Gli amanti passeggeri

Film 2013 | Commedia, 90 min.

Regia di Pedro Almodóvar. Un film con Antonio de la Torre, Hugo Silva, Miguel Ángel Silvestre, Laya Martí, Javier Cámara. Cast completo Titolo originale: Los amantes pasajeros. Genere Commedia, - Spagna, 2013, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 21 marzo 2013 distribuito da Warner Bros Italia. - MYmonetro 2,73 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 29 marzo 2013

Il cineasta Pedro Almodóvar punta sui divi spagnoli del futuro e dirige le star Penélope Cruz, Antonio Banderas e Paz Vega, per la prima volta insieme in un cammeo. Il film ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office Gli amanti passeggeri ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,9 milioni di euro e 900 mila euro nel primo weekend.

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Consigliato sì!
2,73/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,25
PUBBLICO 2,43
CONSIGLIATO SÌ
Decollato e invertita la rotta, Almodóvar vola verso il passato e una ritrovata esuberanza sessuale.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 15 marzo 2013
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 15 marzo 2013

Il volo 2549 della compagnia Península, diretto a Città del Messico, registra un danno tecnico al carrello. Azzoppato come il suo bizzarro equipaggio, l'aereo gira in tondo sul cielo di Toledo in attesa che un aeroporto venga attrezzato per gestire atterraggio e emergenza. 'Narcotizzati' i passeggeri e le hostess della classe turistica, a vegliare i pochi clienti della business ci sono due assistenti di volo e il responsabile di cabina, col vizio della tequila e del sesso ad alta quota. Invaghito del capitano, bisessuale, non disdegna una fellatio al co-pilota, ancora indeciso sulla sua natura e in attesa di istruzioni dalla torre di controllo. Composti ai loro posti conversano intanto di vita e di morte una coppia di sposi novelli e drogati, un finanziere ricercato, un killer professionista, un playboy irriducibile, una consumata protagonista della cronaca rosa e una rabdomante di trapassi vergine. Intrattenuti con siparietti e agua de Valencia corretta alla mescalina, sognano il Messico e dimenticano la paura, 'precipitando' nel sesso e nel piacere.
Dopo aver 'cambiato pelle' e abitato i tessuti delle emozioni, Pedro Almodóvar lascia il principio di realtà per quello del piacere. Decollato e invertita la rotta, vola verso il passato e una ritrovata esuberanza sessuale. A governare un aereo in avaria e in volo a ellissi su Toledo è la legge del desiderio e il registro dell'eccesso, congenitamente connaturato all'"almodramma". Emancipata e ardente, Gli amanti passeggeri è una commedia alla mescalina e come l'alcaloide del peyote ha un'azione eccitante sullo spettatore e sui passeggeri, che affollano una fusoliera satura di colori, pop e omosessualità. Radicale e in barba alle mezze misure, Almodóvar gira un film che pratica l'amoralità propria dello humor camp, guardando alla Spagna e alla crisi che l'ha piegata.
In panne, come il suo aereo, la Península gira a vuoto dentro un cielito lindo, indecisa se precipitare o atterrare. Nell'attesa, mentre la classe operaia è sedata per evitare il panico e le 'discese' in piazza, la 'prima classe' si intrattiene come può dopo aver fallito a terra vita, matrimoni e banche. Se il Paese vive in equilibrio inerziale sotto un regime di dittatura finanziaria, nell'alta quota della finzione Almodóvar cerca e trova la sua catarsi, risvegliando i suoi personaggi agli anni della movida madrilena.
La sregolatezza e la piena libertà che caratterizzarono lo spirito della capitale spagnola nell'era postfranchista risalgono come un rigurgito o uno schizzo organico a sfogare il dolore, la perdita e la sconfitta. La dismisura impatta il compromesso e drammatizza una realtà che in Spagna come in Italia ha preferito governare e controllare le pulsioni melodrammatiche dell'immaginario collettivo, declinandole in forme espressive addomesticate. In un tourbillon di lacrime, desideri, turgori, umori, eccessi, cadute, impennate, punti esclamativi ritmici e coreografici, Almodóvar cortocircuita personaggi, destini e dialoghi fino all'appagamento nell'amplesso. Perché il suo cinema non conosce scacco e trova sempre soddisfazione, rimandando la morte o raggiungendo il massimo piacere nel suo approssimarsi.
Lasciata la casa e la città, collocazioni ideali della sua filmografia, l'autore spagnolo pratica l'autoerotismo a cinquemila metri di altezza, invitando i suoi attori a una sessualità gioiosa. Lo sanno bene Javier Cámara, Carlos Areces e Raúl Arévalo, steward ineguagliabili e gaissimi dentro un crescendo musicale. Sulla pista restano invece gli attori di ieri, amabili zavorre e indissolubili legami. Assegnati ai blocchi e al trasporto bagagli, Penélope Cruz e Antonio Banderas sono comparse 'gravide' di (altre) storie.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 31 marzo 2013
tiamaster

Da grande fan di Almodovar, sono rimasto delusissimo da questo suo ultimo film che è di sicuro il meno riuscito di tutta la sua carriera, insomma....i capolavori "tutto su mia madre", "parla con lei", "volver" ma anche solo il buon "la pelle che abito" sono lontani anni luce, anzi, sembrano fatti quasi da un altro regista! Il film è ottimamente [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 marzo 2013
Linus2k

Almodovar ci ha abituati negli ultimi anni a film dal sapore nettamente più drammatico rispetto alla prima produzione e ad una perfezione narrativa e registica che rasentava (e purtroppo ha superato, a mio avviso, negli ultimi 2 episodi) la freddezza ed il distacco emotivo con lo spettatore. L'annuncio ad un ritorno al passato, alla commedia dissacrante, eccessiva, colorata, recuperando [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 luglio 2015
ultimoboyscout

Una sciocca disattenzione causata dall'addetto Antonio Banderas (in cameo come Penelope Cruz e un'irresistibile Paz Vega) provoca un grave problema a uno dei carrelli delle ruote di un aereo diretto in Messico. Costretti a girare a vuoto sui cieli spagnoli in attesa di una pista libera sulla quale atterrare, passeggeri, VIP ed equipaggio iniziano una strana "interazione" tra scenate, isterismi, alcol, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 aprile 2013
Andrea Lade

Un ritorno alle origini per Almodovar, una ripassata alle commedie leggere, quelle con la  fotografia eccezionale, con i riferimenti sessuali espliciti e dall’ironia surreale che riesce a compensare un narrato molto semplice. Commedie che hanno fatto nascere sì il suo mito, ma che sono frutto stesso del mito degli anni ’80. Ora a 30 anni di distanza ci appare tutto come una [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 novembre 2017
pigiamagiallo

C'è molto di più oltre l'apparenza di un film scanzonato e provocatorio. Il film riprende idealmente dove il regista aveva terminato in uno dei sui primi film più trasgressivi, irriverenti e liberatori, Labirinto di Passioni del 1982. Lì seguivamo le vicissitudini dei protagonisti che si accapigliavano per riuscire a prendere un aereo alla fine del film.

mercoledì 23 febbraio 2022
elgatoloco

"Los amantes pasajeros"(Pedro Almodovar, che ha scritto e diretto il film da solo, come sempre, 2o12)non sarà il capolavoro assoluto dei suoi film, ma ha una leggerezza, una levità, uno straordinario brio tutto filmico, con tre steward gay che chiunque, credo, anche il più"supermacho'n"vorrebbe incontrare in un viaggo aereo, dove qui il tutto si svolge con [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 maggio 2014
Odisseus

La Peninsula rincorre da ore la propria coda senza venirne a capo, come le storie inconcluse di tutti gli imprevedibili passeggeri che popolano la fusoliera. Per definizione, un viaggio porta da un punto A ad un punto B. Questo viaggio, però non porterà i passeggeri in un punto B, ma li riporterà al punto A... il loro viaggio sarà "interiore"(per quanto possa sembrare fuoriluogo questo aggettvo in [...] Vai alla recensione »

martedì 16 aprile 2013
archipic

Non riuscitissimo fino in fondo l'ultimo lavoro di Almodovar. Basato su un'idea davvero carina ed originale, il regista spagnolo organizza la sua solita piccola "fauna" umana con le mille sfaccettature che solo lui riesce a dare. Peccato che il primo tempo è molto stiracchiato; il film, usando una metafora, non decolla pur essendo ambientato in un aereo.

giovedì 21 marzo 2013
renato volpone

Almodovar con questo film sdogana tutto, mantenendo un tono leggero e un linguaggio spinto ci porta in volo su di un aereo in avaria dove succede di tutto. A prima vista sembra un format destinato al mondo omosessuale, ma ad uno sguardo più attento si trovano i più  disparati argomenti in tema di relazioni sociali, sesso e droga.  Come di consueto il regista ci propone inquadrature [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 marzo 2013
Flyanto

 Film ambientato interamente al''interno di un aereo nel corso di un viaggio transoceanico che mai arriverà a destinazione a causa di alcuni problemi tecnici presenti nel velivolo. Nel corso del volo si intrecciano le storie di vari e curiosi personaggi che animano l'intera vicenda e ripresentano allo spettatore il variopinto ed originale mondo del regista Pedro Almodovar.

lunedì 25 marzo 2013
mendezr

UN FILM DAVVERO DELUDENTE ED ESTREMAMENTE SCADUTO NELLA VOLGARITà NON LO CONSIGLIO!!!!

venerdì 22 marzo 2013
Emanuele 1968

 Non mi è piaciuto, sinceramente me ne sono andato.

domenica 24 marzo 2013
BARONE DI FIRENZE

Pedro, Pedro che ti sei fumato? Io sono un tuo ammiratore ma questa volta sono rimasto perplesso, ma che cosa volevi dire con questo film? Io almeno non l'ho capito, sembra proprio che tu abbia utilizzato la Penelope Cruz e Antonio Banderas come specchietto per l'allodole, perchè oltre alla loro gag iniziale io ho guardato solo le figure essendo il dialogo inesistente e se c'era era grottesco.

venerdì 22 marzo 2013
francesto70

questa volta ha sbagliato film .... una commedia decisamente brutta, noiosa e senza capo ne cosa.  PS ma perchè tutte le commedie che non piacciono al pubblico vengono premiate dalle stellette della redazione di mymovies ....mah ? 

venerdì 22 marzo 2013
melville1970

Con il film "Gli amanti passeggeri", Pedro Almodóvar sembra aver realizzato un compendio impeccabile di estetica camp: amore per l'eccesso e per l'artificio, gusto per la frivolezza e per l'affettazione, esasperazione della sessualità e del cattivo gusto. La metafora della vita come teatro non è mai assente nei film del regista spagnolo, ma al posto del melodramma qui troviamo soprattutto la rivista. [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 marzo 2013
ISABRILLA

Premesso che a me Almodovar piace molto, questo credo che sia il suo film più brutto, lo definirei inutile. Peccato.

lunedì 25 marzo 2013
melania

Ma che fine ha fatto il grande Almodover?Questo è davvero un brutto film,senza alcuna ispirazione,sembra rattoppato di qua e di là.A volte "l'assurdo" può essere interessante ma qui siamo proprio fuori!

domenica 24 marzo 2013
Flaw54

Impossibile commentare un film come questo. Gia parlarne gli riconoscerebbe lo status di opera cinematografica. E' veramente una presa di giro per il pubblico!!!!!

lunedì 1 aprile 2013
passito

Ma possibile che dei critici non ci si può mai fidare ...... possibile questa sudditanza psicologica nei confronti di certi registi ..... e abbiate il coraggio di dirlo con le parole di fantozzi " questo film è una cacata bestiale" !!!!!!!!!!

lunedì 25 marzo 2013
Spike

Almodovar ci propone un film che torna alle tematiche delle sue prime opere. Se non le conoscete, credetemi, non vi perdete niente, lasciate perdere. Il peggior Almodovar che io abbia visto in sala.

sabato 23 marzo 2013
Salvatore Marfella

Il peggior film di Almodovar, uno dei peggiori film della storia del cinema.

martedì 2 aprile 2013
giuseppep47

Il film partito da un' ideuzza , con una trama esile esile , doveva essere sostenuto da un ritmo scatenato e da un dialogo scintillante . Ma non è così : battute e situazioni sono trite e ritrite . La critica vuol vedere qua e là sottili ed intelligenti allusioni alla congiuntura spagnola presente : sarà pure , ma non mi pare il film ne esca nobilitato .

venerdì 22 marzo 2013
sorella luna

Leggendo la recensione di Marzia Gandolfi sembra davvero un bel film...quasi un capolavoro! Specie quando sintetizza la trama! Certo, la trama è quella ma purtroppo Pedro stavolta non riesce a maneggiarla con la fantasia e la creatività che gli erano, forse lo sono ancora,  congeniali. Il film è scarno, banale, già visto.

domenica 24 marzo 2013
aria71

Davvero un brutto film, giocato sulla volgarità e sui doppi sensi. Non c'è un filo logico nè una trama. Da Almodovar mi sarei aspettata di più. In alcuni momenti ho avuto davvero la tentazione di alzarmi e andarmene.

giovedì 21 marzo 2013
Kukkurella

No ci sono parole per commentare questo film dove la Cruz e Banderas sono solo semplici comparse, i dialochi triviali ed esasperati come tutte le cose del film, un concentrato di tutto il brutto del vivere, dalla doroga all'alcolismo alla perversione sotto tutte le sua forme. L'Almodovare dei bei tempi in questo film è un lontano ricordo.

lunedì 25 marzo 2013
antonella scafati

film decisamente brutto e insulso. almodovar è bravo per film drammatici, le commedie non gli si addicono. trama esile, battute melense o volgari. non lo consiglierei nemmeno sotto tortura. antonella scafati

lunedì 13 gennaio 2014
vjarkiv

Un dato oggettivo è che il film è divertente, ma altrettanto oggettivamente bisogna dire che l'insieme non convince del tutto. Per quanto si possa essere estimatori delle capacità registiche dell'iberico Pedro, quest'ultimo film lascia perplessi e non tanto nella parte recitativa, tutti bravi gli attori, quanto sul suo svolgimento.

martedì 2 aprile 2013
m_esp

peccato, un film talmente inutile da non riuscire neanche a rendere divertenti i suoi personaggi caricaturali... pessimo film!

sabato 30 marzo 2013
vandamme84

quanti hanno pagato i critici per parlare bene di un film che è riuscito perfino ad essere più brutto della media dei film italiani????

venerdì 29 marzo 2013
lucagugli

mamma mi ache schifo.solo perchè si chiama Almodovar non significa che ci deve far vedere un film del genere!!

lunedì 25 marzo 2013
ondas

ne gli amanti passeggeri ci sono tutti,c'è banderas,c'è la cruz ad aprire il sipario.e poi ci sono i gay,peccato qui ridotti a checche.ci sono le figure e i figuranti che almodovar coltiva e cresce dai primi suoi esperimenti.c'è il tragicomico,leggero,e il sesso,scontato e un po trattato da vulgus,c'è un'attesa che non coinvolge 8atterreranno?come?dove?,c [...] Vai alla recensione »

domenica 24 marzo 2013
Mario51

Il sarcasmo del primo Almodovar ma con la sensazione finale di insipienza e di non comprensione del messaggio. In più la mezza bufala della presenza di Banderas e Cruz che compaiono, tirati per i capelli, per 30 secondi iniziali per poi sparire dalla scena. Una mezza delusione .....sconsigliato, se si vuole conservare un buon ricordo dell'ultimo Almodovar!!

sabato 23 marzo 2013
Diduli

È il più brutto film del regista 

sabato 6 aprile 2013
Maurizio.Meres

Film senza trama a volte forse simpatico ,il sesso visto come repressione ,il cambio di genere non paga questa volta sarebbe il caso che Almodovar ritornasse se stesso, i tempi di Volver sono lontani.

mercoledì 3 aprile 2013
Iron Beatrix

Da non amante di Almodovar ho apprezzato questo film, forse proprio perchè risulta atipico rispetto alle sue ultime produzioni e rappresenta un ritorno alle origini,certamente una ritrovata freschezza. Non un capolavoro, ma una pellicola che scorre bene tra personaggi esagerati e situazioni esilaranti. Non è vero che quando si tratta di intrecci omosessuali, droghe e alcool è facile [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 aprile 2013
Chicca3004

Ma che fino ha fatto l'Amodovar di "Tutto su mia madre"????? Perchè si è perso in questo modo??? Ormai l'argomento omosessualità, o anche bisessualità, è noto e arcinoto!!! E ormai direi anche accettato da bene o male un po' tutta la popolazione...allora mi chiedo perchè continuare a trattare e soprattutto ostentare in modo anche così forte questo argomento??? Mi è aembrato un film eccessivo sul [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 aprile 2013
Chicca3004

Mi sono sempre piaciuti i film di Almodovar, sono sempre andata a vederli a scatola chiusi....ma questo mi ha profondamente deluso. Lo trovo un film senza trama, un film che vuole ostentare la sessualità di ciascun personaggi....estremizzartla direi. Siamo ormai tutti consapevoli dell'esistenza della omosessualità, della droga, del mondo dei ricatti, secondo me non c'ere bisogno di fare un film su [...] Vai alla recensione »

martedì 2 aprile 2013
m_esp

Che peccato... l'amatissimo regista ha perso il lume della ragione! Un film banale, che cerca di essere divertente e fuori dalle righe, esasperando talmente questa intenzione da risultare mediocre ed assolutamente non spumeggiante come crede. Ambientazione "chiusa" -che ricorda un po' la novità messa in campo poco tempo fa con Carnage-  su un volo per il Messico che [...] Vai alla recensione »

sabato 16 aprile 2016
Simodero

Film passato su Iris alle 21:00 il 14/04/2016 ! Ho fatto una segnalazione al Moige. Film disgustoso,senza senso. Di una volgarità' praticamente "pornografica". Poi scoprire che è' di Almodovar...mi ha stupito. Ho sempre apprezzato questo regista,non adatto alle visioni in prima serata,ma spesso molto gradevole. Non sono contro temi "scabrosi", non pregiudico mai niente e nessuno.

giovedì 23 gennaio 2014
pier delmonte

guardando questo film uno si chiede se il regista ha come obiettivo quello di provocare lo spettatore, insomma di irretirlo, perche' sia chiaro, e' piu' divertente lino banfi, e comunque siccome c'e' lo streaming, io al 40 minuto mas o meno caro pedro, ho detto basta, se no rischiavo di diventare omofobo,    

domenica 7 aprile 2013
paonic

Film noioso, che non riesce a far ridere nemmeno una volta, scontato e ammiccante....davvero pessimo!

sabato 30 marzo 2013
bladerun56

Dell'Almodovar dissacrante e ironico è rimasto solo l'eccesso, usato per tappare le falle di un soggetto discontinuo e con pochi guizzi di divertimento. Certo gli attori sono bravi e Almodovar li sa dirigere, ma non basta a raggiungere la sufficienza. L'aereo decolla quasi subito, il film purtroppo neanche alla fine, manca di ritmo e il crescendo che ti aspetti in realtà non [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 marzo 2013
EEBBB

Ma che bisogna sempre parlare bene dei film per il fatto che siano stati fatti ingannando il pubblico? Qui nemmeno da dire che è uns schifezza, non è proprio niente. Il banale, vuoto, inutile, ridicolo, già visto. Ma come si può pensare il contrario? Cosa avrà detto Almodovar e la gang qundo lo hanno visto? Macchiette, sketch, battute il tutto trito e ancora più [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 marzo 2013
ralphscott

Passo falso di Pedro,che sembra prendersi una vacanza con piena consapevolezza. I temi sono i soliti:sessualità in tutte le sue forme,irriverenza verso le religioni,alcol e droghe. Queste ultime sono banalizzate e normalizzate,sino ad ottenere un effetto fastidioso. Io son tutt'altro che moralista,ma mi irrita sempre vedere come questi spagnoli pensino solo a spassarsela bruciandosi in ogni [...] Vai alla recensione »

martedì 11 novembre 2014
Marco Petrini

Aldomovar è uno dei miei registi preferiti: tutti i suoi film non mi hanno mai lasciato indifferente, regalandomi qualcosa. Evidente che, nella vita, una stecca ci può stare; mi è sembrato un compiacimento di Pedro ad una volgarità sempre gratuita, in tutte le parti del film. Peccato

venerdì 30 maggio 2014
Mimmo

soldi sprecati

venerdì 23 maggio 2014
SERGIO MAINA

Almovar deludente!!!!!!!!!!!!!!Volgari scene e riferimanti all'omosessualita,assolutamente di cattivo gusto:godibile il balletto degli inservienti,perspicaci i riferimenti politici ed alle situazioni di vita attuale in Spagna.Per il resto, tutto da dimenticare.

mercoledì 24 aprile 2013
ARPwave

Che delusione Pedro ! Soprattutto dopo il bellissimo  "La Pelle che Abito". Non capisco che tipo di sbronza o di overdose di qualunquismo abbia generato questo pessimo film. Di un qualunquismo sconcertamente dove l'uomo etero ne esce con le ossa rotte e gli omo come eroi. Una provocazione? Assolutamente fuori luogo e pesantemente sgradevole.

sabato 30 marzo 2013
gambadilegnodinomesmith

L’aereo più pazzo della Spagna decide di prendersi una boccata di avaria in attesa di tempi migliori. La risposta alla crisi europea non è scappare in Messico e nuvole, chi l’ha detto che un giorno devi andare? Se fai i conti senza l’hostess “ti tocca” stuart. Almodovar propone un cinecolomba da “Pasqua in aereo”, senza pretesa, senza tensione narrativa, sgangherato e grottesco.

giovedì 28 marzo 2013
paride86

E' un Almodovar un po' fiacco quello de "Gli amanti passeggeri": sono finiti i tempi delle commedie anni '80, probabilmente perché manca proprio quello spirito all'epoca in cui viviamo. Restano, dunque, dei bravi attori, ottimi arredi e qualche battuta azzeccata, ma nulla di più. Per una serata senza pensieri.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Valerio Caprara
Il Mattino

Caro Pedro, va bene il ritorno agli anni Ottanta e va bene anche l'apoteosi dell'edonismo non reaganiano, bensì almodovariano. Purtroppo, però, di tempo ne è passato troppo e mentre il tuo stile da grezzo ma lisergico s'è trasformato in raffinato ma leccato, la nostalgia della movida postfranchista con il suo circo barnum umano ti ha tirato un brutto scherzo: invece di creare un film strutturato, hai [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

L'assistente di volo Joserra (Javier Camara) lo dice subito: «Niente tecnicismi». Traduzione, niente bugie ai passeggeri. Certo, ma come fare a nascondergli che l'aereo su cui si sono appena imbarcati destinazione Città del Messico, sta girando in tondo nella speranza di un atterraggio di fortuna? C'è un guasto al carrello, però nessun aeroporto è disponibile, tutti occupati o chiusi per qualche evento [...] Vai alla recensione »

Natalia Aspesi
La Repubblica

Come tutte le storie smodatamentee allegramente gay, anche Gli amanti passeggeri, 19° film di Pedro Almodovar, con attori molto bravie a noi non molto conosciuti, è soprattutto un passatempo per signore più o meno disinibite, lo è forse meno per gli uomini in generale, anche se politicamente corretti, tanto da auspicare per i fratelli homo patti civili, matrimonio, adozioni e divorzio.

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Il volo 2549 della compagnia Peninsula, da Madrid a Città del Messico, rischia la stessa fine del volo 815 della Oceanic Airlines in "Lost". Un problema al carrello obbliga all'atterraggio di emergenza, serve la pista adatta. Un aeroporto è affollato, l'altro chiuso causa meeting internazionale: non si direbbe che la Spagna ne ha oltre una decina inutilizzati, cattedrali nel deserto buone solo a scavare [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Al trentatreesimo titolo, Pedro Almodovar torna al cinema delle origini, in spirito (lo dichiara lui stesso) di nostalgia verso gli allegri Anni '80, quando nella Spagna post-franchista una incoercibile voglia di libertà investì società, politica e costume, creando una corrente, la Movida, di cui il regista fu irriverente e scanzonato alfiere in patria e all'estero.

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Sul volo Peninsula 2549 diretto a Città del Messico, è pericolo di morte: l'aereo ha un carrello in avaria e gira su Toledo aspettando il via libera per l'atterraggio di emergenza. A bordo, insieme a pilota, co-pilota e tre steward pittorescamente gay, i passeggeri in economy dormono sotto ansiolitici, mentre in business due coatti in viaggio di nozze, un manager truffaldino, un attore libertino, una [...] Vai alla recensione »

Gabriella Gallozzi
L'Unità

Bentornato Pedro. Ben tornato perché ogni suo film, nonostante gli alti e bassi inevitabili, come per ogni grande regista, è sempre un bel vedere. E bentornato alla commedia, più che un genere per Pedro Almodóvar, un «imprinting». Questi Amanti passeggeri che sorvolano senza possibilità di atterraggio i cieli della Spagna, sono, infatti, un omaggio dichiarato ai rutilanti anni della Movida.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Un film nostalgico fino alla sfacciataggine. Una metafora fin troppo perfetta della Spagna e forse dell'Europa di oggi. Una commedia svitata in puro stile anni 30 resa ancora più folle dal linguaggio a dir poco esplicito. Un film gay che più gay non si può, capace di resuscitare le situazioni oltraggiose care al primo Almodovar. Senza la sfrontatezza ribalda del giovane guastatore ansioso di spingersi [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Sensazionale maialata dell'irrecuperabile Pedro Almodòvar, perfino più brutto del precedente La pelle che abito, che almeno viaggiava nel limiti del buon gusto, pur oltrepassando quelli della follia. Una commediola gonfia di umorismo surreale, ricca di imbarazzanti sconcezze (più dette che esibite) e povera di battute decenti. Non salite su quell'aereo: sembra un carro del più sguaiato gaypride.

Carlos Boyero
El Paìs

Ogni volta che Pedro Almodóvar si mette al lavoro si cominciano a sollevare un'infinità di chiacchiere su cosa farà, perché e percome. E forse è giusto così. Quando ha cominciato a lavorare al suo ultimo film, Gli amanti passeggeri, i mezzi d'informazione hanno ripetuto alla nausea che per il più importante regista spagnolo si trattava di un ritorno alle origini, a quel genere di commedia sfrenata [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
martedì 19 marzo 2013
Chiara Renda

Mi sto dissanguando": questo il messaggio lanciato su twitter dall'addetto ai bagagli, collega della coppia Penelope Cruz-Antonio Banderas, moglie e marito in attesa sulla pista di decollo dell'esuberante aereo de Gli amanti passeggeri.

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