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Una superproduzione che riunisce oltre vent'anni di storie e dimostra che Avengers: Endgame non era un unicum irripetibile. Azione, USA2021. Durata 148 Minuti.
Dopo che la sua identità viene rivelata, Spider-Man chiede aiuto al Dottor Strange, ma l'incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo liberando i più potenti nemici mai affrontati. Espandi ▽
Dopo due capitoli relativamente contenuti nelle ambizioni, il finale di questa prima trilogia dello Spider-Man con Holland segue il format da superproduzione di Avengers: Endgame e ne esce a testa alta. Per i fan, questo terzo film di Jon Watts sarà la catarsi di una vita, di storie viste ormai più di vent'anni fa e delle lunghe attese tra un capitolo e l'altro. Come già ampiamente svelato nei trailer, il multiverso introdotto in Spider-Man: No Way Home è infatti l'occasione per pescare personaggi dalle incarnazioni precedente dell'eroe. Solo figure cinematografiche che si reincarnano, di reboot in reboot, possono eguagliare questo livello di super-narrazione, dove si ricongiungono fili che hanno accompagnato il pubblico per interi decenni. Spider-Man: Now Way Home dimostra quindi che Avengers: Endgame non era un unicum irripetibile e che questo tipo di narrazione è qui per restare. Recensione ❯
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Luca vive un'esperienza di crescita personale durante un'indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Espandi ▽
Da qualche parte tra Monterosso e Portovenere, nuota Luca Paguro, creatura marina che pascola pesci belanti e nutre una curiosità invincibile per il mondo di sopra, quello degli uomini che bevono vino, ascoltano la Callas e pescano quelli come lui. A ragione sua madre lo controlla a vista e minaccia di spedirlo negli abissi profondi se non si terrà lontano dalla superficie. Ma Luca non ci sta e 'sbarca' sulla spiaggia degli umani scoprendo di esserne uno e di poterne assumere la forma fuori dall'acqua. A iniziarlo al mistero è Alberto Scorfano, orfano che 'colleziona' i piaceri della terraferma. Insieme decidono di costruire una Vespa, di vincere una gara estrema e di godersi una vita asciutta ma niente andrà come previsto e la superficie si dimostrerà un 'mostro' più temibile di loro. Recensione ❯
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Un film sulla materia del cinema, sospeso tra passato e futuro, dove la parte più sperimentale lo rende affascinante. Drammatico, India, Francia, USA2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La storia di Samay, un bambino indiano di nove anni che, conquistato dalla magia del cinema, muoverà mari e monti pur di inseguire i suoi sogni in 35 mm. Espandi ▽
Samay è un bambino di nove anni che vive in un remoto villaggio dell'India. Aiuta il padre che ha un chiosco che vende il tè nei pressi di una stazione ferroviaria. Un giorno va con la famiglia al cinema e ne resta folgorato. Da quel momento trova ogni pretesto per non andare a scuola, prendere il treno e raggiungere la sala. Quando viene scoperto senza biglietto e buttato fuori dal cinema, trova un accordo con il proiezionista; Samay potrà guardare i film gratis in cabina di proiezione in cambio dei buonissimi piatti cucinati dalla madre.
Last Film Show, scelto per rappresentare l'India agli Oscar 2023, a prima vista potrebbe essere visto come l'esempio di un cinema da esportazione per farsi piacere dal pubblico occidentale. Forse in parte è vero, però è proprio la sua natura sperimentale che gli consente di essere più affascinante che furbo.
C'è anche una riflessione spietata da parte di Nalin sulla 'spietatezza' del progresso: la cabina di proiezione che cambia aspetto e diventa asettica dopo il passaggio dalla pellicola al digitale, il treno che non ferma più nella stazione dove il padre del protagonista vende il tè, i vecchi proiettori distrutti. Recensione ❯
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Un buffo film tra animazione in stop-motion e riprese dal vero. Su una mezza conchiglia che ha qualcosa del primo Tim Burton. Commedia, USA2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'adattamento in lungometraggio dell'omonimo corto con il mollusco protagonista. Espandi ▽
Marcel è una creatura minuscola e strana: una conchiglia con un occhio di plastica, una bocca disegnata e scarpe da ginnastica ai piedi.Vive in una casa gigantesca con la nonna Connie. Marcel si racconta alla camera di Dean, un regista che ha affittato su Airbnb la casa: parla di sé, delle sue idee, dei suoi giochi, dei suoi piccoli stratagemmi per mangiare e divertirsi. Dopo aver caricato su internet alcuni video, Marcel diventa una celebrità e non crede ai suoi occhi quando gli autori dell'adorato programma 60 Minutes lo contattano per esaudire il suo sogno: ritrovare la sua famiglia.
Nel 2010, il cortometraggio Marcel the Shell della coppia di attori e cineasti Dean Fleischer-Camp e Jenny Slate divenne su YouTube un fenomeno virale. Ora da quei tre minuti e mezzo di animazione semi-amatoriale a passo uno - negli anni sviluppatosi in altri due lavori - è diventato un lungometraggio, abilmente sospeso fra mockumentary e cinema indie.
Le richieste dello show business hanno spinto i due autori a costruire un lungometraggio attorno alla loro piccola creatura, migliorando la qualità dell'animazione e resistendo alla tentazione di banalizzare i contenuti (a meno di non considerare la coolness indie come un vezzo di maniera). Recensione ❯
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La storia di un onesto pastore, che mentre indaga sull'orribile omicidio di sua figlia, scopre l'esistenza di un oscuro mondo sotterraneo e contorto. Espandi ▽
John Bishop è un pastore protestante che si divide serenamente tra la sua chiesa e la sua famiglia: vedovo, si occupa delle due figlie, l'adolescente Sarah e la più piccola Rebecca. La riottosa Sarah riesce a ottenere dal padre il permesso di andare a un party natalizio, ma si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato: a una stazione di servizio nota che dal bagagliaio dell'auto di un uomo provengono dei colpi. L'uomo è un criminale che ha appena fregato uno spacciatore e l'ha rinchiuso nel bagagliaio. Il criminale insegue Sarah e la fa morire affogata nella sua auto. John, distrutto, vuole trovare il colpevole. Jed Sawyer, il detective che si occupa del caso, prende a cuore la situazione e ben presto ha una sorpresa per il reverendo.
A livello spettacolare, questo improvviso cambiamento di toni paga perché regia (di Samuel Gonzalez jr e Bridget Smith) e montaggio (di Randy Bricker) sono efficaci e tengono desta l'attenzione, con l'aiuto di effetti speciali di buona qualità.
Molto convincente la prova di Michael Lombardi (che funge anche da regista aggiunto), capace di dare spessore al protagonista, ma è ottima anche la performance di Marc Menchaca, nel ruolo chiave del detective. Recensione ❯
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Il talento originale di Ana Lily Amirpour torna in versione più leggera e ispirata sotto la luna di New Orleans. Fantasy, Thriller - USA2021. Durata 106 Minuti.
La storia di una ragazza un po' particolare. Espandi ▽
Tempo di eclissi nel cielo di New Orleans, fenomeno che tinge la luna di sangue e risveglia una ragazza in camicia di forza dal torpore. La giovane, paziente in un istituto psichiatrico della città, si scopre capace di manipolare con il pensiero chi le si para di fronte, un'abilità che le consente di evadere facilmente e avventurarsi tra le strade del quartiere francese. Sulle sue tracce, però, si lancia ben presto l'agente di polizia Harold.
La terza regia di Ana Lily Amirpour ancora una volta un vivace ibrido stilizzato, che mescola i generi e riafferma la poetica dell'outsider negli Stati Uniti di oggi. Rispetto al precedente The bad batch, Mona Lisa and the Blood Moon si scrolla di dosso una certa pesantezza allegorica e abbraccia la semplicità, se tale si può definire un film con un cielo stregato, una discoteca nel cruscotto e una caccia al ladro dai poteri psichici. Recensione ❯
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Da un racconto di Joe Hill, il ritorno all'horror di Scott Derrickson è un film catartico e ricco di pathos. Horror, USA2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regista Scott Derrickson torna alle sue radici e collabora di nuovo con il marchio più importante del genere, Blumhouse, per un nuovo thriller horror. Espandi ▽
A otto anni di distanza dal suo ultimo horror come regista (Liberaci dal male), Scott Derrickson torna al suo genere prediletto e lo fa adattando per lo schermo un racconto di Joe Hill, nientemeno che figlio dell’incontrastato re dell’horror letterario, Stephen King. È facile notare influssi e influenze dell’opera di King, con la presenza di una famiglia disfunzionale in un tipico milieu da cittadina americana e i ragazzini protagonisti che non diversamente da tanti personaggi di King (da It a Stand By Me) sono consapevoli di doversela sostanzialmente cavare da solo e pronti a farlo. Derrickson dirige con stile e abilità piazzando qualche momento di soprassalto e generando nel complesso una buona suspense. In un cast complessivamente buono, Ethan Hawke è un cattivo di adeguato spessore, ma spiccano in particolare le prove dei due giovani protagonisti. Recensione ❯
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Un diario potente che celebra la fiducia nelle possibilità del singolo e insieme la potenza del gruppo. Documentario, Gran Bretagna, USA2021. Durata 107 Minuti.
L'incredibile storia del salvataggio di dodici ragazzi e del loro allenatore di calcio dalle profondità della grotta thailandese di Tham Luang. Espandi ▽
Distretto di Mae Sai, Thailandia. Il 23 giugno del 2018 un'improvvisa, violentissima pioggia, sorprende dodici ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Stanno festeggiando con il loro allenatore di calcio e si riparano dentro la grotta di Tham Luang, dove rimangono bloccati, mentre il livello dell'acqua si innalza a una velocità impressionante. La prima preoccupazione dei soccorritori è pompare l'acqua fuori e deviare il corso di quella pluviale; salvare il gruppo sembra un'impresa impossibile. Il governo e le forze armate thailandesi si mobilitano, ma né i Navy Seals, il reparto speciale dell'Esercito Reale Thailandese, né le unità speciali dell'aviazione statunitense hanno l'esperienza che quel tipo di intervento richiede.
Il caso rimbalza nei programmi d'informazione nel mondo, centinaia di volontari si attivano e un gruppo spontaneo e amatoriale di speleologi subacquei si mette a disposizione: vorrebbero tentare di immergersi per capire se i tredici sono ancora vivi e se si può riportarli in superficie. Con gli occhi di tutto il mondo addosso e la minaccia di critiche in caso di fallimento, il governo deve decidere se affidare loro l'impresa.
Con un'alta definizione delle immagini e l'andamento diaristico lungo un arco di diciotto giorni tesissimi, The Rescue definisce e circoscrive con la stessa precisione le caratteristiche psicologiche, le paure e l'altruismo della squadra di volontari. Recensione ❯
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Una spy-story tutta al femminile dove l'action è monotono e privo di tensione. Azione, Thriller - USA2021. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film di spionaggio con un cast tutto al femminile. Espandi ▽
150 miglia da Bogotà, Colombia. Un pericolosissimo criminale, Elijah Clarke sta per impadronirsi di uno speciale programma di decrittazione in grado di accedere a qualunque sistema digitale di tutto il mondo e uccide il trafficante di droga che ne era in possesso nella sua villa. Irrompono però gli agenti e il dispositivo finisce nelle mani dell'agente DNI colombiano Luis Rojas. La CIA deve recuperare l'arma ad ogni costo perché può mettere in pericolo la sicurezza del pianeta. Affida così la missione all'agente sotto copertura Mace che si sposta da Parigi, a Marrakech fino a Shanghai. Per raggiungere l'obiettivo, si allea con l'agente tedesca Marie che prima è stata una sua rivale, l'esperta informatica ed ex-agente del MI6 Khadijah, la spia e psicologa colombiana Graciela e la misteriosa Lin Mi Sheng che lavora per i servizi segreti cinesi.
Il film segue la struttura classica della spy-story ma in realtà è un film di fantasmi, di ombre che appaiono all'improvviso, di personaggi doppi creduti morti che poi ricompaiono all'improvviso o che lottano con i demoni del loro passato come nel caso di Marie con la figura del padre.
L'enorme limite di Secret Team 355 è stato quello di riciclare situazioni ricorrenti del genere ma senza inventare niente di nuovo. Sicuramente più sofisticato della trilogia sulle Charlie's Angels, ma non ci voleva molto. Recensione ❯
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Non biopic ma cronaca di una persecuzione e di un brano deflagrante, con una grande interprete all'altezza. Biografico, USA2021. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La cantante Billie Holiday e la relazione tumultuosa con l'agente federale Jimmy Fletcher. Espandi ▽
Risale al 1937 la prima proposta di legge presentata al Senato statunitense che chiedeva l'abolizione del linciaggio degli afroamericani, e fu respinta. Lo ricorda una didascalia iniziale, una foto che mostra un gruppo di bianchi spettatori di un linciaggio, e un'altra didascalia che spiega che la cantante Bille Holiday divenne famosa anche per la sua canzone Strange Fruit (scritta da Abel Meeropol e registrata dalla Holiday nel 1939). Una visione di corpi straziati, pendenti dagli alberi, lasciati lì come preda di uccelli, al vento, al sole. La rappresentazione netta e inequivocabile degli effetti di cosa resta dopo un linciaggio.
Nonostante il trattamento schematico, qualche insistenza sugli aspetti di degrado e di orgogliosa sguaiataggine dell'entourage, Gli Stati Uniti contro Billy Holiday si distingue per la prova sorprendentemente fluida di Andra Day, una nomination all'Oscar come protagonista.
Classe 1984, a sua volta cantante, famosa per il singolo "Rise Up", è perfettamente a suo agio negli abiti (di Paolo Nieddu e Prada) e nelle acconciature lucide e gonfie, e con voce roca modula con grande disinvoltura e mestiere un buon numero di brani, da "Solitude" a "All of Me", da "Ain't Nobody Business" a "Lover Man", da "Gimme a Pigfoot and a Bottle of Beer" a "God Bless the Child". Recensione ❯
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Una vedova cerca in tutti i modi di riavere a casa con sé il cane del marito morto in Afghanistan. Espandi ▽
Dopo la morte del marito in Afghanistan, una donna cerca di mantenere viva la fattoria di famiglia. Nel frattempo il cane di nome Dakota che aveva accompagnato il compagno fino al suo ultimo giorno di vita, dovrebbe tornare a casa da lei. Recensione ❯
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Una storia di amore materno totalizzante e desiderio di indipendenza faticosamente rivendicato. Drammatico, USA2021. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto da un romanzo di Elena Ferrante, il film è diretto da Maggie Gyllenhaal, per la prima volta dietro la macchina da presa. Espandi ▽
L’attrice Maggie Gyllenhaal, alla sua prima prova come sceneggiatrice e regista di un lungometraggio per il cinema, così come Elena Ferrante nel romanzo “La figlia oscura” su cui è basato questo film, tocca un tema tabù, soprattutto in Italia, correndo il rischio del rifiuto a parte del pubblico già affrontato, ad esempio, da un libro e un film come Quando la notte. Il racconto dei sentimenti conflittuali di una madre verso la propria progenie, e in particolare verso le proprie figlie femmine, è raramente affrontato dalla letteratura e dal cinema proprio perché suscita una reazione di rifiuto e di condanna senza appello.Invece è fondamentale esplorare le contraddizioni della maternità, soprattutto quando c’è in gioco l’affermazione individuale di un’intellettuale e di un’artista, cui l’espressione di sé richiede quella concentrazione che un figlio piccolo inevitabilmente toglie, soprattutto alle madri. Ed è fondamentale esplorare l’attaccamento viscerale, e allo stesso tempo la conflittualità istintiva, di una madre verso una figlia femmina, che porta con sé un confronto sull’accettazione (o meno) della propria identità femminile.Gyllenhaal affronta entrambi gli argomenti attraverso una regia sensuale che resta incollata ai corpi e fa parlare la grana della pelle, esplora il contatto umano più diretto e materico, entra nell’intensità di sguardi che si vorrebbero mantenere nascosti e la concretezza di incubi che si vorrebbero rimuovere. Recensione ❯
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Mentre Mills s'interroga sulla genitorialità, Joaquin Phoenix tiene il film a galla spargendo sensibilità su un terreno troppo cerebrale. Drammatico, USA2021. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Joaquin Phoenix è Johnny, un giornalista radiofonico molto preso da un progetto di lavoro che lo porta in giro per l'America a intervistare i bambini sul futuro incerto del nostro mondo. Sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli chiede di badare a suo figlio di 8 anni Jesse (Woody Norman), mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi mentali. Johnny si trova a legare con il nipote in una maniera che mai avrebbe previsto, portandolo con sé in un viaggio da Los Angeles a New York e New Orleans. Recensione ❯
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Un uomo è costretto a una vita criminale per provvedere alla figlia. Espandi ▽
John Vogel è nato il giorno della bandiera (14 giugno) e sotto una cattiva stella. Truffatore ispirato, sogna un grande futuro per sé e la propria famiglia, soprattutto per Jennifer, la figlia maggiore e prediletta. Padre carismatico, quando non è altrove, promette una vita vissuta come un'avventura. Il resto del tempo accumula i debiti e i rischi di una vita oltre i confini della legalità. Egoista e bugiardo, lascia moglie e figli una notte d'estate voltandosi indietro solo una volta, per guardare la sua Jennifer che non smetterà mai di cercarlo come la polizia di inseguirlo. Recensione ❯
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Un remake emozionante e decisamente riuscito, con una sorprendente prova di Emilia Jones. Drammatico, USA, Francia2021. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una bambina in una famiglia di non udenti si ritrova a dover scegliere tra il perseguimento del suo amore per la musica e la dipendenza della sua famiglia da lei. Espandi ▽
CODA (acronimo di Children of Deaf Adults), remake del francese La famiglia Bélier, è un film sulla voce. La regista Sian Heder è particolarmente attenta alle variazioni, ai cambi di tono e al modo in cui le canzoni vengono cantate dal duetto con il compagno Miles di 'You’re All I Need to Get By' fino all’esecuzione decisiva di 'Both Sides Now' di Joni Mitchell. Il merito va principalmente alla sorprendente interpretazione della protagonista Emilia Jones. È un remake all’altezza dell’originale che parte in sordina, s’incarta nel frammento delle audizioni degli studenti che si esibiscono con 'Happy Birthday to You' ma poi cresce alla distanza trovando l’equilibrio tra il realismo nel modo in cui viene mostrata la quotidianità della sua famiglia con sveglia alle tre del mattino (realmente interpretata da attori sordi dove spicca Marlee Matlin che aveva vinto l’Oscar come miglior attrice per Figli di un Dio minore) e i momenti musicali. Recensione ❯
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