Una bugia per due

Film 2023 | Commedia, +13 100 min.

Regia di Rudy Milstein. Un film Da vedere 2023 con Vincent Dedienne, Géraldine Nakache, Clémence Poésy, Isabelle Nanty, Sam Karmann. Cast completo Titolo originale: Je Ne Suis Pas un Héros. Genere Commedia, - Francia, 2023, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 1 febbraio 2024 distribuito da Officine Ubu. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,28 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 gennaio 2024

Louis è così gentile che passa spesso inosservato. Quando scopre di avere una grave malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per la prima volta, e per Louis si aprono tante nuove opportunità. In Italia al Box Office Una bugia per due ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 61,3 mila euro e 20,3 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,28/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,85
PUBBLICO 3,50
CONSIGLIATO SÌ
Una commedia sociale che tocca il cuore con la sua autenticità e con un cast particolarmente ispirato.
Recensione di Simone Emiliani
venerdì 22 dicembre 2023
Recensione di Simone Emiliani
venerdì 22 dicembre 2023

Louis lavora da un anno in uno studio legale. Cerca di essere gentile con tutti e rendersi disponibile con gli altri me nessuno sembra far caso a lui, neanche in famiglia dove vive con i genitori. Un giorno, dopo una visita medica, scopre di avere una grave malattia. Contemporaneamente, la sua principale Elsa, una spregiudicata avvocatessa, lo coinvolge in un caso dove deve difendere una multinazionale di pesticidi che probabilmente ha provocato il cancro in alcune persone. Louis inizia a intavolare una trattativa con le vittime guidate da Hélène, scontrosa portavoce dell'associazione dei malati di cancro, per un risarcimento. A un successivo controllo medico invece scopre invece che la diagnosi della prima volta è stata completamente sbagliata. Ma non ha il coraggio di confessare la verità e continua così a fingere di essere in pessima salute perché per la prima volta in vita sua ha scoperto di essere riuscito a farsi notare. Non aveva però fatto i conti con le conseguenze.

Una bugia per due è una commedia sociale che non nasce dalla tensione ma, al contrario, da un'anarchia che porta a sovvertire le regole.

Il suo spirito incarna quello di Bruno, il vicino di casa di Louis interpretato proprio dal regista Rudy Milstein e, come il suo personaggio, anche il film si mostra imprevedibile soprattutto nel modo in cui usa la commedia per parlare di temi seri come la malattia, l'inquinamento e l'ingiustizia sociale.

Il primo lungometraggio del cineasta segue le emozioni di Louis. Non sono tanto i dialoghi che definiscono la sua identità, il suo disagio, il suo bisogno di essere accettato, ma ha il merito di entrare nella testa del protagonista, di creare la sensazione di avvertire i suoi pensieri prima che si trasformano in azione. Si vede soprattutto nella parte finale nella scena del processo o in quella intensa del funerale che dimostra come Una bugia per due riesce comunque a trovare, al di là di qualche forzatura grottesca (il personaggio del medico) o di eccesso visionario (i malati di cancro nella sua camera da letto), una sua autenticità e verità.

Attraverso la scissione della figura del protagonista, tra la necessità di compiacere gli altri e di essere se stesso, Milstein costruisce un film sull'apparire che riesce ad essere vivace proprio perché ha fatto - su sua stessa ammissione - improvvisare gli attori. Ogni tanto va fuori controllo ma al tempo stesso ha un'intensa umanità che sembra arrivare dal cinema di Judd Apatow e di Delépine e Kervern.

In più, ha il respiro e il ritmo della commedia sociale di Nakache e Toledano, con personaggi guidati dall'istinto, dalla rabbia proprio per un bisogno di giustizia, incarnato soprattutto da Hélène.

Milstein preferisce mettere dentro il film qualcosa in più piuttosto che in meno, proprio perché ha l'urgenza di raccontare una vicenda coinvolgente, supportato soprattutto dai suoi ottimi attori dove, oltre a Vincent Dedienne nei panni di Louis, risultano particolarmente convincenti anche Clémence Posey in quelli di Elsa e Géraldine Nakache in quelli di Hélène.

Ognuno di loro avrebbe una storia a parte da raccontare, così come la madre del protagonista, esempio anche di come l'equilibrio e il passato della sua famiglia si reggono su una bugia che va avanti da tantissimi anni ma non è stata mai svelata. Infine, l'immagine con il locale pieno è il grande sogno; c'è un po' l'illusione da cinema del Front Populaire (soprattutto Duvivier di La bella brigata), un po' il bisogno di una speranza che sarà pure semplicistica ma caratterizza comunque un film che tocca il cuore.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 12 febbraio 2024
athos

La bugia, come il gioco, è bella fin che dura poco. Film che gioca su due livelli; quello della bugia su una ppresunta malattia e quello aspro della lotta legale di chi si è ammalato per contaminazioni varie. Tanta carne al fuoco che regge fino a che piano piano la bugia voiene svelata facendo emrgere qualche titubanza nella sceneggiatura. Godibile in una serata leggera.

martedì 6 febbraio 2024
susy64

Finalmente una commedia ironica e intelligente sul tema del prezzo che a volte dobbiamo pagare per trovare il giusto posto nel mondo e per potere essere considerati nella cerchia delle amicizie e del lavoro. Come una bugia possa cambiare la nostra vita e farci trovare la felicità è descritto con gusto e autenticità da un cast ben calibrato sulle parti.

venerdì 2 febbraio 2024
cardclau

Nel film Un bugia per due, il regista Rudy Milstein cerca di fare una commedia divertente, frizzante, anche political correct, ‘alla francese’, secondo la tradizione di quel paese. Per far questo sceglie degli argomenti irti di difficoltà su cui fare dell’ironia e fare delle risate, piuttosto che dei pianti mossi dall’angoscia: la diatriba tra la giustizia e la legge, [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 25 febbraio 2024
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Come da manuale, la commedia francese sa spesso offrire spunti di riflessione senza rinunciare ai toni leggeri. Lo conferma l'esordio alla regìa dell'attore Rudy Milstein, che si riserva nel film anche un piccolo ruolo esilarante. Interpreta Bruno, il vicino di casa sopra le righe e privo d'empatia di Louis (Dedienne), giovane avvocato tanto mite e gentile, quanto snobbato dai colleghi.

giovedì 15 febbraio 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Da un drammatico equivoco, convenzionale e abusato, vien fuori uno sviluppo umoristico rivelatore di opportunismi, pregiudizi e ambiguità morali. L'avvocato di studio ha un cancro, la capa lo manda in prima fila nella causa di risarcimento milionario contro una multinazionale di pesticidi mortali. Poi, contrordine... L'altra faccia, brillante, del film-denuncia hollywoodiano tipo Erin Brockovich? Quasi. [...] Vai alla recensione »

martedì 13 febbraio 2024
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Niente di indimenticabile, ma una commedia fatta come si deve, le risate ben sopra il minimo sindacale e il bersaglio satirico - vedi alla voce arrivismo - è colpito e affondato senza buttarla sul moralismo spicciolo. Al centro della storia c'è Louis, avvocato gentile che i colleghi squali tengono in nessun conto. Ma quando gli diagnosticano un cancro, lo studio legale individua proprio in lui il difensore [...] Vai alla recensione »

sabato 3 febbraio 2024
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Che cosa si prova a vivere nell'ombra, senza essere valorizzati né in famiglia né in ambito professionale? Ne sa qualcosa Louis, giovane e genuino avvocato, in uno studio legale di arrivisti che nemmeno si accorgono della sua presenza. Quando uno sprovveduto medico gli diagnostica per sbaglio un cancro ai polmoni, la sua esistenza monotona avrà una imprevedibile svolta: per la sua superiore lui può [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 febbraio 2024
Guillemette Odicino
Télérama

Louis è così gentile che passa inosservato nel grande studio Film legale in cui lavora. Comincia a esistere a causa di una diagnosi errata. L'attore Rudy Milstein, passato alla regia, dimostra che è possibile fare una commedia elegante che parla di cancro, sviscerando con energia la spirale di bugie dietro ai silenzi familiari o alle ipocrisie dell'ambiente professionale.

venerdì 2 febbraio 2024
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Tra le novità in sala c'è anche una riuscita commedia francese, "Una bugia per due" di Rudy Milstein. Protagonista è Louis, un uomo tranquillo e gentile, che passa sempre inosservato. Nessuno lo tiene mai in considerazione, non ha molti amici e perfino colleghi e familiari non si accorgono di lui.Quando pensa di avere una grave malattia ed essere vicino alla morte, improvvisamente tutte le persone [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 febbraio 2024
Maria Lucia Tangorra
Oggi

Starò facendo la cosa giusta? In Una bugia per due (regia di Rudy Milstein) il protagonista Louis (Vincent Dedienne, nella foto con Clémence Poésy) se lo domanda più volte. Passa inosservato, i colleghi dello studio legale e i genitori non ne hanno grande considerazione. Il giorno in cui scopre di avere una grave malattia, sembra che qualcuno si accorga di lui.

giovedì 1 febbraio 2024
Fabiana Sargentini
Close-up

Louis (Vincent Dedienne) è un bravo ragazzo, lavora in uno studio legale, ha due genitori a cui è molto legato, conduce una vita solitaria per estrema timidezza. Nel mondo passa inosservato, nessuno si accorge di lui, è mite e insicuro, goffo e sprovveduto, si mette in un angolo e ci resta. Ad una visita medica gli viene diagnosticato un tumore da un dottore qualunquista e approssimativo: Louis rimane [...] Vai alla recensione »

mercoledì 31 gennaio 2024
Mario Turco
Sentieri Selvaggi

Louis (Vincent Dedienne) è un avvocato associato che da un anno lavora in un importante studio legale. L'innata gentilezza e la premurosità verso i colleghi sono però tali che non gli permettono il decollo in un settore lavorativo notoriamente poco attento alla rettitudine morale. Anche i genitori sottovalutano il loro figlio, proponendogli continuamente "un paio di chiamate" per dare una spinta alla [...] Vai alla recensione »

mercoledì 31 gennaio 2024
Mariella Cruciani
CineCritica

Il titolo originario di quest'opera prima di Rudy Milstein, già attore teatrale, è Je ne suis pas un héros e, in effetti, rende meglio della traduzione italiana il contenuto e il senso del film. Protagonista della storia è Louis (Vincent Dedienne), un avvocato trentenne tutt'altro che cuor di leone: chiede il permesso per qualsiasi cosa, si mostra sempre disponibile ma nessuno vuole il suo aiuto, [...] Vai alla recensione »

martedì 30 gennaio 2024
Mauro Gervasini
Film TV

Louis è un avvocato non particolarmente brillante, del quale nello studio ci si accorge appena. Ma si sparge la voce che sia malato grave di cancro e la considerazione di tutti, a partire dalla capa, Elsa, cambia all'istante. Inoltre un avvocato-malato può venir buono come testa di ponte nella causa da risarcimento milionario contro una multinazionale del pesticida cancerogeno intentata da un gruppo [...] Vai alla recensione »

lunedì 29 gennaio 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Il solito, improprio titolo italiano, Una bugia per due, annacqua il più amaro Je ne suis pas un héros (Non sono un eroe) nell'ipotesi della commedia romantica che, nei fatti, l'opera prima di Rudy Milstein (già attore soprattutto teatrale) non è. Perché, d'accordo, al centro c'è una menzogna e, sì, c'è un filone sentimentale, ma tutto è incardinato su un singolo molto caratterizzato, un gentile avvocatino [...] Vai alla recensione »

NEWS
GUARDA L'INIZIO
venerdì 26 gennaio 2024
 

Una commedia intelligente che racconta una storia fondata sull’apparenza, di come principi e valori vengano spesso messi da parte al fine di sedurre. Dal 1° febbraio al cinema. Guarda l'inizio »

TRAILER
venerdì 5 gennaio 2024
 

Una commedia romantica che tocca il cuore con la sua autenticità. Da giovedì 1° febbraio al cinema. Guarda il trailer »

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