Il film cattura l'umore e lo spirito di Nick Cave e Warren Ellis mentre si muovono attraverso una nuova ottimistica fase della vita. Espandi ▽
Nello stallo dell'isolamento pandemico, Nick Cave e il suo sodale di palco, il polistrumentista e compositore Warren Ellis non se ne stanno certo con le mani in mano. Il cantante dei Bad Seeds (che ha un omonimo, ugualmente artista in attività) si dedica al disegno e alla ceramica, modellando e dipingendo statuine antropomorfe di santi, ma anche un ciclo di diciotto soggetti, sulla storia del diavolo. Poi, prima del tour programmato, a primavera del 2021 i due tornano davanti alla macchina da presa di Andrew Dominik, il regista australiano di Chopper per il quale hanno già composto la colonna sonora di L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007) e quella di Blonde, tratto da Joyce Carol Oates, su Marilyn Monroe.
Dominik nel 2016 li ha ripresi in One More Time With Feeling, sulla creazione dell'album Skeleton Tree, realizzato dopo la morte del figlio di Cave, Arthur; a quel film This Much I Know to Be True è legato a doppio filo, come una metà mancante. Ritornano gli stessi temi: la creatività costante, inarrestabile, la relazione con il lutto, lo scambio misterioso, quasi telepatico, tra Cave e Ellis (quest'ultimo, già esplorato in 20.000 Days On Earth di Iain Forsyth e Jane Pollard).
Al centro dello spazio vuoto, Ellis (al piano, campionatore, violino) e Cave; poco distanti da loro tre coristi, un quartetto d'archi. Per il tempo di un trionfale cameo, anche Marianne Faithfull ci onora della sua presenza.