Il caratterista Burt Young aveva gran competenza in fatto di ritratti di italo-americani e delinquenti che operano dall'altra parte della legge, segnando però la saga di Rocky, grazie all'interpretazione dello storico Paulie, anche se ad alcuni critici piace ricordarlo di più per i ruoli da mafiosetto e scagnozzo nelle mani di signori della città ben più in vista di un pugile nel bel mezzo del sogno americano.
Capelli radi in testa, faccia rotondetta, sopracciglio superiore che supera di poco quello inferiore e uno sguardo da lametta che non promette nulla di buono a chi lo incrocia.
Dopo aver servito la U.S. Marines, dal 1957 al 1959, svolge diversi lavori per guadagnarsi da vivere: dal rappresentante al netturbino, fino al boxeur professionista. Ma sente che non sono quelle le sue strade, così prova a iscriversi ai corsi di arte drammatica di Lee Strasberg, all'Actors Studio. Nel contempo, si sposa anche e mette su famiglia: Gloria, sua moglie, gli darà infatti una figlia: l'attrice Anne Morea (con la quale è recitato a Los Angeles nello spettacolo teatrale "Uno sguardo dal ponte", nel 1995).
Esordisce cinematograficamente nel 1970 nella pellicola di Leonard Kirtman Carnival of Blood (ma con il nome di John Harris che solo successivamente diventerà Burt Young), l'anno dopo è accanto a Robert De Niro in ben due film: Il mio uomo è una canaglia e La gang che non sapeva sparare. Cominciano anche le prime escursioni televisive (il telefilm MASH, 1973) ma, saranno sempre poca roba rispetto alla gran quantità di film in cui è presente: da Rubare alla mafia è un suicidio (1972) a Un grande amore da 50 dollari (1973), fino a capolavori della settima arte quali Chinatown (1974) di Roman Polanski, con Jack Nicholson, Faye Dunaway e John Huston.
Dopo 40.000 dollari per non morire (1974), il film tv La storia di Wanda (1975) e La gemma indiana (1975), incontra il regista Sam Peckinpah che lo imporrà in ben due delle sue pellicole: Killer Élite (1975) con Robert Duvall e Convoy - Trincea d'asfalto (1978) con Ernest Borgnine e Kris Kristofferson, forse non molto significative per la carriera del regista, ma importanti per l'attore. Infine, dopo Balordi & Co. - Società per losche azioni capitale interamente rubato $ 1.000.000 (1976) con Michael Caine e qualche episodio del serial Agenzia Rockford (1976), si trova a vestire i panni del fratello di Robert Blake nel telefilm Baretta, anche se, senza alcun dubbio, il ruolo che gli ha portato più notorietà è quello di Paulie, migliore amico e cognato di Rocky (Sylvester Stallone) negli omonimi film, che gli varranno non solo una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista, ma anche ai Razzie Award nella stessa categoria (ovviamente come peggior attore non protagonista!).
Particolarmente importante nella sua carriera, la collaborazione con un altro regista Robert Aldrich che lo dirigerà in molti film, ma solo in uno Burt Young è degno di lode: Ultimi bagliori di un crepuscolo (1977) con Burt Lancaster.
Con gli Ottanta, si appresa a recitare accanto a Jon Voight ne Cercando di uscire (1982) e a essere diretto dal nostro grande Sergio Leone ne C'era una volta in America (1984) sul quale set ritroverà Robert De Niro. Si faranno più numerose anche le sue partecipazioni televisive, soprattutto telefilm con Miami Vice (1984), Un giustiziere a New York (1985) e Alfred Hitichcock presenta (1986), ma rimarrà sempre legato al cinema in una maniera veramente speciale: Legami di sangue (1989) con Dennis Hopper, Aspetta primavera, Bandini (1989) con la Dunaway, Il matrimonio di Betsy (1990), Il campione di Beverly Hills (1990) e La ragazza dello slum (1990).
Rilevantissima nella sua carriera anche un "periodo italiano". Burt Young infatti è noto per le sue incursioni nel panorama cinematografico italiano, fortemente segnato (forse) dalla sua partecipazione a C'era una volta in America. Recita in: Americano rosso (1991), Cattive ragazze (1992), il film tv con Rod Steiger Due vite, un destino (1992), Alibi perfetto (1992), Berlin '39 (1994), Terra bruciata (1999), L'uomo della fortuna (2000) e la fiction Gioco di specchi (2000), senza dimenticare l'horror di Pupi Avati Il nascondiglio (2007).
Ma non solo Italia negli Anni Novanta, così passa da Gli angeli volano basso (1991) a Da solo contro tutti (1993), dall'action Duello tra i ghiacci (1996) a una valanga di telefilm (Law & Order - I due volti della giustizia, Oltre i limiti, Walker Texas Ranger, Pensando all'Africa, Sotto il cielo dell'Africa). Più il tempo passa e bisogna dire che più le interpretazioni di Burt Young si fanno più convincenti e ottime a livello tecnico e artistico, lo dimostra più che ampliamente ne Un colpo di fulmine (1997), She's so lovely - Così carina (1997) con Sean Penn, la commedia Mickey occhi blu (1999), il pessimo Pluto Nash (2002) con Eddie Murphy, La terra dell'abbondanza (2004) con Wim Wenders e Transamerica (2005), dove interpreta il ruolo del padre del trans Bree.
Dopo aver ritrovato Borgnine in Oliviero Rising (2007), è nel film Go Go Tales e ancora assieme alla Dunaway in Fashion - The Movie (2008). Nel 2011 torna nella commedia indipendente Mosse vincenti e nel 2013 è nel film di Zaccariello con Enrico Brignano Ci vediamo domani. Ma oggi, il mestiere di caratterista non è la sola cosa che tiene impegnata la mente di Burt Young, è infatti il proprietario di un ristorante di New York City ed è autore di ben due piece teatrali: "SOS" e "A Letter to Alicia and the New York City Government From a Man With a Bullet in His Head", giusto per non farsi mancare niente.
Nell'ottobre 2023 è venuto a mancare a Los Angeles, all'età di 83 anni.