Anno | 2021 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Constance Meyer |
Attori | Gérard Depardieu, Déborah Lukumuena, Megan Northam, Lucas Mortier, Lola Dueñas Nancy Tate, François Loriquet, Steve Tientcheu, Julie Lesgages. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 ottobre 2021
Una vecchia gloria del cinema stringe un forte legame con una giovane agente di sicurezza.
CONSIGLIATO SÌ
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Georges, una star del cinema un po' in là con gli anni, si ritrova con il suo abituale braccio destro, nonché uomo della sicurezza, in congedo e lo vede sostituire dalla giovane Aïssa che è anche una lottatrice professionista. L'attore ormai privo di una vera e propria motivazione per il proprio mestiere e la ragazza iniziano una relazione di lavoro partendo da situazioni molto distanti ma con un elemento in comune: il non facile rapporto con il proprio corpo.
Constance Meyer alla sua opera prima si impone una duplice sfida. Da un lato mette di fronte un mostro sacro come Gerard Depardieu e un'attrice emergente: Déborah Lukumuena. Dall'altro focalizza l'attenzione sin dal titolo sulla loro fisicità.
Il corpo debordante dell'attore diventa così elemento di confronto con quello della giovane atleta che finisce con il fare la doccia per ultima dopo gli incontri in palestra. La sua fisicità le consente di imporsi come guardia del corpo ma al contempo ha bisogno di conferme tanto da aver instaurato una relazione con un collega anche se priva di una vera passione.
Procedendo per situazioni che a tratti appaiono un po' troppo frammentate il film mette in scena due solitudini dalle vettorialità opposte. Quella di Georges, come quella dei pesci abissali che tiene in un acquario in una stanza buia, cerca e al contempo teme (segnale ancora una volta fisico: la tachicardia) la solitudine e l'oblio da parte del pubblico. Quella di Aïssa, forse anche grazie a ciò che apprende dall'incontro con lui, va invece verso una crescita che comporta l'accettazione di sé anche come opportunità per gli altri.
Due scene meritano una particolare attenzione ed hanno al centro Depardieu. Una conclude il film e l'altra, in un ristorante cinese, consente all'attore di mostrare, ancora una volta, cosa significhi saper recitare dando spessore ad ogni battuta senza avere la necessità di caricarla. Meyer avrebbe avuto a disposizione le carte (e gli interpreti) per accentuare un'adesione emotiva nello spettatore. Preferisce invece tenerlo a distanza dai personaggi come se gli chiedesse di osservarli mentre, ripetizione dopo ripetizione, apprendono qualche battuta in più di quel copione che chiamiamo vita.
George e` un anziano attore sul viale del tramonto, Ai¨ssa un'agente di sicurezza ed ex pugile semi professionista. Quando il braccio destro di George si assenta per diverse settimane, Ai¨ssa viene subito scelta per sostituirlo. Tra la giovane e pragmatica guardia del corpo e il nostro celebre attore disincantato si instaura un singolare legame. La vita li ha resi piu` simili di quanto pensassero. Vai alla recensione »