Una Stanza tutta per Sé

Film 2023 | Drammatico, 81 min.

Anno2023
GenereDrammatico,
ProduzioneIsraele
Durata81 minuti
Regia diMatan Yair
AttoriYarden Bar-Kochba, Gilad Lederman, Israel Bright, Dror Keren, Neta Roth .
Uscitagiovedì 17 agosto 2023
TagDa vedere 2023
DistribuzioneWanted
MYmonetro 3,25 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Matan Yair. Un film Da vedere 2023 con Yarden Bar-Kochba, Gilad Lederman, Israel Bright, Dror Keren, Neta Roth. Genere Drammatico, - Israele, 2023, durata 81 minuti. Uscita cinema giovedì 17 agosto 2023 distribuito da Wanted. - MYmonetro 3,25 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 agosto 2023

Mentre si avvia verso la conclusione dell'ultimo anno del liceo, Uri si ritrova alla ricerca della propria strada. In Italia al Box Office Una Stanza tutta per Sé ha incassato 4,8 mila euro .

Consigliato sì!
3,25/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,00
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Una riflessione personale e insieme universale sui legami parentali e l'esigenza di autodeterminazione.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 16 agosto 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 16 agosto 2023

Uri è un diciassettenne che sta cercando la propria strada nel mondo. Nel frattempo deve districarsi tra la scuola (dove non ha un atteggiamento remissivo) e la famiglia. Ha una sorella militare con un boyfriend più che convinto dell'appartenere all'esercito. Il suo problema più grande però è costituito dalla separazione dei suoi genitori che ha fatto sì che sua madre non abbia più voluto dormire nel letto matrimoniale e ora condivida la camera del figlio.

Matan Yair si rivela come un regista di cui sarebbe interessante veder arrivare nelle nostre sale anche le opere precedenti.

Presentato al Jerusalem Film Festival a luglio questa sesta regia di Yair (che comprende un documentario e una serie) ci fa conoscere un regista che, salvo per gli addetti ai lavori intesi come frequentatori di festival, non era noto. Se si scorre la sua filmografia si può comunque osservare come il suo interesse per la fase adolescenziale della vita e per la realtà scolastica abbia da sempre attraversato la sua opera. In questo specifico caso a fare da elemento di riferimento è un dato autobiografico.

Dopo la separazione dei genitori per un certo periodo Matan e la madre dormirono nella stessa stanza e il loro rapporto si fece più stretto. Uri si trova nelle stesse condizioni e il suo disagio è manifesto. L'amore filiale nei confronti della genitrice non può escludere uno sguardo oggettivo nei confronti della figura paterna e sulle modalità con cui la madre, che progressivamente sta ritrovando una sua sicurezza anche sul piano lavorativo, ha gestito l'evento.

Ma il malessere del protagonista è ancora più profondo e la sceneggiatura, che Yair firma, sin dalla scena di apertura allarga il campo senza falsi pudori. Perché Uri è convinto che l'ampliarsi delle aspettative di vita faccia sì che non si aprano spazi per i figli arrivando a considerare il Rinascimento come prodotto della peste che aveva decimato la popolazione adulta. Il suo è uno sguardo sempre anticonformista anche nei confronti della Shoah senza però mai andare sopra le righe.

Tutto finisce con l'essere riferito alle dinamiche interne alla sua famiglia con un bisogno di sentire vicina la figura paterna con cui vuole riallacciare i rapporti mentre cerca, non senza difficoltà, un sostituto nell'insegnante di educazione fisica di cui avverte le fragilità ma di cui anche apprezza, ricambiato, la capacità di ascolto.

La stanza per sé Uri la deve cercare come tutti coloro che stanno crescendo e si chiedono se c'è un posto in cui possano autodeterminarsi senza per questo incrinare i legami parentali. Con in più, nella condizione di chi è nato e cresciuto in Israele, delle problematiche particolari. Uri si sente inadatto per l'esercito e ha in famiglia una soldatessa. Riuscirà a reggere l'impatto con la vita militare uno che dorme ancora con la mamma?

A questo poi Yair aggiunge una domanda che potrebbe sembrare quasi blasfema se non volesse invece essere produttivamente provocatoria: "Cosa studieremmo a scuola se non ci fosse stata la Shoah?". È un invito non a dimenticare (Uri ne darà prova con una citazione inusuale ma significativa ricambiando la fiducia che l'insegnante ha riposto in lui) ma ad aprirsi a un futuro che non rimanga ancorato al ricordo del genocidio subìto.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 24 agosto 2023
Matteo Galli
Close-Up

Presentato poco più di un mese fa al Jersualem Film Festival, Una stanza tutta per sé esce adesso in Italia per il semplice, forse esclusivo, motivo che si tratta di una produzione italo-israeliana, mentre il regista si chiama Matan Yair. Oltre ai fondi ministeriali, della parte italiana è titolare la bolognese Tempesta Film e il suo titolare Carlo Cresto-Dina, celebre soprattutto per aver prodotto [...] Vai alla recensione »

martedì 22 agosto 2023
Leonardo Lardieri
Sentieri Selvaggi

Una stanza tutta per sè è il primo lungometraggio di Matan Yair, quarantaseienne di Gerusalemme che in passato ha lavorato soprattutto come sceneggiatore. Mancano in Italia opere del suo passato in cui ha collaborato alla scrittura ed è un peccato, a dire il vero, perché di spunti interessanti e meritevoli di approfondimenti ce ne sarebbero. Il titolo riporta ovviamente alla memoria il testo letterario [...] Vai alla recensione »

domenica 20 agosto 2023
Tonino De Pace
Duels.it

Il titolo del film richiama alla mente e con immediatezza esplicita il romanzo-saggio di Virginia Woolf con il quale la scrittrice inglese, nel suo romanzare protofemminista esplorava la scrittura al femminile con l'intenzione di farla rientrare a pieno titolo nella sfera di influenza della letteratura mondiale. In questa direzione anche il titolo del saggio rivendicava una indipendenza economica e [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 agosto 2023
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Tra le altre novità in sala capaci di incuriosire c'è anche "Una stanza tutta per sé", film israeliano diretto da Matan Yair.Protagonista è Uri, un ragazzo di diciassette anni che condivide la sua stanza con la madre. Da quando suo padre è andato via di casa, la donna non ha più voluto dormire in quella che era la camera coniugale, preferendo dormire accanto al figlio.

giovedì 17 agosto 2023
Luciano Attinà
Cinematographe

Arriva in sala il 17 agosto 2023 Una stanza tutta per sé, film del regista israeliano Matan Yair, vincitore al Jerusalem International Film Festival 2023. Seppure il titolo richiama un noto romanzo di Virginia Woolf, Yair parte da una sua esperienza personale, legata al rapporto con la madre e all'abbandono del tetto coniugale da parte del padre e costruisce uno spaccato della vita di un adolescente [...] Vai alla recensione »

martedì 15 agosto 2023
Caterina Bogno
Film TV

«Hai dei parenti morti nell'Olocausto?». «Purtroppo no. Siamo una famiglia di fannulloni». Uri ha 17 anni, lo sguardo elettrico dell'esordiente Gilad Lederman e un'ossessione vorace per la Shoah in cui si legge tutto il suo smarrimento di adolescente incapace di fare i conti con la complessità della realtà: da quando suo padre se n'è andato dorme con la madre, tentando di dare un senso a una perdita [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
giovedì 27 luglio 2023
 

Regia di Matan Yair. Un film con Yarden Bar-Kochba, Gilad Lederman, Israel Bright, Dror Keren, Neta Roth. Da giovedì 17 agosto al cinema. Guarda il trailer »

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