, ai televisori, al frigorifero ultima novità che impazza. Già, impazza, fa impazzire il demone meridiano che si annida, si acquatta non in mezzo alle ombre ma alla luce del sole, letteralmente dentro quei raggi che ora ci appaiono pallidi, spenti, malati. Così le onde sfondano il lungomare, le mosche banchettano sui petali, il maître è una guida per i migliori bordelli della città. E Franco riesce a vedere tutto questo. In un qualche momento della sua breve ma sghemba vita deve aver avuto una visione dell'altra parte, non del contorno di cui sono fatte le famiglie, gli amori, la città ma del loro reale profilo. Si è affacciato e non più tornato.

Percoco - Il primo mostro d'Italia di Pierluigi Ferrandini, prodotto da Altre Storie e Rai Cinema, con Gianluca Vicari nel ruolo del protagonista, tenta di mappare la decade fantasmagorica di Franco Percoco, colui che venne marchiato come il "mostro di Bari", "la Belva di via Celentano", e altri non era che un figlio del suo tempo.

La Gazzetta del Mezzogiorno scrisse questo sulla natura di Franco: "È nata qui, nella nostra città, è vissuta per ventisette anni acquattata tra le nostre case, si è aggirata tra noi, ha sfiorato le nostre donne ed i nostri bimbi. Ma è soltanto un mostro, un mostro delle nebbie e delle brume, straniero alla nostra terra ed al nostro sole, emerso dal suo lungo agguato con fulmineo irreparabile balzo. È una belva. Non ci appartiene". E invece sì, Franco era uno di noi, uno di loro, uno che voleva godersi appieno quello che gli stava attorno e che non poteva arrivare nemmeno a sfiorare.

Cercava di compensare le imposizioni dei genitori e i dettami della società a cui non riusciva a stare dietro con i loro cupi doppelgänger, una prostituta per una ragazza, una fuga d'amore per un fidanzamento, un furto per una carriera universitaria. Finché non ne ha più e straccia per sempre la linea che separa questa con quell'altra parte, portando il buio alla luce, immolandosi alle malie dei demoni meridiani - dopo aver ucciso i genitori e il fratello Giulio è libero di vestirsi come gli pare, mangiare dove gli pare, andare dove gli pare.

Ferrandini, qui sceneggiatore e regista, fa un grande lavoro di ricerca sulle direttrici storiche, sociali, psicologiche della nera parabola di Franco Percoco (a sua volta basato su un altro cumulo di lavoro, il romanzo "Percoco" di Marcello Introna, pubblicato nel 2012 da Il Grillo Editore e poi nel 2016 da Mondadori), di cui cerca di restituirci una sintesi più ampia possibile. Tra video e foto d'archivio, dialoghi pieni di accenni a vicende più ampie, citazioni minuziose degli spostamenti di Franco, viene su un film calibrato al millimetro su una storia che racchiude tante altre storie, l'intreccio torbido di un giovane all'interno di una società fragile e impreparata a quanto stava accadendo.

Ferrandini, soprattutto, cesella un'atmosfera opprimente, soffocante, di cui quasi si può sentire l'olezzo, il tutto immerso in una sorta di melassa avvelenata che rallenta ogni cosa. Gli viene dietro il protagonista Gianluca Vicari, dallo sguardo laido e obliquo, facciazza perfetta nell'indossare la maschera di Franco, fatta di sorrisi imbarazzanti e sguardi nel nulla. Forse il film non calca fino in fondo la mano, non arriva all'osso, fermandosi un attimo prima e risultando così come in sospensione, però il nero della nostra storia è portato alla luce, una luce dalle orribili macchie sul sole del sud.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 20 aprile 2023
Fulvia Caprara
La Stampa

Nella Bari perbenista e rampante del 1956, un ragazzo di buona famiglia diventa un mostro, uccide madre, padre e fratello minore, vive dieci giorni alla grande e, alla fine, accetta l'arresto come se fosse una benedizione. Dopo aver scontato 23 anni di carcere, ne vive altri 22 da semplice operaio, a Torino, finalmente libero da «quella cappa sociale di cui, in fondo, era stato la prima vittima».

lunedì 17 aprile 2023
Veronica Orciari
Sentieri Selvaggi

Percoco - Il primo mostro d'Italia, basando su una storia vera dall'enorme potenzialità narrativa, parte avendo tutte le carte in regola per essere un buon film. Bastano poche inquadrature per capire che le alte aspettative sono state effettivamente confermate e siamo effettivamente davanti ad un lungometraggio curato, ben diretto e altrettanto ben interpretato, in grado di posizionarsi al fianco [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2023
Graziarosa Villani
Asbury Movies

Il fatto è tremendamente vero, ma il film che ne parla appare come una fiction che vede come protagonista un ragazzo di bell'aspetto, elegante e dedito allo studio. Peccato che dietro il sorriso e le risposte gentili Franco Percoco nasconda un terribile segreto: l'uccisione in un sol colpo di padre, madre e fratello. Fu, secondo le cronache, il primo stragista familiare d'Italia.

giovedì 13 aprile 2023
Alice Sforza
Il Giornale

Nel 1956, Franco Percoco ha sterminato la sua famiglia. Convivendo, per 12 giorni, con i cadaveri chiusi in camera da letto. Nel film, diretto in moco macchinoso, si racconta questa quotidianità dell'omicida dopo la strage. Tra ristoranti in riva al mare, abiti di lusso, amplessi in casa, prostitute. Dopo qualche minuto, però, entra la noia della ripetitività, senza un minimo di approfondimento sul [...] Vai alla recensione »

martedì 11 aprile 2023
Rocco Moccagatta
Film TV

Scansati, Jeffrey Dahmer! Anche noi abbiamo i nostri mostri! Come Franco Percoco che magari si può discutere se sia stato davvero «il primo mostro d'Italia», ma, di sicuro, è ben piazzato con il suo efferato delitto (una piccola strage domestica nella Bari soffocante del 1956: i genitori anziani e il fratello minore con sindrome di Down trucidati di notte, in preda a un raptus) e con la successiva [...] Vai alla recensione »

domenica 2 aprile 2023
Chiara Piselli
Ciak

Bari 1956. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio, Franco Percoco, 26 anni, stermina la sua famiglia con un coltello da cucina e inizia una nuova vita: da studente universitario fuori corso a ricco viveur che assapora tutte le gioie del suo tempo. Il giovane affitta auto di lusso, indossa capi costosi, cena nei ristoranti più esclusivi, frequenta bordelli, organizza pomeriggi a base di alcol e musica. [...] Vai alla recensione »

sabato 1 aprile 2023
Teresa Monaco
Cinematographe

La mano insanguinata, l'acqua corrente che tutto lava via, benedicendo macabramente la nascita di un essere nuovo, finalmente libero. Questa è la profetica sequenza iniziale di Percoco - Il primo mostro d'Italia, l'incipit che detta la linea guida di una pellicola in cui il marcio è sempre occultato da un'apparenza che dovrebbe sembrare impeccabile.

martedì 28 marzo 2023
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

Percoco - Il primo mostro d'Italia, è un cortometraggio di (quasi) due ore. Macabra storia vera che di un giovane pugliese che sterminò la famiglia negli anni Cinquanta, è tratta dal romanzo omonimo di Marcello Introna (Mondadori). Sforbiciando l'adolescenza del protagonista su cui si dilunga libro, Ferrandini, per masochismo e sfinimento, si mette a documentare ora per ora gli otto giorni dopo il [...] Vai alla recensione »

martedì 28 marzo 2023
Caterina Sabato
Cinemaitaliano.info

Nella quotidianità di Franco Percoco, il primo "mostro" d'Italia, che sterminò la sua famiglia con un coltello da cucina nella tempestosa notte tra il 26 e 27 maggio 1956 a Bari. Dopo gli omicidi il giovane cominciò a vivere davvero, tra locali alla moda, case d'appuntamento, vestiti costosi, assaporando in pieno le gioie del suo tempo, quello del boom economico, convivendo per 10 giorni con i cadaveri [...] Vai alla recensione »

martedì 28 marzo 2023
Samanta De Santis
Cinefilos

Percoco il primo mostro d'Italia è il racconto della prima strage familiare del Novecento avvenuta nel nostro Paese ad aver avuto un enorme impatto mediatico che ha sconvolto l'opinione pubblica. Diretto da Pierluigi Ferrandini, barese come il triste protagonista di questa storia, il film è tratto dal romanzo di Marcello Introna, pubblicato nel 2012, che racconta l'intero percorso di vita di Franco [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 marzo 2023
Gaia Serena Simionati
TaxiDrivers

Opera prima, ma non per questo meno attraente 'Percoco - il primo Mostro d'Italia', scritto e diretto da Pierluigi Ferrandini, è presentato in anteprima mondiale al Bif&st, e distribuito da Altrestorie. Tratto dall'omonimo romanzo di Marcello Introna, edito da Mondadori, 'Percoco - il primo Mostro d'Italia', è un film forte. Storia cruda, dai forti risvolti psicologici che Ferrandini ha scelto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 marzo 2023
Giancarlo De Cataldo
La Repubblica

Fissò i suoi genitori addormentati, la madre sulla sinistra, vicino alla vetrata che affacciava su via Celentano, il padre a destra, accanto al trumò su cui foto di morti e qualche gioiello senza particolare valore ardevano al luccichio fioco di un lumino elettrico. Scelse la sinistra". È la notte del 27 maggio 1956. Francesco Percoco ha ventisei anni e impugna un coltello.

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mercoledì 8 marzo 2023
 

La prima strage familiare italiana del ‘900, tratto dal romanzo di Marcello Introna. Il 17, 18 e 19 aprile al cinema. Guarda il trailer »

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