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Un film plasmato di professionalità e di un sentire profondo che si avverte fin dalla scelta del cast. Commedia, Italia, Polonia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia segnata dai conflitti, gli equivoci, i confronti, le voci e i silenzi di una famiglia tanto eccezionale quanto, nel suo intimo, caotica e disfunzionale. Espandi ▽
Dopo aver diretto con successo il testo di Maurizio De Giovanni a teatro, Alessandro Gassmann ne propone ora la versione cinematografica conservandone l'impianto con, in aggiunta non secondaria, la possibilità di utilizzare una scenografia che gli permette di far scoprire a poco a poco quel personaggio fondamentale che è Villa Primic. Sono quelle mura, sono quegli spazi che, non vissuti dal protagonista autoseppellitosi nel suo studio biblioteca, vedremo esistere nel momento in cui stanno per perdere la loro funzione di luoghi in cui lasciare (o non lasciare) traccia del proprio passaggio esistenziale. Perché Valerio può indubbiamente rinviare, con la sua presenza di Nome noto e in buona misura pervasivo, alla figura di papà Vittorio ma il legarlo soltanto a questo riferimento significherebbe depauperare un testo e una messinscena che sanno andare oltre. Gassmann in un'intervista ha affermato di voler fare un "film di una volta": Ben vengano questi film quando sono plasmati non solo di professionalità (e qui ce n'è in abbondanza) ma anche di un sentire profondo che si avverte già dalla scelta e dalla prestazione degli attori. Recensione ❯
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Un film di fantasmi che esce dai canoni di genere per riflettere sui traumi che la guerra lascia nell'inconscio. Drammatico, Francia, Italia, Polonia, Belgio2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un arruolato della Legione Straniera incrocia il destino di un uomo che sta cercando di salvare il suo villaggio. Espandi ▽
Aleksei è un giovane bielorusso che per raggiungere la Francia è costretto ad aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo, a sua volta combatte contro le multinazionali che sfruttano il territorio. Disco Boy è un film che parla di guerra uscendo dai canoni del genere per affrontare sensazioni e traumi che permangono nell’inconscio. È un film di fantasmi quello che Abbruzzese ci propone. Sono ectoplasmi della memoria che tornano a tormentare chi ne ha visto e toccato concretamente i corpi e non può più liberarsene. Non è un film, come altri ne abbiamo visti, sui corpi militari speciali e sulla loro struttura gerarchica pressoché assoluta. Abbruzzese si colloca semmai sulla scia di chi, come Clint Eastwood con Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima ha mostrato la guerra dai fronti opposti. Recensione ❯
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Grazie a tre interpreti femminili d'eccezione e ad un buon equilibrio generale, Anne Fontaine trasforma una storia di barbarie in un racconto di superamento del male. Drammatico, Francia, Polonia2016. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo Gemma Bovery la regista francese Anne Fontaine racconta le drammatiche scelte delle suore di un convento in Polonia nel 1945. Espandi ▽
Polonia, anno 1945. Mathilde Beaulieu è una giovane dottoressa francese della Croce Rossa. Quando una suora polacca, cerca il suo aiuto, Mathilde la segue nel convento di benedettine, dove scopre che molte di loro, violentate dai soldati russi nel corso di una violenta irruzione, sono rimaste incinte e sono sul punto di partorire. Tenuta al segreto professionale, cui si aggiunge quello imposto dalla madre superiora e dalla situazione, Mathilde fa visita al convento di notte, esponendosi a non pochi rischi, e supera gradualmente la paura e la diffidenza delle monache, arrivando a stabilire con una di loro, Suor Maria, uno scambio profondo. Recensione ❯
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Il film trova il modo giusto per raccontare una vita ingiusta. E apre una porta al sorriso. Drammatico, Polonia2013. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La pellicola, basata su una storia vera, ha vinto tutti i principali riconoscimenti ai Polish Film Awards 2014, e diversi premi al 36° Festival des Films du Monde di Montreal e al 49° International Film Festival di Chicago. Espandi ▽
Al piccolo Mateusz, gravemente disabile, è stata diagnosticata una paralisi cerebrale. I medici sono convinti che non capisca niente e non possa fare progressi di alcun genere, per cui gettano la spugna. I suoi genitori no. La cura della madre e l'allegria del padre, regalano a Mateusz un'infanzia degna di essere vissuta, nonostante la frustrazione di non poter comunicare. Dovranno passare 25 anni perché qualcuno si renda conto dell'intelligenza imprigionata in quel corpo indomabile e offra finalmente a Mateusz gli strumenti per dire chi è e chi è sempre stato. Recensione ❯
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Una famiglia di Sherpa decide di accompagnare un gruppo di scalatori verso la vetta più impegnativa del Monte Everest. Non dovrebbero, vista la sacralità della montagna, ma lo fanno per una nobile ragione. Espandi ▽
Eliza Kubarska realizza un documentario che va oltre le aspettative o, forse per qualcuno, può anche deluderle. Perché dedica buona parte del tempo non alla scalata in sé ma alla famiglia dello sherpa e ai problemi che riguardano il futuro del figlio. È questo il tema che le interessa: comprendere le basi di una religiosità che a uno sguardo occidentale può sembrare solo superstizione e che lì invece si radica in un rapporto animistico con la Natura. Tra gli elementi più interessanti c'è l’osservazione del rapporto che si instaura tra gli scalatori e gli sherpa: gli europei guardano con ironico distacco ai riti propiziatori che vengono celebrati per far sì che la divinità comprenda le ragioni della violazione del tabù. In quel momento si ha la sensazione che sia necessario qualcosa di più della passione per la montagna per chi decide di affrontare certe imprese. Ci vorrebbe anche la comprensione delle culture locali che, in questo caso, manca o è troppo superficiale. Recensione ❯
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Un film magico e visivamente ispirato che riflette sull’individuo e la società, sul corpo e lo spirito. Commedia, Polonia2020. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Zhenia, massaggiatore dell'Est, diventa una sorta di guru in un quartiere abitato da gente ricca e annoiata. Espandi ▽
Zhenia conosce tutte le lingue, soprattutto quella del corpo. Massaggiatore venuto dall'Est, si 'guadagna' il permesso di esercitare la sua professione a Varsavia. I suoi clienti vivono tutti in un complesso residenziale impersonale, dove case, cani e affanni si somigliano. Depressi, angosciati, alienati, trovano in Zhenia cura e sollievo. La terapia fisica allevia il loro dolore, l'ipnosi li sprofonda nel fondo dell'inconscio, dove gli occhi cedono e i pensieri fluttuano. Incantatore di uomini e animali (domestici), Zhenia scioglie i nodi e poi svanisce come la neve. L'ultima, prima che il riscaldamento globale divori l'inverno del nostro scontento. Recensione ❯
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Varsavia è occupata dai tedeschi. Un ufficiale e un gruppo di uomini cercano di salvarsi attraverso le fogne. Espandi ▽
Varsavia è occupata dai tedeschi. Un ufficiale e un gruppo di uomini cercano di salvarsi attraverso le fogne. Molti uomini muoiono; alla fine sopravvivono l'ufficiale e il suo subalterno, che comunque si rivela un vigliacco, responsabile per salvare se stesso della morte di molti. L'ufficiale lo uccide e torna indietro in cerca di superstiti. Recensione ❯
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Makbul Mubarak ha avuto un sogno premonitore, e questo sogno è Autobiography – Il ragazzo e il generale. Eppure non si tratta di sogni e visioni che costruiscono una premonizione, no. Sta tutto nel titolo, Autobiography, che è un’idra a tre teste ardua da sbrogliare e spurgare dal suo veleno: la prima autobiografia è quella di Mubarak stesso; la seconda autobiografia è quella di tutta la famiglia di Mubarak che per decenni ha lavorato come “civil servants” nelle istituzioni guidate da Suharto, sempre leale al regime e non al popolo di cui faceva parte; la terza autobiografia è quella dell’intera nazione, che nasce con Suharto e sempre con Suharto sembra destinata a morire, visto che dopo la deposizione del ’98 e il passaggio a miglior vita del generale nel 2008, poco è cambiato in Indonesia, sempre attraversata dai fantasmi della dittatura. Autobiography non è una premonizione ma un avvertimento. Recensione ❯
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La polacca Weronika e la francese Veronique sono ragazze ultrasensibili che vivono per la musica ma ricavandone solo dolori. Identiche, le incontriamo... Espandi ▽
La polacca Weronika e la francese Veronique sono ragazze ultrasensibili che vivono per la musica ma ricavandone solo dolori. Identiche, le incontriamo in due momenti diversi e per la prima il destino è addirittura crudele. Un importante concerto le sarà fatale per un vizio cardiaco. La seconda, che ha avuto una vita simile, trova il solo conforto dalla realtà nel rapporto con uno scrittore che si diletta coi burattini. Dopo un capolavoro assoluto come il lungo e diversificato Decalogo era difficile per Kieslowski ripetere l' exploit. Irene Jacob ha vinto il premio a Cannes per la migliore interpretazione femminile. Recensione ❯
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Quando il sistema di protezione all'ONU inizia a deteriorarsi, Aida si trova a dover salvare ancora una volta la propria famiglia. Espandi ▽
Aida è un'insegnante di inglese di mezza età che vive con suo marito e i due figli in una base ONU da quando l'esercito serbo ha occupato Srebrenica. Lavora alle Nazioni Unite come traduttrice e crede di essere al sicuro. Tuttavia, quel sistema di protezione inizia pian piano a sgretolarsi e Aida si trova a dover salvare ancora una volta la sua famiglia. Recensione ❯
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Un biobic dal ritmo jazz sulla superstar della letteratura russa Sergej Dovlatov. Drammatico, Russia, Polonia, Serbia2017. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regista Alexey German Jr. per la prima volta volge lo sguardo verso la sua città, la Leningrado degli anni '70, oggi San Pietroburgo, per ritrarre la vita culturale dei giovani autori dell'epoca. Espandi ▽
Sei giorni nella vita quotidiana di Sergej Donatovic Dovlatov, giornalista nella San Pietroburgo del 1971 e destinato a diventare - una volta emigrato negli Stati Uniti - una delle figure più rappresentative della letteratura russa moderna. Insieme all'amico e poeta Joseph, e a tanti altri membri della comunità artistica cittadina, Dovlatov fa di tutto per non piegare la sua indipendenza creativa alle richieste opprimenti del regime, arrivando a licenziarsi pur di non cedere al compromesso. Recensione ❯
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Attaraverso 60000 tele dipinte a mano un suggestivo viaggio nella vita e nell'arte di uno dei più grandi artisti di sempre. Espandi ▽
Loving Vincent è il primo lungometraggio interamente dipinto su tela. Realizzato elaborando le immagini di tele dipinte da un team di 40 artisti, il film è composto da migliaia di immagini, dipinte nello stile di Vincent van Gogh da pittori che hanno lavorato per mesi per arrivare a un risultato originale e di grande impatto. Creato dallo studio Breakthru productions, vincitore dell'Oscar per il cortometraggio animato Pierino e il lupo - il film racconta, attraverso 120 quadri e 800 documenti epistolari, la vita dell'artista olandese fino alla morte misteriosa, avvenuta a soli 37 anni e archiviata come caso di suicidio. Un evento Nexo Digital in codistribuzione con Adler Entertainment. Recensione ❯
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Humor e riflessioni socio-politiche per il secondo film della trilogia, dedicato all'uguaglianza. Commedia, Francia, Svizzera, Polonia1994. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il secondo dei tre film dedicati ai colori. Si tratta del meno sofisticato e più vicino allo spirito del Decalogo. Espandi ▽
Karol Karol, polacco sposato con la francese Dominique, viene portato in Tribunale dalla consorte per una causa di divorzio. Motivazione: il matrimonio non è stato consumato. Con la carta di credito bloccata e con la valigia dallo scarso contenuto si ritrova in strada. Qui viene raggiunto da un individuo che gli propone di farlo rimpatriare clandestinamente se ucciderà un uomo che non vuole più vivere ma non ha il coraggio di suicidarsi. Una volta in Polonia la sua vita cambierà in modo radicale. Recensione ❯
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Una regia dal passo lento e gentile per una storia di resistenza umana e solidarietà fra spiriti affini. Drammatico, Italia, Polonia2023. Durata 105 Minuti.
Due sconosciuti alle prese con la propria attività di giardinaggio incominciano a intessere un dialogo profondo. Espandi ▽
Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”. Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”. Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera. In un universo artistico più scontato I limoni d’inverno sarebbe la storia di una trasgressione amorosa: ma nella visione delicata e quasi evanescente della regista Caterina Carone è invece una storia di resistenza umana e di solidarietà fra spiriti affini. Anche la fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Nicola Piovani si mettono a servizio di questa visione che racconta un presente sfuggente proprio perché a tutti i personaggi la vita, e la memoria, stanno scivolando via di mano. Recensione ❯
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