Il quarto capitolo riacchiappa tutti i fan della serie con un buonumore contagioso. Animazione, Avventura - USA2024. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Dopo sette anni dall'ultimo Cattivissimo Me, Gru, il supercattivo preferito dal mondo intero, diventato agente della Lega Anti-Cattivi, torna al fianco dei Minions per un'entusiasmante, caotica e audace nuova era. Espandi ▽
Durante la riunione degli ex alunni del Licée Pas Bon, la rinomata scuola dei cattivi, Gru reincontra Maxime Le Mal, un superbad che ce l'ha ancora con lui. Gru, la moglie Lucy, le figlie Margo, Edith e Agnes più l'ultimo arrivato, il neonato Gru Jr, si recano nell'amena cittadina di Mayflower, portando con sé i tre Minion Phil, Ron e Ralph. Lì dovranno relazionarsi con una coppia di vicini spocchiosi e la loro figlia adolescente Poppy. Nel frattempo i dirigenti della Lega trasformano cinque Minion in agenti d'élite dotati di superpoteri e Maxime trasforma la sua ossessione per gli scarafaggi in un'arma contro Gru.
Chris Renaud torna alla regia del quarto episodio della saga del Cattivissimo, aggiungendo un nuovo rivale (ma a fine film compariranno anche i rivali dei film precedenti) e un nuovo membro della famiglia di Gru, l'unico figlio naturale e l'unico maschio: di qui forse, l'ossessione che Gru ha nel farsi amare dal neonato.
Il film prosegue a rotta di collo intento a riacchiappare tutti i fan della serie, dedicando almeno un momento o una scena a ognuno dei personaggi che il pubblico ha imparato ad amare. Se non ha la forza innovativa del primo film della serie, mantiene comunque un buonumore contagioso e inoffensivo che piacerà ai suoi spettatori affezionati. Recensione ❯
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Un film che ci sa regalare un mondo tutto nostro nel quale possiamo inventare e aggiustare ciò che vogliamo. Animazione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Harold era un bambino che disegnava il suo mondo con una matita viola. Ora però è un adulto spaesato che fa amicizia con un bambino con la sua stessa immaginazione. Espandi ▽
“Harold and the Purple Crayon” – “Harold e la matita viola” – è il titolo di un celebre libro per bambini uscito nel 1955. Racconta di un bambino capace di creare tutto ciò che immagina, solo disegnandolo con la sua magica matita viola. L’adattamento cinematografico del libro parte da lì. Ma ora Harold ha il corpo di un adulto e l’anima di un bambino. Si ritrova, spaesatissimo, a Providence, nel Rhode Island: con lui i suoi amici Alce – Lil Rel Howery – e Porcospino, Tanya Reynolds. Anche loro passati dall’animazione al mondo “reale”. La loro prima missione è cercare di incontrare il loro creatore, l’autore del libro. Ma si imbattono in Terry, madre di un ragazzino dalla fervida immaginazione, che ha un amico invisibile di nome Carl. Il ragazzino e Harold entrano subito in sintonia. Lo spunto narrativo è l’idea di un adulto spaesato, ingenuo, puro tuffato nel mondo reale. Da questa situazione iniziale, il candore del protagonista illumina tutto il film. Niente di propriamente nuovo sotto il sole. Nessuna gag pare propriamente “nuova”, sorprendente. La regia di Carlos Saldanha, veterano del cinema di animazione dirige senza pecche, ma senza punti esclamativi. Recensione ❯
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Il film segue Riley durante la sua adolescenza mentre incontra nuove emozioni. Espandi ▽
Riley è diventata officialmente una teenager. Il fatto è che con la pubertà la consapevolezza di sé di Riley è andata in crisi, complice anche la scoperta che le sue due migliori amiche, Grace e Bree, andranno in un liceo diverso dal suo dopo l'estate. Al momento però le tre ragazze sono in partenza per un campo estivo di hockey che durerà tre giorni, durante i quali Riley cercerà di farsi accettare da un nuovo gruppo, una squadra di hockey composta da ragazze più grandi che la vedono come una primina un po' "cringe", tranne Viv, la caposquadra, che prende Riley sotto la sua ala. Ma Riley sta provando nuove emozioni e nella sala comandi della sua psiche, finora abitata da Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto, arrivano Ennui, Invidia, Imbarazzo e soprattutto Ansia.
Inside Out 2 fa un ottimo lavoro nel ricreare la confusione e la fragilità emotiva che dominano la testa e il cuore degli adolescenti, divorati da sensi di inadeguatezza e inaciditi dal sarcasmo per nascondere le loro false sicurezze.
Se la regia di Mann è meno pirotecnica e viscerale di quella di Docter, la sceneggiatura crea un crescendo emotivo che culmina in una commozione finale che coinvolgerà anche quei genitori che riconosceranno l'autolesionismo adolescenziale dei loro figli. Recensione ❯
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Un film multi-mediale, multi-piattaforma, multi-generazionale su un artista che ama l'anonimato. Documentario, Animazione - Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che unisce immagini dal vero e animazione per raccontare l'evoluzione di un'artista straordinario: Liberato. Espandi ▽
C'è un artista in tour per l'Europa - Berlin', Parigg', Londr' - con la sua crew che è una comitiva che è una compagnia, e ad ogni tappa ci si deve fare una foto con la sciarpa del Napoli calcio sotto gli skyline metropolitani per liberarli. Ci sono e' cumpagn di questa posse che vanno in giro assieme da anni e che da anni coprono un segreto, però sono liberi di parlare di tutto il resto, di come sono arrivati lì, di quello che sapevano, di quello che hanno imparato e anche di quello che non sanno di avere davanti.
C'è un ragazzo che nun tene padrone tranne la musica che vorrebbe fare e che ancora non gli esce fuori, nonostante la bacchetta del nonno, la band del liceo, l'amore di una mangaka. Ci sono 'o sang' 'e San Gennaro, ll'ov' sott' 'o Castiell', 'o Munaciell', Pulecenell'. E poi c'è Liberato, che è tutte queste cose assieme e nessuna di queste.
La paranza di Lettieri e Liberato è multi-mediale, multi-piattaforma, multi-generazionale. E non sembra avere altre convergenze nel panorama italiano. Recensione ❯
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Un'anteprima della serie televisiva. E la sala cinematografica diventa un luogo d'incontro per i fan. Ma non è cinema e non ha alcuna pretesa di esserlo. Animazione, Giappone2024.
L'avvincente finale di Swordsmith Village Arc e a conoscenza in anteprima dell'attesissimo Hashira Training Arc. Espandi ▽
Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - Verso l'allenamento dei Pilastri - comprende l'episodio 11 dell'Arco de "Il villaggio dei forgiatori di katana" in cui si conclude la feroce battaglia tra Tanjiro e Hantengu, la quarta Luna Crescente, e Nezuko guarisce dal problema del sole. A questo seguirà l'inedito primo episodio dell'arco de "L'allenamento dei Pilastri", in cui avrà inizio l'allenamento in vista della battaglia conclusiva contro Kibutsuji Muzan. Recensione ❯
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Per celebrare il 10° anniversario della celebre serie anime, l'attesissimo film sul mondo della pallavolo continuerà la sfida tra i rivali più amati dai fan, Karasuno e Nekoma. Espandi ▽
Alle nazionali giapponesi di pallavolo studentesca non ci sono seconde possibilità: o si vince o si esce. La partita tra il Karasuno e il Nekoma è l'occasione che Shoyo Hinata stava aspettando, una volta infatti il suo apatico amico Kenma Kozume gli aveva detto che gli sarebbe piaciuto giocare contro di lui in una partita del genere - non una cosa da poco per un ragazzo che non sembra trovare alcun piacere nella pallavolo, nonostante sia un giocatore di grande intelligenza tattica. La sfida tra il Karasuno, ossia la squadra dei corvi, e il Nekoma, quella dei gatti selvatici, viene soprannominata "la battaglia della discarica" e sarà un match tanto combattuto quanto gioioso.
Haikyu!! The Dumpster Battle è un anime sportivo dove non conta tanto la vittoria, quanto l'adrenalina e l'entusiasmo della squadra, e la partita è in fondo un momento di contagioso divertimento condiviso.
Se la produzione, pur pensata per il cinema, rimane di derivazione televisiva, ci sono però passaggi in cui il benemerito studio I.G. ha trovato il budget per sequenze più incisive, dove le figure sono plasticamente deformate nel loro slancio. Ci sono sequenze di grande virtuosismo tecnico che mettono a tacere le banalità di sceneggiatura - che qua e là affiorano stucchevoli - comunicando invece con il più puro linguaggio del cinema. Recensione ❯
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Un buon esempio di innovazione, dalla regia movimentata e dall'animazione ispirata. E con una serie di nuovi personaggi esilaranti. Animazione, USA2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Po deve affrontare una novità: il maestro Shifu non potrà più essere il Guerriero Dragone. Per il panda è il tempo di una nuova avventura e di nuovi amici/nemici. Espandi ▽
Il Maestro Shifu ha una notizia per Po: non potrà più essere il Guerriero dragone ma dovrà scegliere il suo successore. Po non è contento, sia perché il ruolo di Guerriero dragone gli piace, sia perché, nonostante gli sia stato consegnato il bastone della saggezza, non si ritiene in grado di assumere il ruolo di guida spirituale. Il kung fu panda si imbatte in una volpe, Zhen, agilissima e pronta a rubare e a giocare sporco, che lo informa di un nuovo grande pericolo, ovvero la Camaleonte.
La regia di Mike Mitchell è movimentata, l'animazione ha momenti ispirati che si rifanno all'iconografia classica orientale e sequenze a rotta di collo, e la sceneggiatura del trio Jonathan Aibel, Glenn Berger e Darren Lemke, pur non avendo la potenza dirompente e innovativa del primo episodio della saga, costruisce una vicenda facile da seguire e ricca di spunti comici.
Kung Fu Panda 4 è un buon esempio di innovazione nella continuità, che ci insegna ad avere il coraggio di lasciare quello che siamo per diventare quello che saremo e a liberarci dei cattivi maestri, ricordandoci che l'arte del kung fu non è qualcosa che puoi rubare ma qualcosa che ti devi meritare. Recensione ❯
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Un'originale e riuscita avventura fuori dai comfort casalinghi del gattone più amato del grande schermo. Animazione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un lungometraggio d'animazione ispirato al pigro gattone rosso innamorato delle lasagne, creato da Jim Davis. Espandi ▽
Garfield, il pigro gattone che odia il lunedì (giorno del bagnetto) e che fagocita le adorate lasagne, incontra inaspettatamente il trasandato gatto di strada Vic che si rivela essere il padre che lo aveva abbandonato da cucciolo. Insieme a lui, e al fedele amico canino Odie, sarà costretto a lasciare le comodità di casa per lanciarsi in un'esilarante rapina ad alto rischio.
Diretto da Mark Dindal, regista di Le follie dell'imperatore di cui qui ritroviamo anche il cosceneggiatore David Reynolds, Garfield: una missione gustosa è una riuscita commedia che conserva il dna surreale dell'amato felino arancione accordandolo con divertenti elementi della contemporaneità.
Il merito va sicuramente all'impianto produttivo. Ma anche all'animazione che è perfettamente funzionale alla rappresentazione del mondo morbido e ovattato di Garfield. Recensione ❯
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Il film arriverà in esclusiva nelle sale cinematografiche di tutto il mondo come un'epica trilogia di film. I tre film saranno distribuiti da Crunchyroll e Sony Pictures Entertainment in tutto il mondo, esclusi alcuni territori asiatici selezionati tra cui il Giappone. Non c'è ancora una data ufficiale di uscita. L'evento cinematografico in tre parti rappresenta l'arco finale e il culmine della popolarissima e pluripremiata serie anime shonen. Recensione ❯
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Su e giù tra gli stati emotivi di un ragazzo in un film che si porta dietro difetti e intuizioni dell'anime. Animazione, Drammatico, Sportivo - Giappone2024. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia spin-off della serie principale che si concentra sul liceale Nagi Seishiro nel processo di scoperta del suo talento nascosto per il calcio. Espandi ▽
È un giorno come gli altri alla Hakuho University - gli sportivi fanno sport, i bulli bullizzano, gli amanti si amano. E Seishiro Nagi si annoia. Il tedio, l'inedia e la melanconia sono tutto quello che Nagi ha insieme ai suoi videogiochi. C'è solo una persona che crede in lui, Reo Mikage, rampollo miliardario che ha sconfitto l'inedia esistenziale grazie ad una palla calciata dentro una rete. Per Mikage, infatti, il calcio è l'unica cosa che conta ed è l'unica cosa che può smuovere il corpo immoto di Nagi. I due diventano ben presto l'ossatura della squadra universitaria quando un giorno vengono chiamati a far parte del progetto Blue Lock, il visionario programma di allenamento ideato dal misterioso Jinpachi Ego per creare il più forte attaccante del pianeta e far vincere al Giappone la Coppa del Mondo.
Episode Nagi si porta dietro i difetti e le intuizioni dell'anime, tra un disegno a volte poco fluido e delle astrazioni visive che spezzano l'asettico scenario del Lock, presentandoci l'estrema razionalizzazione dello sport più refrattario alla sabermetrica e alle sue tabelle. E se la parte migliore è quella che si concentra sul moto interiore di Nagi, quando si tratta di far centrare il tutto nel flusso della storia principale allora si scade nel semplice recap e fill-in. In attesa della seconda stagione dell'anime e di un nuovo tankobon. Recensione ❯
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L'animazione brasiliana è ancora forte. E questo film ben giostrato lo dimostra. Animazione, Brasile, India2024. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film d'animazione brasiliano che racconta di una coppia di topi che tenta di salire sull'Arca di Noè. Espandi ▽
Tito e Vinni sono un duo musicale di scarso successo. Tito è slanciato, Vinni tarchiato e tutti e due sono dei topolini che vivono alla giornata. Il loro mondo, letteralmente, sta per cambiare: Vinni ha carpito di nascosto il dialogo tra Dio e Noè, con la divinità che ammonisce l'uomo della catastrofe che sta per abbattersi su tutti loro. Il Diluvio Universale è imminente, l'Arca deve essere costruita e gli inviti mandati a tutti gli esseri viventi. C'è solo un problema: Tito e Vinni sono due maschi, e sulla gigantesca imbarcazione solo le coppie di animali potranno trovare rifugio.
Machado (anche sceneggiatore) e Di Leo rimpolpano il mito del Diluvio Universale e il viaggio dell'Arca con anacronismi diretti tra riferimenti a TikTok e selfie, imbevono lo spazio ristretto dell'imbarcazione di tensioni riferite allo sfruttamento delle risorse e alla loro ridistribuzione, caratterizzano le varie razze animali con divisioni tra classi meglio attrezzate per sopravvivere e migranti senza alcuna possibilità di farcela.
È una traccia politica, quella del film, che non tira giù l'intrattenimento ma al contrario lo rende più affilato, pregnante, nell'individuare la posta in gioco come un orizzonte collettivo da raggiungere tutti insieme e per tutti. Recensione ❯
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Le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione del Fosso di Helm, la roccaforte di Arda creata dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Espandi ▽
New Line Cinema insieme a Warner Bros. Animation producono un film d'animazione che fa immergere i fan nella leggendaria battaglia che ha aiutato a dare forma alla Terra di Mezzo e ha gettato le basi per le epiche avventure portate in vita nella trilogia di Tolkien. Recensione ❯
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Arguto e spiritoso, un film dall'insolita dolcezza che affronta le ansie di un bambino. Animazione, Avventura, Commedia - Francia, USA2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film d'animazione che trasmette l'angoscia adolescenziale che affligge la maggior parte di noi e l'amore familiare che può permetterci di vincerla. Espandi ▽
La paura più grande di Orion è il buio, cosa non rara tra i bambini. È quindi ovviamente terrorizzato quando Buio gli fa visita una notte, con l'aspetto di un mostro nero e massiccio ma con una personalità sorprendentemente amichevole e dolce.
Per i bambini è facile sentirsi apprensivi e sopraffatti dal mondo, a dire il vero, è facile anche per molti adulti sentirsi così. Orion e il Buio, un film d'animazione della Dreamworks/Netflix, racconta proprio questo e attacca frontalmente la nozione di paura come stato mentale predefinito.
A prima vista potrebbe sembrare l'ennesimo film di distrazione in computer grafica, ma si tratta di un raro cartone per famiglie ricco di idee e concetti stimolanti. È il terrore esistenziale introspettivo di Charlie Kaufman, ma per i bambini! Quando Orion dice di avere paura del buio, ci si crede. E quando inevitabilmente impara a lavorare con le sue paure invece di scappare da esse, ci si crede ancora di più. Recensione ❯
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La saga di Optimus Prime ritorna all'animazione per i più piccoli, tra scorie del passato e incerti tentativi di rinnovamento. Animazione, Avventura, Azione - USA2024. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il primo film sui Transformers completamente animato in computer grafica che racconta le origini del conflitto tra Optimus Prime e Megatron. Espandi ▽
Nel pianeta Cybertron il sacrificio di Primus consente a tutti i Transformers – alieni dalle sembianze di robot mutaforma - di usufruire dell’Energon per potersi sviluppare. Almeno fino alla guerra con i Quintessenziani, che massacrano i Prime, guerrieri di élite e protettori di Cybertron: a sopravvivere è solo Sentinel Prime, che guida il suo popolo a vivere sotto la superficie del suolo. Scomparsa la Matrice del Comando, l’Energon smette di fluire e solo il lavoro dei minatori, robot privi dell’ingranaggio che consente di trasformarsi, permette di estrarre le risorse residue sottoterra. La speranza è che Sentinel, in uno dei suoi viaggi in superficie, riesca a ritrovare la Matrice e restituire la speranza a Cybertron. Dopo aver saturato l’immaginario collettivo con una lunga serie di film dedicati ai Transformers, l’evoluzione del franchise ha seguito nuove vie: un gradevole e nostalgico spinoff per teenager, Bumblebee, e una sorta di prequel e possibile reboot della saga, Transformers – Il risveglio. Con Transformers One si torna al cinema di animazione e quindi al formato da cui tutto era cominciato, nei lontani anni ’80, quando la Hasbro decise di commissionare a degli scrittori di fantascienza una storia che rendesse più appetibili i pupazzetti da vendere ai ragazzi. La trama elementare e prevedibile mina alla base il coinvolgimento dello spettatore, per nulla agevolato da una grafica piatta, incomparabile rispetto alle impressionanti evoluzioni CGI dei film prodotti da Spielberg. Recensione ❯
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Il terzo capitolo della saga è ambientato in Perù: l'orsacchiotto Paddington si mette in viaggio per andare a trovare la zia Lucy. Espandi ▽
Paddington va in Perù per visitare la sua amata zia Lucy, che ora risiede nella casa per orsi in pensione. Paddington e la famiglia Brown intraprendono un viaggio inaspettato attraverso la foresta pluviale amazzonica e fino alle cime montuose del Perù. Recensione ❯
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