Anno | 1998 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 14 minuti |
Regia di | Davide Manuli |
Attori | Titti Ettori . |
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Il film nasce dalla lettera di un ragazzo (Gianluca) rinchiuso in un carcere in India, spedita ad una amica, Titti (la protagonista del film è anche la vera destinataria della lettera).
CONSIGLIATO N.D.
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Il film nasce dalla lettera di un ragazzo (Gianluca) rinchiuso in un carcere in India, spedita ad una amica, Titti (la protagonista del film è anche la vera destinataria della lettera). Le immagini sono attraversate da una voce fuori campo che accompagna lo spettatore, testimone della distanza tra una prigioniera voce disperata ed un altrettanto disperato silenzio: quello di Titti che incapace di reagire si stringe il braccio con un laccio di gomma e si buca. Bombay: Arthur Road Prison non è una denuncia, né una condanna, ma un luogo in cui Manuli ha la capacità di condensare, senza temporali logiche o gerarchie di valori, un senso di solitudine e sconfitta