Titolo internazionale | Put Grandma in the Freezer |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi |
Attori | Fabio De Luigi, Miriam Leone, Lucia Ocone, Marina Rocco, Francesco Di Leva Susy Laude, Carlo Luca De Ruggieri, Maurizio Lombardi, Eros Pagni, Barbara Bouchet, Giovanni Esposito, Paolo Bessegato, Nando Irene, Antonello Morelli, Salvatore Costa (II), Francesco Zenzola, Maria Fruci, Ugo Piva, Enrico Chirico, Maurizio Nicolosi, Faouzi Ayari, Cristina Chinaglia, Marco Scuotto, Veronica Filippone, Marco Rossi (II), Manolo Fidanza, Tommaso Auriti, Massimiliano Costanza, Massimo Di Marzio, Fabiana Falciatori, Francesco Lonigro, Maurizio Oliva, Lorenzo Ricci. |
Uscita | giovedì 15 marzo 2018 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,65 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 aprile 2018
Il più incorruttibile e maldestro dei finanzieri, una giovane restauratrice che vive grazie alla pensione della nonna e il rischio di perdere tutto. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Metti la nonna in freezer ha incassato 3,3 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Claudia è una giovane restauratrice che lavora in proprio, con l'aiuto delle due amiche più care. Da mesi ha completato un grosso lavoro per la Sovrintendenza ma la pubblica amministrazione non le paga quanto dovuto. L'unica entrata certa è la pensione della nonna Birgit, ma improvvisamente la nonna muore, e nella mente di Claudia e delle sue amiche si fa strada un insano proposito: surgelare il cadavere dell'anziana signora per continuare ad incassare la sua pensione fino a quando non avranno recuperato il credito loro dovuto. Simone è un incorruttibile maresciallo della Guardia di Finanza intenzionato a smascherare tutti coloro che compiono atti di piccola o grande illegalità.
I sottoposti di Simone sono estenuati dal suo stakanovismo e farebbero qualunque cosa pur di ottenere qualche giorno di riposo. Quando l'integerrimo rimane folgorato alla vista di Claudia, si danno da fare perché i due si rivedano. Peccato che Claudia abbia quel piccolo segreto da nascondere.
I trentenni Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi dirigono Metti la nonna in freezer da un soggetto del produttore Nicola Giuliano e di Fabio Bonifacci, quest'ultimo anche sceneggiatore, tenendo lo sguardo rivolto verso il mondo anglosassone: i titoli di riferimento passano da Getta la mamma dal treno (cui fa omaggio il titolo) a Weekend con il morto. Il contesto però è squisitamente italiano, e la comicità nasce da amare considerazioni familiari a molti: in primis quella che la precarietà abbinata all'insolvenza dello Stato rendono il welfare famigliare l'unica àncora di salvezza. Ma l'iniziativa di Claudia non può piacere a Simone, un Don Chisciotte che si batte contro il malcostume italico ed è determinato a stanare falsi invalidi, cronici evasori e impiegati in cerca di mazzette. Sono dilemmi etici veri, e sono ben costruiti nel dna dei personaggi (e nella sceneggiatura).
L'idea è ottima e lo sviluppo convincente, anche se purtroppo il finale contraddice in parte le premesse. Fabio De Luigi, che interpreta Simone, conquista il primo ruolo complesso della sua carriera comica, e ricambia con sfumature recitative finora mai svelate; Miriam Leone nei panni di Claudia è gradevole e sa gestire anche i momenti slapstick della storia; Lucia Ocone e Marina Rocco completano il quadro con le loro maschere comiche. Ma la vera sorpresa è Barbara Bouchet nei panni della nonna: prima di finire nel freezer dimostra una disinvoltura recitativa sorprendente.
È soprattutto dal punto di vista registico che Metti la nonna in freezer funziona, anche se deve molto (troppo?) all'estetica di Smetto quando voglio. La scelta di dare alle scene e ai costumi una sfumatura uniformemente verdastra fa intuire due forti personalità creative dietro la cinepresa (e ci ricorda il talento di scenografo di Paki Meduri), così come il ritmo veloce e il montaggio agile di Giancarlo Fontana smarcano questa commedia dalla mediocrità di molto cinema contemporaneo. C'è molta cura in tutte le inquadrature (la fotografia è di Valerio Azzali, il piglio fumettistico è dei due registi), e la colonna sonora, che mescola i Mamas and Papas con Vivaldi, Pete Townshend con Mozart, Moriarty con Umberto Tozzi, crea un sound irriverente (ben amalgamato alle composizioni originali di Francesco Cerasi) tutt'altro che surgelato.
"Come reagirebbe nel 2015 un essere umano medio strangolato da un lavoro stressante, dalle ritenute e dal canone Rai in bolletta se il proprio padre si fingesse morto?". Se lo chiedevano sul loro blog Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, giovani registi e autori materani, dopo aver visto lo spot di una marca di supermercati tedeschi in cui un nonno sotto Natale si fingeva morto per attirare a casa propria la famiglia sparsa per tutta la Germania. Immediatamente il loro pensiero era corso a quel welfare famigliare che sostiene moltissimi giovani e meno giovani attraverso la crisi devastante e la precarietà endemica, senza il quale probabilmente molti finirebbero sul lastrico. Erano già perfetti per dirigere Metti la nonna in freezer, commedia romantica in cui una restauratrice che attende da tempo di essere pagata dallo Stato per il lavoro svolto decide di surgelare la nonna appena defunta invece che denunciarne il decesso perché, se le venisse a mancare la pensione dell'anziana signora (tedesca, guarda caso), dovrebbe chiudere bottega.
Fontana e Stasi, amici "fin dai tempi di Windows '95", hanno alle spalle una laurea in Comunicazione e Discipline dello Spettacolo, alcuni corti dal taglio satirico e parodistico, uno speciale sui 150 anni dell'Unità d'Italia per Sky, i promo di X Factor e una collaborazione (come autori e registi) al programma di Sabina Guzzanti "Un due tre stella".
Nel 2013 facevano parte della squadra creativa de "Gli sgommati" e del programma comico "Neri Poppins" di Neri Marcorè, e nel 2014 debuttavano con un lungometraggio cinematografico a episodi, Amore Oggi, che denunciava in forma di commedia la volgarità dell'Italia attuale.
Metti la nonna in freezer nasce da un soggetto di Nicola Giuliano e Fabio Bonifacci, che firma anche la sceneggiatura, e racconta le disavventure della restauratrice di cui sopra e del maresciallo della finanza che se ne innamora. I protagonisti sono Miriam Leone e Fabio De Luigi, affiancati da un duo di attrici brillanti come Lucia Ocone e Marina Rocco e da un'inedita Barbara Bouchet nei panni della nonna surgelata. "Quello che subito abbiamo ravvisato, leggendo la sceneggiatura di Bonifacci, era la possibilità di addentrarci in un territorio che da sempre desideravamo esplorare: la black comedy", raccontano i due autori nelle note di regia. "Un territorio di mezzo, nebbioso e incerto, che ci metteva davanti ad una doppia sfida: da un lato, il confronto con una lunga tradizione di film, profondamente connaturati alla cultura dei Paesi anglosassoni (da Arsenico e vecchi merletti a Funeral Party a Ladykillers); dall'altro, la messa in scena di una storia totalmente italiana, da girare però con l'ironia feroce tipica di una cultura completamente diversa dalla nostra".
"Una storia del genere poteva essere raccontata in diecimila modi diversi, e noi abbiamo scelto qualcosa che oscilla tra il verosimile e la favola, la fissità e l'accelerazione improvvisa, la risata e la suspense", continuano. "Insomma, abbiamo cercato di creare qualcosa di rassicurante e al tempo stesso di imprevedibile, come un sacchetto di biglie, o un pupazzo a molla".
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Fontana e Stasi, giovane coppia di registi che nel 2014 aveva esordito nella (discreta) commedia ad episodi “Amore oggi”, ci riprova con questa black comedy basata su un fatto vero, che Fabio Bonifacci ha sceneggiato cercando – non sempre con cuccesso - di tener viva l’attenzione per tutti i 100 minuti del film. La trama peraltro è semplice: una giovane e bella restauratric [...] Vai alla recensione »
Claudia, un'avvenente restauratrice di opere d'arte , riesce a tenere aperta la sua attività e a dare uno stipendio anche alle sue amiche collaboratrici, grazie alla ricca pensione della nonna Birgit, interpretata da Barbara Bouchet. Questa manna, però, è destinata a finire alla morte della nonna stessa; Claudia, assieme alle sue due collaboratrici, per poter riscuotere [...] Vai alla recensione »
La black comedy non è genere usualmente frequentato dal cinema italiano. Sia accolta quindi con favore questa prova di due giovani cineasti, all’esordio sul metraggio lungo. Li aiuta un affiatato quartetto (De Luigi, Leone, Ocone e Rocco), che senza strafare asseconda la verve comica e surreale della pellicola. Semmai l’opera soffre di uno script un po’ leggero, [...] Vai alla recensione »
Uni incorruttibile maresciallo della finanza ed una giovane ( e bellissima ) restauratrice d' arte incrociano senza volerlo le loro strade , ma a causa dell 'occultamento della nonna defunta, la loro relazione viene inizialmente interrotta, ma dopo il risanamento della bizzarra situazione causata dagli eventi che appaiono nel corso della vicenda, i protagonisti formano una coppia [...] Vai alla recensione »
Il maresciallo Simone Recchia è un finanziere incorruttibile che da quando è stato lasciato dalla moglie si dedica completamente al lavoro. Claudia gestisce una società di restauro d’opere d’arte assieme alle sue amiche Rossana e Margie e il solo modo che ha trovato per pagarle, e quindi rimanere aperta, è sfruttare la cospicua pensione di sua nonna Birgit.
Una nuova divertente commedia con protagonista il ben noto Fabio De Luigi (cresciuto in quel di Mai dire Gol) e una splendente Miriam Leone (ex Miss Italia). Il tema centrale su cui si basa la pellicola è il fisco e l’operatività della Guardia di Finanza in Italia. Quanto siamo ligi al nostro lavoro? Cosa siamo disposti a fare pur di far prevalere [...] Vai alla recensione »
Commedia non banale, che si muove attorno a un tema enorme – la precarietà e la difficoltà a trovare risposte in uno Stato per lo più assente, quando non colluso o ingiusto – senza però scegliere mai la strada della commedia sociale. Una farsa ben orchestrata sulla quale però pesa una prima parte incomprensibile e piatta all’inverosimile.
Sono state le critiche e la citazione Humor nero a comvincermi ad andare al cinema a vederlo. Ma questo film dal montaggio agile e nervoso (non la regia che latita nel dirigere i tempi comici) non andava visto poichè vive, come molto altro cinema italiano, su di UNA idea che viene benissimo illustrata già nei TRAILER. Basta vedere quello perchè c'è già tutto mentre [...] Vai alla recensione »
Cosa può fare una persona se aspetta dei pagamenti dallo Stato e questi non arrivano mai per qualche cavillo legale? Cerca delle alternative per la propria sussitenza. Ed è quello che succede alla protagonistra (Miriam Leone) della commedia "Metti la Nonna in Freezer" che da anni svolge la propria attività di restauratrice insieme a due amiche grazie all'aiuto [...] Vai alla recensione »
Effettivamente la vis comica c'è. Si fanno sane risate dall''inizio alla fine (anche se a volta un po' amare). E' una commedia all'italiana, senza pretese, ma che in modo divertente e leggero, un po' paradossale e macchiettistico, affronta un elemento drammatico della nostra società italiana attuale. Lo stato è il primo farabutto, pretende dai suoi cittadini [...] Vai alla recensione »
Una cosa è la denuncia sociale di un problema, altra cosa un film in forma di commedia che pretende di ruotare assai gratuitamente attorno ad una denuncia sociale. A mio parere questo film è lontano, e di molto, da raggiungere lo scopo: intendo di essere un "film". Perché non è divertente, non è intelligente, fa sbadigliare.
Non merita commento è già tanto essersi sottoposti al supplizio di vederlo
Commediola degli equivoci, dolceamara. Situazioni e gags un po' già viste, già sentite, un po' noia, insomma. Lei troppo bella. Vedermela con quel tontolone... Mi stonava troppo.
L'idea di base non è male, ma la sceneggiatura si limita al solito tran tran macchiettistico di quasi tutta la comicità italiana. Comunque alcuni momenti sono gradevoli. Eppure la Leone oltre che bella è veramente brava ( e sa spaziare da ruoli comici ad altri drammatici come nella serie non uccidere in modo pregevole ) e la Ocone è una bella spalla.
stop. il cinema italiano è finito. e con esso l'Italia stessa che si merita tutto ciò che sta vivendo.
idea carina, svolgimento presto deludente causa sceneggiatura modesta e regia incolore, fabio de luigi ha sempre la stessa faccia e la stessa recitazione da avanspettacolo qualunque personaggio interpreti. Situazioni grottesche anche per una commedia. Delusione presto tramutata in noia. E' questo il meglio che la commedia italiana puo' proporre ?
Questo film conferma che il cinema italiano è ormai da anni arrivato al capolinea. Speravo in un film frizzante con una regia innovativa vista la giovane età dei due autori, ma ho rivisto la trita operazione da fiction televisiva che da anni ci perseguita nelle sale cinematografiche. Ho trovato il film molto ripetitivo, stanco nella recitazione e con una sceneggiatura piuttosto [...] Vai alla recensione »
Un film commedia che strappa più di una risata. Leggero ma simpaticissimo.
Non mi è piaciuto, l'ho trovato piuttosto semplice, banale, molto esile di sceneggiatura e poco, anzi per niente, divertente.
La Bouchet è una grande attrice. Che c'è di 'sorprendente' nella sua "disinvoltura recitativa"?! Magari hai un pregiudizio su di lei, forse per la sua età?
Sono talmente deluso che mi obbligo a scrivere una critica, in quanto non sono riuscito a vederlo tanto mi hanno infastidito le forzature sia recitative che di regia. Non ho alcun dubbio che io lo avrei girato meglio e recitato meglio. Ho letto nelle scene il fatidio di Miriam Leone a girarle. Sarebbe stato meglio secondo me rendere meno grottesche le scene, darle più realtà (in quanto [...] Vai alla recensione »
film carino, storie di miserie, concordo con molti utenti.
Commedia all'italiana che funziona. Divertente, attuale, ben recitata, ben girata, ecc.... non posso che consigliarne la visione a chi vuole passare quasi due ore in relax divertendosi con il grande De Luigi, la bella (e brava) Miriam Leone e il resto del cast.
Il film ha gran ritmo ed è ben scritto. Miriam Leone sembra un'attrice comica consolidata. La regia è riuscita a privare Fabio.De Luigi (fantastico!) del ruolo macchiettistico in cui era confinato. Musiche puntuali e precise. Segue tutte le regole della commedia, mantenendo sofisticata ironia ed originalità. Citazioni stilistiche a volontà e ottima fotografia. Consigliatissimo!
(visto in anteprima). Commedia divertentissima con una coppia (Fabio De Luigi e Miriam Leone) veramente simpatica. E' un film che fa ridere tanto.
Una bellissima black comedy diretta magistralmente dai giovani Stasi e Fontana. Ironia intelligente, graffiante e mai scontata. Bellissimo cast... Da vedere assolutamente.
Evviva Barbara Bouchet, che si fa strapazzare. La sua faccia spunta nel congelatore da dietro i tortellini, l'accomodano seduta perché per il lungo non entra. La surgelano, la sgelano quel tanto che basta per metterle tra le mani le carte del burraco, e poi di nuovo nel freezer ("tanto non è che ce la dobbiamo mangiare"). Morta, e non denunciata come tale perché la nipote con la pensione della vecchia [...] Vai alla recensione »
L'Italia dell'oggi che avanza. Mutante come Barbara Bouchet trasformata in rugosa vegliarda, defunta e scaraventata nel freezer dalla nipote Miriam Leone che la imbosca per continuare a incassarne la pensione. Ma ci scappa l'amore per Fabio De Luigi, finanziere incorruttibile, ostinato e stakanovista; e man mano che la passione progredisce quel surgelato diventa sempre più ingombrante e pericoloso, [...] Vai alla recensione »
Fabio De Luigi è una guardia di finanza tutta d'un pezzo, con una desertica vita personale che si traduce in cinque anni di ferie arretrate e nel tiranneggiare i sottoposti. Miriam Leone è titolare di una piccola ditta di restauri d'arte con due fedeli collaboratrici, la cui sopravvivenza dipende - per via dei crediti che non si riesce a riscuotere dalla pubblica amministrazione - dalla pensione della [...] Vai alla recensione »
Ahi, ahi, non basta una buona idea di partenza per reggere un intero film. La restauratrice Claudia attende invano 160mila euro dalla Sovrintendenza. Cosi quando nonna Birgit muore, la infila nel congelatore per tenersi i 4mila euro della pensione. Ma il finanziere innamorato Simone la tampina, lei va in tilt. Si ride poco nonostante la simpatia di Fabio De Luigi.