Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 115 minuti |
Al cinema | 9 sale cinematografiche |
Regia di | Alain Parroni |
Attori | Enrico Bassetti, Zackari Delmas, Federica Valentini, Lars Rudolph . |
Uscita | giovedì 14 settembre 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Fandango |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,90 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 settembre 2023
Alex, Brenda e Kevin non sono altro che il sogno di un adolescente preoccupato che si addormenta con lo smartphone in mano davanti alla TV accesa a tutto volume. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Una sterminata domenica ha incassato 28,5 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Estate. Roma e zone limitrofe. È in quest'area che si muovono tre adolescenti. Kevin, sedicenne, Alex che di anni ne ha appena compiuti diciannove, e Brenda che è incinta. Il loro è un girovagare tra città, campagna e periferia, costantemente insieme e apparentemente uniti fino a quando un'allusione modifica gli equilibri. Il loro processo di crescita privo di bussola passa a una nuova fase.
Alex Parroni cerca con sincerità di raccontare le sensazioni che albergano nell'animo dei suoi protagonisti ma alcuni elementi ne complicano la riuscita.
Se si guarda alla biografia del regista, qui al suo primo lungometraggio, si comprende che
ciò che lo anima è un bisogno profondo di raccontare un disagio generazionale
collocandolo in una precisa dimensione socio culturale che sa di conoscere. Non gli
mancano, grazie al percorso professionale seguito, le doti di ripresa e di montaggio
necessarie per portare sullo schermo il vuoto quasi pneumatico che soffoca i suoi
protagonisti. Ha anche una notevole abilità di casting perché i suoi tre attori protagonisti
(Federica Valentini, Enrico Bassetti e Zackari Delmas, che meritano la citazione) portano
sulle loro già sufficientemente ampie spalle l'intera vicenda.
È proprio quindi per tutte queste qualità che spiace dover rilevare alcuni elementi che
finiscono con il costituire una non trascurabile zavorra per il film. Il più rilevante è legato
alla colonna sonora. All'uscita dalla proiezione ufficiale alla Mostra di Venezia uno dei
commenti più diffusi era legato al fatto che per capire gran parte dei dialoghi chi lo sapeva
aveva dovuto ricorrere ai sottotitoli in inglese. La presa diretta dà verosimiglianza al
cinema ma qualche volta può diventare un boomerang finendo con il creare difficoltà a chi
vorrebbe entrare consapevolmente nella narrazione.
A proposito di verosimiglianza poi
una situazione, che non va rivelata per non fare spoiler, collocata in Piazza San Pietro
durante l'Angelus del Papa, è decisamente lontana dal possibile come sa bene chi abbia
assistito alla domenica anche solo una volta alla cerimonia passando dai varchi disposti
sotto il colonnato. Ci sono poi citazioni che danno l'impressione di voler omaggiare altri
film (vedi quella che ricorda Gomorra) che finiscono invece per contrastare
con l'impronta di originalità che Parroni vuole dare alla sua opera essendo consapevole
che il tema delle periferie e dei giovani (in particolare nell'area di Roma) è già stato più
volte affrontato. Resta comunque l'attesa di una seconda prova in cui le qualità di cui
sopra possano esprimersi appieno.
Roma, piena estate. Alex, Brenda e Kevin ronzano tra la campagna del litorale e la città
eterna tentando di resistere all'inesorabile avanzare del tempo e del caldo. Alex ha
appena compiuto 19 anni, Brenda è incinta e Kevin riempie la città con il suo nome:
ognuno tenta di lasciare il proprio segno nel mondo. Una catena ininterrotta di situazioni,
paradossi e caratteri si alternano fra loro in una costruzione narrativa vicina ad un
anticonvenzionale romanzo di formazione. Le singole esperienze che Alex, Brenda e
Kevin vivono, non sono una casuale sequenza di avventure bensì i gradini sulla scala del
processo di orientamento, di crescita e maturazione. Le avventure sentimentali e la
conquista dell'autonomia fanno da perno alle situazioni in cui Kevin e Brenda si
invischiano, agendo d'istinto ma catalizzando passo dopo passo la corsa al grido "IO
ESISTO" di Alex.
Filmare il vuoto serve a cogliere il pieno, cioè l'essenza delle cose? Si? No? La banale risposta è che dipende dai risultati, dato che almeno a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso con le "Nuove Onde", prima fra tutte la Nouvelle Vague francese, ogni nuova generazione ha voluto riflettere su come può o meno raccontare se stessa e ciò che la circonda.
Alain Parroni ha trent'anni, è nato e cresciuto nei luoghi che sono il paesaggio del suo bel film d'esordio, Una sterminata domenica, premiato nel concorso Orizzonti alla Mostra di Venezia 80 (dove era già stato, alla Sic, nel 2017 con il corto Adavede) e ora in sala. Questa conoscenza di vissuto non si ferma però all'autobiografia o al ritratto generazionale, anche se, come racconta lui stesso, il [...] Vai alla recensione »
È un film difficile su ragazzi difficili. Alex, Kevin e Brenda vagano ai margini di Roma e della vita; la cinepresa sta loro addosso, comprimendone e tagliandone i corpi. In dispregio della sintassi filmica, la banda sonora e quella visiva si rincorrono senza volersi incontrare: lunghe sequenze di buio si giustappongono a immagini pulsanti, intermittenti, saturate, talora utilizzando il fermo immagine [...] Vai alla recensione »
Tre adolescenti occupano il tempo tra furtarelli e corse in macchina nella campagna romana. La gravidanza di Brenda sconvolge l'equilibrio del gruppo, tra rivalità e nuove gelosie. Parroni dà prova di carattere e talento in questo «coming of age» che mescola elementi documentaristici e lirismo, degrado sociale e immobilismo. Carica le immagini di significato e simboli, talvolta sacrificando l'azione [...] Vai alla recensione »
Si può raccontare il nulla; molto più difficile è filmarlo. È ciò che con molto coraggio fa il giovane Alain Parroni, esordiente, ma con idee piuttosto chiare sul modo di restituire la forte sensazione di vuoto che attanaglia i suoi personaggi, un terzetto di coatti della provincia romana che si lascia vivere, tra sentimenti incrociati apparentemente candidi e interminabili giornate da trascorrere [...] Vai alla recensione »
Tra una Capitale estiva e bollente, il litorale e la campagna, tre giovani scrivono la propria storia di formazione. Brenda è incinta e Alex, lg anni, si interroga sul proprio ruolo di futuro padre, mentre Kevin riempie la città con i suoi grafiti. Ognuno di loro cerca una direzione, un posto nel mondo. Premio Speciale della Giuria nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia, atteso al Festival [...] Vai alla recensione »
Se non se ne fossero andati tutti troppo presto, Alex, Brenda e Kevin potrebbero essere i nipotini di Accattone, i figli di Cesare e Michela o di qualcun altro del gruppo di amici di Amore tossico, oppure i fratelli piccoli di Cesare e Vittorio di Non essere cattivo; anche loro frenetici e sfiancati, segnati da una triste euforia; come tutti gli altri dei cani senza padrone, disperati e diseredati, [...] Vai alla recensione »
"Ascoltatemi... ascoltatemi un attimo!". Prima dell'inizio di questa sterminata domenica ci viene presentato il vocale di un diciannovenne (Alex) che racconta la sua tragica difficoltà nell'immaginare il futuro. Successivamente, in una delle ultime sequenze del film, l'auto bloccata nel traffico con a bordo una ragazza incinta (Brenda) viene abbandonata dal giovane conducente (Kevin) che inizia a urlare [...] Vai alla recensione »
"La mia generazione è una questione di linguaggio" dice Alain Perroni, classe 1993, romano, al suo esordio nel lungometraggio con Una sterminata domenica, a Venezia80 nel concorso Orizzonti. E dice una cosa interessante, perché forse è vero che il linguaggio, anzi i linguaggi sono la narrazione del presente di chi in questo millennio ci è nato. Una generazione che ormai ha scavalcato il gap funzionale [...] Vai alla recensione »
"Credere in qualcosa è impegnativo". Ha ragione da vendere il 16enne Kevin (Zachary Delmas), terzo apice del triangolo amicale che chiudono Brenda (Federica Valentini) e il 19enne Alex (Enrico Bassetti), lei con qualche mese di ritardo e lui prossimo a diventare padre. Le giornate trascorrono, sterminate, tra la campagna che perimetra il mare e le sortite nella vicina, caotica, capitale cupolona [...] Vai alla recensione »