Nel primo film al mondo in lingua Tuareg, il regista americano Christopher Kirkley e l'autodidatta musicista Mdou Moctar costruiscono un film che sa molto di odissea spirituale. Girato nella città nigerina di Agadez, Moctar ritrae un misterioso motociclista, di viola vestito, che è anche musicista il quale sta cercando di farsi un nome nella città "dove le chitarre sono re". Il film riceve molte influenze cinematografiche, prende elementi narrativi da western revisionisti, deviazioni musicali e di energia maniacale da film crime giamaicani, e tecniche dal neorealismo italiano. Un mix che allude alla capacità del cinema di unificare gruppi e idee differenti, ma al suo interno è anche la storia familiare di un musicista che cerca di uscire di casa per trovare la fama. Il percorso esistenziale che deve subire, come la sua musica, lo cambia da uomo a mito.