L'inconfondibile voce di Tiziano Terzani ripercorre le tappe più significative della sua vita, intrecciando la sfera privata e gli avvenimenti storici di cui è stato testimone. Espandi ▽
Tiziano Terzani ci racconta una vita intera, dall'alto dei suoi sessantasei anni, dei 1.600 metri di Almora e degli 800 di Orsigna - la prima ai piedi dell'Himalaya che l'ha visto rimettersi in equilibrio con il mondo e la seconda nelle valli della montagna pistoiese da dove l'ha lasciato, questo mondo. La fine e il suo inizio. E in mezzo il Vietnam, la Cambogia, la Cina, Hong Kong, Singapore. La guerra, il socialismo, la rivoluzione, il capitalismo. Giornalista, inviato di guerra, commentatore, scrittore: Tiziano Terzani è stato tanto, e alla fine è tornato ad essere soltanto un uomo.
Zanot conosce bene la materia-Terzani (nel maggio 2004 è lui a fargli l'ultima intervista prima della morte, poi confluita nel progetto più ampio
Anam il Senzanome) e si muove di conseguenza: attingendo a piene mani dal suo lavoro da direttore degli effetti visivi mette da una parte in ordine lo sterminato materiale a disposizione su Terzani, e dall'altra lo squaderna con animazioni, illustrazioni, motion caption. Le ossessioni di Terzani ci sono tutte, ma il graffio, lo spasmo, il vuoto sembrano diluiti e anestetizzati, forse per il troppo schiacciarsi addosso all'idea-Terzani, al simbolo-Terzani degli ultimi anni, tirato per il candido bavero della mistica pubblicistica su guru, new age e oshismi vari.