Attrice spagnola, Lola Dueñas è nota soprattutto per la sua filmografia nazionale, costellata da ruoli sospesi tra il drammatico e il comico in pellicole d'autore, che hanno contribuito a farla conoscere anche all'estero.
Interprete almodóvariana feticcio, ha lavorato anche con Alejandro Amenábar, Lucrecia Martel e Philippe Le Guay, arrivando a ottenere premi internazionali per l'eccellente lavoro di immedesimazione coi suoi personaggi, lodati per emotività e autenticità. Anche nelle battute più ironiche e nelle situazioni più leggere, la Dueñas ha la grande capacità di nascondere dietro una risata la vulnerabilità delle sue donne, nonché una loro confusa determinazione verso la felicità.
Figlia d'arte
Figlia d'arte, Lola Dueñas è nata a Madrid nel 1971 dall'attore Nicolàs Dueñas e dall'agente di spettacolo Marìa Navarro. Cresciuta nella capitale spagnola assieme alla sorella maggiore, ha studiato recitazione presso il Teatro de La Abadía, sotto José Luis Gómez.
La carriera televisiva
Dopo alcuni cortometraggi, comincia ad apparire in televisione all'interno di alcuni film e serie tv nazionali (A mi moda, Periodistas, Entre naranjos), diventando un volto molto popolare per il grande pubblico spagnolo e lavorando fianco a fianco con grandi nomi della recitazione come iberica come Pilar Bardem.
Tra il 2000 e il 2002, diventa una dei protagonisti di Policías, en el corazón de la calle, dove è il medico legale Susana Ramos. Una dottoressa molto professionale nelle scene del crimine, ma anche molto sopra le righe nella sua vita privata, che vive una storia d'amore con il suo partner di lavoro. Un personaggio che il pubblico impara prestissimo ad apprezzare.
A questo telefilm poliziesco, si aggiungono poi Aida (2012) con Javier Cámara, il thriller erotico Istinto (2019) con Mario e Óscar Casas e il drammatico Veneno (2020), ma soprattutto La Mesías (2023) con Macarena Garcìa, Cecilia Roth e Rossy De Palma, incentrato su un video di un gruppo di musica cristiana contemporanea che ha un impatto oscuro su un uomo tormentato dal fanatismo religioso materno. A lei va il ruolo di Montserrat Baró, uno dei personaggi protagonisti, da adulto.
I film con Almodóvar
Cinematograficamente, debutta nel 1998 nel film Mensaka di Salvador García Ruiz e dopo altri titoli nazionali (Marta y alrededores, Todo me pasa a mí, Las razones de mis amigos, Terca vida), entra nel gruppo di attrici-feticcio di Pedro Almodóvar con un piccolo ruolo in Parla con lei (2002).
Continuerà a lavorare per lui anche in Volver - Tornare del 2006, grazie al quale otterrà uno dei premi più importanti della sua carriera: il premio alla migliore attrice al Festival Internazionale del Cinema di Cannes. Premio che la Dueñas ha diviso con altre cinque attrici del film (Penélope Cruz, Carmen Maura, Blanca Portillo, Yohana Cobo e Chus Lampreave). A lei andò la parte della divertente Sole, una parrucchiera abusiva che vedeva apparire dentro casa sua quello che credeva fosse lo spettro di sua madre. Un ruolo comico che stemperò le durezze melodrammatiche di un dramma familiare declinato totalmente al femminile.
Proseguirà la collaborazione con il regista Premio Oscar anche in Gli abbracci spezzati (2009) e in Gli amanti passeggeri (2013).
Due volte Premio Goya
Nel mezzo, ben due Premi Goya come miglior attrice protagonista.
Il primo grazie al film di Alejandro Amenábar Mare dentro (2004), dove veste i panni di Rosa, compaesana di Ramón Sampedro Cameán (Javier Bardem), scrittore spagnolo e attivista per il riconoscimento legale del diritto all'eutanasia in Spagna, che si prese cura di lui (assieme ad altre donne), quando questi rimase paralizzato dopo un tuffo in mare.
La critica elogiò la sua abilità nel bilanciare momenti di intensità drammatica a una delicatezza piena di tenerezza e frustrazione.
Il secondo nel 2009, grazie alla pellicola di Álvaro Pastor e Antonio Naharro Yo, también, in cui è Laura, una ragazza che trascorre le sue notti nei club affollati e nei bar per single, ma che è anche oggetto d'amore di Daniel, un neolaureato con la sindrome di Down. Venne preferita alle altre attrici nominate rappresentò sullo schermo una donna complessa, evitando stereotipi e offrendo il ritratto umano e realistico di una persona spinta da un forte desiderio di essere amata.
Altri film
La sua filmografia si arricchisce poi della commedia 20 centimetri (2005) con Pablo Puyol, della sua splendida performance di maitre in Fuori menù (2008, per la quale venne oltremodo lodata per la bravura) e di altre opere come Angèle e Tony (2010), il francese Le donne del 6° piano (2011), The Lonely Hearts Killers (2014), del film in costume Zama (2017) e dell'horror Bird Box Barcellona (2023).