Titolo originale | Firewall |
Anno | 2006 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Richard Loncraine |
Attori | Harrison Ford, Paul Bettany, Virginia Madsen, Mary Lynn Rajskub, Robert Forster Robert Patrick, Alan Arkin, Carly Schroeder, Matthew Currie Holmes, Jimmy Bennett, Nikolaj Coster-Waldau. |
Uscita | venerdì 28 aprile 2006 |
MYmonetro | 2,19 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 aprile 2018
Ancora un film d'azione e intrighi politici per Harrison Ford, che stavolta è uno specialista di sistemi di sicurezza informatici per le banche che deve vedersela con una vera e propria invasione della sua privacy e sicurezza. In Italia al Box Office Firewall - Accesso negato ha incassato 1,2 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Jack Stanfield è uno specialista di sistemi di sicurezza informatici per le banche che lavora per la Landrock Pacific Bank di Seattle. Bill Cox studia da mesi le abitudini di Jack con per trovare il modo per ricattarlo costringendolo a rubare nella banca in cui lavora. Deciso a raggiungere il suo scopo, a capo di una banda di criminali, Bill prenderà in ostaggio la famiglia di Jack, il quale si troverà a dover prendere una decisione difficile che metterà a rischio la vita dei suoi cari.
Se esiste il corrispettivo cinematografico del concetto dell'espressione "senza infamia e senza lode", questo è sicuramente Firewall, ennesima pellicola sostanzialmente inutile che va ad ingrossare le fila di un elenco che, specie quest'anno, sembra davvero infinito. Harrison Ford, con buona pace di chi lo vorrebbe per la quarta volta nei panni di Indiana Jones, è stanco ed annoiato e la sua presenza si limita ad espressioni di circostanza e scene action girate dagli stunts. Molto meglio i comprimari, di lusso, in primis Paul Bettany, cui bastano un paio di occhiate feroci agli insopportbaili pargoli della famiglia per passare dalla parte dei simpatici.
Formalmente, ovvio, è tutto ineccepibile, a partire dalla splendida magione del protagonista. Il plot, abbastanza interessante nella prima parte del film, si risolve con un pasticcio prevedibile e manca del tutto la capacità di suscitare tensione ed emozione nello spettatore (nel sottogenere "rapimenti", Ransom regna ancora incontrastato tra i film recenti). Alcuni divi della vecchia guardia (Harrison Ford, Micheal Douglas, Robert De Niro) oramai sembrano totalmente incapaci di mettersi in gioco in produzioni che non siano i soliti action movie/thiller di poca sostanza, costruiti su misura per convincerci che il tempo, per loro, non passa mai. Con il risultato opposto.
Il ricatto più vile: minacciare la famiglia di una persona (moglie e figli) chiedendo in cambio denaro e disonestà! Qui non si tratta di un riscatto fatto ad una persona ricca, (ed anche in quel caso il ricatto rimane il più vile!) ma di impossessarsi di denaro non proprio, gesto criminale al 100%! Come dice il trailer qual'è sul web la nostra sicurezza? Spero proprio che il film qui abbia voluto [...] Vai alla recensione »
Il voto relativamente alto è dovuto al ritmo, alla regia. La seconda parte è eccessiva e scontata, ma riesce a non disturbare, proprio grazie alla tensione che viene mantenuta in quota. Giova essere indulgenti e godersi lo spettacolo, che non è affatto dozzinale.
Film del genere thriller azione interpretato magistralmente dal bravissimo attore E. Ford.La trama e' interessante sin dall'inizio ed il film e'nel complesso bello.Voto 8
Si chiedeva a Ford di avere paura per se e i familiari per tutto il film,e ci è riuscito alla perfezione.Si chiedeva di accendere l'interesse per lo spettatore fino alla fine ,e la missione è riuscita. Si chiedeva al computer di essere protagonista ,e tutto è riuscito.Bel film senza eccessi e stupidaggini guardabile !
Credo che a cifre più basse questa truffa sia possibile se non già attuata, comunque è questo che rende credibile la storia del film. HARRISON FORD benchè goffo nelle fasi d'azione, è profondo e incisivo in quella drammatica, film comunque godibile. Saluti.
Le rapine nel caveau, con ostaggi e passamontagna, le gira solo Spike Lee, deliziosamente fuori moda in Inside Man. Richard Loncraine, che con Firewall passa al thriller dopo le romanticherie di Wimbledon, preferisce i crimini informatici. «Come puoi chiamarlo furto», spiego il cattivissimo Paul Bettany al padre di famiglia Harrison Ford, esperto di sicurezza in una banca, «se non ho neanche toccato [...] Vai alla recensione »
Harry, ti presento Ford. Potremmo definire così la coppia di elementi che è compresente in un solo attore, Harrison Ford, uno dei divi più celebri di Hollywood, protagonista di più di 15 film che hanno incassato oltre 100 milioni di dollari. Un eroe apparentemente tutto d'un pezzo e un antieroe dal duplice volto (da Blade Runner, 1982, a Le verità nascoste, 2000, per fare due esempi fra i tanti).
Harrison Ford potrebbe recitare questa parte nel sonno, o a memoria. Tante sono le volte che gliel'abbiamo vista fare. Il padre di famiglia (o il presidente degli Stati Uniti, o il poliziotto) che colpito negli affetti più cari tira fuori tutta la sua grinta, e rischiando l'infarto sgomina i cattivi. L'ha recitata con pochi capelli bianchi e un accenno di pancetta, ha continuato a recitarla con più [...] Vai alla recensione »
Va bene la chirurgia plastica e i suoi derivati. Va bene che a Hollywood si vive almeno due volte. Ma Harrison Ford, nonostante la simpatia per i suoi trascorsi indianajonsiani (che, ahinoi, ripercorrerà il prossimo anno), è inesorabilmente entrato a far parte della Generazione Inps. E vederlo indaffarato nei panni di un espertone informatico specializzato in sofisticati sistemi di sicurezza nell’ennesimo [...] Vai alla recensione »
Superati i sessanta, il caro Harrison Ford fa ricorso al suo passato per lenire le ferite dell'età. Firewall è un prevedibile thriller che ha il suo limite nella vicenda stessa, che rimanda con notevole accidia a tutte le pellicole nelle quali una famiglia è tenuta in ostaggio da un gruppo di criminali. Tra i capostipiti La foresta pietrificata (1936) e Ore disperate (1954).
Periodicamente ci troviamo a riparlarne: ma è perché l'"abuse movie" rappresenta uno dei modelli narrativi immarcescibili del cinema. Lo schema torna sempre uguale, col buon borghese che tiene famiglia e, minacciato negli affetti più cari, subisce abusi da una banda di malviventi per tre quarti del film; poi, nell'ultimo quarto, ammazza i cattivi. All'abusata storiella, Firewall-Accesso negato si sforza [...] Vai alla recensione »
Jack Stanfield (Harrison Ford), specialista di sicurezza informatica per la Landrock Pacific Bank di Seattle, ha progettato un sistema inattaccabile. Funzionario di alto livello, Jack vive con la moglie Beth e i figli in una splendida casa in riva all'oceano. La sua è una vita sotto controllo. E non è per modo di dire, perché un criminale sta letteralmente monitorando la vita degli Stanfield.
Rapina informatica: come al solito, in Firewall di Richard Loncrane i rapinatori invadono la casa di un alto funzionario di banca, ne sequestrano moglie e due figli, lo ricattano per fargli sottrarre alla banca una quantità strepitosa di soldi. Come al solito, i rapinatori sono superspecializzati e perfetti, gelidi e indifferenti, disprezzano le vittime, ammazzano senza esitazioni con un colpo in testa: [...] Vai alla recensione »
Se l'etichetta è postmoderna, il contenuto è antiquariale. Come suggerito dal titolo, il thriller Firewall - Accesso negato dell'inglese Richard Loncraine ruota sul tentativo criminoso di penetrare in un sofisticato sistema di sicurezza informatico. Ma data ad almeno settant'anni la trovata dei gangster che irrompono in un ambiente e prendono in ostaggio un intero gruppo di persone, come accadeva nella [...] Vai alla recensione »