Un surreale bromance tra quarantenni. L'idea è graziosa ma il film arriva fuori tempo massimo. Commedia, Italia2019. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dal romanzo di Bruno Burbi "Si può essere amici per sempre", il film è un'avventura ricca di colpi di scena che cambierà per sempre le vite dei protagonisti. Espandi ▽
Alessandro, giovane vedovo con figlio a carico, viene improvvisamente contattato, dal Brasile, dal suo vecchio amico Gigi. In punto di morte, l'uomo ha un ultimo favore da chiedere all'amico: per ereditare i tre milioni di euro che gli ha lasciato suo padre deve intestarli a suo figlio. Ma Gigi non ha eredi, e chiede perciò ad Alessandro di "prestargli" suo figlio giusto il tempo di organizzare la truffa con un notaio. In cambio, naturalmente, ad Alessandro andrebbe una parte di eredità. Ma le cose prendono presto una piega inaspettata. Recensione ❯
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L'esordio di Tirabassi alla regia è un film ricco di buone intenzioni e di genuino amore per il cinema. Commedia, Italia2019. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due quarantenni decidono di dare una svolta alla loro vita con una rapina. Espandi ▽
Rufetto e Nello non ne combinano una giusta: a 50 anni non hanno né un lavoro né una casa, anche perché sono appena usciti di prigione dopo aver scontato quattro anni per una rapina andata a male, tanto per cambiare. Ma la lezione non sembra essere servita poiché Rufino cerca di organizzare un nuovo colpo, e non uno normale, uno che consenta ai due amici di svoltare e compiere finalmente "il grande salto". Sua moglie Anna e suo figlio Luca invece vorrebbero solo fare una vita normale e poter lasciare la casa dei genitori di lei, che detestano Rufino considerandolo un fannullone portatore di guai. Del resto sembra che siano i guai a cercare Rufino e Nello, tant'è che quest'ultimo si convince che il loro karma sia particolarmente infausto. E vista la quantità di sventure che i due si tirano addosso c'è quasi da dargli ragione. Recensione ❯
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Un ritratto di due sedicenni del Rione Traiano di Napoli, liberato dagli stereotipi e con una valenza didattica. Documentario, Francia, Italia2019. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film tutto girato in "video-selfie" che racconta un mondo in cui non diventare camorrista può essere una scelta. Espandi ▽
Alessandro e Pietro sono due sedicenni del Rione Traiano di Napoli dove, nell'estate del 2014 Davide Bifolco, anche lui sedicenne, morì ucciso da un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante. I due accettano la proposta del regista di riprendersi con un iPhone raccontando la loro quotidianità. Nasce così un documentario liberato dagli stereotipi volto a confermare e al contempo correggere un'immagine di Napoli e della sua componente giovanile, diffusa da Gomorra - La serie in poi. La scelta di permettere che siano i ragazzi stessi a raccontarsi è vincente e non si poteva far comprendere meglio il senso di una vita assurdamente stroncata come quella di Davide. Alessandro e Pietro sono come era lui: due ragazzi come tanti. Anche se vivono a Napoli. Anche se la loro casa è nel Rione Traiano. Recensione ❯
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Una giovane donna portatrice della sindrome di Down deve affrontare la morte della madre e la depressione del padre. Espandi ▽
Una trentacinquenne portatrice della sindrome di Down, esuberante e trascinatrice, sa organizzare da sola la sua vita ma vive ancora insieme ai genitori, Luigi e Maria. Quando Maria muore all'improvviso, gli equilibri familiari vanno in frantumi. Luigi sprofonda nella depressione e Dafne non è solo spinta a confrontarsi con la perdita ma deve anche sostenere il genitore. Finché un giorno accade qualcosa di inaspettato: insieme decidono di affrontare un trekking in montagna, diretti al paese natale di Maria. Recensione ❯
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L'urgenza di raccontare la propria terra diventa un'occasione straordinaria di riscoperta . Drammatico, Italia2019. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia antica ambientata nel mondo moderno, che racconta di una terra e della sua gente Espandi ▽
Lucania. È qui che vivono Rocco e Lucia, un padre severo, legato alla terra come un albero, e una ragazza selvatica, muta dalla morte della madre, che ha il dono di sentirne l'anima. Un giorno Rocco respinge l'offerta di un uomo che gli offre di seppellire materiali tossici nella propria terra in cambio di denaro e, scopertosi in pericolo, fugge per mettere in salvo la figlia. La grande esperienza di documentarista di Roccati si mette qui al servizio del suo secondo film di cosiddetta 'finzione'. Cosiddetta perché in realtà l'urgenza che ha spinto tutti a mettere non solo terra, sangue e magia ma anche l'anima in quest'opera nasce dall'esigenza di Giovanni Capalbo di raccontare la propria terra e di offrire l'occasione di una straordinaria immersione nello spirito di una terra a rischio. Recensione ❯
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Una docufiction che ricostruisce le storie di quattro bambini italiani ebrei (Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava) vittime dell'orrore
e della vergogna delle leggi razziali. Un racconto della memoria, intrecciato con le emozionanti interviste dei quattro protagonisti, oggi. Recensione ❯
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Una donna tenta il tutto per tutto fingendosi un uomo per ottenere il lavoro dei suoi sogni. Espandi ▽
Una giovane donna perde il suo lavoro da chef, ma sembra che nel ristorante più quotato della città abbiano proprio bisogno di un nuovo chef. Sebbene inizialmente sembri un'ottima occasione, scopre ben presto che sono disposti ad accettare soltanto chef uomini. Allora, aiutata da una pazza idea venuta in seguito ad uno scherzo durante una cena, decide di tentare il tutto per tutto applicandosi sul volto un paio di baffi finti e fingendosi uomo. Recensione ❯
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Il racconto di una bottega diventata punto di riferimento per i grandi artisti. Espandi ▽
La bottega della "Ditta Poggi" si trova in via del Gesù, nei pressi del Pantheon. In origine era una mesticheria nella quale si vendevano colori, pettini, lozioni per capelli, profumi, zibibbo, cannella. Nel tempo, l'attività della "ditta" si è concentrata sui colori. Recensione ❯
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Un viaggio nella Vienna di Klimt e Schiele attraverso le opere dell'Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold, del Freud e del Wien Museum. Espandi ▽
Vienna è una città vivida, ricca e colta. Nei salotti borghesi si riuniscono maestranze, intellettuali, grandi musicisti e artisti di rottura. Tra questi nel film si raccontano figure di spicco come Sigmund Freud, lo scrittore Arthur Schnitzler, il pittore Koloman Moser, l'architetto Otto Wagner, compositori come Richard Strauss e Ludwig van Beethoven. Il film narra, senza posa e con una ricca documentazione, di intrecci di storie di questi personaggi che si svolgono tra corridoi, musei, case e strade della città. Klimt e Schiele sono due punti di partenza, una "excusatio" narrativa per fare un punto sulla rivoluzione culturale nel primo ventennio del '900. Non è quindi il "solito" documentario sui due artisti, ma un lungo momento di riflessione e arricchimento di tutto un contesto sfavillante. Recensione ❯
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Una regia coraggiosa e orientata al bello. Ferri è una nuova autrice su cui scommettere per il futuro. Drammatico, Italia2018. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Maia, detta Zen, è una ragazza bullizzata per il suo aspetto da maschiaccio. Quando Vanessa scappa di casa e si nasconde nel rifugio della madre di Maia tra le due nasce un legame importante. Espandi ▽
All'anagrafe, la sedicenne Maia Zenasi è una ragazza. Ma dentro è Zen, un ragazzo che ama l'hockey e ha un debole per Vanessa, compagna di classe fidanzata con il bullo Luca. Quando Vanessa deciderà di nascondersi in un rifugio per sottrarsi alle consuetudini di una vita già preordinata sarà Zen il suo modello di anticonformismo. La regista costruisce inquadrature con senso maturo della composizione, si infila in zone inesplorate, racconta una comunità che non evolve anche se si attrezza con telefonini e nuove tecnologie. C'è qualche sottolineatura di ma la cura dei dettagli, la qualità delle riprese, l'onestà dei dialoghi e degli sviluppi della storia certificano Ferri come una nuova autrice cinematografica di tutto rispetto su cui scommettere per il futuro. Recensione ❯
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Viaggio tra i censori dei social: una visione necessaria che lascia tuttavia un'amara sensazione di sconfitta. Documentario, Germania, Brasile, Italia2018. Durata 90 Minuti.
Uno sguardo sull'oscuro e sotterraneo mondo di Internet da cui vengono rimossi i contenuti più discutibili. Espandi ▽
Chi si nasconde dietro Facebook e Google? Quando postiamo i video e le foto sui nostri smartphone e personal computer dove finiscono? È davvero un algoritmo a decidere ciò che vediamo? Il film è l'esclusiva inchiesta giornalistica che ha sconvolto il SundanceFilm Festival. Un viaggio dietro le quinte del web, un thriller che passa dalla Silicon Valley ai grattacieli delle Filippine. Dalle interviste ai guru del web ai comizi di Trump, sorvolando sulle scrivanie colme di pc che utilizziamo ogni giorno nei nostri uffici, fino ad arrivare a Zuckerberg e alle strade piene di teste chine sugli smartphone. E poi ci sono loro, i Cleaners, gli oscuri spazzini del web che guardano, giudicano, salvano e cancellano i nostri contenuti sul web. Dove si colloca esattamente, all'interno dei social, il confine tra il controllo dei media e la libertà incondizionata che il web sembra volerci dare? Un'indagine a tutto tondo sul ruolo dei social network e dell'informazione, e su come un semplice like o una foto possano condizionare vite ed esistenze. Senza che, spesso, ce ne accorgiamo. Recensione ❯
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Sulla scia dei classici horror, si tenta l'operazione coraggiosa di unire intrattenimento e sociale. Horror, Italia2018. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un'apocalisse zombie, tutti che lottano per rimanere in vita e un centro d'accoglienza, l'unico luogo rimasto sicuro. Espandi ▽
Un gruppo di militanti di estrema destra si riunisce a Roma per protestare contro l'apertura di un centro d'accoglienza. Scoppia una rissa con i manifestanti a favore, ma quella che era nata come una semplice disputa si trasforma in un'apocalisse zombie. Nessuno sembra sopravvivere tranne Enrico che trova rifugio proprio presso i richiedenti asilo che voleva far sgomberare. All'inizio diffidente, mente sulle proprie convinzioni politiche per farsi aiutare. Alla fine dovrà cedere a cooperare con loro per tentare di rimanere in vita. Recensione ❯
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Il ritratto di Alessandro Manzoni e quello di una giovane donna, detto Antea: due opere d'arte italiane prendono voce. Espandi ▽
"Salvare un po' della bellezza del mondo". Le parole di Rose Valland riassumono da sole le motivazioni di una giovane donna in prima linea durante la Seconda Guerra Mondiale. Come lei, resistente dell'arte impiegata al museo Jeu de Paume di Parigi, Fernanda Wittgens, prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera (dal 1940 al '44), e Palma Bucarelli, sovrintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (dal 1942 al '57), salvarono un patrimonio culturale dalla voracità nazista. Una missione delicata che mise in pericolo le loro vite e che fa di loro oggi delle eroine. E a loro, come a ogni 'partigiano' che si è fatto carico di tutelare il patrimonio artistico nazionale, è idealmente grata l'Antea del Parmigianino. Il ritratto frontale della giovane donna conservato nelle gallerie del Museo di Capodimonte introduce l'incredibile storia del ricovero e del salvataggio delle opere d'arte italiane nel corso del Secondo conflitto Mondiale. Recensione ❯
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La storia dello scapestrato Loris in un film ispirato all'estetica del web ma senza una vera coerenza narrativa. Commedia, Italia2018. Durata 94 Minuti.
Ventiquattrore nella vita di Loris Daitona, scapestrato scrittore romano, noto a tutti per aver pubblicato a soli sedici anni il suo unico e fortunato romanzo. Espandi ▽
Loris Daitona - "con la i, no con la ipsilon" - ha ottenuto un grande successo editoriale a 16 anni con il romanzo per teenager Ti lovvo, ma dopo un decennio la sua brillante carriera di scrittore si è arenata. Potrebbe pensare ad un Ti lovvo2, come gli consiglia il suo agente che lavora in uno studio dentistico e viene definito da Loris "lo scugnizzo", e invece si ostina a scrivere "il romanzo della sua vita". Una telefonata lo scuote dal suo spleen quotidiano: una certa Lady vuole che Loris consegni un passero rosso alle nove di sera in un luogo stabilito. Ma Loris non conosce nessuna Lady, e non sa niente di quel passero rosso. A poco a poco scoprirà che Il passero potrebbe essere una rarissima raccolta di poesie erotiche firmata dalla poetessa squinternata che l'ha cresciuto, o potrebbe trattarsi di un boss mafioso romano, tale Valerio Passeroni, appena fuggito da Rebibbia. Nel frattempo Loris colleziona botte, insulti e minacce entrando in un girone dantesco di equivoci mentre cerca di sottarsi al suo destino di meteora mediatica. Recensione ❯
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