A quattro anni dalla scomparsa, una restituzione d'amore e un invito a riscoprire l'uomo e le opere di un grande regista. Documentario, Italia2019. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un ricordo della carriera di Claudio Caligari. Espandi ▽
Una riflessione sul percorso di un autore coerente con le proprie idee di cinema e vita, geloso delle sue convinzioni, intransigente soprattutto con se stesso, che ha riversato la personalità nelle poche opere che è riuscito a realizzare con quella libertà espressiva che riteneva inderogabile. Sempre all'attacco, consapevole della possibile sconfitta, forse con quella "voglia di perdere" che segna molti protagonisti dei suoi film". Recensione ❯
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L'opera di Pupi Avati, ispirato alle opere di Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio e Elisabetta Sgarbi. Espandi ▽
Per 65 anni Nino ha amato la sua Rina, e non può smettere nemmeno adesso che lei se ne è andata: perché Rina gli parla ancora, e lui continua a parlare con lei, a porte chiuse, per non farsi sentire dai domestici e dai figli. Sarà proprio sua figlia ad inventarsi un modo per permettere al padre di parlare ancora "della Rina", commissionando una raccolta di memorie ad un ghostwriter non altrettanto bravo a far pubblicare il suo pensiero originale. Dopo un'iniziale diffidenza Nino si aprirà allo scrittore e insieme ritracceranno la grande storia d'amore fra due coniugi che si sono creduti immortali in virtù del "gran bene che si sono sempre voluti". Recensione ❯
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Con intelligenza, sensibilità e gusto Rovere si butta a rotta di collo lungo un tracciato pieno di curve pericolose tenendo ben saldo il volante. Azione, Italia2016. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è una produzione Fandango con Rai Cinema ed è interpretato da Stefano Accorsi e dall'esordiente Matilda De Angelis. Espandi ▽
Giulia De Martino vive in una cascina nella campagna dell'Emilia Romagna con il fratellino Nico. Sua madre se ne è andata (più volte) di casa, e suo fratello maggiore Loris, una leggenda dell'automobilismo da rally, è diventato un "tossico di merda" parcheggiato in una roulotte. Quando anche il padre di Giulia, che aveva scommesso su di lei come futura campionessa di Gran Turismo usando come collaterale la cascina, la lascia sola, Giulia si trova a gestire lo sfratto incipiente, il fratellino spaesato e il fratellone avido dell'eredità paterna. Ma la vera eredità dei De Martino è quella benzina che scorre loro nelle vene insieme al sangue e quel talento di famiglia, ostinato e rabbioso, per le quattro ruote. Recensione ❯
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Un insegnante trasferitosi nel West per un periodo di cura viene catturato da un bandito. Il tentativo di riportarlo sulla retta via fallisce. Espandi ▽
Mite professore, preso in ostaggio dai banditi, diventa peggio di loro. Il capo, invece, si redime. Recensione ❯
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Un mosaico di sterminata bellezza, con Valerio Mastandrea in uno dei ruoli più importanti della sua carriera. Drammatico, Italia1998. Durata 100 Minuti.
L'incendiario punto di riferimento del crime italiano di fine millennio. Espandi ▽
Roma, tra novembre 1979 e febbraio 1983. Remo Guerra, un ragazzo di borgata, è un poliziotto che di notte aggredisce per strada persone benestanti derubandoli. Con lui ci sono Maurizio, amante della vita lussuosa e delle belle donne, e Roberto che Remo aiuterà a comprarsi un bar. I suoi complici sono inaffidabili. Così Remo deve far entrare nella sua banda Marco Lorusso, detto "il Rozzo", di cui però non condivide i metodi violenti. Remo è sempre più tormentato e desidera una vita normale accanto a una donna a cui però non può rivelare la sua identità. In più, capisce che la fine è vicina e non può sottrarsi al suo destino.
C'è Valerio Mastandrea, in uno dei ruoli più significativi della sua carriera. Con la sua voce fuori campo che accompagna i suoi pensieri. "Ogni volta che mi specchiavo ero aggredito dalla mia immagine". C'è il suo tormento che prevale sull'estasi. In Remo ci sono le tracce di un gangster noir che attende la sua fine.
L'odore della notte fa parte di quei film che non solo migliorano nel corso degli anni ma che mostrano lo sguardo unico di un cineasta dove le storie, i personaggi, i dialoghi hanno sempre avuto qualcosa di intimamente familiare e in cui ogni immagine è un getto impetuoso su tela, carico di una poesia disperata che parla solo d'amore. Prima di tutto nei confronti del cinema. Recensione ❯
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Jonathan Corbett, famoso pistolero, riceve l'incarico di catturare il giovane messicano Cuchillo, accusato di aver ucciso e violentato una ragazza. La... Espandi ▽
Jonathan Corbett, famoso pistolero, riceve l'incarico di catturare il giovane messicano Cuchillo, accusato di aver ucciso e violentato una ragazza. La caccia è lunga e Cuchillo riesce sempre a eludere il suo inseguitore. Quando finalmente Corbett riesce ad agguantarlo, si sarà anche chiarito le idee sulla faccenda della violenza carnale. Recensione ❯
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Un rapporto madre-figlia in tutta la sua amorevole conflittualità, capace di sfidare anche la morte. Biografico, Drammatico - Italia2020. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Elisa Girotto aveva quarant'anni quando la sua vita è stata stroncata dalla malattia. Prima di morire, però, Elisa ha trovato un modo di restare accanto a sua figlia. Espandi ▽
Elisa, incinta, fa un'ecografia: è una bambina, e sta bene. A non stare bene è invece Elisa, che scopre di avere un tumore. La donna decide allora di pensare al futuro della figlia, arrivando a preparare per lei 18 regali, uno per ogni compleanno, fino alla maggior età. Ispirandosi alla vera storia di Elisa Girotto, Amato fa del suo meglio per evitare le trappole del pietismo e della lacrima gratuita, cercando strade meno convenzionali. E sceglie di imprimere alla sua storia il tono disincantato dell'adolescente che ne è protagonista, e Benedetta Porcaroli entra bene in quell'atteggiamento strafottente, come pure credibile risulta Vittoria Puccini. Ci sono sottolineature eccessive, come la musica spalmata ovunque, ma 18 regali fa la scelta coraggiosa di raccontare un rapporto madre-figlia in tutta la sua amorevole conflittualità. Recensione ❯
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Un giovanotto-scimmia viene ritrovato nella foresta e si invaghisce di una bella scienziata. Espandi ▽
Un ragazzo cresce da solo tra gli animali della foresta, quando gli scienziati lo ritrovano gli danno il nome di Bingo Bongo. Il giovane va d'accordo solo con una dottoressa: la bella Laura, che ha il coraggio di entrare nella gabbia. I due si avventurano in città scatenando esilaranti gag. Recensione ❯
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Quattro trentenni fuori corso, per diverse ragioni, devono assolutamente prendere la laurea. I quattro amici vivono in un appartamento a Firenze. Espandi ▽
Quattro trentenni di Firenze, studenti fuori corso, convivono nello stesso appartamento e si barcamenano tra scherzacci goliardici e depressioni malinconiche. Fanno da traino a questa commedia toscana di caratteri la mora Cucinotta e Haber, prof. di filosofia e pittore della domenica, che si esibisce in una breve scena di infallibile recitazione spiritata. Recensione ❯
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Un documentario sui generis vincitore del Leone d'Oro alla 70.a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Espandi ▽
Dopo l'India dei barcaioli, il deserto americano dei dropout, il Messico dei killer del narcotraffico, Gianfranco Rosi ha deciso di raccontare il suo Paese girando e perdendosi per tre anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo continuo frastuono. E dallo sfondo emergono personaggi invisibili e apparizioni fugaci: il nobile torinese e sua figlia universitaria, che vivono in un monolocale ai bordi del Raccordo; il "palmologo" che come un Mago Merlino cerca ossessivamente un rimedio per liberare le piante della sua oasi di palme da larve divoratrici; il principe che fa ginnastica di buon mattino sul tetto del suo castello eretto nel cuore della periferia nord-est; l'attore di fotoromanzi, memoria storica della Roma cinematografara, che insegue ostinato sul raccordo la fama e il sogno di una giovane avventura; il pescatore di anguille che sotto i cavalcavia di Roma sud ha costruito un villaggio sull'acqua. Questi personaggi, insieme a tante altre incredibili apparizioni, animano il mondo del Sacro Gra di Gianfranco Rosi. Recensione ❯
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Il personaggio di Ciro non muta dal piccolo al grande schermo, mantenendo il tono e il carattere che i fan hanno imparato ad amare . Drammatico, Italia2019. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia personale di Ciro, detto l'Immortale, uno dei grandi protagonisti della serie Gomorra. Espandi ▽
Ciro di Marzio, detto L'immortale è stato ripescato dopo il colpo di pistola in petto ricevuto da Genny e la caduta nelle acque della costa di Napoli. Don Aniello gli spiega che la sua resurrezione gli permette quello che per altri è solo un sogno:ripartire da capo. Marco D'Amore torna a interpretare il cupo personaggio che gli ha dato la fama e firma anche regia e sceneggiatura. Non c'è niente che non vada nel film, ma non c'è nemmeno nulla che non sia risaputo, sia nella storia del Ciro bambino, sia in quella del Ciro adulto. Una
figura paradossale, già però ampiamente approfondita in Gomorra, di cui questo film costituisce un ponte verso la quinta stagione. Ma L'immortale non deluderà i fan della serie per il tono generale, il taglio della regia e le musiche degli immancabili Mokadelic. Recensione ❯
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Tra realismo e magia del quotidiano si afferma con forza una nuova voce del cinema italiano. Drammatico, Italia, Francia2019. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un delicato racconto di formazione, a metà tra autobiografia e racconto universale. Espandi ▽
Anni Ottanta. La madre di Seb, Jean e Alma è francese e una fervida cristiana ortodossa, il padre, - separato - è italiano, sceneggiatore, squattrinato e donnaiolo. Prima che la madre si trasferisca in Canada, i tre trascorrono un po’ di giorni col padre in una casa al mare fuori Roma.
Non è dato sapere - e in fondo poco importa - quanto sia autobiografico lo sguardo della regista su una famiglia divisa. La lettura che il film propone, è che in ognuno di noi alberghi una parte di quella mancanza affettiva maturata nei primi anni di vita.
Lontano dal cinismo e dall’esibizionismo della nostra epoca “sociale”, il film di Ginevra Elkann rappresenta l’affermazione di una nuova voce del cinema italiano, di una generazione pronta a costruire un nuovo linguaggio, intriso di realismo e della magia che si nasconde nelle piccole cose quotidiane. Recensione ❯
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Un ex galeotto vuole conoscere i genitori adottivi di suo figlio. Dopo varie ricerche li trova in una pittoresca baita valdostana e riesce a farsi acc... Espandi ▽
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Una mattina d'estate Salvatore osserva l'orizzonte di dune che si staglia sul blu del cielo, oltre c'è la spiaggia e un'intera giornata da trascorrere. Espandi ▽
Una mattina d'estate Salvatore osserva l'orizzonte di dune che si staglia sul blu del cielo, oltre c'è la spiaggia e un'intera giornata da trascorrere. Una giornata dai risvolti imprevisti e, forse, una nuova possibilità, una nuova vita. Recensione ❯
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