Anno | 2006 |
Genere | Sportivo, |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Sylvester Stallone |
Attori | Sylvester Stallone, Burt Young, Antonio Tarver, Milo Ventimiglia, Geraldine Hughes Mike Tyson, Tony Burton, A.J. Benza, James Francis Kelly III, Talia Shire, Lou DiBella, Henry G. Sanders, Pedro Lovell, Ana Gerena, Angela Boyd. |
Uscita | venerdì 12 gennaio 2007 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 7 dicembre 2015
Argomenti: Rocky
Dopo la morte di Adriana, a Rocky manca qualcosa per ritornare a credere: La Boxe. In Italia al Box Office Rocky Balboa ha incassato 6,6 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Adriana è morta, e Rocky da qualche tempo, malinconico, gestisce un ristorante con discreto successo. La sua è una vita tranquilla, fatta di lavoro e di valori, dalla relazione con il figlio all'amicizia con il vecchio Paulie. A Rocky, però, manca qualcosa per ritornare a credere, dopo il lutto subito. La Boxe.
C'è qualcosa di nuovo nel personaggio eroico, manifesto del sogno americano, incontrato vent'anni prima sulle strade di Philadelphia. O forse, qualcosa di nuovo non c'è fra il Rocky del 1976 e Rocky Balboa del 2006, perchè in entrambi i casi la figura dell'eroe buono è alla ricerca del cambiamento, di un nuovo inizio, di qualcosa che gli consenta di scorgere uno spiraglio di luce.
Rocky oggi, ha infatti perso ciò che ama (Adriana) e paradossalmente conduce con successo l'attività di ristoratore, ma questo non gli basta, perchè lui è carnale, attaccato ai valori che contano (la famiglia, l'amicizia, la lealtà) e quel locale trendy, in cui gira fra i tavoli da buon padrone di casa raccontando ai clienti le sue storie di boxe, è perfino troppo. Il parallelo fra il ring dell'esistenza, su cui conquistare le vittorie è sempre molto difficile, e il ring sportivo, della durata di 15, 12, 10 riprese, reiteranti, che terminano e iniziano continuamente, ora è più concreto.
La favola è finita e la consapevolezza degli anni che passano conferisce a Stallone la capacità di riflettere sulla dignità dell'uomo, sulla forza di volontà, e sui limiti dei propri mezzi, memore di ciò che il passato gli ha regalato o gli ha tolto. Così come Clint Eastwood, Sylvester Stallone si mette in gioco in prima persona, e si affida ai bisogni primari, quelli della terra e dell'amore. Sconfina solamente quando sale sul ring e mette in scena un combattimento poco credibile anche se filmato come un match televisivo di un attuale canale via cavo. Ma questo in fondo è un peccato veniale, perchè il confronto con se stesso lo vince per K.O. Con la malinconica energia di un uomo che ha ancora voglia di dirsi "Let's get ready to rumble!"
Una vita si è conclusa, una nuova è iniziata. Per Rocky. Per Stallone.
A mio avviso è il miglior film della serie assieme al primo Rocky. E' un film fuori dal tempo e dalle mode, ha tutte le carte in regola per commuovere ed emozionare, e forse più del primo ha un senso struggente del tempo che passa e della gloria se mai ci fù. E' un film che ti colpisce nel cuore come un macigno, parla di dignità, perseveranza, passione e coraggio, tutto ciò che oggi viene ignorato [...] Vai alla recensione »
il 60enne "big"sly STALLONE,HA REALIZZATO L'ULTIMO CAPITOLO DELLA MITICA SAGA DANDO TUTTO SE STESSO,PIU ARRABIATO,PIU FERITO,ADDIRITTURA DEL PRIMO LEGGENDARIO CAPITOLO,LA SUA AMATISSIMA ADRIANA NON C'è PIU ,I RAPPORTI CON IL FIGLIO NON SONO OTTIMALI,DIRIGE UN RISTORANTE, COME UN COMUNE MORTALE,MA LUI è ROCKY BALBOA L'AMATISSIMO ITALOAMERICANO ED EX CAMPIONE DEL MONDO DI BOXE DEI PESI MASSIMI,SE [...] Vai alla recensione »
Sylvester Stallone si rivela non solo un grande attore,ma anche un grande regista.L'ultimo film dedicato a Rocky Balboa è straordinario(lo metto sullo stesso piedistallo del primo),Rocky perde Adriana e l'unica cosa che gli da la forza di continuare a vivere è la box,così decide di ritornare sul ring.All'inizio pensavo che sarebbe stata una follia fare un altro film [...] Vai alla recensione »
Nel lontano 1976 nasceva l’ epopea del pugile italo americano Robert ‘Rocky’ Balboa, trasformatasi in una delle saghe più famose ed amate della storia del Cinema. Trent’ anni più tardi, dopo 4 seguiti ed una serie di successi che hanno consegnato a Sylvester Stallone fama e notorietà a livello mondiale, esce quello che probabilmente sarà l’ [...] Vai alla recensione »
Per dirla evolianamente(da parte di chi condivide concezioni del mondo ben diverse, ma non è alieno dal confrontarsi con altre da sé, appunto)un po'di "rivolta contro il mondo moderno"da parte di Stallone c'è: non ama la virtualità(sostiene ad oltre cinquant'anni, ovviamente nel film, un combattimento contro l'allora World's Champion per [...] Vai alla recensione »
Fare una saga da un buon film è operazione sicuramente felice al botteghino, ma fallimentare sul piano della qualità artistica..Questo film non fa eccezione, riproponendo la stessa storia trita e ritrita, con qualche variante e una venatura melanconica in più.E'indubbia la capacita di Stallone di rendere un personaggio immortale ed eroico,con le sue debolezze e i suoi [...] Vai alla recensione »
Sylvester Stallone ritorna con il sesto ed ultimo film sulla vita del pugile italoamericano Rocky Balboa e sinceramente non ho esitato a vederlo e rivederlo dato che sono un appassionato dello stallone italiano cosa che ha fatto nascere in me un'alta aspettativa che devo dire è stata soddisfatta. Il film è scorrevole e ha come protagonista un Balboa a tratti poetico e letale che decide di rimettersi [...] Vai alla recensione »
Non all'altezza dei primi tre ma meglio degli altri due, nella speranza che nessuno si azzardi a farne altri anche perchè Rocky è solo Stallone e non ha più fisico e faccia per interpretarlo ancora. Si parla meno di pugilato anche se la boxe è sempre presente e si respira forte, è un film molto psicologico, introspettivo, intimo direi per quanto riguarda [...] Vai alla recensione »
La critica si è concentrata troppo sul realismo di questo film e per questo non ha saputo apprezzarlo. O forse non ha voluto per via del suo atavico e ingiustificato astio nei confronti di Stallone. Fatto sta che Sly ha consegnato al mito e all'imortalità ogni personaggio della saga di Rocky facendo uscire in noi un magone grande quanto la nostra passione verso il protagonista.
Non capisco i voti così bassi della critica, e non capisco l'astio di alcuni fan o presunti tali verso questo film, bello quanto malinconico. Lo si potrebbe definire una passeggiata sul viale del tramonto, oppure come la riproposizione in chiave sportiva della carriera cinematografica di Sly. Molti erano scettici, non andava a genio che Sly potesse tornare a 60 anni nei panni del suo personaggio più [...] Vai alla recensione »
mi sento di elogiare questo lavoro a differenza del 4,5 che non mi erano piaciuti per nulla. stallone ci mostra un uomo finito che vive ormai di ricordi ed a tratti sly è veramente commovente,è un americanata certo che non è un capolavoro come il primo ed il secondo ma resta molto godibile
peccato che stallone sia' invecchiato quando ho finito di vedere il film ho desiderato di vederne ancora un altro ma forse e' giusto chiudere qui
Quando andai a vederlo al cinema mi aspettavo uno scempio ma, da buon fàn di silvestro, mi recaii a vedere il film. rimasi spiazzato: uno stallone consapevole come mai, intenso e profondo come mai lo avevo visto.....prenderà anche steroidi e botulino ma, rispetto agli altri attori di "azione," silvestro è una ma anche due spanne sopra e, in questo film ,lo [...] Vai alla recensione »
rocky per me e stato è sarà una grande leggenda del cinema mondiale. sly all'inizio della sua cariera di attore era povero e senza l'aiuto di nessuno, ma piano piano ha messo insieme grandi idee, creando un personaggio in cui in quel tempo lo rispecchiava. la creazione di ROCKY BALBOA ha permesso a sly di diventare un grande attore ache grazie ad altri film, ma rocky secondo [...] Vai alla recensione »
Ha la sua buona morale. e stato sceneggiato e diretto con maestria. alla fine del film mi sono detto che e molto meglio questo finale che quello dell'inconsistente Rocky V. Ha la sua buona morale questo film ed anche se rimarrete basiti nel vedere un 60enne pompato di non so cosa che fa il pugile con un ragazzino vedrete che alla fine convincerà.
io posso solo dire che ogni volta che vedo il rocky balboa mi viene la pelle d'oca! NON E' SOLO ROCKY CHE COMBATTE E' ROCKY CHE DEVE ANCORA DARE QUALCOSA DI SE STESSO!ROCKY CHE DEVE COMPLETARE LA SUA VITA SOPRA AL RING ROCKY MATURO ROCKY CHE FA DELLA BOXE IL SUO STILE DI VITA! LA BOXE E' COME LA VITA! SI COMBATTE SEMPRE E DEVI IN CONTINUAZIONE ACCETTARE SFIDE! QUELLO CHE VUOLE FAR CAPIRE E' CHE IL [...] Vai alla recensione »
Ho rivisto in televisione questo film un ennesima volta, divertente, carino, ed ero più che curioso di vedere le recensioni di altri utenti. Sono rimasto scioccato nel vedere che per molti è un film da 5 stelle. Siamo impazziti spero? Ok non è un film di pugilato, è la commovente storia di un ex pugile ( o guerriero visti i suoi avversari nei precedenti film), che sceglie di tornare sul Ring a 60 anni [...] Vai alla recensione »
Sicuramente della saga Rocky l'unico vero capolavoro è il primo, non per nulla candidato anche all'Oscar. Gli altri tutti discreti ma abbastanza commerciali. Per me i migliori setano i primi due, il cinque e questo. Poco credibile il combattimento finale, ma tolto questo è un bel film con un ottima storia, molto malinconica e realistica, che si ricollega bene con l'ambientazione dell'insuperabile Rocky [...] Vai alla recensione »
Non sono un cultore dei film di Rocky ma devo ammettere che la prima volta che ho visto questo film ne sono stato piacevolmente sorpreso; un po' meno rivedendolo una seconda o terza volta. Nulla di particolarmente originale s'intende, il cliché più o meno è sempre lo stesso: il campione che (ri)partendo da zero, solo con la forza di volontà, riesce a conquistare il suo obiettivo quando nessuno credeva [...] Vai alla recensione »
metto una stellina in più per la carriera , il film mette profonda tristezza sia per le condizioni di Rocky nella storia, sia per quelle di Sly nella realtà, a tratti ridicolo sembra quasi una parodia ma c'è sempre la musica di sottofondo che ha fatto davvero tanto nella fortuna della saga, una musica davvero intensamente malinconica che salva il tutto e continua a strappare [...] Vai alla recensione »
Ma che è successo???😖😖😖avevo scritto un commento per il film "Il capitale umano" di Virzì e sono sicura di aver scritto per quel film,invece mi ritrovo un commento per Rocky...!!! Non metto in dubbio che sia un bel film anche "Rocky",ma non avevo scritto per Balboa!!...penso che abbiamo tutti bisogno di ferie.
La storia di un uomo,di un uomo con le sue passioni e le sue disgrazie.La storia della vita, o meglio come la si dovrebbe affrontare quando imperversa anche la tempesta del tempo. Splendido!!
La scena nella quale rocky parla al figlio fuori dal suo ristorante, è una lezione di vita buona per tutti, e lì che stallone da il meglio di se, concedendoci poi una fase spettacolare credibile solo nella sua metafora, il grande sly si congeda con stile dalla saga che lo ha reso un artista celebre e amato in tutto il mondo, il film, che non è un capolavoro, offre comunque degli [...] Vai alla recensione »
Un capolavoro, un intuizione coltivata ed attentamente valorizzata. L'intuizione sta nel decidere di spiegare la malattia della società italiana di oggi mettendo sotto i riflettori il sintomo maggiore: la solitudine. L'intuizione è quindi valorizzata con una raffinata regia dei tempi, delle inquadrature ed alcuni stratagemmi: la maggior parte degli incontri avvengono [...] Vai alla recensione »
Certo che stallone,a quasi sessanta anni doveva proprio aver voglia di fare soldi se si e' messo a quel eta' a interpretare un personaggio MITICO e PURTROPPO SVANITO CON GLI ANNI OTTANTA.ora,senza dire inutilita' tipo "Rocky non e'svanito dai cuori dei fan" bisogna riconoscere che portare avanti una saga iniziata 30 anni fa' di cui l'unico a poter essere considerato un capolavoro era il primo,bisogna [...] Vai alla recensione »
Speravo che il deludente Rocky V avesse concluso la serie, ormai sempre più lontana (come sempre capita nei lunghi sequel) dal primo Rocky. Ed invece no, a trent'anni di distanza dal primo, eccone un altro, il sesto. A tratti ridicolmente drammatico e triste (la moglie morta, il figlio che è diverso da lui), ma soprattutto ad essere ridicolo è il finale, quando sfida un giovane con 40 anni meno di [...] Vai alla recensione »
Rocky Balboa torna sugli schermi e sul ring a sedici anni dall'ultima volta e a trenta dalla prima. Con la sesta e conclusiva avventura della popolarissima saga dello Stallone Italiano, del pugile dei bassifondi di Philadelphia. Sylvester Stallone, suo creatore e interprete, fa rivivere di nuovo il personaggio della sua vita in un film semplice e ingenuo.
Il miglior cinema del mondo lo fanno gli anziani. O i sopravvissuti. E cosa può fare un sopravvissuto anziano? Uno di quelli che portano le cicatrici sulla faccia e sull'anima come medaglie al valore ma fanno finta di niente. Quelli che ancora sono in piedi quando tutti gli altri hanno battuto in ritirata. Rocky Balboa è un film americano. Di quelli che si facevano una volta.
Rocky è un ex campione italoamericano, proprio come Stallone: il primo del ring, l'altro dello schermo. Rocky ha aperto un ristorante (dedicato alla defunta Adriana), proprio come Stallone che è stato comproprietario della celebre catena Planet Hollywood, insieme a Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger. E, soprattutto, Rocky è vecchio ma se ne frega: rimette i guantoni e torna sulla scena a combattere, [...] Vai alla recensione »
Sylvester Stallone sale di nuovo sul ring. È la sesta volta, dato che la saga di Rocky cominciò nel 1976 e il primo film, a sorpresa, incassò tanto denaro e portò a casa persino degli Oscar per merito di una sceneggiatura ben scritta e di una avvertita regia di John G. Avildsen del quale poi si sono perse un po' le tracce (anche se Karate Kid non era una brutta serie cinematografica).
Arrendersi all'emozionante ultima puntata della vita di Rocky Balboa non è cosa di cui vergognarsi. Con sincero slancio Stallone ripresenta il suo eroe, bolso oltre ogni immaginazione, a torso nudo davvero inguardabile. Eppure la vicenda funziona come racconto popolare, irrealistico ma ricco di simpatia, di sentimenti emarginati da una nuova società, di un calibrato sentimentalismo che non esclude [...] Vai alla recensione »
Trent'anni fa Rocky vivacchiava riscuotendo i crediti di un usuraio. Ma era già uno stallone favolistico, già troppo buono e gonfio d'amore oltre che di bicipiti. Oggi, a cinque sequel di distanza, Rocky Balboa gestisce un ristorante dedicato alla amata "Adrianaaa" e malinconicamente snocciola aneddoti da ring ai suoi annoiati avventori. Il bello è tutto qui, un piccolo miracolo.
Reggere la distanza. Questa è senza dubbio la filosofia e la morale di Rocky Balboa. In tutti i sensi. Sono passati trent' anni dal primo Rocky. Era il 1976 e uno sconosciuto Stallone passava un brutto momento per la sua carriera. Vide un incontro di box tra Chuck Wepner e l'incredibile Muhammed Ali e rimase colpito dalla forza di volontà di Chuck, che resistette più del pensabile.
Tra Viale del tramonto e Come eravamo: dopo immani lotte con il produttore MGM, torna Sly Stallone a citare se stesso in un grande eroicomico flashback. Tutto questo mentre gonfio come Maradona dei tempi cupi, è il vedovo gestore di un ristorante. Richiamato alla sua antica passione da un incontro virtuale tra campioni di altre epoche inscenato da una tv, si concede il lusso dell'ultima sfida: quella [...] Vai alla recensione »
Sembrava che avesse appeso i guantoni al chiodo, Rocky Balboa, nella quinta puntata di una delle saghe più lunghe e popolari della storia del cinema, iniziata trent'anni fa. E invece a diciassette anni di distanza da Rocky V, Sylvester Stallone ha voluto tornare sul ring e rimettersi dietro la macchina da presa per prolungare l'eroica vicenda del pugile dei bassifondi che ha trovato il riscatto sociale [...] Vai alla recensione »
Produzione, sceneggiatura, regia, interpretazione, tutto firmato Sylvester Stallone, tutto così così. Rocky Balboa offre una messinscena poveristica, una storiellina crepuscolare ed edificante, immagini arrangiate e recitazione sindacale. Da parte dell'intera compagnia tranne che di «Sly», il quale in questa sesta esibizione dello «Stallone italiano» si impegna allo spasimo per farci credere che a [...] Vai alla recensione »
Le prende di santa ragione, e a ogni pugno temiamo il peggio. C'è il rischio che i muscoli pompati fino all'inverosimile si affloscino, che le vene si spacchino, che il botulino spianarughe (davvero non si salva più nessuno, se ha ceduto anche Rocky) blocchi per sempre i lineamenti in una smorfia, che lo zigomo rinforzato ceda di colpo, che le gambe (unica parte del corpo non sottoposta a restyling, [...] Vai alla recensione »
Andando a vedere Rocky Balboa gli estimatori della saga di Rocky o del suo creatore e interprete Sylvester Stallone avranno alcune soddisfazioni. È bello rincontrare Stallone o il suo personaggio. Insomma, va bene. Ma forse il problema è proprio quello. Va bene e basta. L'ultimo film di Rocky è uscito 16 anni fa ed era lecito aspettarsi che per tornarci sopra ci fosse qualcosa di nuovo da dire.
Eccolo qua, uno di quei testi a cui si è costretti a prestare la massima attenzione metafilmica. Che è ormai gioco sporco e da signorini, però talvolta inevitabile. È anche opportuno, come nel caso del ritorno davanti e dietro la mdp (e alla penna) di Sylvester Stailone. Il quale non ne azzecca una da più di dieci anni, e lo sa bene. Dunque, che fa? Non si candida ad alcuna presidenza: torna sulle [...] Vai alla recensione »