Angèle e Tony

Film 2010 | Drammatico, 85 min.

Regia di Alix Delaporte. Un film Da vedere 2010 con Clotilde Hesme, Grégory Gadebois, Evelyne Didi, Jérôme Huguet, Antoine Couleau. Cast completo Titolo originale: Angèle et Tony. Genere Drammatico, - Francia, 2010, durata 85 minuti. Uscita cinema venerdì 29 aprile 2011 distribuito da Sacher. - MYmonetro 3,12 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 dicembre 2012

Angèle è una madre che, pur di farsi riaffidare il figlio, decide di combinare un matrimonio con Tony, pescatore rozzo ma gentile. Con il tempo, Tony diventerà una presenza importante nella vita di Angèle. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto 2 Cesar, In Italia al Box Office Angèle e Tony ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 179 mila euro e 39,9 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,12/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,04
PUBBLICO 3,32
CONSIGLIATO SÌ
Il racconto di un incontro casuale dotato di innata eleganza.
Recensione di Nicoletta Dose
sabato 4 settembre 2010
Recensione di Nicoletta Dose
sabato 4 settembre 2010

Da poco uscita dal carcere, Angèle cerca di riprendere i vecchi legami perduti. Per avere l'affidamento del figlio, nel frattempo lasciato in custodia ai nonni, cerca un contratto di lavoro e un uomo da sposare. Mette un annuncio sul giornale al quale risponde Tony, un marinaio del porto, ma durante il primo incontro i due non riescono a entrare in sintonia. Angèle non si rassegna e continua a insidiarlo: si sistema in una stanza a casa sua e comincia a lavorare anche lei al porto. Piano piano le due anime solitarie troveranno il modo per comprendersi e, forse, amarsi.
Il film di Alix Delaporte ci induce ad ascoltare. La regia strutturata sui movimenti dell'anima impone un patto con lo spettatore: il rivelarsi calmo dei sentimenti richiede a chi sta ad osservare uno sforzo di concentrazione. È il presupposto per assaporare tutti gli sbalzi d'umore dei due protagonisti, raccontati con grazia da un'autrice indagatrice e puntigliosa ma saggiamente discreta.
Il legame tra i due protagonisti nasce e cresce sulla base di continui impulsi istintivi seguiti da rapide riflessioni soggiogate dalla coscienza. Lei è un'arrampicatrice che appare, all'inizio, fredda e priva di emozioni. Lui è un uomo abituato al sacrificio, vive con la madre rimasta vedova da poco e aiuta il fratello a superare il lutto. Tra di loro c'è una distanza che coinvolge la fisicità e le origini. Lì in mezzo bugie e maschere trovano terreno fertile e il sentimento vero si trova costretto ad affrontare rigidità solide e portanti. Mattone dopo mattone cominciano a guardarsi e riescono a vedere la verità delle intenzioni e lentamente la ricerca disperata di una relazione lascia lo spazio al radicarsi di un affetto sentito, fatto di carezze e sorrisi accennati. Dialoghi scarni e timidi movimenti di macchina rimandano al cinema di Rohmer, a quegli incontri casuali dotati di innata eleganza. Angèle et Tony riesce a fare sua la lezione del maestro per poi scegliere una via personale che predilige gli sguardi alle parole. Quasi a sublimare l'importanza degli occhi a scapito della voce.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 17 agosto 2015
ANDREA GIOSTRA

(Introduzione di Andrea Giostra, 17 agosto 2015) oggi mi sento di consigliarvi un film francese molto bello. E' un film del 2010 che parla di amore. Di amore vero e profondo. Di una forma di amore, però, che ha una forza dirompente tale che riesce a cambiare il modo di essere delle persone: il modo di pensare, le priorità della propria vita, lo stile di vita, i pensieri, e il modo per ottenere serenità [...] Vai alla recensione »

sabato 30 aprile 2011
laulilla

Viviamo in un'epoca strana e contraddittoria che ci presenta un'umanità luccicante di salute, ricchezza e benessere, ma ci induce a ignorare che la una grande parte degli uomini nostri contemporanei vive nella malessere e nell'indigenza, che non sempre si palesano, perché il riserbo e la dignità spesso inducono a soffrire in solitudine l'individuale disperazione. [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2012
osteriacinematografo

 “Angèle e Tony” è un film che non ha bisogno di dire, che si muove come una carezza sulle maschere coriacee e inasprite dei personaggi: i due protagonisti sono duri solo in apparenza, o duri soltanto perchè non hanno avuto un motivo valido per essere altrimenti. Il film di Alix Delaporte affonda le proprie radici nella complessità dei gesti e dei [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 maggio 2011
Nino Quincampoix

C'è un certo cinema francese che affascina ed emoziona (e soprattutto, fa uscire soddisfatti dal cinema) perchè rappresenta la vita umana senza fronzoli e con una delicatezza esemplare. Alix Delaporte racconta ma senza diventare verbosa: non le interessa di dirci perchè Angèle è andata in carcere o perchè fosse costretta a vivere di espedienti persino per [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 maggio 2011
Reservoir Dogs

Tony (Gadebois), pescatore della bassa Normandia mette un annuncio di matrimonio, risponde Angèle (Hesme), donna bella e dannata dall'oscuro passato. I protagonisti antitetici, distanti per tipo di vita e per modo di sentirla, si avvicineranno, scontrandosi talvolta, in un macrocosmo di sentimenti a metà tra istinto e desiderio, pulsione e rabbia, Amore e Sesso.

domenica 1 maggio 2011
goldy

Partendo dall'importanza degli occhi a scapito della voce, questa storia racconta di una lei molto bella, anche se di una bellezza molto aspra e schiva e di un lui decisamente diverso per l'attività che svolge (pescatore nel Mare del Nord) e per l'estrazione sociale dal quale proviene. Sono portatori di esigenze diverse che se incrociate possono imprimere una svolta positiva alle [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 maggio 2011
chiarialessandro

..... oppure “Il miracolo” oppure “Le conseguenze dell’amore”. Opera prima di un regista ovviamente non noto ed interpretata da attori per me altrettanto non noti, la lampada di aladino ci regala un prodotto raffinato, di cui annotare in un angolino della nostra memoria i nomi di coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di un gioiellino nel quale [...] Vai alla recensione »

martedì 10 maggio 2011
mariocarraro

E' vero che siamo quello che siamo per quello che e' stato il nostro passato; ma a volte basta una opportunita' per diventare quello che avremmo voluto essere. (Troppa rettorica?) Film molto bello ,ben fatto e bella la scenografia.

mercoledì 3 ottobre 2012
ANDREA GIOSTRA

Un film che ha un obiettivo dichiarato: suscitare emozioni. I temi trattati sono tanti e fanno parte della quotidianità di molti. E si sa bene – e i bravi registi e i bravi sceneggiatori lo sanno - che non è facile maneggiare temi sociali senza il rischio di cadere nella banalità e nella finzione amorfa ed eccessiva. I dialoghi sono la parte più interessante del film. [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 giugno 2011
dounia

Film delicato e capace di trasmettere la realtà della vita. E' molto bella la parte dell'attrice Clotilde Hesme che, nel personaggio di Angéle rivela una parte molto forte e dimostra la capacità di ricostruirsi una vita. Giusta la controparte dell'attore Grégory Gadebois che l'aiuta in questo. Il cinema francese è sempre molto interessante e capace di costruire storie positive.

mercoledì 29 giugno 2011
astromelia

...c'è ancora speranza............

lunedì 6 giugno 2011
Franca D'Angelo

unpiccolo film iportante,asciutto, senza cadute. purtroppo come tutti i film intelligenti passato veloce e visto da pochi. franca d'angelo

martedì 17 maggio 2011
olgadik

Come è bella e severa la Normandia, coi suoi grigi, l’ardesia dei tetti, i megaliti sacri, i paesini che hanno i colori dei gabbiani: qualcuno la dice triste, secondo me è vera. E l’ho ritrovata in questo film che ha un po’ delle sue caratteristiche, con personaggi scabri, sulle prime respingenti, ma che a poco a poco, con il tempo che ci vuole per il costruirsi e l’affiorare di sentimenti semplici [...] Vai alla recensione »

domenica 1 maggio 2011
Flyanto

 Film sull'incontro di due persone sole e quasi disperate. Delicato, forse un pò lento sebbene tale ritmo serva a scandire l'evolversi reale della relazione. Delicato come tutti i films d' Oltralpe.

domenica 7 agosto 2011
Luanaa

Film abbastanza schematico, privo di quel sottotesto in cui eccelle il vero buon cinema francese. Anche la storia non presenta spigoli pur parlando di una rieducazione civile e sentimentale in una giovane donna. Ed in questo riscatto, trattato come tesi, tutto scivola liscio con buon odor di femminismo. Finale carino ma non basta. Quanto alla frase di lancio, nel panorama attuale e non poco prolifico [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
giovedì 28 aprile 2011
Ilaria Ravarino

Una regista che non cerca «effetti» ma «emozioni», che gira un film perché trascinata da un’immagine, quella di una madre con un bambino in braccio, senza farsi troppe domande sull’origine delle sue intuizioni artistiche: «Non faccio elucubrazioni psicologiche di alcun tipo, mentre scrivo un film – ha detto in conferenza stampa la regista Alix Delaporte, in Italia insieme all’attrice protagonista Clotilde Hesme per presentare la sua opera prima Angèle e Tony - Non mi chiedo mai perché sto scrivendo una storia, la inseguo e basta».

Frasi
Perchè non mi hai detto di avere un figlio? Temevi che ti avrei lasciata,mi hai trattato come uno stronzo.
Una frase di Tony (Grégory Gadebois)
dal film Angèle e Tony - a cura di ninetta
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Normandia. Sotto un cielo "così grigio che bisogna perdonarlo", come diceva Jacques Brel, s' incontrano un uomo e una donna: lei, Angèle, uscita di carcere e col talento di buttarsi via; lui, Tony; un pescatore sovrappeso, timido e burbero. Si combina un matrimonio; soprattutto perché la donna ha bisogno di un marito da presentare al tribunale dei minori, per ottenere la tutela del suo bambino.

Erica Arosio
Gioia

Come cantava Fabrizio De André: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. La perfezione è spesso troppo fredda per essere feconda, mentre la fatica e lo pazienza possono compiere miracoli. Ci si pensa guardando questo film speciale, distribuito dalla Sacher di Nonni Moretti: una storia d’amore fumata con un piglio da western, sullo sfondo di un paesaggio poco raccontato, quello dei [...] Vai alla recensione »

Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Squame di pesce e volto d’angelo. Forse per questo l’hanno chiamata Angèle (la magnifica e intensa Clotilde Hesme, look tra Keira Knightley e la nostra Stefania Rocca) bellissima e algjda, infelice ragazza-madre 27enne che non vede il pargolo da due anni: gliel’hanno portato via con un’ordinanza del tribunale. Tony (Gadebois, ottimo) è un pescatore, aspetto non raffinato e un mistero mal celato.

Alessandra Levantesi
La Stampa

Una storia d’amore semplice e difficile, come le cose vere della vita. Angèle è una giovane donna approdata dal Sud della Francia in un villaggio costiero della Normandia, dove vive in solitudine a parte fugaci rapporti di sesso. Tony invece è un pescatore In proprio, che morto il padre è andato ad abitare con la madre prendendo in mano la gestione dell’azienda.

Roberto Escobar
L'Espresso

È dura e fragile quasi come un personaggio del fratelli Dardenne, la giovane Angèle (Clotilde Hesme) della Delaporte. In libertà vigilata, rischia che le tolgano il figlio. Sposare Tony (Grégory Gadebois), solido e taciturno pescatore di Normandia, sarebbe una via d’uscita. Quanto all’amore, la necessità lo può sostituire con la cocciutaggine, forse.

Paola Casella
Europa

È un colpo di fulmine, questa insolita storia d’amore ambientata fra i pescatori della Normandia dal respiro ampio e i colori del mare e del vento. Lo è stato per i selezionatori della Settimana della critica che l’anno scorso hanno portato il film al Lido; poi per i distributori della Sacher Film di Nanni Moretti che ora lo scortano nelle sale italiane; e in Francia è campione di incassi grazie a [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Un autore, anzi un’autrice, che promette bene per il cinema francese, Alix Delaporte. L’ho vista premiata a Venezia per un suo cortometraggio, poi, l’anno scorso, sempre a Venezia, l’ho molto apprezzata alla Settimana della Critica per questo bel film che esce oggi nelle nostre sale. La cifra è un realismo quieto, la misura è tranquilla, i personaggi, portati alla luce dopo esser stati studiati fino [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Un uomo e una donna che non si sono mai visti si incontrano per un blind date. Sperano di innamorarsi o almeno di piacersi, invece sono lontani anni luce... - Stop, basta, chi se ne importa. - Aspetta, non siamo a Parigi, siamo in Normandia, gente semplice, lui fa il pescatore... - E allora? - Beh, lei è molto bella, molto decisa, quasi mascolina. In apertura fa l’amore in piedi con un ragazzo cinese [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Non è una santa la spigolosa, molto disinvolta Angèle, che nella primissima scena se la fa contro il muro con un cinese di passaggio. Siamo in Nonnandia e la ragazzona, ventisette anni, di cui gli ultimi in galera, cerca un marito qualsiasi per riottenere il bambino, affidato dai giudici ai nonni materni. La scelta cade sul pescatore Tony, che la mette subito al banco del mercato, anche se lei non [...] Vai alla recensione »

Gianni Rondolino
La Stampa

Un film di sottile fascino visivo e di intenso, ma sotterraneo, coinvolgimento sentimentale come Angèle e Tony, opera prima della francese Alix Delaporte, già giornalista e sceneggiatrice, non può lasciarci indifferenti. Nel senso che la storia raccontata, sostanzialmente lineare e di scarsa tensione drammatica, si carica impercettibilmente di una visione inedita dei rapporti umani, che riesce a coglierne [...] Vai alla recensione »

Davide Turrini
Liberazione

Sulla riva dell'Oceano atlantico. Perplessi. Angele et Tony, opera prima di Alix Delaporte, fin dalle prime sequenze di film cerca invano un'immediatezza emozionale, affidandosi agli occhioni palpitanti blu mare della protagonista Angele (Clotilde Hesme, già musa dell'ultimo Philippe Garrel in tutt'altro algido contesto) a fissare il fuori campo attiguo allo spettatore.

Michele Anselmi
Il Riformista

Escono undici film in questo week-end: uno sproposito distributivo, una cosa senza senso. Ma ce n’è solo uno che vale davvero la pena di vedere. Si chiama Angèle e Tony, è francese, del 2010, l’ha diretto l’esordiente Alix Delaporte. Onore alla Sacher di Moretti che lo propone, anche in versione originale sottotitolata, nella speranza che il pubblico, già impigrito dal caldo e dal commedificio italiano, [...] Vai alla recensione »

winner
miglior attore esordiente
Cesar
2012
winner
miglior attrice esordiente
Cesar
2012
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