Un ladro e la sua donna fuggono alle Bahamas per godersi i frutti del loro lavoro. Non immaginano di essere seguiti da un agente dell'FBI. Espandi ▽
Un ladro gentiluomo e la sua bella si ritirano alle Bahamas a godersi i frutti dei loro furti, ma un agente dell'FBI li tampina. Entrano in partita un afromalavitoso e un diamante. Inseguimenti veloci, immersioni notturne, scene di sesso patinato, siparietti comici, esotismo caribico per un prodotto d'evasione di lusso. Recensione ❯
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Harold Lee è un impiegato di banca, vessato e maltrattato dai suoi colleghi che gli impongono di occuparsi del loro lavoro durante il weekend. Harold non trova mai il coraggio di presentarsi alla splendida vicina di casa Maria. Espandi ▽
Harold Lee (John Cho) è un impiegato di banca, vessato e maltrattato dai suoi colleghi ... che gli impongono di occuparsi del loro lavoro durante il weekend... a peggiorare le cose Harold non trova mai il coraggio di presentarsi alla splendida vicina di casa Maria ( Paula Graces) , di cui è innamorato.
Mentre Kumar Patel (Kal Penn) , il suo grande amico, fa di tutto per evitare le responsabilità della vita, "sabotando" tutti i colloqui di lavoro organizzati dal padre che gli impone di intraprendere la carriera di famiglia... esercitare la professione medica .
Durante un normale venerdì sera, Harold and Kumar , fumano della mariujana e vengono colti da una grosso appetito. Recensione ❯
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Pellicola svagata, ma con metodo, che ha la sua ragion d'essere nel personaggio di Chili Palmer, ma che merita comunque una visita, perchè quanto c'è di buono surclassa gli inevitabili difetti. Espandi ▽
Impossibile l'esercizio critico su Be Cool, se si esclude la certezza che John Travolta sia il miglior attore americano degli anni a cavallo tra il XX ed XXI secolo. L'attore possiede quella grazia sublime che è solo di pochi, di Cary Grant, di Marlon Brando, di Sean Connery, per intenderci. Egli attraversa questo sequel di Get Shorty con ironica rilassatezza, padrone assoluto della sceneggiatura, del personaggio, dominando gli altri interpreti, bravissimi, con l'impagabile serenità di chi recita per un dono divino, comunicando il piacere di vivere, che in una pellicola attuale è un autentico miracolo, visti i contorcimenti di interpreti che "soffrono" ridicolmente i loro personaggi. Recensione ❯
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Ancora una volta un telefono al centro e al servizio di una trama tragicamente determinata dalle sue funzionalità. Rispondere per credere. Espandi ▽
Rapita a Los Angeles senza un motivo apparente e rinchiusa in un attico, Jessica ripara un cellulare trovato e, chiamato un numero a caso, s'imbatte in un giovane surfista che si mette alla sua ricerca. Scritto, come In linea con l'assassino, da Larry Cohen, ma con più buchi nella sceneggiatura e un finale che smotta, si riscatta parzialmente con qualche nota umoristica. Recensione ❯
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Stone, da anarchico di destra quale e' nel senso piu' alto del termine, sfida ancora una volta i benpensanti americani e propone loro il ritratto di uno di quei 'principi del male' che ai loro media piace tanto creare. Espandi ▽
Ci sono registi che, a un certo punto della loro carriera, hanno il coraggio di abbandonare temporaneamente la fiction a favore del documentario. Lo hanno fatto maestri come Louis Malle e Wim Wenders, lo fa Oliver Stone con questo ritratto di un altro Presidente (dopo l'assassinio di JFK e la psicopatologia di Nixon). Recensione ❯
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Un commesso playboy di un grande department store compie un delitto. Una donna non proprio bella lo aiuterà in un percorso fra assurdo e gottesco tutto da ridere. Espandi ▽
Lottare per il proprio lavoro, primeggiare, essere il venditore più bravo, e magari uccidere un collega rompiscatole che viene promosso al posto tuo, il tutto con un tocco di follia, di fascino grotesque e tanto humor nero. Questo è l'ultimo film di Alex de la Iglesia, che ha per protagonista, Rafael, un commesso donnaiolo, distinto e fascinoso di quello che una volta avremmo chiamato un "grande magazzino" di abbigliamento (oggi potrebbe essere "Zara"). La competizione per vendere più abiti possibili è serrata, e l'obiettivo è acquisire la posizione di capo reparto. Come sempre però le cose non vanno per il verso giusto, e in un camerino Rafael compie un delitto imprevisto, tutt'altro che perfetto. Recensione ❯
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Ferrara, inizi del 1500, Corte Estense, una delle più illustri del Rinascimento. Espandi ▽
Ferrara, inizi del 1500, Corte Estense, una delle più illustri del Rinascimento.
Pochi mesi dopo la morte del duca Ercole I, si scatenano le gelosie e i rancori sopiti tra i quattro figli: Alfonso erede del ducato e sposo di Lucrezia Borgia , Ippolito, Giulio nato al di fuori del matrimonio, e Ferrante. La vita di corte procede tra festini, lussi e cortigiane.
Durante una festa Ippolito si vede rifiutato dalla bella Angiola a favore di Giulio. Ippolito ordina di sfigurare il fratello che insieme a Ferrante covano vendetta e decidono di congiurare contro Ippolito ed Alfonso... Recensione ❯
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Dramma e melodramma si fondono in un pastiche non privo di emozioni e convenzioni, un film che incalza lo spettatore con sfrontato autolesionismo. Drammatico, USA, Gran Bretagna, Spagna, Canada2004. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In una notte tempestosa del 1933, il diciannovenne irlandese Guy Malyon sta lavorando alla sua scrivania nel St. John's College di Cambridge, quando, bagnata fradicia, fa irruzione nella sua stanza una donna - la più bella che lui abbia mai visto. Espandi ▽
Gioco di donna, segna il ritorno del melodramma più classico, attualizzato dall'esplicita rappresentazione delle passioni e del sesso estremi. Il regista e sceneggiatore John Duigan sa di cosa parla e senza alcuna inibizione mette in scena i miti letterari e mondani che hanno fatto dell'Europa a cavallo tra gli anni 30 e 40 un centro mondiale di sperimentazioni belliche, esistenziali e artistiche. Le ombre di Gertrude Stein, di Jean-Paul Sartre, di Scott Fitzgerald, di William Somerset Maugham, fino a Frederick Forsyth, sono una presenza palpabile, talvolta indigesta, ma non priva di fascino. Si potrebbero elencare all'infinito le fonti di ispirazione di Duigan, non escludendo Douglas Sirk, per quel dolcemente atroce e convenzionale ritratto di donna, ma non di signora. Recensione ❯
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Settembre 1992. Mentre le truppe americane lasciano l'Hunsruck in seguito alla dissoluzione dell'Impero sovietico, grazie a questa stessa dissoluzione Ernst viene liberato dopo aver trascorso due anni prigioniero in Urss. Espandi ▽
Settembre 1992. Mentre le truppe americane lasciano l'Hunsruck in seguito alla dissoluzione dell'Impero sovietico, grazie a questa stessa dissoluzione Ernst viene liberato dopo aver trascorso due anni prigioniero in Urss. Porta con sè un gruppo di tedeschi forzati a rimanere in Kazakistan sotto il regime comunista e che ora fanno ritorno in patria. Uno di loro ha sposato Galina, una giovane donna russa, che andrà a lavorare come domestica in casa di Anton. Mentre la vita di Hermann e Clarissa scorre tranquilla (nonostante il sospetto della presenza di fantami nella casa)grazie al loro rifiuto di numerosi impegni, le acque si agitano in casa di Anton. Recensione ❯
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Apparentemente un "action movie" classico, il film si focalizza sulle emozioni umane e sui dettagli. Thriller, USA, Germania2005. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il dramma di uomo di un "negoziatore" della polizia, in fuga dal dolore dopo il terribile fallimento di una missione. Tornerà in gioco quando a essere coinvolta sarà la propria famiglia. Espandi ▽
Talley è un negoziatore, uno di quelli che parla e tratta con i sequestratori per indurli a rilasciare l'ostaggio. Purtroppo Talley, questa volta fallisce, e diventa autore e vittima di un dramma efferato. Da questo momento, il poliziotto che gestiva missioni impossibili, si ritira a ragione in un piccolo paesino, Bristo Camino, in cui non dovrebbe succedere niente se non la normale amministrazione di poliziotto di provincia. Il rapimento di una ricca famiglia risveglia improvvisamente il dolore del protagonista, che crolla nell'incubo quando vede coinvolta direttamente la propria. Recensione ❯
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Un film sulla vita matrimoniale e i suoi problemi. Racconta della relazione di un uomo sposato con la moglie del suo migliore amico e di come la loro storia sconvolga il delicato equilibrio dei rapporti per culminare in uno scambio di coppie. Espandi ▽
Sembra uno di quei copioni scritti apposta per Robert Redford e Barbra Straisand questo "We don't live here anymore" (Non abitiamo più qui), che in italiano diventa il poco fedele ma significativo I giochi dei grandi. E forse non a caso l'esordio di Curran è stato premiato proprio al Sundance, il festival di Redford, per la sceneggiatura. La storia si racconta in una frase: due coppie di amici, con figli, si incrociano, si scambiano, e anche se dall'esterno possono sembrare simili, sono in realtà diversissime, perché ogni persona è diversa dall'altra e uniche sono le sue emozioni, i suoi sentimenti, i suoi sogni. Recensione ❯
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I fratelli Vanzina puntano sul remake della commedia popolare anni Settanta e rilanciano l'ispettore trash Nico Giraldi, detto Monnezza, portato al successo da Tomas Milian, interpretato ora da Claudio Amendola. Espandi ▽
Il poliziotto Rocky ha seguito le orme del mitico padre, Nico Giraldi, ereditandone anche il soprannome - Monnezza. L'agente è chiamato a smascherare una banda di trafficanti di droga, che ha collusioni con le alte sfere del governo e della polizia stessa, con l'aiuto della sua avvenente collega Betta e di un ladruncolo di periferia, Tramezzino.Seguendo l'onda dei grandi revival dei film trash degli anni '70, i fratelli Vanzina ripropongono le avventure del mitico poliziotto di borgata, Monnezza alias Nico Giraldi, che era stato magistralmente interpretato da Thomas Milian, diretto da Bruno Corbucci. Recensione ❯
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Remake dell'omonimo, celebre film di Aldrich, questo secondo film di Moore perde in intensità e in solidità della trama, concentrandosi sulla spettacolarità, ma riuscendo comunque a divertire. Espandi ▽
Nel 1965 un racconto di Elleston Trevor, "Il volo della fenice", sceneggiato da Lukas Heller, viene portato sullo schermo e diretto da un regista di grande personalità quale era Robert Aldrich. Ne risultò una pellicola che rispettava i canoni del genere avventuroso, non limitandosi a quello. Il film di Aldrich era solido, angoscioso e affascinante. Sottovalutato da una critica come al solito politicizzata, che guardava con sospetto i film avventurosi e che sia pure a fatica aveva riconosciuto il talento di Robert Aldrich. Recensione ❯
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