Titolo originale | The Godfather |
Anno | 1972 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 175 minuti |
Regia di | Francis Ford Coppola |
Attori | Marlon Brando, James Caan, Al Pacino, Robert Duvall, Diane Keaton Richard Castellano, Sterling Hayden, John Marley, Richard Conte, Al Lettieri, Abe Vigoda, Talia Shire, Gianni Russo (III), John Cazale, Salvatore Corsetto, Rudy Bond, Julie Gregg, Tony Giorgio, Morgana King, Franco Citti, Richard Bright, Corrado Gaipa, Victor Rendina, Saro Urzì, Simonetta Stefanelli, Cardell Sheridan, Vito Scotti, Angelo Infanti, Alex Rocco, Lenny Montana, John Martino, Tere Livrano, Jeannie Linero, Al Martino, Salvatore Corsitto, Ardell Sheridan. |
Uscita | lunedì 28 febbraio 2022 |
Tag | Da vedere 1972 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,72 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 27 febbraio 2022
Vito Corleone, emigrato bambino dalla Sicilia negli Usa, è diventato un grande "padrino", ossia il capo di un'importante famiglia mafiosa. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 3 Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello, 6 candidature e vinto 5 Golden Globes, In Italia al Box Office Il padrino ha incassato 121 mila euro .
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Vito Corleone, emigrato bambino dalla Sicilia negli Usa, è diventato un grande "padrino", ossia il capo di un'importante famiglia mafiosa. Ci si rivolge a lui come a un personaggio di grandissimo rilievo: nelle prime sequenze don Vito riceve gente come in una vera e propria udienza, gli chiedono favori e lui decide se farli o meno. I favori consistono nel punire, o addirittura uccidere qualcuno, nell'ottenere un certo appalto o lavoro. Corleone ha tre figli, Michael (Pacino), Sonny (Caan), Fredo (Cazale). Quando il vecchio viene gravemente ferito in un attentato, è Michael, eroe di guerra e avvocato, che il patriarca avrebbe voluto tener lontano dagli affari, ad affrontare la situazione. Uccide il responsabile dell'attentato e il poliziotto complice, poi fugge in Sicilia. Quando ritorna diventa il capo indiscusso e introduce sistemi più moderni ed efficaci. A poco a poco diventa tutt'uno col suo ruolo. Nel frattempo si è sposato e ha avuto figli che comunque non lo hanno distolto dall'"altra" famiglia. Il film si chiude col massacro, ordinato da Michael, di tutti i suoi rivali, mentre il nuovo padrino assiste in chiesa al battesimo di uno dei suoi figli. Film di enorme successo, premiato con l'Oscar.
Tratto dal best-seller di Mario Puzo ha avuto successivamente due sequel (ottimo il Padrino II, inutile il III), ha inventato un filone infinito (anche se non si può non ricordare La fratellanza di Martin Ritt, di quattro anni prima) e ha rilanciato, una volta ancora, Marlon Brando, che si era presentato al provino per quel ruolo con la modestia di un principiante.
Brando con le guance gonfiate e la voce impastata, la grinta inquietante di Pacino, il notissimo tema di Nino Rota, aggiunti alla "cultura" mafiosa e agli ambienti siciliani, sono diventati segnali indispensabili e senza tempo, reiterati in centinaia di pellicole, libri e articoli.
In questo film, ma soprattutto nel secondo (ricordiamo la strepitosa ricostruzione della "Little Italy"). Un autentico precedente al quale si sarebbero largamente ispirati i registi dell'ultima generazione, come Scott, Landis, Line e Cimino.
Il Padrino è un'opera sempre vedibile e sin troppo coinvolgente se è vero che si è indotti a stare dalla parte dei cattivi. Si potrebbe discutere sull'immagine del nostro paese suggerita da un film di tale impatto: passavamo dall'Italia dei poveracci di Ladri di biciclette a quella dei furbi del Sorpasso, al paese dei mafiosi nei Padrini.
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Stavolta sarò molto breve.Il voto è per non rovinare la media di questo splendido film.Succede però che in questi giorni Sky sta facendo passare in continuazione i tre Padrini,e allora,sebbene io li conosca a memoria,una sera ho buttato un'occhiata.Quando ho sentito la voce di James Caan ho avuto un sobbalzo...Poi ha parlato Pacino e allora mi sono stropicciato gli occhi e poi le orecchie (si può fare?eh [...] Vai alla recensione »
TRAMA:Il film racconta le vicende di una famiglia mafiosa italo-americana e "governata" dal boss don Vito Corleone(il grande Marlon Brando)che gestisce i suoi"affari"attraverso omicidi,ricatti e vendette ma organizzati sempre con attenzione e astuta "prudenza" fino a quando non salirà al comando il figlio Micheal(Al Pacino)...RECENSIONE:Francis Ford Coppola dirige con questo primo capitolo della trilogia(le [...] Vai alla recensione »
il film che tutti anche senza averlo visto conoscono. Coppola in uno stato di grazie dipinge un film iconico con attori che diventeranno tutti dei miti escluso Brando che a quel tempo lo era già. Un film crudo,romanzato con interpreti eccellenti ed una colonna sonora di Nino Rota paurosa, Marlon Brando crea la figura più grande mai vista ed si inizia ad intravedere un certo [...] Vai alla recensione »
Simpatizzare per un mafioso non è motivo di orgoglio eppure questo film riesce a spingerti in questa direzione. Sia Al Pacino che Brando danno quella sensazione di potere assoluto nel loro ruolo ,quello del padrino, che va oltre la legge ,la giustizia e tutte le regole comunemente da osservare. E sembra quasi che vengano "assolti" nel farlo da una società corrotta che [...] Vai alla recensione »
IL PADRINO (USA, 1972) diretto da FRANCIS FORD COPPOLA. Interpretato da MARLON BRANDO – AL PACINO – JAMES CAAN – DIANE KEATON – ROBERT DUVALL – JOHN CAZALE – TALIA SHIRE – STERLING HAYDEN – RICHARD CASTELLANO – RICHARD CONTE – AL LETTIERI § Tratto dal superlativo romanzo scritto in lingua inglese di Mario Puzo (1969), che ha collaborato [...] Vai alla recensione »
Nella notte degli Oscar del 28 marzo 1973 Marlon Brando rifiuta di ritirare la preziosa statuetta, vinta per la sua interpretazione nel film “Il Padrino” e va a rendere omaggio agli indiani d’America in segno di solidarietà con le loro rivendicazioni. Son passati quasi vent’anni da “Fronte del Porto” ma Marlon Brando non è cambiato.
A Marlon Brando sarebbero bastati i primi venti minuti del film per vincere la statuetta come miglior attore protagonista. Durante il resto della storia ci fa un grande regalo. Una sorpresa indimenticabile. Già prima che si veda il suo volto , grazie alla straordinaria ripresa dalle spalle ( per circa cinque minuti, e che farà scuola in casa Tarantino ) utilizza la mano come [...] Vai alla recensione »
Il Padrino parte I ha un posto in classifica tra i migliori film di sempre. Le ragioni di questo primato sono numerose e avendo visto di recente la pellicola posso capirne il perchè. Innanzitutto l'indiscutibile regia di Francis Ford Coppola che, rende le scene e le situazioni realistiche e verosimili, poi la mirabile bravura degli attori che, si rivelano autentici e ben calati nella parte. [...] Vai alla recensione »
Questo film può essere definito come la conferma dell'immenso talento di Marlon Brando, all'epoca in discesa a causa di film pessimi. Qui, invece, è Marlon Brando che rappresenta tutto il film,con il suo personaggio monumentale di Vito Corleone, dalla scena con il signor Buonasera a quella della sua commovente morte in giardino, di fronte agli occhi ingenui del nipote.
Questo film può essere definito come la conferma dell'immenso talento di Marlon Brando, all'epoca in discesa a causa di film pessimi. Qui, invece, è Marlon Brando che rappresenta tutto il film,con il suo personaggio monumentale di Vito Corleone, dalla scena con il signor Buonasera a quella della sua commovente morte in giardino, di fronte agli occhi ingenui del nipote.
Tra i film ed i serial su cosa nostra, questo va messo di sicuro in cima alla lista. Con un cast da capogiro, FF Coppola ci fa.vedere cos'è il vero cinema. Sceneggiatura, interpretazione, montaggio, uso della macchina da presa, musica tutto praticamente perfetto. Forse un pò antico nel modo di girare e (volutamente?) lento nelle pause e nei silenzi, ma questo gli dona tutt'oggi [...] Vai alla recensione »
il film è l'adattamento cinematografico del romanzo "Il Padrino" di Mario Puzo qui coosceneggiatore insieme al regista Francis Ford Coppola. La storia è ambientata a New York nel 1945 ed inizia con una grande festa nella villa di Don Vito Corleone "il Padrino" (Marlon Brando) per il matrimonio della figlia Connie.
Le vicende della famiglia Corleone: gli usi mafiosi nell’affresco delle mille vicende umane che fanno da fulcro. Il talento di Francis Ford Coppola ora come ora è risaputo, certo che ai tempi – pur già con una certa esperienza alle spalle – deve aver colpito forte e ben in fondo un po’ a tutti con quest’opera.
New York anni '50 (secondo dopoguerra). L'America riscopre un periodo fiorente fatto da successi, boom economici e riprese dopo la cristi del '29 e i due conflitti mondiali. Ma tra un successo ed un altro, la criminalità organizzata proveniente dai più profondi latifondi siciliani viene importata nel Nuovo Continente. Don Vito Corleone (Marlon Brando) è a capo di una [...] Vai alla recensione »
Il Padrino e' un film del 1971 diretto da Francis Ford Coppola, tratto dal romanzo di Mario Puzo. Il Padrino e' considerato uno dei film piu' bella nella storia del cinema e per quanto ci si possa sforzare, e' difficile andare contro questa etichetta. The Godfather e' un film corposo, ricco di personaggi dalla forte caratterizzazione e interpretati in modo eccelso.
Don Vito è il capostipite della famiglia Corleone la quale, grazie al racket, diviene una delle più importanti organizzazioni criminali di New York. I guai iniziano quando i Corleone rifiutano un'offerta nel business della droga da parte de "il Turco" (affiliato alla famiglia rivale Tartaglia).Primo capitolo di una delle trilogie più famosa della storia del cinema.
Ho visto la saga decine di volte...in Tv, su VHS (che custodisco ancora gelosamente) e quando ho deciso di aggiornare la mia videoteca con i Dvd....un orrore! I dvd sono stati rimasterizzati e ridoppiati! Sentire Al PAcino con la voce di uno dei Chips (con tutto il rispetto per John e la sua voce italiana) o De Niro con un siciliano maccheronicamente forzato e' un vero sacrilegio! Voi che avete [...] Vai alla recensione »
Secondo me il padrino è il miglior film che per ora ho visto in vita mia.... con prove di grande talento di molti attori.... ovviamente Al Pacino, Marlon Brando, ma anche John Cazale, Robert Duvall, Diane Keaton e molti altri.... forse non c'è nessuno che reciti male. Ottimo doppiaggio. Una storia che, nel suo genere, non è difficile come quella del terzo film [...] Vai alla recensione »
Tre stelle e mezzo a questo film,uno dei più grandi della storia,io mi dico COME SI Fà???dare meno di 5 stelle a "il padrino" equivale a dichiarare di non intendersi di cinema!!! e non è un caso isolato....tre stelle a "il buio oltre la siepe",due e mezzo a "Ben-Hur".......MA COME SI Fà????
La prima volta che l' ho visto mi sono commosso e , non sono l' unico. C'è infatti un regidìsta Chris Columbus che ha avuto la mia stessa reazione , perciò credo che film migliori di questo siano in pochi e, sfiderei chiunque ad elencarli!! P.S A chiunque dico che IL PADRINO è , per me , un film che val la pena vedere!!!!!!
Uno dei miei film preferiti, secondo solo proprio al suo sequel. Il film riesce nell'impresa di non mitizzare (come invece molti lo hanno accusato) nè ridicolizzare gli italo-americani che negli States hanno intrapreso attività illecite e sanguinarie. Lo staff di grandi attori han reso la trama ancor più impeccabile e accattivante.
Davvero un magnifico film perfetto un capolavoro un film di Coppola davvero stupefacente con un ottimo cast Marlon Brando magnifico Al Pacino anche lui bella interpretazione pero a parer mio è meglio Apocalypse Now
Unico ed irripetibile. Ottima l'interpretazione di Brando e di Al Pacino. Pellicola senza dubbio meglio riuscita delle successive due, che fa di lei una pietra miliare della storia del cinema e della trilogia.
ma come fa il morandini a dare 3 stelle e mezzo ad uno dei film più belli di sempre??? pazzo!!!!!
Notevole e fedele ricostruzione dalla mafia italo-americana negli anni del dopoguerra,grande cura nei dettagli,interpretazioni magistrali,con Marlon Brando in testa Film da non perdere
Anche io ho sentito, più che visto, il Padrino ridoppiato e ho pensato di vedere un altro film!! Certe voci diverse e i cognomi cambiati sono assolutamente inaccettabili!!! Sono d'accordo ch la tele ci mostra finti eroi ogni giorno e che faccia passare per màrtiri anche coloro che invece dovrebbero essere vittima di martìri, ma cambiare certe cose a film cult e leggende è criminale!! Ma non è uno spreco [...] Vai alla recensione »
...finalmente ho baciato le mani a questo film. Grandioso, epico, mai noioso, carismatico, imperdibile, ben recitato! 5 stelle
sono passati ormai molti anni da quando francis ford coppola creava questo capolavoro ma gli anni non anno mai cambiato la reputazione del film e resta sempre una dellle pelllicole più grandi e conosciute. marlon brando grandioso,al pacino agli esordi in questo film dimostra le sue grandi capacità che con gli anni lo porteranno a essere forse l' attore più grande di tutti i tempi assieme a de niro [...] Vai alla recensione »
Uno dei film più belli che abbia mai visto. Pieno di colpi di scena, coinvolgente e tutt'altro che noioso.
Il Padrino è da considerarsi il film dei films.Ogni commento sarebbe riduttivo e non all'altezza del capolavoro di Coppola. Voto: 10 e lode
Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. Senza alcun dubbio è tra i miei 15 film preferiti in assoluto.
Uno dei film più belli sulla mafia, il più bello tra gli ultimi film di Marlon Brando, da pelle d'oca, però gli altri due, un poco noiosi a parer mio, questo vince tutto. Una volta i criminali credevano in qualcosa, come diceva William Fichtner in batman il cavaliere oscuro. P..s. l'unico padrino che non bacia i culi...
Non solo è uno dei capolavori della storia del cinema, ma è uno di quei film che danno la sensazione che il cinema sappia ancora avere una dimensione mitica. Dopo tanta spazzatura minimalista o estetizzante, e tanti Blockbuster cialtroni, ce ne stavamo quasi dimenticando.
Un capolavoro inossidabile, una regia e sceneggiatura straordinarie e delle interpretazioni stupende da parte di tutto il cast. Un film che spiega in maniera impeccabile la sorte di una delle Cinque Famiglie di New York. Da vedere e rivedere.
Spero lo abbiano visto tutti coloro che si definiscono amanti del cinema, La vicenda narrata magistralmente introduce nelle vicende famigliari (dove per famiglia si intende "LA FAMIGGHIA") dei Corleone - Imperdibile perché si conosce il patriarca iniziatore interpretato da un monumentale Brando. Ogni due o tre anni rivedo l'intera trilogia e vi assicuro che ogni volta é un vero piacere.!
Non penso ci sia bisogno di spendere molte parole: è un cult imperdibile, chi non l'ha mai visto deve assolutamente rimediare.
Il grande capolavoro è caratterizzato alla perfezione da attori straordinari addirittura in qualche caso migliorati nella versione sonora italiana, da un doppiaggio strepitoso, la fotografia e l'ambientazione sono fantastiche e i dialoghi sono l'esaltazione poetica seppure del male.
Buongiorno, ieri riguardando per l'ennesima volta il film Il Padrino, ho notato che durante una scena,sul corpo di Michael Corleone appare riflesso il volto di una donna.L'immagine non può essere voluta,non è coerente con il contesto dell'azione e sembrerebbe un riflesso creatosi chissà come. Vorrei sapere se la cosa era stata notata da voi appassionati del film. Ciao
Ragazzi, ho notato una ambiguità....nel primo capitolo "Clemenza" parla dialetto napoletano, mentre nel secondo capitolo,nelle scene che raccontano il passato di don vito, Clemenza parla in siciliano come Don Vito....insomma, visto che sicuramente non hanno sbagliato loro ma mi sbaglio io illuminatemi! :D
visto oggi per la prima volta in assoluto, vista la versione da 3 ore includente i tagli del film originale, devo dire che pur essendo ben realizzato a livello di fotografia, regia e recitazione, la storia di per se non è nulla di che, un po scontata, violenta e pessimista
credo che il capolavoro finisca quando Marlon Brando viene sparato ed esce di scena portandosi via tutto il suo fascino, di seguito il film diventa davvero un filmetto con la faccia da pesce lesso di Al Pacino
La pellicola americana per eccellenza, la migliore interpretazione di Al Pacino e il ruolo che ha consegnato Marlon Brando alla Storia, nell'Olimpo dei grandi del cinema.
Il film che non ha bisogno di presentazioni. Tutti lo conoscono anche quelli che non l'hanno visto. Rimane un riferimento del cinema di genere. Indimenticabile interpretazione di Brando. Oggi potrebbe sembrare un film superato, la mafia non è più quella di Don Corleone e anche il modo di raccontare il fenomeno è cambiato. Tuttavia c'è un aspetto più profondo [...] Vai alla recensione »
C'è bisogno di commentare???
In uno degli episodi della Signora in giallo Jessica Fletcher si trova coinvolta in una situazione che la vede rapita da una certa “famiglia”. Il capo non si chiama Corleone, ma Palermo. I figli si chiamano Sonny, irascibile, violento, irrazionale, e Michael, intelligente, controllato, leader. C’è anche un avvocato “consigliori” e c’è un tappeto musicale che ricorda sospettosamente il tema di Rota. È uno dei tanti figli degeneri del Padrino, che compie cinquant’anni.
Non c’è film che abbia generato una massa critica, chiamiamola così, come Il padrino. Neppure monumenti accreditati dalla storia, non solo del cinema, come Via col vento, Quarto potere, Vertigo, Ben Hur e – non molti - altri.
Il film ha accorpato tutto il possibile, per significati, linguaggio estetica, rapporti complessi che tutto abbracciano: il legame fra criminalità e politica, l’istantanea di un’America e di una Hollywood che si evolvevano, una visione ambigua del bene e del male, la rappresentazione di una violenza che però veniva attenuata, se non giustifica dall’appeal degli attori.
E poi la morale: Vito/Brando Corleone, responsabile di tutto ciò che è mafia, diventa un modello “buono”, gestisce lavoro e famiglia con una sua morale parallela che seduce tutti. Lo stesso presidente Clinton si dichiarava un “innamorato” di quel film. Puzo scrittore, Coppola regista, Rota musicista e poi Brando e Pacino attori hanno realizzato un unicum, che trascende lo spettacolo e si colloca in una dimensione alta e grande, accettata universalmente. Per quel film, riconoscimenti, infiniti. Per cominciare 3 Oscar (Film, Brando, Coppola). E poi tutti i possibili “podi”. Prevale nelle cento classifiche di genere, di influenza, di emulazioni, di linguaggio e “compagnia bella”. Inoltre è presente nel gergo quotidiano. Un esempio: la battuta “Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare” è al secondo posto delle battute di tutti i tempi. E chissà quante volte l’abbiamo sentita, e non era detta da don Vito.
In sintesi fulminea, dato al padrino ciò che è del padrino, il focus può andare sul suo contesto, sulla sua genesi. Quel 1972.
Il Moma di New York dedica un’imponente mostra al design italiano. Fra i “nomi”: Ettore Sottsass, Gae Aulenti e Superstudio. David Bowie perfeziona il suo personaggio di alieno venuto dal futuro e si consacra grande rock star. In teatro irrompe “Grease”, che esploderà di popolarità 6 anni dopo al cinema. Esce Ultimo tango a Parigi, provocatorio, censurato. A Bertolucci si affiancano due giganti come Buñuel (Il fascino discreto della borghesia) e Bergman (Sussurri e grida). Italo Calvino pubblica "Le città invisibili", Fruttero e Lucentini, "La donna della domenica".
I “creatori” detti sopra. Francis Ford non è ancora “Coppola”. Tre anni prima ha firmato Non torno a casa stasera, non particolarmente ricordabile. Mario Puzo nel 1965 ha scritto "Mamma Lucia", storia di immigrati siciliani. Argomento che conosceva bene: la sua era una famiglia di immigrati. Il padrino data 1969.
Nino Rota, che era già “Rota” autore di centinaia di colonne, ha composto la musica di Roma, e sta lavorando ad Amarcord, tutta roba di Fellini. Brando è già il principe del cinema, nessuno come lui. Anche se ha avuto momenti di… pausa. Dopo don Vito, modello vecchio e statico, in quello stesso anno darà corpo e volto al Paul di Ultimo tango, che le solite classifiche giudicano il personaggio più sexy mai visto nei film.
Anche Al non è ancora “Pacino”. L’anno prima è stato protagonista di Panico a Needle Park, di Jerry Schatzberg. Niente di sensazionale. Ma Al, l’anno dopo cambierà registro. Rinnovandosi continuamente. Ponendosi come uno dei maggiori divi di questa epoca.
Contesto temporale, personaggi di quel profilo. Dunque ecco quella “massa critica”, nucleare, che parte e arriva, a noi, mezzo secolo dopo, avendo perso quasi niente della sua esplosività.
Tra tutti i miti, gli aneddoti e i racconti apocrifi che circondano la realizzazione del Padrino ce n'è uno assolutamente vero: era un film che nessuno voleva realmente fare, a cominciare da Francis Ford Coppola, i produttori della Paramount e persino Mario Puzo. Non è l'unico paradosso che ha caratterizzato la lavorazione di uno dei più grandi successi di tutti i tempi: gli attori scelti da Coppola [...] Vai alla recensione »
Radici, classicismo e memoria, in parte questo il segreto del successo del film, voglia di bei grandi film, come ne davano una volta al Cinema. Il secondo episodio della serie, buon per lui, non aggiunge nulla, è un' altra cosa. Il Padrino (parte 1a) in sé per sé è saga, ampio respiro. La Sicilia da cartolina può dar fastidio ma è necessaria, visto che il punto di vista è americano, e la terra d'origine [...] Vai alla recensione »