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Jack Altieri è un giovane restauratore che va a Venezia per restaurare un quadro del '500 che raffigura Medea Carpi, una donna accusata di stregoneria, rinunciando così alle sue vacanze. Appena arrivato una ragazza viene trovata assassinata e il commissario Gianzi inizia a sospettare dell'artigiano. Quest'ultimo però comincia ad impaurirsi solo quando viene ucciso l'assessore ai beni culturali. Recensione ❯
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Gigi d'Alessio, cantante spacciato per il Di Caprio napoletano, è fidanzato con Mara, ma va a letto con Anna. Intorno a questo dato di fatto si canta ... Espandi ▽
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Per rivivere la spensieratezza, l'allegria, la musica, l'umorismo e il sentimento degli anni '50 a Capri. Espandi ▽
Una miniserie in quattro puntate ambientata in estate, a Capri, negli anni '50. Per rivivere la spensieratezza, l'allegria, la musica, l'umorismo e il sentimento di quel meraviglioso periodo. Recensione ❯
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Aprile è un mese decisivo nella vita di Moretti. Le elezioni vinte dal Polo nel '94 (la vicenda per lui peggiore: si fa l'unica "canna" della sua vita); quelle vinte dall'Ulivo nel '96; soprattutto la nascita del figlio. Espandi ▽
Aprile è un mese decisivo nella vita di Moretti. Le elezioni vinte dal Polo nel '94 (la vicenda per lui peggiore: si fa l'unica "canna" della sua vita); quelle vinte dall'Ulivo nel '96; soprattutto la nascita del figlio. In questo contesto il regista scrive un diario, molto più vero di Caro diario. È indeciso se fare un documentario sull'Italia oppure un musical ambientato in una pasticceria. Nel frattempo sua moglie è incinta e tutto viene preparato per la nascita del bambino. Vediamo Emilio Fede esultare per il successo del Polo e Berlusconi pronunciare il discorso della vittoria. Moretti, uomo di sinistra dichiarato, assesta così due colpi al cerchio (di destra) e uno (piccolo) alla botte (di sinistra): come quando vede D'Alema in TV subire Berlusconi e lo incita a reagire. Recensione ❯
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L'Avvocato Massimo Ripanti si divide tra le udienze e le indagini sui casi in cui sono coinvolti i suoi clienti, aiutato dal figlio Fabrizio. Recensione ❯
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Al suo secondo film il regista teatrale Orlando accentua la sua vena fantastico-surreale nella storia di Aldo (Mastandrea) e Pino (Giallini), romani che vivono a Torino. Espandi ▽
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Il film nasce dalla lettera di un ragazzo (Gianluca) rinchiuso in un carcere in India, spedita ad una amica, Titti (la protagonista del film è anche la vera destinataria della lettera). Espandi ▽
Il film nasce dalla lettera di un ragazzo (Gianluca) rinchiuso in un carcere in India, spedita ad una amica, Titti (la protagonista del film è anche la vera destinataria della lettera). Le immagini sono attraversate da una voce fuori campo che accompagna lo spettatore, testimone della distanza tra una prigioniera voce disperata ed un altrettanto disperato silenzio: quello di Titti che incapace di reagire si stringe il braccio con un laccio di gomma e si buca. Bombay: Arthur Road Prison non è una denuncia, né una condanna, ma un luogo in cui Manuli ha la capacità di condensare, senza temporali logiche o gerarchie di valori, un senso di solitudine e sconfitta Recensione ❯
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Un'occasione per i Citti di parlare dei "senza casa" con la poetica caratteristica dei loro film. Con una strizzatina d'occhio a Miracolo a Milano e protagonista il noto showman televisivo Fiorello, per la prima volta sul grande schermo. Espandi ▽
Nella magica armonia del "Villaggio Felice" - di nome e di fatto - arriva Salvatore, nipote del Totò di Miracolo a Milano, che distribuisce a tutti delle boccettine colorate il cui liquido rende reale i sogni di chi lo beve. Tra gli altri, quelli di Peppe e di Maria che ne è pazzamente innamorata. Come in ogni favola, però, l'incantesimo si rompe... Recensione ❯
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In una remota città una banda di guerriglieri e un gruppo di poliziotti patteggiano una tregua per guardare insime dall'unica televione del paese l'ultimo incontro di qualificazione per i mondiali di caldio del 1994 negli Stati Uniti: Colombia-Argentina. Espandi ▽
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Il film è al contempo un documentario, un road-movie e un diario di lavorazione. Lo spunto è il viaggio di una piccolissima troupe italiana da Buenos Aires alla Terra del Fuoco, alla ricerca di volti, storie e ricordi dell'emigrazione europea in Argentina. Lungo un percorso di 4.000 km il regista e i suoi collaboratori incontrano immigrati italiani, polacchi, olandesi, belgi, russi, croati, sloveni e spagnoli pronti a raccontare le proprie vicende. Ma, intrecciate alle sequenze documentarie, si trovano scene narrative attraverso le quali il film racconta la storia di un autore impegnato nella lavorazione di un film, mostrando i suoi sentimenti di distacco e nostalgia, i suoi rapporti con la troupe, il suo amore per una giovane donna. È finzione o realtà? Recensione ❯
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L'argomento centrale del film è una riflessione "a quattro mani" sul lavoro del cinema, "costruita" insieme ad un regista - la cui prassi di lavoro ed elaborazione teorica hanno sempre rappresentato un fondamentale punto di riferimento - con l'attenzione particolarmente focalizzata sulla attuale situazione del cinema indipendente. Recensione ❯
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Raz assolda coppie inquiete per farne dei killer. Ci prova con Bova-Schiavo che però alla fine lo tradiscono. Tutto per mettere insieme i due superbel... Espandi ▽
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