Titolo originale | The Cleaners |
Anno | 2018 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Germania, Brasile, Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Hans Block, Moritz Riesewick |
Attori | Mark Zuckerberg, Donald J. Trump, Nicole Wong, Sarah T. Roberts (II), Illma Gore Abdulwahab Tahhan, Khaled Barakeh, David Kaye (II), Mocha Uson, Ed Lingao, Antonio García Martínez, Yaman Akdeniz, Sabo, Tristan Harris, Nay San Lwin. |
Uscita | domenica 14 aprile 2019 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 2,96 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 15 aprile 2019
Uno sguardo sull'oscuro e sotterraneo mondo di Internet da cui vengono rimossi i contenuti più discutibili. In Italia al Box Office Quello che i Social non Dicono - The Cleaners ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 27,4 mila euro e 5,1 euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Lo dicono gli studi di sociologia e filosofia, lo approfondiscono Zygmunt Bauman, Jaron Lanier e innumerevoli altri. Ma ancor di più ci aiutano a comprenderlo l'andamento di molte tornate elettorali o i meccanismi con cui oggi viene fabbricato il consenso di massa. Il mondo dei social network non assomiglia nemmeno lontanamente a quello che credevamo potesse divenire il mondo della Rete alla fine degli anni 90. Dove allora si parlava di condivisione e di spazi infiniti a disposizione dell'offerta culturale, di un sapere sterminato e libero, oggi è una questione di controllo, influenza, visibilità. L'universo regolato dalla logica della popolarità e dalle tecniche esasperate per ottenerla, quello di un celebre episodio di Black Mirror, è intorno a noi: Google, Facebook o Twitter hanno contribuito a renderlo ciò che è e tuttora osservano quel che accade, incuranti dell'impatto sull'ecosistema della specie umana. The Cleaners indaga su questo, concentrandosi sulla componente più sommersa e meno nota del mondo dei social network.
I documentaristi tedeschi Hans Block e Moritz Riesewieck intendono mostrarci volto e personalità delle persone incaricate di ignorare o rimuovere i contenuti postati su Facebook o YouTube e segnalati come nocivi da utenti del social network.
Lo spettatore non vede quasi mai questi video o queste immagini, ma ne intuiamo la natura o ascoltiamo il disturbante resoconto verbale degli esaminatori. Si tratta di video di suicidi tentati o realizzati, di immagini pedopornografiche o che inneggiano a pulizia etnica; o ancora di video di decapitazioni da parte dell'ISIS. Materiale di scarto del pensiero umano, morboso, scabroso, non filmabile; qualcosa che rifiutiamo, di cui preferiamo ignorare l'esistenza. E che lavoratori perlopiù filippini sono obbligati a visionare come in una catena di montaggio, arrivando a vagliare qualcosa come 25.000 immagini al giorno per decidere cosa ignorare e cosa cancellare. Talora riportando conseguenze psichiche irreversibili.
The Cleaners racconta questo, tracciando un filo invisibile che collega lo sfruttamento e insieme l'assurdità di affidare contenuti delicati a una sorta di commissione di censura inadeguata: in un caso chi deve decidere non sa distinguere un torturatore dell'esercito americano da un membro dell'ISIS, in un altro giudica in base al proprio credo religioso quel che è lecito e quel che non lo è. Il passo successivo, ossia l'astrazione che porta a osservare i social network nel loro complesso e il loro impatto su vasta scala - l'elezione di Trump, la caccia all'uomo che si è scatenata in Myanmar contro i Rohingya, già raccontata da Schroeder in Il venerabile W. - è una logica conseguenza, che The Cleaners illustra senza giri di parole.
Talora eccedendo nelle semplificazioni, ma d'altronde, comprimere in 88 minuti tematiche così ramificate e complesse significa necessariamente dover ricorrere a dei momenti didattico-esplicativi (l'accostamento dei "ripulitori" di immagini alle sterminate discariche di rifiuti indifferenziati).
Quella di The Cleaners resta in ogni caso una visione formativa e utile, nonostante lasci al termine una sconfortante sensazione di sconfitta e di amarezza, conseguenza della riflessione sulla concentrazione di potere nelle mani di chi non intende, né è in grado di utilizzarlo in maniera virtuosa. Il futuro che abbiamo immaginato nei film di fantascienza più ottimisti, che sfoggiavano taxi volanti e guardavano allo sviluppo tecnologico come a una spinta evolutiva inarrestabile, non è mai sembrato così lontano.
QUELLO CHE I SOCIAL NON DICONO - THE CLEANERS disponibile in DVD o BluRay |
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Cancella, ignora, cancella, ignora, cancella, ignora. Come un disco incantato sono queste le parole in loop che ritornano all'inizio di The Cleaners - Quello che i social non dicono. A pronunciarle sono dei ragazzi filippini, chiusi al buio in grattaceli da cui guardare il mondo, e dalle cui altitudini poter credere di saperlo governare, quel pianeta ai loro piedi.
Chi sono i cleaners? Per provare a capirlo azzardiamo una metafora culinaria. La nostra epoca di consumo seriale impone un'estetica alimentare: la carne deve essere ben sezionata, resa asettica, poi impacchettata ed esposta in vendita. Le frattaglie sono inadatte, quanto di più nascosto e quindi più intollerabile alla vista e per questo spesso rimosse.
Non pensate che Quello che i social non dicono - The Cleaners sia l'ennesimo film che cavalca con furbizia il tema dei pericoli della Rete e che ha per protagonisti, e vittime, donne o adolescenti più o meno ingenui in balia di orchi pronti a sbranarli. Il lavoro di Hans Block e Moritz Riesewieck è un potente docu-thriller che sin dalle prime sequenze, attraverso l'uso sapiente delle immagini, del [...] Vai alla recensione »