Un progetto di grande interesse che talvolta si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa. Drammatico, Polonia, Italia2022. Durata 86 Minuti.
La rilettura di un classico di Bresson che inquadra le relazioni sociali nel mondo moderno. Espandi ▽
Jerzy Skolimowski si mette nella testa dell’asino, animale intelligente e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana violenza e dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, i ricordi, i desideri. Il risultato è un film che vorrebbe essere quasi senza autore, identificarsi con il cinema stesso, con l’atto della visione, che è sempre soggettiva, investita e dettata dalle emozioni. L’intenzione, dunque, è di grande interesse e ci sono dei momenti del film che ne raggiungono l’ambizione, ma in altri, sfortunatamente, il regista si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa (cavalcata, con la proverbiale ironia, dalla regina di queste incursioni attoriali ai limiti del situazionismo: Isabelle Huppert) oppure da un’estrema semplificazione del discorso, che sfocia nel sentimentalismo. Recensione ❯
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Dentro un'estate siciliana e davanti a una tavola imbandita si incroceranno e risolveranno i destini di Germana e Gianmarco. Espandi ▽
Germana ha quarant'anni, una figlia e il sogno mai infranto di essere attrice. Amante annoiata e mantenuta di un avvocato ricco e coniugato, incontra Gianmarco in una corsia d'ospedale e se ne innamora perdutamente. Corrisposta con altrettanta passione da Gianmarco, ignora che l'uomo sia padre e marito e amico di vecchia data di Elisabetta, una rigida vicina di casa abbandonata dal marito e decisa a rifarsi una vita. Dentro un'estate siciliana e davanti a una tavola imbandita si incroceranno e risolveranno i loro destini. Recensione ❯
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Stone, da anarchico di destra quale e' nel senso piu' alto del termine, sfida ancora una volta i benpensanti americani e propone loro il ritratto di uno di quei 'principi del male' che ai loro media piace tanto creare. Espandi ▽
Ci sono registi che, a un certo punto della loro carriera, hanno il coraggio di abbandonare temporaneamente la fiction a favore del documentario. Lo hanno fatto maestri come Louis Malle e Wim Wenders, lo fa Oliver Stone con questo ritratto di un altro Presidente (dopo l'assassinio di JFK e la psicopatologia di Nixon). Recensione ❯
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Una tragicommedia disperata e ispirata, metafora della divisione fratricida che segna l'Irlanda dagli anni della guerra civile. Drammatico, Irlanda, USA, Gran Bretagna2022. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due amici di una vita si trovano in una situazione di stallo quando uno interrompe bruscamente la loro relazione, con conseguenze allarmanti per entrambi. Espandi ▽
Irlanda, 1923. I migliori amici Pádraic e Colm s'incontrano da una vita alle due del pomeriggio per qualche pinta al pub e le solite chiacchiere. Un giorno, però, Colm non apre la porta di casa all'amico, e in seguito, costretto a fornire una spiegazione, afferma di averne abbastanza di lui e di non voler spendere un minuto di più in sua compagnia. Devastato e incapace di accettare la cosa, Pa'draic cerca l'aiuto della sorella e poi del parrocco perché parlino con Colm, ma quest'ultimo non solo non ritratta, ma minaccia il peggio se Pa'draic non lo lascerà in pace. Mentre sul continente infuria la guerra civile, sull'immaginaria isola di Inisherin, che si è sempre considerata al riparo dal conflitto, l'allontanamento di due amici fraterni innesca ugualmente una serie di conseguenze e un'escalation di atrocità. Martin McDonagh riunisce la coppia protagonista del suo film d'esordio (In Bruges) e la blocca in un avamposto rurale e isolato, al largo della costa occidentale dell'Irlanda (le location reali sono le le isole di Inishmore e Achill), insieme ad una manciata di pochi altri abitanti incattiviti dalla solitudine, suggestionati dalle leggende, terrorizzati da una vita che spesso si traduce in quotidiana attesa della morte. Colin Farrell e Brendan Gleeson, ribaltamenti antieroici di Michael Collins e Eamon de Valera, sono gli strepitosi protagonisti di questa riflessione sui compromessi dell'amicizia e le diaboliche tentazioni dell'individualismo, annegata nello humour e investita di fascino e di libertà dall'ambientazione e dalla scelta dell'epoca. Recensione ❯
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Un sequel riuscito, coerente, ricco di inventiva e di evoluzioni acrobatiche mozzafiato. Animazione, Avventura, Commedia - USA2017. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Gru scopre di avere un fratello e allo stesso tempo dovrà combattere contro un nuovo cattivo, un ex bambino prodigio diventato un 'criminale'. Espandi ▽
L'ex cattivissimo Gru ha abbandonato le passate malvagità per trascorrere una vita serena con le figlie acquisite Margo, Edith e Agnes, nonché con la moglie Lucy, che a sua volta sta cercando di diventare una buona madre per le bambine. Sia Gru che Lucy lavorano ora per l'AVL, agenzia che si incarica di catturare i supercattivi, ma la nuova direttrice, l'ambiziosa Valerie Da Vinci, licenzia in tronco entrambi quando non riescono a fermare il progetto criminale di Balthazar Bratt, ex star bambino protagonista di un telefilm in cui commetteva ogni sorta di nefandezze, che ora confonde realtà e finzione continuando a comportarsi come se vivesse negli anni '80 (l'epoca del suo massimo successo). Al centro di Cattivissimo Me 3 c'è però il rapporto fra Gru e il suo gemello Dru, che il nostro (anti)eroe non sapeva nemmeno di avere, e che è identico a lui eccetto che per la fluente capigliatura bionda e la totale inettitudine al crimine, accompagnata però da un'irresistibile inclinazione ad entrare comunque in azione. Riuscirà Dru a far riscoprire al gemello redento il brivido dell'avventura (criminale), o sarà Gru a portare il fratello sulla retta via? Recensione ❯
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Divertente e antiretorico, una delle migliori favole natalizie degli ultimi anni
. Animazione, Gran Bretagna, USA2011. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un cast di stars doppiano, nella versione originale, la storia del figlio più piccolo di Babbo Natale. Espandi ▽
La domanda di ogni bambino: come può Babbo Natale fare il giro del mondo in una sola notte? La risposta è un'operazione tecnologicamente avanzata al Polo Nord con un esercito di un milione di elfi in campo, un'enorme slitta supersonica e un vasto centro di controllo sotto i ghiacci del Polo. Ma anche la più sofisticata tecnologia ha un margine di errore. Quando la consegna anche di un solo regalo su seicento milioni viene meno, Babbo Natale e il suo efficientissimo figlio Steve lo ritengono un accettabile margine di errore. Ma non per Arthur Christmas, l'eccentrico figlio più piccolo. Il ragazzino mette su una sgangherata e folle missione per consegnare l'ultimo regalo dall'altra parte del globo a due ore dall'alba del Natale. Questa comica impresa riunisce la famiglia di Babbo Natale e salva il futuro stesso del Natale. Recensione ❯
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Anche Sam Mendes cede alla malinconia in un'opera dove a brillare è sopratutto la performance di Olivia Colman. Drammatico, USA2022. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Inghilterra, 1981. Una donna costruisce la propria felicità attorno a una sala cinematografica in declino. Espandi ▽
Sam Mendes ritorna agli anni della sua formazione ma Empire of Light non è strettamente autobiografico, si ispira piuttosto alla musica, ai film e al clima politico che hanno influenzato la sua adolescenza, il cinema soprattutto. La perdita di innocenza di un’intera generazione si accomoda in un gioiello vintage ubicato in una città costiera, grigia e impermeabile. Una sala che col calo di incassi ha già spento due schermi. Mendes rispolvera una meraviglia art déco di pannelli di legno burlato e velluti rossi, un cinema abbandonato a Margate. Un luogo di memoria vivente per una Olivia Colman stellare, che inveisce contro la crudeltà e legge Auden col rossetto sui denti. Nient’altro nel film ha l’impatto drammatico della sua performance, una montagna russa emozionale in picchiata sul suo volto. Piena di una vulnerabilità vibrante, si illumina o registra un affronto il tempo di un respiro. Sam Mendes si limita a una constatazione amara. La malinconia per lui non è un terreno in cui piantare il germe di un cinema nuovo ma uno “stato della mente” in cui crogiolarsi e prolungare il lutto di un’arte fragile. Una maniera come un’altra di resistere al proprio tempo e alle piattaforme. Recensione ❯
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Una divertente avventura fra antico Egitto e contemporaneità, politically correct con ironia. Animazione, USA2023. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film d'animazione che unisce passato e presente in un'avventura incredibile per le strade londinesi. Espandi ▽
Tuth è un giovane auriga egizio che ha smesso di partecipare alle corse dei carri dopo un incidente che gli ha trasmesso la paura della velocità. Nefer è la principessa figlia di un faraone che deve succedergli al trono non prima di avere trovato marito, mentre lei sogna solo di cantare in pubblico. Entrambi vivono in un mondo sotterraneo di mummie. Tuth non vuole sposarsi, ma sa che se rifiuterà verrà punito severamente. Ma l'anello nuziale gli viene sottratto da Lord Carnaby, un archeologo che ha scoperto l'esistenza del mondo delle mummie, e Tuth e Nefer, con Sekhem al seguito, dovranno rientrare nel mondo dei viventi per recuperare l'anello rubato.
Mummie - A spasso nel tempo è una divertente avventura a cavallo fra antico Egitto e contemporaneità che riesce a seguire alla lettera i dettami del politically correct conservando una misura di grazia e di ironia.
L'avventura è avvincente e ben diretta da Juan Jesús García Galocha (la produzione è spagnola, anche se il film è stato girato in inglese con attori angloamericani) e c'è molta ironia nei numeri musicali. In più la storia d'amore fra Tuth e Nefer è simpatica e relativamente credibile, e consentirà ai giovanissimi di identificarsi. Recensione ❯
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Un'ode al saper vivere femminile, quasi un musical dalle tinte sfumate. Biografico, Italia, Belgio2022. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di Chiara cambia quando decide di scappare di casa e raggiungere l'amico Francesco. Espandi ▽
1211. Chiara, ragazza di buona famiglia, decide di lasciare la casa del padre per seguire il percorso di Francesco d'Assisi, obbedendo alla regola di castità e di rinuncia ai beni materiali. Inizia così per lei una vita di preghiera, di servizio e di comunità, accanto a fratelli e sorelle, presso il monastero di San Damiano. A poco a poco Chiara emerge come una figura guida per le consorelle, opera miracoli senza nemmeno rendersene conto e raccoglie un seguito sempre crescente, che sfocerà nella creazione di un ordine sancito dal Papa. Ma non tutto sarà lineare e semplice, perché Chiara è una donna, e ad una donna molto di ciò che è consentito ad un uomo, ad esempio Francesco, è invece ostacolato.
Come nel caso dei precedenti Nico, 1988 e Miss Marx, la regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli affronta una figura femminile centrale giustapponendola alla sua epoca e contestualizzandola all'interno della società patriarcale.
Nicchiarelli fa di Chiara quasi un musical, tutto sommato più vicino a Fratello sole, sorella luna (del quale però, per scelta, non ha la leggerezza) nella descrizione di una letizia tranquilla che a un film rivoluzionario come era stato all'epoca Jesus Christ Superstar, e resta un'ode al saper vivere femminile "sole ma insieme". Recensione ❯
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Un cacciatore di taglie viene ingaggiato per riportare a casa la moglie di un ricco uomo d'affari. Sulla sua strada incontrerà non pochi nemici. Espandi ▽
New Messico, 1897. Un ricco uomo d'affari di Santa Fe ingaggia il cacciatore di taglie Max Borlund per ritrovare e riportare a casa la moglie Rachel che è stata rapita e presa in ostaggio da Elijah Jones, un soldato afroamericano disertore. L'uomo scopre però che la donna è scappata volontariamente da un marito che non amava. Deve scegliere così se portare comunque a termine la missione per cui viene pagato o lasciar perdere. Intanto sulla sua strada compaiono altri nemici tra cui lo spietato proprietario terriero Vargas e soprattutto Joe Cribbens, un fuorilegge e giocatore professionista che Max aveva spedito in prigione anni prima e che ora si vuole vendicare. Recensione ❯
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Danny Boyle evita di replicare se stesso ma confeziona un episodio di scialba e radicale normalizzazione. Drammatico, Gran Bretagna2017. Durata 118 Minuti.
Vent'anni dopo il tradimento, Mark Renton si ripresenta al cospetto dei vecchi amici. Molto è cambiato e molto è rimasto lo stesso. Espandi ▽
A vent'anni esatti dalla sua rocambolesca fuga dalla Scozia con sedicimila sterline nella borsa, Mark Renton si ripresenta a Edinburgo e al cospetto dei vecchi amici, Simon "Sick Boy" e Daniel "Spud". Anche "Franco" Begbie, intanto, è evaso di prigione e non vede l'ora di ammazzarlo a mani nude. Renton li ha traditi, si è rifatto una vita, fuori dalla droga e dentro un progetto borghese, ma quella vita si è già sgretolata, mentre l'amicizia dei compagni di siringa dimostra, nonostante tutto, di aver tenuto bene. Molto è cambiato e molto è rimasto lo stesso. Recensione ❯
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Si chiude la trilogia più sfacciata sulla crisi dell'America: un ultimo capitolo capace di leggere il presente. Commedia, Drammatico - USA2023. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo appuntamento con lo spogliarellista interpretato da Channing Tatum. Espandi ▽
Mike Lane è di nuovo senza soldi, lavoro e affetti. Non è più nemmeno "Magic", visto che non balla da tempo. Ora fa il barman qua e là, e ad un party di beneficenza dove mesce i cocktail viene riconosciuto da Kim, una ragazza che dieci anni prima alla sua festa di iniziazione in una confraternita universitaria ha usufruito dei servigi di Mike e dei Re di Tampa. Kim rivela il passato del barista-stripper al suo capo, Maxandra Mendoza, multimiliardaria in aria di dispute legali e divorzio con il marito inglese magnate dei media. Maxandra chiede a Mike una performance privata, e dopo essere finiti a letto lei ha in mente come sfruttare i numerosi talenti di lui: lo porterà con sé a Londra e gli affiderà la regia di "Isabel Ascendant", testo teatrale da rivoltare e farlo diventare un manifesto di libertà e potere femminile. Il brand Magic Mike - tre film, uno spettacolo, un reality show - è un successo decennale che dimostra la capacità del progetto di leggere il presente. Questo Magic Mike - The Last Dance a volte è confuso, spicciolo, brusco, Soderbergh non sempre riesce a tirare fuori l'immagine che sposta o una sua costruzione che faccia riflettere, però è un altro tassello di quella che forse è la trilogia più consapevole e sfacciata sui tempi di crisi dell'America contemporanea. Fino al prossimo ballo. Recensione ❯
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Il tema della maternità in un'opera incentrata sulla realtà e aperta alla complessità. Vibra di ciò che rimane invisibile. Drammatico, Francia2022. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una scrittrice segue un processo con l'obbiettivo di scrivere un adattamento moderno del mito di Medea. Espandi ▽
Dai suoi incontri con mondi che ignoriamo, Alice Diop deriva i suoi documentari, le sue immagini, i suoi protagonisti. Uomini e donne che rifiutano come lei di essere ridotti all’ambiente in cui sono nati e con cui non sembrano mai finire. Al cuore di Saint Omer c’è la maternità, al centro del tribunale un’imputata che ci confronta con l’ambiguità della maternità. Senza la presunzione di voler far luce sull’abisso dove si muove la figura mostruosa della madre criminale, il film è un’opera coerente con la filmografia della registra, incentrata sulla realtà e aperta alla complessità. Soprattutto, non è un ritratto, perché un ritratto è piatto e ha una cornice intorno. Attraverso la sua protagonista, l’autrice va oltre il segno troppo evidente, immediatamente associato a conoscenze precostituite e a pregiudizi, anche benevoli. Il film vibra di ciò che rimane invisibile, persone e luoghi che non guardiamo mai. Alice Diop filma le immagini mancanti di una mamma e della sua bambina che conserva una sorta di esistenza nel limbo della sua mente. Recensione ❯
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L'immutabilità della saga è una delle ragioni del suo successo e non cambierà mai. Ma il cinema sta da un'altra parte. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Dopo le avventure nell'Antico Egitto, Luì e Sofì vorrebbero solo riposarsi, ma una nuova minaccia incombe sulla Terra. Espandi ▽
Un nuovo pericolo minaccia la terra. C'è infatti una fonte magica nascosta nella giungla che, se viene contaminata, rischia di trasformare il pianeta in un luogo deserto e senza vita. Viperiana e il suo assistente Serpe ne sono venuti a conoscenza. Luì e Sofì sono così costretti a tornare in azione. Si inoltrano nella giungla assieme a Chicco, l'assistente di Pongo e lì incontrano una guida, Serenino, dal comportamento ambiguo che si unisce a loro. Inoltre vengono inizialmente accolti in modo ostile dalla tribù dei Pesantosi, ma poi Tara, la figlia del loro capo tribù, li aiuta nella ricerca della fonte magica.
Forse è proprio l'immutabilità il successo di Me contro Te, la consapevolezza che i bambini sanno già quello che vedono e lo vogliono fare anche più volte e creano proprio per loro dei film d'avventura colorati, pieni di ottimismo e un po' di suspense che non guasta mai.
Ma probabilmente il limite diventa a questo punto proprio la visione e l'interpretazione critica davanti a un format del genere. Il format Me contro Te è stato e sarà sempre così. Il cinema sta da un'altra parte, ma a questo punto non ha più importanza. E il finale annuncia già il quinto film. Recensione ❯
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Un ristorante deve saper gestire la pressione del giorno più impegnativo dell'anno. Espandi ▽
Lo chef Andy arriva in ritardo per il turno serale presso il suo ristorante londinese. Ai problemi personali con il figlio e l'ex-moglie si aggiungono le piccole beghe tra i membri del suo staff e un'ispezione sanitaria che ha trovato qualche magagna nella cucina. La squadra si prepara comunque ad accogliere gli ospiti, guidati dalla manager Beth, mentre l'aiuto di Andy, Carly, medita di accettare un'offerta di lavoro altrove. A complicare le cose ci si mette l'arrivo di Alistair, un tempo mentore di Andy e ormai divenuto celebrity chef in televisione. Tra i due c'è tensione, rivalità, e delle questioni di affari da risolvere.
Tutto in una notte tra i tavoli di un ristorante: il secondo film dell'attore divenuto regista Philip Barantini è un thriller serrato dall'ambientazione affascinante, che tiene la tensione alta grazie a uno scenario da incubo per ogni ristoratore, in cui ogni cosa che può andar male finisce per andare anche peggio. Barantini sposa la classica frenesia del mestiere con una veste stilistica appropriata, girando il film interamente in piano sequenza e lasciando che la macchina da presa di Matthew Lewis sgusci tra i tavoli e dietro il bancone con notevole destrezza. Recensione ❯
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