marco 91
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giovedì 1 giugno 2006
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inarrivabile
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Come qualcuno ha già detto in precedenza, mi sembra assolutamente riduttivo definire 2001 un semplice film. Il capolavoro di Kubrick è molto di più, è un'opera che può essere benissimo considerata quanto un libro di filosofia o forse anche di più. Il regista americano ci propone qualcosa che fino a quegli anni era assolutamente sconosciuto per il cinema, si spinge ben oltre la semplice storia e va a toccare temi come il tempo, la vita e l'uomo in maniera assolutamente innovativa. Per non parlare poi degli effetti speciali, che per il 68 erano impensabili, e che sono stati alla base dei successivi film sullo spazio.
Credo sia la prima volta che Kubrick utilizzi in maniera evidente la colonna sonora non più come semplice accompagnamento, ma come parte integrante del film.
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Come qualcuno ha già detto in precedenza, mi sembra assolutamente riduttivo definire 2001 un semplice film. Il capolavoro di Kubrick è molto di più, è un'opera che può essere benissimo considerata quanto un libro di filosofia o forse anche di più. Il regista americano ci propone qualcosa che fino a quegli anni era assolutamente sconosciuto per il cinema, si spinge ben oltre la semplice storia e va a toccare temi come il tempo, la vita e l'uomo in maniera assolutamente innovativa. Per non parlare poi degli effetti speciali, che per il 68 erano impensabili, e che sono stati alla base dei successivi film sullo spazio.
Credo sia la prima volta che Kubrick utilizzi in maniera evidente la colonna sonora non più come semplice accompagnamento, ma come parte integrante del film. I dialoghi sono ridottissimi, appena essenziali per far capire la storia.
Se si prova a confrontare i film di oggi con 2001 viene quasi da ridere, ma purtroppo di Kubrick ne è esistito uno solo.
MITICO E INARRIVABILE
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yawgmoth
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martedì 23 maggio 2006
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giudizio 110 e lode, 5 stelle sono poche.
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Forse il vertice più alto della storia del cinema, ci sarebbe moltissimo da dire, ma la verità è che "2001: odissea nello spazio" non è un film propriamente detto, è una delle più grandi riflessioni sui temi eterni dell'umanità, su Dio, sull'uomo, sul suo destino, su cosa comporta la conoscenza, l'autocoscienza.
Anche considerandolo un Film sarebbe errato dire che è un film di fantascienza, questo è un film Filosofico, un vero e proprio capostipite, che ha rivoluzionato lo stesso mezzo cinematografico. Con la sua infinita maestria Kubrick ci fa provare pena per la "morte" di HAL 9000, e con sequenze di indescrivibile bellezza completa la sua metafora, la storia dell'umanità che si intreccia col monolito nero, la fonte misteriosa del sapere, dell'autocoscienza, quasi del potere di Dio stesso.
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Forse il vertice più alto della storia del cinema, ci sarebbe moltissimo da dire, ma la verità è che "2001: odissea nello spazio" non è un film propriamente detto, è una delle più grandi riflessioni sui temi eterni dell'umanità, su Dio, sull'uomo, sul suo destino, su cosa comporta la conoscenza, l'autocoscienza.
Anche considerandolo un Film sarebbe errato dire che è un film di fantascienza, questo è un film Filosofico, un vero e proprio capostipite, che ha rivoluzionato lo stesso mezzo cinematografico. Con la sua infinita maestria Kubrick ci fa provare pena per la "morte" di HAL 9000, e con sequenze di indescrivibile bellezza completa la sua metafora, la storia dell'umanità che si intreccia col monolito nero, la fonte misteriosa del sapere, dell'autocoscienza, quasi del potere di Dio stesso.
Sicuramente difficile ad comprendere ma di bellezza e profondità inarrivabili. Una vera e propria opera di autentica arte.
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cineofilo92
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domenica 2 aprile 2006
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wow
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Questo è il più grande di fantascienza mai prodotto, chiunque lo guarderà ne rimarrà incatato, sconcertato, meravigliato. é solo uno degli esempi che Kubrick è la rivelazione del cinema di ogni tempo, e chiunque lo crtitichi non è in grado di capire il suo genio. é inutile spiegare la trama, tu guardi il film e la trama te la costruisci tu.
L'ultimo e più spettacolare momento rimarrà tra le più famose scene mai prodotte.
Un capolavoro assoluto dell'arte.
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renato
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sabato 15 ottobre 2005
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semplicemente un capolavoro!!!
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D'accordissimo su tutte le recensioni della magnificenza di questo film.
Vorrei solamente aggiungere che visto in Cinerama come lo è stato alla sua uscitanel 1968 al cinema Alcione di Milano (non plus ultra!!!) o perlomeno in 70 MM su schermo grande ed un po' concavo come è stato proiettato all'Arcadia di Melzo nel 2001 lo si gode ed apprezza molto di più e la sua godibilità giunge al massimo.
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hbk
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domenica 11 settembre 2005
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non ci trovo niente di geniale
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nonostante, bisogna ammetterlo, sia un bel film, non ci trovo piu di tanta genialita in un pazzo ke fa facce storpie su uno sfondo incomprensibile e poi si ritrova in una stanza ecc ecc... illuminatemi voi....
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raf
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mercoledì 20 luglio 2005
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leggete il libro
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innanzitutto vi consiglio di leggere il libro, è bellissimo e vi farà apprezzare ancora di più la grandezza del film. Un film che parla di tutto: l'eterna paura umana dell'ignoto e delle macchine, il mistero di Dio, dell'universo, del tempo e dello spazio, il viaggio nell'infinito, l'occhio di hal, la danza delle astronavi nel gelido vuoto spaziale, la scintilla dell'evoluzione, la violenza come unico mezzo di sopravvivenza, la voglia di esplorare che da sempre caratterizza l'anima dell'uomo, lo sguardo del regista attraverso i milioni di anni di vita sulla terra, il più incredibile sbalzo temporale della storia del cinema.
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luc
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sabato 16 luglio 2005
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bello...30 anni fa
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Quando si parla di questo titolo, non mancano mai commenti esaltanti e aggettivi magniloquenti per definirlo (ciò ad indicare che il film ha costruito la sua fama col passare del tempo).
Talvolta, persino chi questo "film" non lo ha nemmeno visto, non esiterebbe a mettere la mano sul fuoco per testimoniarne la grandezza.
Ebbene, dato che l'analisi di un film non può dimenticarsi del momento storico nel quale "analizza", io dico che l'effetto visionario di 2001 è sbiadito col passare degli anni. La suggestione di chi guarda oggigiorno è mutata e non può più trovare in questa pellicola un valido punto di riferimento.
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giorgio
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mercoledì 29 giugno 2005
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in limine
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E' questo forse il più grande, potente e completo film di Kubrick: un'odissea sulla vita e sulla morte nel contesto dello spazio profondo ed immateriale dominato (o forse, controllato) dalla fredda congerie della tecnologia dove l'uomo diviene un automa impaurito. Il film spazia dalla preistoria arcana e al futuro remoto in un contesto di aberrante solitudine e desertificazione dei rapporti umani. L'idea di affidare un ruolo ad un potente e vendicativo computer è geniale ed accecante: HAL è una macchina fredda e compiaciuta che non accetta di sbagliare e, quando sbaglia, si affretta pervicacemente a cancellare le tracce del proprio operato, eliminando fisicamente l'equipaggio.
Oltre a ciò, l'uomo si disperde, si confonde in una lotta impari con le forze del Caso, della Natura, della Tecnologia, nella desolata quiete, immensa e profonda, dello spazio sino ad essere risucchiato in una dimensione parallela ed extra-temporale dove vedrà compiersi la sua vita in un lampo, rinascendo sopra la Terra.
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E' questo forse il più grande, potente e completo film di Kubrick: un'odissea sulla vita e sulla morte nel contesto dello spazio profondo ed immateriale dominato (o forse, controllato) dalla fredda congerie della tecnologia dove l'uomo diviene un automa impaurito. Il film spazia dalla preistoria arcana e al futuro remoto in un contesto di aberrante solitudine e desertificazione dei rapporti umani. L'idea di affidare un ruolo ad un potente e vendicativo computer è geniale ed accecante: HAL è una macchina fredda e compiaciuta che non accetta di sbagliare e, quando sbaglia, si affretta pervicacemente a cancellare le tracce del proprio operato, eliminando fisicamente l'equipaggio.
Oltre a ciò, l'uomo si disperde, si confonde in una lotta impari con le forze del Caso, della Natura, della Tecnologia, nella desolata quiete, immensa e profonda, dello spazio sino ad essere risucchiato in una dimensione parallela ed extra-temporale dove vedrà compiersi la sua vita in un lampo, rinascendo sopra la Terra. Al riguardo, le ultime sequenze del film, ambientate nella stanza col pavimento a tessere bianche e nere, pervasa da una luce adamantina, sono tra le più memorabili della storia del cinema, pura e straordinaria potenza delle immagini, senza dialoghi, per circa una decina di minuti, precipitate nella spaventosa fissità del nulla e solo cadenzate dal respiro. E' il punto di arrivo dell'uomo, la sua personale chiave di volta e di transito, l'approdo della propria vita, che si rinnova attraverso la catarsi della morte, fuori dal tempo, oltre il tempo.
Il film non è, tuttavia, solo un ardito esperimento metafisico: è anche una acuta riflessione sui rapporti uomo-macchina e sulla nascita della violenza autodistruttiva che caratterizza la storia umana. La sfera-occhio arancione di HAL 9000 è quanto di più cupo e tragico si possa immaginare: la scena dove riesce a carpire il dialogo dei due astronauti dal movimento delle loro labbra è claustrofobica e terrificante, così come la sua morte (disattivazione) e la lenta, inesorabile, agonia che la precede.
2001 Odissea nello Spazio è un film da vedere e rivedere, ogni volta con uno sguardo diverso, nelle varie stagioni della nostra vita alla ricerca del definitivo e sovrumano confronto col nulla che ci precede e quello che ci attende.
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(di andrea)
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gianpaolo
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giovedì 19 maggio 2005
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il capolavoro
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Mastodontica pietra miliare della storia del cinema,.....laica allegoria sulla storia dell'umanità.
L'uomo proiettato nello spazio alla ricerca di se tesso e delle sue origini.
Addirittura "antologico" il modo in cui è stato "affrescato" il rapporto tra uomo e macchina.
Alle 5 stelle sarebbe opportuno abbinare la lode.
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cecio86
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giovedì 20 gennaio 2005
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bellissimo ma...
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Grande film, il più ricercato di Kubrick, forse troppo. Gli altri suoi film sono grandissimi perchè ci comunicano il messaggio in modo semplice, diretto e veloce. Qui Kubrick vuol strafare, vuol fare il regista difficile ma non gli riesce al meglio: il film è troppo spesso noioso e a una visione superficiale sembra una semplice svisionata. Per il resto è bellissimo.
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(di antoniovoto)
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