C'è almeno un pregio, in verità più d'uno, nell'opera seconda di Luna Gualano: il volenteroso tentativo di trovare strade nuove al genere immigrazionista-radical chic italico degli ultimi anni, generalmente piatto come una tavola e soporifero quanto una confezione di Roipnol.
Non che quella dell'horror "politico" sia un'idea nuova, però provare la commistione col tormentone mediatico del momento, l'invasione dei clandestini e le nuove intolleranze, ha un'originalità che va riconosciuta.
Purtroppo al di là di qualche buono spunto lo script non riesce ad uscire dalle secche, abusate fino all'inverosimile, dello Zombie film alla Romero/Walking dead e alla lunga lo spettatore smaliziato si stanca.
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C'è almeno un pregio, in verità più d'uno, nell'opera seconda di Luna Gualano: il volenteroso tentativo di trovare strade nuove al genere immigrazionista-radical chic italico degli ultimi anni, generalmente piatto come una tavola e soporifero quanto una confezione di Roipnol.
Non che quella dell'horror "politico" sia un'idea nuova, però provare la commistione col tormentone mediatico del momento, l'invasione dei clandestini e le nuove intolleranze, ha un'originalità che va riconosciuta.
Purtroppo al di là di qualche buono spunto lo script non riesce ad uscire dalle secche, abusate fino all'inverosimile, dello Zombie film alla Romero/Walking dead e alla lunga lo spettatore smaliziato si stanca.
Anche perchè le parti esplicitamente horror risentono dello scarso budget disponibile e tecnicamente convincono poco.
Meglio invece la caratterizzazione dei personaggi, generalmente ben scritti e interpretati, anche se l'italiano infiltrato nel gruppo, brutto come il peccato, ignorante come una capra e perfidamente opportunista sembra un fascista da operetta.
Tirando le somme, non certo un capolavoro ma con un pò di pazienza gli si può dare un'occhiata.
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