Titolo originale | Mar adentro |
Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Alejandro Amenábar |
Attori | Javier Bardem, Belén Rueda, Lola Dueñas, Mabel Rivera, Celso Bugallo, Clara Segura Joan Dalmau, Alberto Jiménez, Tamar Novas, Francesc Garrido, Josep Maria Pou, Alberto Amarilla, Andrea Occhipinti, Federico Pérez Rey, Nicolás Fernández Luna. |
Uscita | mercoledì 8 settembre 2004 |
Tag | Da vedere 2004 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,96 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 2 novembre 2020
L'eutanasia è ciò a cui Ramón ambisce da 28 lunghi anni, da quel giorno maledetto in cui un tuffo mal calcolato lo ha reso tetraplegico. Ha vinto un premio ai Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, In Italia al Box Office Mare dentro ha incassato 758 mila euro .
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Chi scrive, nel tentativo forse inutile di evitare grossolane stilizzazioni, vorrebbe astenersi dall'emettere un qualsiasi giudizio etico sul film di Amenabar in concorso a Venezia 2004.
Premessa fondamentale perché Mar adentro passa su un tema troppo delicato e fragile per essere qui discusso: l'eutanasia, ciò cui Ramón, il protagonista del film, ambisce da 28 lunghi anni, da quel giorno maledetto in cui un tuffo mal calcolato lo ha reso tetraplegico, costretto per sempre dentro quattro mura, su una letto, tagliato fuori della sua stessa vita.
Il ritorno in Spagna di Amenabar è un'opera meravigliosa dall'inizio alla fine, che si pregia di una grande prova d'attore di Javier Bardem, tra i migliori in circolazione oggi.
In Mar adentro l'uomo/la storia si racconta da sé, attraverso i profumi, i colori e i suoni della vita che materializza con efficacia sublime. Amenabar scansa verbosità e moralismi sempre abusati dai film che trattano di handicap, e ci regala un gioiello che sa parlare al cuore e alla testa, capace di infondere nuova speranza che il cinema possa tornare a narrare l'uomo con toni epici. È proprio questa la banale, sconcertante, sconvolgente novità di Mar adentro: che il suo protagonista non è un tetraplegico, un "più debole", un freak. No, Ramón Samperdo è un uomo. E scusate se è poco.
Mare dentro non deludele aspettative che un titolo così evocativo genera: un film magnifico, che parla di uomini, del loro rapporto con il mondo e la natura, di Dio e della morte, e ne fa uno spettacolo grandioso. Proprio quello che è la vita. Proprio quello che è il cinema.
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Eutanasia. Un tema troppo spesso maltrattato da punti di vista "condizionati" di una parte dell'umanità, viene in questo film sviscerato, riuscendo ad esaltare le sensazioni dei pesonaggi coinvolti e mettendo per una volta da parte i sentimentalismi evidenziati in film analoghi, comunque ben fatti, responsabili però di evidenziare solo un lato, forse quello maggiormente [...] Vai alla recensione »
Nel film "Mare dentro" di Amenabar ci tuffiamo nella vita vissuta e nella morte sognata di Ramon (interpretato da una splendido Javier Bardem), soffriamo assieme al protagonista l'immobilità e la sofferenza di chi non può fare nemmeno un passo per abbracciare chi ama. Ci troviamo nella condizione di desiderare la morte di Ramon (che, a sua volta, la desidera con tutte [...] Vai alla recensione »
Amenabar affronta il difficile tema dell'eutanasia in maniera lucida e convinta. Un capolavoro impreziosito dalla magnifica e toccante interpretazione di Bardem, che dopo 30 anni costretto a letto chiede che la sua sofferenza possa avere fine. Il film ha la grande capacità di riuscire a raccontare l'uomo, e non il malato, ponendo l'eutanasia come un diritto inalienabile dell'uomo [...] Vai alla recensione »
Di cosa si è padroni realmente nella vita se non del proprio corpo? La paura, la coscienza, la superficialità convincono l’uomo dell’idea che non capiterà mai di dover affrontare un dolore così grande, quello di dover perdere la padronanza del proprio corpo. Troppo spesso si è persuasi dalla certezza che è un tema che riguarda gli altri e [...] Vai alla recensione »
Alejandro Amenábar esercita un duro lavoro di regia raccontando la storia di un uomo (Javier Bardem) reso tetraplegico a causa di un incidente: un tuffo mal finito. Film spagnolo basato sulla conoscenza di se stessi (in tal caso del protagonista Ramòn), sulla voglia di vivere e sul desiderio di morire, ma che fa riflettere sui valori di ciò che abbiamo e delle piccole cose che [...] Vai alla recensione »
Sinceramente non pensavo che Bardem potesse arrivare a questi livelli,è assolutamente strepitoso in questa pellicola. Il mare,una famiglia unita,scelte difficili. Nella semplicità di alcune immagini,come l'immaginarsi di poter volare liberi o rituffarsi in quell'acqua agrodolce,riusciamo ad ascoltare l'anima vibrante di Ramon.
Golden Globe, EFA, Coppa Volpi, Premio Goya a Bardem e, dulcis in fundo, l'Oscar come miglior film straniero. Con mare dentro, Amenàbar racchiude, nello scrigno della sua delicata eppur penetrante regia, una piccola, scintillante perla cinematografica, capace di far breccia anche nel cuore dello spettatore più duro. Il regista porta in scena un tema così delicato, quello dell'eu [...] Vai alla recensione »
Amenabar senza sentimentalismi o moralismi sul tema della disabilità. Ramon costretto da 28 anni a letto, immobile, conduce da tempo una battaglia per ottenere l’eutanasia legale. Il suo caso diviene un caso nazionale e suscita l’attenzione di molti che per motivi opposti cominciano ad interessarsi al suo caso. Così la sua vita assisterà ad un improvviso [...] Vai alla recensione »
Alejandro Amenàbar narra la toccante storia (vera) di Ramòn Sampedro, primo spagnolo ad aver chiesto l'eutanasia poichè paralizzato da più di vent'anni. Una storia emozionante, intensa, in cui amore, sogno, rimpianto, paura e speranza si fondono in un'opera che arriva dritta al cuore, grazie agli interpreti - primo fra tutti l'incredibile Javier Bardem nei panni di Sampedro, poi ancora Lola Duenas [...] Vai alla recensione »
MARE ADENTRO Prima di avere un valore di denuncia pur fortissimo, ma a cui è sicuramente possibile opporre una razionale visione legale e un altrettanto lucido interrogativo di natura morale, un film come Mare dentro è in grado di stimolare al più alto grado la fantasia dello spettatore e – supponiamo – del regista che l’ha girato.
Mare Dentro affronta temi profondi e toccanti come l'eutanasia (in primis), la vita e il rapporto tra uomo e Dio. Ramon il protagonista ambisce all'eutanasia che ambisce da 28 lunghi anni, da quel giorno maledetto in cui un tuffo mal calcolato lo ha reso tetraplegico, costretto per sempre dentro quattro mura, su un letto, tagliato fuori della sua stessa vita.
Mare Dentro rappresenta il film della consacrazione di Javier Bardem e probabilmente ad oggi il film più coinvolgente di questo magnifico attore. In due ore di visione il film è stato leggero e davvero bellissimo, pur toccando degli argomenti delicati come la malattia, l' eutanasia e l'amore. In tre parole lo definirei profondo, vero, superbo. Davvero una pellicola intelligente e senza pregiudizi che [...] Vai alla recensione »
splendido film,per il quale ho pianto 2 ore di seguito,sapendo che è stata storia vera,tocca le corde più profonde dell'interiorità individuale,immenso xavier bardem,sono tornata a rivederlo, per riflettere sulla valenza della vita e i suoi inevitabili quesiti.
Ho rivisto questo film, credo, per la decima volta con il chiaro intento di trovare almeno un piccolo difetto cinematografico o una sbavatura. Non ci sono riuscita, è un film perfetto! Non è questa la sede per parlare del delicatissimo argomento trattato, oltretutto si tratta di una storia vera e l’eutanasia è costantemente e drammaticamente di attualità.
Il meglio di Amenabar che fa un film impegnativo e coraggioso su un tema delicato in modo magistrale. Barden STUPENDO, come sempre!
capolavoro assoluto per regia e per la recitazione di Javier bardem lo stesso protagonista di "Non è un paese per vecchi" e questo la dice lunga a quale grandissimo attore siamo di fronte,passando da un killer spietato,ad una persona fragile com il protagonista della pellicola Il film lascia decisamente spazio a pensieri propri ed a proprie interpretazioni,il protagonista [...] Vai alla recensione »
Non ho mai pianto così tanto nel vedere un film,e io piango molto raramente (non ho pianto nemmeno in million dollar baby),infatti questo film è magnifico,commovente,struggente.Javier Bardem è straordinario nel interpretare un ruolo così difficile e delicato,la fotografia e la sceneggiatura di portano inevitabilmente a commuoverti,così come la bellissima regia.
Un film bellissimo emozionante! sicuramente da non perdere ,per gli amanti delle forti emozioni!un film di grande dolcezza'drammatico, a tratti lento .poche luci per un film virtuoso e di grande sensibilita'.
....a te Marco: non ne hai azzeccata una! Mica e' semplice, a modo tuo sei un campione.
Film drammatico che tratta l'argomento dell'autanasia voluta e/o volontaria adottata da un'uomo da tanti anni immobile nel suo letto.La trama e' buona come la recitazione.Il film pecca un po'nella sua lentezza ma...complessivamente sincero e toccante film/verità.Voto 7
Sembra un film incompiuto. Sono d'accordo con il Fumagalli in larga parte (non si capisce perchè il protagonista agisca in quel modo), ma comunque un buon film. personalmente ho trovato la recitazione di Bardem un tantino sopra le righe, ma forse lo ha fatto appunto per cercare di trasmettere i motivi che non si capiscono (senza riuscirci peraltro). Discreto e vedibile.
Scelto dagli industriali per rappresentare la Spagna all'Oscar per il miglior film straniero, si ispira al vero dramma di Ramon Sampedro. Javier Bardem sa fare qualunque cosa, anche il boss della droga di Los Angeles, figuriamoci il galiziano anarchico di campagna che si tuffò ventenne nel mare dalle rocce, si spezzò l'osso del collo e ora da 30 anni è a letto immobilizzato e cerca la «dolce morte». [...] Vai alla recensione »
Una finestra. oltre il mare, il richiamo del viaggio e della vita. Ma al di qua dei vetri un corpo immobile, costretto da trent’anni all’infermità proprio da quelle distese blu che ama e ha solcato così spesso. La storia vera di Ramón Sampedro portata sugli schermi dei Lido da Alejandro Amenábar, il regista “prodigio” di The Others (2001), il cui Apri gli occhi (1997) conquistò Tom Cruise che ne comprò [...] Vai alla recensione »
Mare dentro affronta con delicatezza il complesso universo psicologico che sta dietro la cognizione del dolore: la perdita di una persona cara, le malattie incurabili, gli abbandoni, la piccola grande via crucis che la vita in quanto tale presenta a ciascuno di noi, presto o tardi, da giovani o da vecchi, in prima persona o negli affetti più intimi.
Il tempo è il vero protagonista dei concorso veneziano di ieri: anche Mar adentro, «Il mare dentro» dello spagnolo Alejandro Arnenabar parla di un uomo che vuole tornare a decidere in prima persona del proprio tempo, della propria vita. Solo che, per Ramon Sampedro, questa decisione coincide con la libertà di morire. Ramon è tetraplegico: giace a letto, muove solo la testa, scrive tenendo una matita [...] Vai alla recensione »
Da quasi trent’anni Ramón è immobilizzato a letto a causa di un grave incidente. Dipende in tutto e per tutto dalla famiglia, dalle cure amorose del vecchio padre, del fratello maggiore, della cognata, del giovane nipote. Tutte persone che da lui hanno imparato molto: il senso della sofferenza, la pudicizia dei sentimenti, il valore stesso della vita.
Assieme alle Chiavi di casa di Gianni Amelio, un altro dei film in concorso a Venezia si piega con pudore e dignità su argomenti delicati come l'handicap e la morte. Mare dentro è la storia degli ultimi giorni di Ramon Sampedro, uomo innamorato del mare, distrutto dal mare e costretto, da trent'anni, a guardare il mare dalla finestra della stanza in cui, tetraplegico, giace inchiodato a un letto.
Mare Dentro, il film di Alejandro Amenábar interpretato da Javier Bardem, si è aggiudicato due premi importanti alla recente Mostra di Venezia. Il gran premio della giuria e la coppa Volpi per il miglior attore. Per Bardem è la seconda coppa veneziana quale miglior interprete, la prima era stata conquistata come Reinaldo Arenas in Prima che sia notte.
Il global beach è un pezzetto di metropoli ben ficcato nell'«isola che non c'è». E riempie di vita, contenuti e ricezione vispa le sale delle sezioni «minoritarie» (ieri la sala Perla ha tributato un'ovazione a Quentin Tarantino che si è portato da casa Cos'è successo a Solange thriller «dalla parte di Adele Faccio» del `72, di Dallamano, presentato in copia non restaurata e scolorata).
"Chi sono io. per giudicare chi vuol vivere?". Così dice Ramón Sarnpedro, il tetraplegico galiziano. che a lungo e invano, chiese ai tribunali spagnoli di poter morire. La sua storia è narrata ora da Alejandro Amenábar in Mare dentro (Mar adentro, Spagna, Italia e Francia, 2004. 125’). Insieme con il cosceneggiatore Mateo Gil, il regista cileno - già autore di The Others (2001) - mantiene il capovolgimento [...] Vai alla recensione »
Un grandissimo attore, una storia vera, un regista spagnolo rimasto in patria malgrado le offerte di Hollywood. E un handicap spaventoso da trasformare in cinema. Ventotto anni inchiodato a un letto, paralizzato dal collo in giù. Ventotto anni di battaglia legale per morire con dignità perché da quel giorno maledetto in cui si tuffò nel mare della Galizia durante la risacca, Ramòn Sampedro aveva un [...] Vai alla recensione »
Ramon, da anni costretto in un letto, completamente paralizzato dal collo in giù, abituato a sorridere perché «quando non puoi scappare e dipendi totalmente dagli altri impari a piangere ridendo», deciso a procurarsi la morte per vie legali, senza mettere nei guai nessuna delle persone che io aiutano, perché «vivere è un diritto, non un obbligo». Mare dentro di Alejandro Amenábar racconta la storia [...] Vai alla recensione »
Una vita spezzata, la dignità umana ferita. Il filo che lega la sopravvivenza all'esistenza che deve essere tagliato per farla davvero finita... «Vivere è un diritto, non un obbligo», ossia la frase-chiave del nuovo film di Alejandro Amenabar. Con Mare dentro il giovane regista di The Others cambia radicalmente approccio, ispirandosi con qualche libertà strategica alla storia vera del marinaio galiziano, [...] Vai alla recensione »
È apprezzabile che in concorso Mar adentro (Mare dentro) di Alejandro Amenàbar con Javier Bardem rivendichi il diritto all'eutanasia, la libertà di ciascuno a rinunciare legalmente all'esistenza quando essa diventi insopportabile («La vita non è un obbligo», «In questo stato la vita non è dignitosa»). Lo fa attraverso la storia vera di un pescatore della Galizia rimasto per incidente paralizzato dalla [...] Vai alla recensione »
Ramòn gira la testa sprofondata nel cuscino verso il bicchiere che contiene la dose letale di cianuro, afferra con la bocca la cannuccia piegata e aspira il veleno, poi, finalmente in pace, dice, "bene", diventando per pochi attimi sospesi il lucido cronista della sua stessa morte tanto attesa: "caldo", "arriva", infine il viso sereno e incuriosito si decompone negli spasimi di una cieca, spaventosa [...] Vai alla recensione »
Quel che si dice «un film da festival e un film da oscar». Aljandro Amenábar, cileno di Spagna, torna tra i vivi e vegeti (il film è tratto da una fatto di cronaca) con Mare dentro, dopo quei quattro passi tra i fantasmi. È un cineasta abituato alle maniere forti e al cinema poco ricamato e primordiale, fatto di terra, aria, fuoco e acqua. Maneggia con violenza e sagacia i generi popolari (come l'horror [...] Vai alla recensione »