Un documentario sull'artista Anselm Kiefer e sulla sua ultima, imponente creazione. Espandi ▽
Come approcciare l’opera proteiforme di Anselm Kiefer che evolve costantemente e mette in discussione con altrettanta costanza l’oscuro passato della Germania? Artista tedesco, nato l’8 marzo del 1945, due mesi prima della capitolazione nazista, è cresciuto in un Paese devastato dalla guerra che lo ossessiona e diventa il suo soggetto di predilezione. Soltanto Wim Wenders, che ha conosciuto come lui il pesante silenzio del dopoguerra e poi la ricostruzione e infine la riunificazione, poteva anche solo immaginare di farne un ritratto. Il percorso del regista nell’arte degli altri, prosegue e si installa in Francia e in quell’atelier gigantesco che è Barjac, immenso terreno di sperimentazione e luogo che testimonia la ricerca demiurgica di Kiefer.
Dopo Présence, mediometraggio presentato alla Biennale d’arte contemporanea di Venezia, consacrato all’opera dell’artista francese Claudine Drai, e dopo Pina, elegia in rilevo alla memoria di Pina Bausch, Wenders tenta di nuovo l’impresa del 3D, girando un film sontuoso, una vera ‘installazione’ destinata ai musei e alle sale.
Per comprendere l’opera intimidente di Kiefer, per i mezzi che richiede e la quantità di questioni che solleva, l’autore evoca i luoghi e le circostanze. Wenders non sceglie la cronologia, dall’infanzia dell’artista ai nostri giorni, ma tesse piuttosto un’andata e ritorno stordente tra passato e presente, partendo direttamente dalle opere. Recensione ❯
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I cittadini del Bhutan si devono confrontare con le prime elezioni democratiche. Espandi ▽
Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. In un Paese in cui la comunicazione passa ancora attraverso la radio e i televisori con tubo catodico, funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'. Al suo secondo film Pawo Choyning Dorji affronta le tematiche legate al suo popolo con uno stile diverso rispetto a Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Dal punto di vista occidentale un corpo elettorale formato da unità familiari e non da individui non può costituire un esempio di democrazia completamente attuata ma il film riesce ad offrire, con semplicità ma anche con sguardo acuto, la lettura di quali fossero le aspettative della monarchia e quanta confusione regnasse tra i sudditi.
Ci viene chiesto di interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri. Recensione ❯
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Un esordio alla regia già maturo per uno dei ritratti di rapporto fraterno più intensi del cinema recente. Drammatico, Malesia2023. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due fratelli dal temperamento molto diverso si trovano a dover affrontare un incidente che sconvolgerà le loro vite e il loro rapporto. Espandi ▽
Abang e Adik sono due giovani cresciuti orfani e fuori dal sistema, e per giunta costretti a sbarcare il lunario tra mille difficoltà nei bassifondi di Kuala Lumpur. Nonostante il legame tra loro sia così profondo da averli fatti divenire a tutti gli effetti fratelli, Abang e Adik differiscono nel modo di affrontare la vita: il primo, sordomuto, cerca di rimanere nella legalità mentre lotta per ottenere l’agognata carta d’identità, mentre il secondo si accontenta di documenti falsi e pericolosi traffici per conto di un gangster locale. Strappalacrime ma con criterio, questa storia di una fratellanza speciale si “sdoppia” tra un vivace esempio di cinema sociale, che mette in mostra la proibitiva disuguaglianza nella società malesiana, e una svolta brusca dai toni più intimisti, che arriva al cuore autentico dell’appassionante rapporto tra i due protagonisti. La prossimità e al tempo stesso la radicale diversità dei due rende Abang e Adik uno dei ritratti di rapporto fraterno più intensi del cinema recente. Recensione ❯
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Una ragazza inizia un percorso relegioso che la porterà in universo poetico. Espandi ▽
Irene, cresciuta nelle Alpi italiane con una famiglia legata al viaggio e alla cultura scout, approfittando
dell'esposizione della Sindone a Torino, parte alla ricerca di un percorso religioso. Inizia un viaggio fatto di
incontri giocosi e piccole rivelazioni, un vero e proprio road movie spirituale. Eppure, la ricerca di Irene è
inquieta, le sue domande non sembrano trovare risposta, fino a quando la realtà diviene un universo
poetico. Il sincretismo e il vociare del Messico, il caos del Vietnam e i Templi di Angkor Wat in Cambogia.
Irene si allontana dalla religione per entrare nel sacro. Recensione ❯
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A Lignan, villaggio di poche anime nella Valle di Saint-Barthelemy in Valle D'Aosta, un Osservatorio Astronomico scruta i cieli ogni notte. Espandi ▽
A Lignan, villaggio di poche anime nella Valle di Saint-Barthelemy in Valle D'Aosta, un Osservatorio Astronomico scruta i cieli ogni notte.
Come un campanile o un faro, il grande telescopio scandisce il tempo della piccola comunità montana.
In autunno, l'astrofisico Paolo Calcidese, si trasferisce nella struttura come unico custode e abitante per portare avanti le proprie ricerche scientifiche e sperimentare nuove tecnologie. A causa di un incidente tecnico, però, sarà costretto a mettere da parte gli astri e la solitudine per dedicarsi ad altre forme di vita finora non considerate: gli esseri umani. Recensione ❯
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Luca vive un'esperienza di crescita personale durante un'indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Espandi ▽
Da qualche parte tra Monterosso e Portovenere, nuota Luca Paguro, creatura marina che pascola pesci belanti e nutre una curiosità invincibile per il mondo di sopra, quello degli uomini che bevono vino, ascoltano la Callas e pescano quelli come lui. A ragione sua madre lo controlla a vista e minaccia di spedirlo negli abissi profondi se non si terrà lontano dalla superficie. Ma Luca non ci sta e 'sbarca' sulla spiaggia degli umani scoprendo di esserne uno e di poterne assumere la forma fuori dall'acqua. A iniziarlo al mistero è Alberto Scorfano, orfano che 'colleziona' i piaceri della terraferma. Insieme decidono di costruire una Vespa, di vincere una gara estrema e di godersi una vita asciutta ma niente andrà come previsto e la superficie si dimostrerà un 'mostro' più temibile di loro. Recensione ❯
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Una complessa indagine sulla funzione di design e architettura. Dove trova tanto spazio la parola 'detta'. Commedia, Italia2024. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pietro è un regista che sta cercando un produttore. La DEGW gli offre l'incarico per un film sul suo cinquantennale. Espandi ▽
Milano. La società DEGW offre a Pietro, un regista che si sta affermando, l'incarico di realizzare un documentario sui cinquant'anni della sua attività. Dopo un'iniziale resistenza si mette al lavoro e avrà modo di scoprire anche aspetti della sua vita familiare che gli erano, fino ad allora, del tutto ignoti.
Vassallo prosegue, dopo La sedia, una complessa indagine sulla funzione di design e architettura. C'è però un problema che può essere riassunto in un'affermazione di un personaggio che Pietro incontra. Costui definisce gli esseri umani come 'significati in movimento'. Un'interessante riflessione se applicata a quanto detto sopra che rischia però di diventare un appesantimento se nella sceneggiatura si vuole dare 'significato' ad ogni dialogo.
La parola che si poteva 'vedere' in film di registi come Eric Rohmer (ed era spesso anche filosoficamente alta) qui in più di un'occasione si trasforma in parola 'detta', anche se lo sguardo creativo di Vassallo cerca di offrirle ulteriori possibilità di espressione. Recensione ❯
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Guadagnino dirige un'esplorazione - maliziosamente - seduttiva del desiderio. Che rimbalza come una pallina da tennis. Drammatico, USA2024. Durata 131 Minuti.
Luca Guadagnino dirige un film ambientato nel mondo del tennis ma incentrato sulla rivalità (anche amorosa) tra tre ragazzi. Espandi ▽
Art e Patrick sono amici da quando avevano 12 anni, ed entrambi giocano a tennis sognando una carriera da professionisti. Ma quando in campo scende Tashi, la giocatrice più brillante della sua generazione, la loro amicizia viene messa alla prova dalla competizione per le sue attenzioni. Anni dopo, quando Art, che nel frattempo è diventato una star del tennis (ma sta ancora inseguendo il sogno di vincere gli US Open), partecipa a un challenger, ovvero un incontro di livello inferiore nel mondo dei tornei professionistici, si trova di fronte proprio Patrick, che nel frattempo si è perso per strada, riducendosi a dormire nella sua automobile. E sarà sempre Tashi l'ago della bilancia fra quei due sfidanti.
Challengers, scritto dal drammaturgo e romanziere Justin Kuritzkes e diretto da Luca Guadagnino, è una esplorazione geometrica del desiderio che rimbalza come una pallina da tennis e colpisce gli avversari a 200 chilometri all'ora, quasi la velocità del proiettile.
Nella sua voglia di giocare con la natura volubile e feroce del desiderio e con le dinamiche del dominio e della sottomissione, il film ha in sé qualcosa di ludicamente, e maliziosamente, seduttivo. Recensione ❯
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Luchetti ritrova Starnone e realizza il suo film più complesso e maturo. Dietro il thriller c'è molto di più. Drammatico, Italia2024. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pietro è un professore di liceo che ha una relazione, una volta diplomata, con Teresa una sua ex studentessa. Un giorno lei gli propone di confessarsi vicendevolmente un segreto mai detto a nessuno. Dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone. Espandi ▽
Pietro, professore di liceo amato dai suoi studenti, trova l’amore, nel senso pieno del termine, con Teresa, un’ex studentessa. Da quando lei gli propone di confidarsi reciprocamente un segreto mai rivelato a nessuno le cose cambieranno profondamente. Luchetti torna ad occuparsi di un romanzo di Starnone e realizza il suo film più complesso e ricco di sollecitazioni nei confronti dello spettatore. Il regista (e dietro di lui Starnone e Piccolo) è molto abile nel non cadere nelle trappole narrative made in USA modello Attrazione fatale. Qui non ci sono coniglietti bolliti e Teresa non è una pazza alla ricerca di vendetta. È qualcosa di più e di diverso. È la rappresentazione fisica della cattiva coscienza di Pietro. È in questa capacità di approfondire anche le minime sfumature che Luchetti ci mostra la solidità e la totale capacità di immergersi nella narrazione della sua regia. Sarebbe troppo semplicistico leggere questo film come un thriller. È molto di più. Recensione ❯
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Un esordio divertente, con una grandiosa Catherine Deneuve nei panni di una donna che cerca l'emancipazione. Drammatico, Francia2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bernadette si aspettava di ottenere finalmente il posto che meritava una volta arrivata all'Eliseo perché aveva sempre lavorato alle spalle del marito per eleggerlo presidente. Espandi ▽
Bernadette Chodron de Courcel, moglie del Presidente Jacques Chirac, è la protagonista di una narrazione che sin dall'inizio dichiara di rifarsi ai momenti salienti della storia recente della Francia prendendosi però ampie libertà. Ne seguiamo il progressivo affrancarsi dalla figura dominante del marito al cui successo politico ha contribuito in misura notevole.
La regista sceglie di punteggiare la sua commedia di datazioni che accompagnano la narrazione rendendo tutto più semplice. Catherine Deneuve si muove con grande agio e divertimento nei panni di una donna che impara ad emanciparsi.
Léa Domenach, che scrive il film insieme a Clémence Dargent, sa anche come affrontare la vita di una donna che era a sua volta impegnata sul versante politico ma doveva confrontarsi con due figlie molto diverse. Mentre una sentiva ancora su di sé i segni dell'anoressia l'altra si era dedicata totalmente alla carriera del padre di cui era diventata l'assistente. Nei colloqui con loro la commedia lascia il posto a dinamiche che forse solo una sceneggiatura pensata al femminile poteva cogliere. Recensione ❯
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Un film vero e proprio - ben realizzato - che racconta una storia godibile anche ai novizi della serie. Animazione, Giappone2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Loid sta per essere sostituito nell'Operazione Strix. Farà di tutto per evitarlo. Espandi ▽
Loid Forger è in realtà l'agente segreto Twilight che, al servizio del regno di Westalis, cerca di scongiurare un'escalation militare con il Paese rivale e confinante di Ostania. Loid partecipa alla Operation Strix, un piano architettato dalla misteriosa Handler che ruota intorno all'utilizzo di una bambina, l'orfana di nome Anya, affidata alla coppia fittizia formata da Loid e dalla finta moglie Yor. Se Anya ottenesse i massimi gradi della sua scuola, la Eden Academy, questo permetterebbe all'agente Twilight di infiltrarsi negli alti ranghi di Ostania.
A complicare le cose, Loid ignora che sua moglie Yor ha a sua volta un'identità segreta: è infatti la micidiale sicario Thorn Princess. Inoltre la piccola Anya, all'insaputa di tutti, è una telepate, che conosce quindi i pensieri e i segreti del padre e della madre... oltre a quelli del loro cagnone Bond, capace di vedere il futuro. Per aiutare Anya a vincere una gara scolastica di pasticceria, la famiglia si recherà nella pittoresca e innevata cittadina di Frigis, dove però la vacanza sarà funestata da un nuovo complotto militare.
Extra cinematografico della serie di grande successo multimediale Spy x Family - Code: White racconta una storia godibile anche ai novizi. Un punto d'ingresso nella serie, tecnicamente ben realizzato. Si tratta di un film vero e proprio, cosa evidente anche dalla qualità di diverse scene, dove l'animazione risulta o particolarmente curata o punta a soluzioni dallo stile diverso. Recensione ❯
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Una commedia innocua e a tratti divertente, dallo script che non ci va leggero. Commedia, Francia, Belgio2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una commedia dell'assurdo tratta da una storia vera... o quasi! Espandi ▽
Nella Francia del XVII secolo, quando Luigi XIV è ancora un bambino e a guidare il paese è il cardinale Mazzarino, per l'assassinio di un nobile maresciallo della corona, accoltellato in una città al confine con la Savoia, viene accusata una capra. Da prassi dell'epoca, contro l'animale viene allestito un processo e a difendere l'imputata è chiamato lo spiantato avvocato parigino maître Pompignac, celebre per non aver mai vinto una causa. L'uomo è convinto di aver trovato il caso della vita, ma non sa che per evitare tensioni con l'odiata Savoia da Parigi viene mandato l'avvocato più celebre della nazione, l'imbattibile maître Valvert.
Dopo un incredibile successo nel suo paese, Il caso Josette (che in originale si chiama semplicemente Les chevres!, e il riferimento non è ai soli animali...) arriva anche da noi, dove in realtà la stella Dany Boon non è mai riuscita a brillare.
La chiusa a sorpresa è tanto buffa quanto pretestuosa: ma del resto è tutto il film a essere pretestuoso, e allora tanto vale prenderlo per quel ché, una commedia non esattamente raffinata, per quanto innocua e qua e là (non così) divertente. Recensione ❯
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Questa produzione del balletto più noto di tutti i tempi, che racconta l'amore sfortunato tra la principessa-cigno Odette (Yasmine Naghdi) e il principe Siegfried (Matthew Ball), incanterà sia gli appassionati del genere sia coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del balletto.
La meravigliosa e coinvolgente musica di Cajkovskij si unisce alla fantasia visionaria del coreografo Liam Scarlett e del designer John Macfarlane in uno spettacolo ammaliante, che restituisce tutta la magia di un classico senza tempo. Recensione ❯
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Un ottimo lavoro di ricerca che si fonde alle riprese amatoriali per indagare sull'essenza della Corsa degli Zingari. Documentario, Italia2023. Durata 56 Minuti.
In un piccolo paesino dell'Abruzzo sopravvive un rito crudele al limite della sopportabilità, la Corsa degli Zingari. Espandi ▽
A Pacentro, un comune dell'Abruzzo, ogni anno alla prima domenica di settembre si rinnova la tradizione della Corsa degli Zingari, una competizione che vede i partecipanti scendere da una montagna a piedi nudi su percorsi di terra e sassi per raggiungere la Chiesa dedicata alla Madonna di Loreto. Alcuni vi partecipano da decenni. Altri la affrontano per la prima volta. Ognuno con una propria motivazione.
Un documentario che approfondisce il senso di una tradizione che unisce sacro e profano. Zazzara riesce, con un ottimo lavoro di fusione tra riprese amatoriali anche datate e uno sguardo che sa come cogliere le motivazioni profonde di ogni partecipante, ad offrircene un'immagine che ce ne restituisce l'essenza.
Le testimonianze che Zazzara ha raccolto (utilizzando la tecnica del posizionare tutti in uno spazio neutro e nella stessa collocazione) offrono un'amplissima varietà di motivazioni. Recensione ❯
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Il primo psycho thriller della storia dei cartoni animati, per la regia dell'ottimo esordiente Satoshi Kon. Animazione, Drammatico - Giappone1997. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una giovane cantante sceglie la carriera di attrice, scatenando una serie di omicidi da parte di un suo fan. Espandi ▽
Mima, cantante di poco successo di un trio pop giapponese, le CHAM, lascia il suo gruppo per dedicarsi alla carriera di attrice, esordendo in una pellicola nel ruolo secondario di una ragazza mentalmente instabile. Ma la sua decisione è avvertita da un fan come un tradimento e scatena le sue violente manifestazioni d'ira, fino a efferati omicidi e a una spersonalizzazione della protagonista all'interno della cui mente si insinua un solo e unico sospetto: è forse lei la vera autrice di queste morti? Recensione ❯
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