Titolo originale | The Ladykillers |
Anno | 2004 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Ethan Coen, Joel Coen |
Attori | Tom Hanks, Irma P. Hall, Marlon Wayans, J.K. Simmons, Tzi Ma, Ryan Hurst Diane Delano, George Wallace (II), Stephen Root. |
MYmonetro | 3,07 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 26 marzo 2018
Premessa: I Coen sono i Coen. Tautologico ma vero. Perche' qualsiasi materia tocchino, ivi compreso il remake come in questo caso, la trasformano in un oggetto prezioso per raffinatezza e cinefilia. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Ladykillers ha incassato 2,8 milioni di euro .
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Premessa: I Coen sono i Coen. Tautologico ma vero. Perche' qualsiasi materia tocchino, ivi compreso il remake come in questo caso, la trasformano in un oggetto prezioso per raffinatezza e cinefilia. "La Signora Omicidi", un classico che pero' oggi e' difficile poter rivedere diventa l'occasione per raccontare con sottile ironia il Sud degli States rivisitandone la cultura musicale come era stato fatto in "Fratello dove sei?" Questa volta offre ai due fratelli la lama affilata del suo versante istrionico un nuovo acquisto: Tom Hanks. Il quale veste i panni di un sedicente letterato dai modi seducenti al fine di introdursi in casa di un'anziana signora di colore e sfruttare la contiguita' della sua cantina con il caveau del locale casino'. L'unico difetto dei Coen, perche' ne hanno uno, e' quello di sapere di essere colti e di non perdere occasione per dimostrarlo. questa volta pero' il divertimento non viene soverchiato dal sapere tanto che vi possiamo suggerire di seguire un personaggio importante ma che potrebbe non sembrare tale: il gatto. Fatelo e non ve ne pentirete. Cosi' come farete bene a seguire tutti i titoli di coda. e' dal tempo dei "Blues Brothers" che non si aveva un finale musicale cosi' 'vivo'.
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Non lasciatevi impressionare dalle critiche dei duri e puri, o dal giudizio negativo espresso dalla critica: questo Ladykillers (remake de "La signora omicidi" del 1955) ha un'impronta tipicamente e marcatamente grottesca, surreale e beffarda. Una brillante commedia-noir ben diretta dai più talentuosi fratelli che il cinema abbia mai avuto.
I fratelli Ethan e Joel Coen alla regia di questo spassoso film affidano la buona sorte ad un attore di grande prestigio qual è Tom Hanks nella parte del professor Goldthwait Higginson Dorr III, che deve vedersela con la signora Marva Munson, l’ottima interprete Irma P. Hall. Per chi ha visto 50 anni prima “La signora omicidi” il titolo è sembrato nuovo, ma questo perché nel 1955 i film portavano il [...] Vai alla recensione »
Tom Hanks ed i fratelli Coen ed allora ecco gli ingredienti per un gran bel film, semplice, gustoso ed elegante. La storia per farla in breve è quella di un gruppo di criminali che per realizzare il colpo hanno bisogno di una base logistica: la casa di un’anziana signora di colore. Ma una storia semplice diventa in mano ai Coen e grazie all’interpretazione eccezionale di Tom Hanks [...] Vai alla recensione »
Mississippi, anni '50. La casa di una gentile vecchina tutta chiesa e nostalgia per il marito defunto (Irma P. Hall) diventa il covo di una gang di banditi improvvisati. Il leader, un buffo tipino pseudointellettuale dal verbo forbito (Tom Hanks), progetta il colpo della vita ma forse sbaglia nella scelta dei compagni e del luogo di ritrovo. La padrona di casa, tanto buona e inoffensiva, gli metterà [...] Vai alla recensione »
Una commedia grottesca, irriverente e insolita. Già dall'inizio si rimane incantati dai paesaggi sud Usa e dalla musica simil-country. Una vecchina di colore, zoppicante e brontolona, probabilmente troppo stereotipata è il primo personaggio che compare in scena. Anche se è il remake di un film inglese del 1955 i Coen ci mettono del loro, cambaindo scenografie, il comportamento e la razza della vecchia [...] Vai alla recensione »
Già dai titoli iniziali si vede che c'è qualcosa di strano, rispetto al solito, in questo lavoro dei Coen, remake del film del 1955 La signora omicidi di Alexander Mackendrick (non che gli altri non siano strani, diciamo pure uno strano nello strano): scritte che scorrono su un particolare sfondo animato, una cosa un po' insolita.
"Ladykillers" è una garbata commedia nello stile dei Coen, ma stavolta un po' sottotono. All'improvviso, verso la fine, cambia registro e vira verso l'umorismo nero, ma sempre imperniata da una sostanziosa morale. Tra gli attori si distinguono sicuramente Hanks ma soprattutto Wayans, tanto bravo quanto fastidioso è il suo personaggio. Poco brillante e molto stereotipata.
All'inizio mi aveva deluso, ma l'ho rivisto da poco, e, porca miseria, è fantastico. Una storia carina, battute divertentissime. Consigliatissimo per passare un'ora e mezza di completa felicità. Cohen grandi come sempre!
a me è piaciuto molto..e tom hanks così come il doppiatore italiano han fatto una prestazione super! poi il finale è super! i coen son sempre bravi!
I fratelli Coen sono riusciti a sfornare un altro valido film
E' un film abbastanza carino, cioè la trama non è un granché, eppure il contenuto è più che discreto. Salvo comunque alcuni punti: 1) L'interpretazione straordinaria di Tom Hanks. La prima volta che lo vidi rimasi steso, perchè non sembra neanche lui. Ecco perchè considero Tom Hanks uno dei più grandi attori del cinema insieme a Robert [...] Vai alla recensione »
Ai fratelli Coen tocca il destino dei primi della classe. Indiscussi campioni di categoria nella commedia nera, appena fanno un "compito" al di sotto del 10 vengono sgridati e ammoniti proprio dai fan più accaniti, subito pronti a sospettare che stiano perdendo la vena. E' avvenuto con il penultimo film, "Prima ti sposo, poi ti rovino", e potrebbe ripetersi ora (almeno a giudicare dagli umori registrati [...] Vai alla recensione »
Cannes molto divertente, molto americano: bisogna conoscere bene il Sud degli Stati Uniti per apprezzare l'ironia con cui Joel e Ethan Coen ne descrivono personaggi, costumi, umori in The Ladykillers (in concorso), rifacimento de La signora omicidi del 1955 con Alec Guinness. Risuonano le vecchie canzoni; sul Mississippi passa lento un battello carico di spazzatura, diretto all'isola in mezzo al grande [...] Vai alla recensione »
Si può arricciare il naso, solo un po’ naturalmente, davanti all’ultimo film dei famosi fratelli Joel e Ethan Coen, autori di film immemorabili per cinefili (meno per il pubblico), quali Barton Fink, che nell’atmosfera entusiasta e vivace dei 1991 spinse una giuria particolarmente controcorrente a assegnagli tre premi, Palma d’oro, miglior regia, e quello di miglior attore al protagonista John Turturro? [...] Vai alla recensione »
Sulla chiatta dei rifiuti che scorre lenta e regolare sul Mississjppi cadono i cadaveri, quelli degli allocchi compari criminali che si ammazzano l’un l’altro. L’insopportabile gatto di casa ha la maschera antigas e (Irma P. Hai, premio speciale a Cannes) sconfigge, a colpi di paradosso, giustizia, fede e un manipolo di rassegnati poliziotti. Nonché i truffatori da black comedy che si riuniscono in [...] Vai alla recensione »
«Let Your Light Shine on Me», canta la tenace Marva Munson (Irma P. Hall) alla fine di The Ladykillers (Usa, 2004, 104’). Insieme con i fratelli e le sorelle in Cristo, invoca luce e salvezza su di sé, oltre che sulla sua piccola città. E ne ha ben motivo. Certo, il posto, sembra tranquillo. In giro non ci sono brutti ceffi (a parte qualche fanatico dell’hiphop).
Con l’anno 1955, la Gran Bretagna era da poco uscita dall’austerità bellica e postbellica fitta di tessere del razionamento, a Londra erano ancora ben visibili i segni dei blitz aerei tedeschi, i laburisti (che avevano vinto le elezioni nel 1945) avevano ceduto il posto ai conservatori (nel 1951), Elisabetta era stata incoronata regina nel 1953 con una diretta televisiva che in pochi mesi aveva fatto [...] Vai alla recensione »
Là dove scorre il placido e immenso Mississippi si prepara un colpo da prima pagina. II professor Dorr (Tom Hanks) e i suoi quattro improbabili compagni stanno per mettere le mani su un colossale grisbi, contenuto nella cassaforte del locale casinò. Già, ma come entrare nel sorvegliatissimo antro che custodisce tanto ben didio? Semplice: basta scavare un lungo tunnel, con partenza da un’abitazione [...] Vai alla recensione »
Una questione turba la solitamente placida critica cinematografica italiana: «Non è che abbiamo esagerato a definire grandi autori i Coen?». È partita così una campagna di demolizione all’insegna di «Il loro film migliore è stato il primo, Blood Simple», oppure: «Il loro amico e sodale Sam Raimi è mollto più bravo (di loro)». Esagerazioni per amor di polemica, naturalmente.
La «Signora Omicidi» esiste solo in Italia: è la traduzione sbagliata, ma geniale, del titolo The Ladykillers (che alla lettera significa «gli assassini della signora»). Lo pensò, nel lontano 1955, chi importò nel nostro mercato quel gioiellino della commedia inglese anni '50, nota con il nome (dagli studi nella periferia londinese dove i film venivano girati) di «commedia di Ealing».
Mettiamola così: se i fratelli Coen si mettono a fare film non da fratelli Coen, saranno ancora i fratelli Coen? Dietro il bisticcio, il problema è serio. Si tratta di concedere o meno a due fra i massimi autori di oggi il diritto di abbassare il tiro sfornando film di pura (ma strepitosa) confezione come Prima ti sposo, poi ti rovino e ora Ladykillers , remake della Signora Omicidi , celebre commedia [...] Vai alla recensione »
Prendiamola da un’angolazione insolita: Torn Hanks contro Alec Guinness. Il senso di Ladykillers è tutto lì: nella voglia di un divo uno dei pochi, veri divi sopravvissuti alla svolta del millennio e alla fine del cinema classico di misurarsi con un monumento della recitazione. C’è di tutto, in questa sfida: l’America contro l’Inghilterra (quindi la figlia contro la madre, in un conflitto edipico [...] Vai alla recensione »
Molto divertente, molto americano nell'ironia esercitata su personaggi, umori, costumi del Sud degli Stati Uniti, molto abile nelle variazioni ideate rifacendo La signora omicidi, 1955, con Alec Guinness e Peter Sellers, ma con un difetto, una mancanza. Joel e Ethan Coen, anche nei loro film più comici, hanno sempre dato alle risate un senso forte e sardonico di critica sociale o di costumi: in Ladykillers, [...] Vai alla recensione »
Non sparate sui fratelli Coen. Bisogna essere davvero ingenerosi e molto miopi per non vedere che anche in un film d’occasione come Ladykillers , remake dell’inglesissimo La signora omicidi , gli autori di Barton Fink riversano tesori di inventiva e di personalità. A partire dall’ambientazione, un paesetto del Mississippi, e dal disegno dei personaggi: una banda di dementi che affittano la cantina [...] Vai alla recensione »
La rinuncia più incomprensibile nella sceneggiatura rielaborata da Ethan e Joel Coen su quella della Signora omicidi di William Rose è quella al ruolo centrale e inconsapevolmente attivo che la vecchia signora Wilberforce assumeva nel piano criminale dei suoi ospiti. Era cioè lei a ritirare il malloppo dal deposito bagagli della stazione di St. Pancras, lei della quale (pensava acutamente e giustamente [...] Vai alla recensione »
Si sa che i fratelli Coen amano gli idioti. Non gli idioti grandiosi alla Dostoevskij ma i veri imbranati, dalla stupidità insondabile che abbondano nei loro film: dai criminali catastrofici di Barton Fink agli inetti ladridi bambini di Arizona junior, ai balordi rapitori di Fargo, i registi contemplano i propri scemi con un affetto misto a divertimento.
Un film del fratelli Coen è sempre un avvenimento, anche quando, come in questo caso, il soggetto non è scritto da loro ma deriva da una vecchia pellicola di Alexander Makendrick. La signora omicidi, con Alec Guinness e un giovane e paffuto Peter Selers. Spostata l’ambientazione dall’Inghilterra del 1955 al profondo Sud degli Stati Uniti dei giorni nostri, la vicenda non cambia: un gruppo di finti [...] Vai alla recensione »
All’ultimo Festival di Cannes, politico come tutte queste manifestazioni, la commedia gialla Ladykillers (cioè sciupafemmine, non assassini di signore) ha preso il secondario Premio - non il primario Gran premio della giuria. Non meritava nemmeno quello, ma era firmato dai Coen, esponenti della esigua Hollywood che accetta di partecipare in concorso, anziché fuori, quindi da confortare per il suo [...] Vai alla recensione »
Nello strampalato verdetto dell'ultimo festival di Cannes spunta anche la sigla dei fratelli Coen, proprio quando, però, l'inventiva sembra diventata inversamente proporzionale al manierismo: Ladykillers, remake de La signora omicidi del '55, si va a piazzare ai livelli più bassi della loro filmografia, e non solo perché decisamente inferiore alla rinomata commedia con Alec Guinness.