61. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 85 film. Venezia - 1/11 settembre 2004. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un film antimilitarista, raffinato melò sentimentale, grande spettacolo di intrattenimento per tutti. Animazione, Giappone2004. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Nuovo capolavoro per il maestro dell'animazione giapponese. Tra realtà dell'immagine e metafore, il film si dipana lentamente, offrendo la abituale ma sempre fenomenale panoramica sui paesaggi e personaggi da sogno. Espandi ▽
Il genio ha colpito ancora. Dopo più di vent'anni di carriera c'è veramente da togliersi il cappello davanti ad uomo, prima ancora che regista, capace come nessuno mai prima nel campo del cinema d'animazione (e non solo) di riuscire a centrare sempre e comunque l'obbiettivo che ogni cineasta dovrebbe avere come scopo unico: emozionare.
E di emozioni, l'ultima opera di Hayao Miyazaki, ne offre veramente a bizzeffe. Howl's Moving Castle, è un ulteriore tassello, nel mosaico che il regista giapponese sta componendo col passare degli anni che mescola l'attenzione alle tematiche ambientali, all'utilizzo malsano della tecnologia, che propone esseri umani calati in universi fantastici ed immaginari, dove creature soprannaturali insegnano all'uomo come vivere e quali valori seguire e difendere. Recensione ❯
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Un film magico, piccolo e immenso allo stesso tempo, che narra i sentimenti con la fantasia e la leggerezza delle emozioni. Drammatico, Corea del sud2004. Durata 90 Minuti.
Il tema della solitudine e dell'amore raccontati con una leggerezza quasi ultraterrena. Espandi ▽
Il regista Kim Ki-Duk è un'entità anomala nel panorama cinematografico. Prima di giungere alla pittura, suo più grande amore, ha svolto lavori di ogni tipo, e il suo incontro con il cinema è avvenuto solamente negli ultimi anni, senza aver avuto alcuna esperienza o formazione in merito.
Di conseguenza una sua opera è sempre un'esperienza magica e sensoriale.
Abbandonati la valle sperduta e la casetta galleggiante del monaco, della favola morale Primavera, estate, autunno e inverno e... ancora primavera , il regista coreano torna ai giorni nostri per raccontare il tema della solitudine e dell'amore. Recensione ❯
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L'eutanasia è ciò a cui Ramón ambisce da 28 lunghi anni, da quel giorno maledetto in cui un tuffo mal calcolato lo ha reso tetraplegico. Espandi ▽
Chi scrive, nel tentativo forse inutile di evitare grossolane stilizzazioni, vorrebbe astenersi dall'emettere un qualsiasi giudizio etico sul film di Amenabar in concorso a Venezia 2004.Premessa fondamentale perché Mar adentro passa su un tema troppo delicato e fragile per essere qui discusso: l'eutanasia, ciò cui Ramón, il protagonista del film, ambisce da 28 lunghi anni, da quel giorno maledetto in cui un tuffo mal calcolato lo ha reso tetraplegico, costretto per sempre dentro quattro mura, su una letto, tagliato fuori della sua stessa vita.
Il ritorno in Spagna di Amenabar è un'opera meravigliosa dall'inizio alla fine, che si pregia di una grande prova d'attore di Javier Bardem, tra i migliori in circolazione oggi. Recensione ❯
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Un film duro su un mondo che trascina tristemente la propria esistenza. Drammatico, Gran Bretagna2004. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Arriva nelle sale il film vincitore della 61ma Mostra del Cinema di Venezia. Mike Leigh firma una storia molto cruda e toccante che affronta il difficile tema dell'aborto. Espandi ▽
Nell'Inghilterra anni '50, Vera Drake (Imelda Staunton) si prodiga per la famiglia, l'anziana madre e persino un vicino di casa malato. Quello che nessuno sa è che Vera aiuta ragazze ad abortire: una pratica illegale, che la donna compie per altruismo, senza preoccuparsi delle conseguenze. La sua vita cadrà in disgrazia quando viene scoperta dalla polizia. Recensione ❯
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Mann dirige uno straordinario duetto: Cruise-Foxx. Max e Vincent si muovono in una sorta di mondo "naturale" che contrasta con il carattere della metropoli, una delle più bizzarre e autenticamente moderne dell'America di oggi. Espandi ▽
Max, tassista modello, compie una corsa con un procuratore donna che avrebbe dovuto discutere un caso in tribunale la mattina successiva. Immediatamente dopo, un nuovo cliente, Vincent, che gli fa una proposta allettante, accompagnarlo per l'intera notte in cambio di 700 dollari. Max si fa convincere, senza sapere che da quel momento avrebbe iniziato un viaggio allucinante. Recensione ❯
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In una città della Nuova Inghilterra una ragazza cerca di riattivare un albergo semidistrutto. Ma l'albergo è costruito su una delle sette porte dell'inferno. Espandi ▽
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Film culto che non perde con gli anni il suo appeal, il suo fascino sinistro e il suo spirito ribelle intessuto di morte. Drammatico, USA2001. Durata 108 Minuti.
È il 1988 e "il mondo si avvicina alla fine", sostiene Frank, una visione da incubo
che solo Donnie Darko può vedere. Espandi ▽
Donald Darko detto Donnie è un ragazzo con dei disturbi mentali che lo hanno portato a dar fuoco ad una casa abbandonata, anni fa. Nonostante sia un tipo in gamba, con una famiglia che lo ama e lo appoggia anche nelle scelte più discutibili. Donnie è in cura da una psicanalista che lo aiuta a combattere la sua schizofrenia; a lei confida del suo nuovo amico immaginario, Frank, un coniglio gigante che lo ha salvato da una morte assurda, ma che in cambio gli chiede di fare cose riprovevoli e sempre più pericolose. Ah, tra l'altro Frank gli ha svelato che la fine del mondo arriverà di lì a 24 giorni. Recensione ❯
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Tom Hanks recita il ruolo di un immigrato, Viktor Navorski, un turista il cui paese nell'Europa dell'est scompare dalla mappa, proprio mentre l'ignaro viaggiatore è in volo per New York. Espandi ▽
Viktor Navorski giunge all'aeroporto J.F. Kennedy di New York dalla Krakozhia, un piccolo stato sorto dalla frantumazione dell'Urss. Nel momento in cui giunge al desk dei visti viene però bloccato. In Patria c'è stato un colpo di stato. Il nuovo regime non viene riconosciuto dagli Stati Uniti e quindi lui non può entrare in America. Benché il responsabile dell'aeroporto, in attesa di un'ispezione per passaggio di grado, a un certo punto lo spinga ad infrangere la legge Viktor non esce dal terminal che diventa la sua casa in attesa di poter realizzare il sogno per cui è giunto negli States. Recensione ❯
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Un film dal decollo difficile che si espande, di episodio in episodio, come un pallone aerostatico che ci porta in volo su quel luogo geografico che grazie a Reitz è divenuto un luogo dell'anima europea. Drammatico, Germania2004. Durata 680 Minuti.
Heimat 3 racconta come i tedeschi dell'Est e dell'Ovest
si sono rimessi in cammino insieme con i loro sogni, le
loro speranze e i nuovi valori, alla ricerca di una vita
serena. Espandi ▽
La storia comincia il 9 novembre 1989. La sera in cui il Muro cade, due musicisti,
il direttore Hermann Simon e la cantante Clarissa Lichtblau, ex amanti, si
incontrano in un albergo di Berlino Ovest. Contagiati dall'euforia dei tedeschi,
partono per lo Hunsrück. Attratti da una romantica casa in legno che dà sulla
valle del Reno, decidono che d'ora in poi sarà il centro delle loro inquiete vite.
La famiglia di Hermann, giovani operai dell'ex Germania dell'Est e amici,
nei mesi successivi alla caduta del comunismo, scoprono un mondo di nuove
opportunità e cercano di realizzare i loro piani. Recensione ❯
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Volere Volare. Con le ali di Peter Pan, un film per sognatori. Drammatico, Gran Bretagna, USA2004. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il film racconta la vita di James Barrie, scrittore dei primi del 900, e delle vicende che lo portarono a concepire il suo capolavoro: Peter Pan che andò in scena per la prima volta al Teatro Duke of York di Londra nel 1904. Espandi ▽
James Barrie, se potesse parlare del film di cui è protagonista, parafrasando una citazione dalla sceneggiatura, direbbe con leggerezza e convinzione: "in fondo questa storia è solo la storia della mia vita, e questo film è solo uno dei tanti. SOLO. Cosa vuol dire solo... ". Solo per un sognatore non ha alcun significato, perché è un termine limitato, che non lascia spazio alle idee, alla fantasia. I sogni sono l'essenza della vita per Barrie e lo sono per buona parte di noi. Recensione ❯
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Un film che ha l'incanto e la pesante leggerezza dell'adolescente Antoine Doinel di Truffaut. Drammatico, Italia2004. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Francesco Munzi, ex burattinaio di Trastevere, non dimentica il suo "piccolo" pubblico, di cui adotta lo sguardo passando dietro la macchina da presa. Un corpo di celluloide, questa volta, per raccontare la "traversata" di un adolescente albanese. Espandi ▽
Saimir ha sedici anni, è albanese e vive dietro una finestra aperta sul mare di Ostia.
Le sue notti sono lunghe, infinite come il numero di immigrati clandestini che raccoglie sul litorale laziale e che poi suo padre traffica coi piccoli imprenditori agricoli della zona.
Saimir è poi e soprattutto un adolescente che vive un'età straordinaria dentro una realtà e una condizione altrettanto straordinarie:quella dell'immigrazione e dell'emarginazione.
Saimir è due volte fuori: fuori dai valori parentali, fuori dai valori comuni dei suoi coetanei italiani. Nel processo di transizione verso lo stato adulto, Saimir come ogni altro ragazzo della sua età ricerca l'autonomia dal genitore, da Edmond, padre disorientato e rassegnato a una realtà miserabile che chiama "destino". Recensione ❯
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Un film che fa riflettere e commuovere nel senso più profondo del termine. Drammatico, Italia, Francia, Germania2004. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il viaggio in terra tedesca costituisce per Gianni e suo figlio l'occasione per conoscersi meglio e riuscire finalmente a comprendersi. Espandi ▽
Gianni (Kim Rossi Stuart) ha perso la giovane moglie in sala parto mentre dava alla luce un figlio portatore di handicap. Da allora ha rifiutato di vederlo. Ora però fa ritorno per accompagnarlo in Germania per una visita specialistica. Il viaggio e la permanenza in terra tedesca costituiscono per i due l'occasione per conoscersi e comprendersi. Recensione ❯
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16 anni dopo l'acclamato Akira, Katsuhiro Otomo torna a dirigere un anime dai toni epici e di raro perfezionismo tecnico. Stavolta anziché il futuro apocalittico, l'ambientazione è la Londra vittoriana della Grande Esposizione. Espandi ▽
16 anni dopo l'acclamato Akira, Katsuhiro Otomo torna a dirigere un anime dai toni epici e di raro perfezionismo tecnico. Otomo si butta dietro le spalle il futuro cyberpunk del suo film più noto e pone lo sguardo al passato, per la precisione alla Gran Bretagna vittoriana del XIX secolo. I fatti si svolgono alla vigilia e nel corso della Grande Esposizione, impressionante fiera delle meraviglie del progresso che si tenne a Londra nel 1851. Lo Steamboy del titolo è Ray, un ragazzino che, seguendo le orme del padre e del nonno, è un geniale inventore. Il nonno Lloyd torna improvvisamente dagli Usa, dove lavora col figlio per una multinazionale senza scrupoli, ed affida al nipote un globo di ferro capace di trattenere una pressione elevatissima e di generare immensa energia. Recensione ❯
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Il fim fu sequestrato perché in una lunga sequenza la Bouchet appare nuda in compagnia d'un bambino, cosa proibita dalla censura, ma, al processo, si poté dimostrare che il bambino era in realtà un nano maggiorenne. Espandi ▽
In un paesino del sud, un giornalista milanese in vacanza scopre l'efferato uccisore di tre bambini. I produttori riuscirono a montare una efficace trovata pubblicitaria: il fim fu sequestrato perché in una lunga sequenza la Bouchet appare nuda in compagnia d'un bambino, cosa proibita dalla censura, ma, al processo, si poté dimostrare che il bambino era in realtà un nano maggiorenne e ciò valse l'assoluzione della pellicola. Recensione ❯
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Un'opera ben realizzata che trova il suo punto di forza in costumi, fotografia e scenografia. Drammatico, Gran Bretagna, Italia2004. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Venezia, XVI secolo. Bassanio chiede ad Antonio 3000 ducati per corteggiare
Porzia, ereditiera di Belmonte. Antonio è ricco, ma i suoi soldi sono investiti in
navi da carico ancora in viaggio. Espandi ▽
Questa nuova versione del celeberrimo testo shakespeariano arriva dopo oltre cinquant'anni la precedente, quella italiana con Michel Simon nei panni del vendicativo Shylock. Il motivo della lunga consegna all'oblio (cinematografico) de Il Mercante di Venezia è facilmente intuibile, essendone protagonista l'odio profondo tra "gentili" e "giudei", sebbene raccontato col garbo, la profondità e la suprema genialità del bardo. Radford decide di infischiarsene dei rischi connessi ad un adattamento per il grande schermo della superba opera di fine '500, e fa bene.
Ci sono delle ovvie considerazioni da fare: con un testo del genere; avvalendosi della partecipazione di due mostri di bravura quali Al Pacino e Jeremy Irons; con le porte della città di Venezia spalancate per le riprese; sarebbe stato veramente difficile sbagliare il colpo. Recensione ❯
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