Attrice e autrice teatrale. Uno dei volti più profondi della cinematografia italiana, ha convinto tutti con l'interpretazione di una giovane precaria nella commedia Tutta la vita davanti, ma conosce bene anche il dramma. Un'attrice ormai affermata, pronta ad affrontare un futuro di conferme.
Il teatro per cominciare
Prima vince diversi concorsi per artisti emergenti (tra i quali spicca l'INDA, dove ha partecipato con un saggio breve sulla figura di Ecuba nella tragedia euripidea), poi, nel 2000, consegue un diploma di recitazione presso la Scuola Teatès di Michele Perriera. Da lì comincia a dedicarsi a tempo pieno alla carriera di attrice, ma non trascura la passione per la scrittura. Infatti scrive, dirige e interpreta diverse opere per il teatro, come "Che male vi fo" e "Bestino".
Il successo di Tutta la vita davanti
L'esordio al cinema è segnato da Nuovomondo (2006) di Emanuele Crialese, dove, seppur in una piccola parte, riesce a farsi notare. Nel 2008 partecipa all'episodio "L'autobus del peccato" nel film Il cosmo sul comò di Marcello Cesena, con il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Qui esce il suo talento versatile, capace di adattarsi al dramma come alla commedia con grande facilità. Nello stesso anno ottiene la parte da protagonista in Tutta la vita davanti (2008) di Paolo Virzì, dov'è una laureata in Filosofia teoretica con il massimo dei voti ma con il minimo delle possibilità di entrare nel mondo del lavoro. La commedia grottesca nello stile ma realistica nell'argomento d'attualità della precarietà dei giovani, la premia con il consenso unanime di pubblico e critica. Riceve il trofeo "Maurizio Schiaretti" dedicato agli attori emergenti del cinema italiano. Continua il filone della commedia con Oggi sposi (2009) di Luca Lucini, dove si mescolano le storie d'amore di quattro coppie strampalate ed esilaranti. Anche qui interpreta una giovane precaria, con la voglia di fare il grande passo verso il matrimonio.
Il dramma al cinema
A fianco di Valeria Solarino, è una delle interpreti di Viola di mare (2009) di Donatella Maiorca, film drammatico sull'omosessualità repressa, in un'isola siciliana, nella seconda metà dell'Ottocento. La vediamo anche in Dieci inverni dell'esordiente Valerio Mieli, dove affronta le difficoltà di un amore lungo dieci anni, fatto di tormenti e incredulità. È poi la sfortunata moglie di Elio Germano nel film di Daniele Luchetti La nostra vita (2010) e sempre lo stesso anno la si trova in Due vite per caso, che ci riporta ai fatti drammatici del G8 di Genova, e in Un altro mondo di e con Silvio Muccino.
Nel 2011 è la brava protagonista del film d'esordio di Giorgia Cecere Il primo incarico, nel quale veste i panni di una maestra degli anni '50 alle prese con la prima esperienza lavorativa, e della commedia sentimentale Il giorno in più, accanto a Fabio Volo.
Negli ultimi anni lavora per i migliori registi del panorama italiano, come Carlo Mazzacurati (La sedia della felicità) e Mario Martone (Il giovane favoloso). Nel 2015 partecipa al pluripremiato Fino a qui tutto bene di Roan Johnson, ed è protagonista del film di Gianluca Maria Tavarelli Una storia sbagliata e di quello di Sergio Rubini Dobbiamo parlare, in cui recita accanto a Rubini stesso, Fabrizio Bentivoglio e Maria Pia Calzone. Nel 2016 sarà protagonista del film di Daniele Vicari Sole, cuore, amore, presentato alla Festa del Cinema di Roma, e di quello di Fabio Mollo Il padre d'Italia. Nello stesso anno è impegnata anche sul
set della fiction Rai Rocco Schiavone per la regia di Michele Soavi e nel film per il cinema di
Edoardo Falcone Questione di Karma.
Dopo Mio fratello rincorre i dinosauri, la vediamo nella serie La guerra è finita e in Lei mi parla ancora di Pupi Avati, ma anche protagonista di Yara di Marco Tullio Giordana e di Solo per passione - Letizia Battaglia Fotografa di Roberto Andò.
Una commedia non può rivelarsi senza un attore che serva il testo e sottolinei il carattere delle parole. Dobbiamo parlare evolve e divampa nel talento dei suoi attori misurati e sfidati in salotto sopra a un divano fino a quel momento, quello della loro entrata in scena, immacolato. Dentro una cocktail mise che non andrà oltre la soglia di casa, Rubini infila la naturalezza e la grazia lieve di Isabella Ragonese
La nostra non è una generazione di bamboccioni, ma solo di persone che non sanno ancora cosa vogliono fare da grandi". A parlare è Fabio Volo, scrittore, attore, conduttore televisivo. Showman poliedrico e disinvolto che al Torino Film Festival presenta Il giorno in più, commedia sentimentale diretta da Massimo Venier e tratta dal suo quarto romanzo. "Non sono d'accordo con chi associa me alla sindrome di Peter Pan
Correva l’anno 2006, e Isabella Ragonese era ancora una ragazza come tante. Università a Palermo, amici a Roma, il sogno della recitazione coltivato nel circuito del teatro indipendente. Mesi trascorsi attraversando l’Italia in treno, zaino in spalla, per portare in scena nei teatri off della capitale opere che spesso scriveva di suo pugno, provate a casa degli amici romani in cambio di un posto letto e allegra compagnia
Maturità professionale e ambizioni in crescita per Muccino "il giovane". Alla sua seconda opera come regista, il giovane attore continua a parlare d'amore ma allarga il senso della definizione, cercando di abbracciare un mondo "altro" che unisca romanzo di formazione e impegno civile, critica al giovanilismo effimero e manifesto per un'etica umanitaria. Un altro mondo è quello che cerca Andrea, neo-ventottenne che vive ovattato in un mondo fatto di lusso, festini e assegni in bianco, dal quale comincerà a emergere solo in seguito ad un viaggio in Kenya alla ricerca di un padre scomparso e di un fratello ignoto