Metti la nonna in freezer

Anche le nonne possono tornare utili...

Fabio De Luigi è una guardia di finanza tutta d'un pezzo, con una desertica vita personale che si traduce in cinque anni di ferie arretrate e nel tiranneggiare i sottoposti. Miriam Leone è titolare di una piccola ditta di restauri d'arte con due fedeli collaboratrici, la cui sopravvivenza dipende - per via dei crediti che non si riesce a riscuotere dalla pubblica amministrazione - dalla pensione della nonna Barbara Bouchet. Va da sé che, a parte l'autentica devozione, l'eventuale morte della nonna sarebbe una calamità. E da qui tutto muove, come non è difficile intuire dall'irriverente titolo del film di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi. La riuscita della black comedy deve molto al cast, brillante soprattutto nei ruoli secondari (i finanzieri, le amiche restauratrici). Spunta però il solito pensierino. Sordi al posto del simpatico Fabio De Luigi avrebbe impresso all'equivalente spunto di emergenza sociale un'accelerazione più graffiante.
Da La Repubblica, 15 marzo 2018


di Paolo D'Agostini, 15 marzo 2018