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Alice nella Città, un ventesimo anniversario all’insegna dell’incontro con il pubblico

Un programma di film più raccolto per valorizzare le attività con i più giovani. Dal 13 ottobre in concomitanza della Festa del Cinema di Roma.
di Paola Casella

giovedì 29 settembre 2022 - Festa di Roma

“Invece di organizzare qualcosa di celebrativo in occasione del ventesimo anniversario di Alice nella Città abbiamo cercato di concentrarci meglio sui titoli che avevamo: sarà una manifestazione più raccolta, con 12 film in concorso e 8 nella sezione Panorama, per lasciare aria agli incontri e alle attività con il pubblico”, afferma Gianluca Giannelli, condirettore artistico della sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma.

“Questo è un anno importante soprattutto perché molti giovanissimi delle scuole torneranno in sala senza mascherina: oltre 13mila ragazzi hanno già prenotato un posto in sala”. “Grazie alla nuova governance della Festa di Roma potremo usufruire di nuovi spazi – dalla sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica all’Auditorium della Conciliazione fino alle varie sale sparse per Roma – Campo De’ Fiori, il Pigneto, l’Eur – grazie al contributo del nostro nuovo partner culturale Urban Vision”, aggiunge la condirettrice artistica Fabia Bettini. “E potremo iniziare il nostro programma con una grande Festa della scuola”. 


I TEMI
Secondo Giannelli saranno numerosi i film che “raccontano il rapporto dei figli con la famiglia, e in particolare con i padri, le storie di riti di passaggio, compresa la pubertà troppo spesso trascurata dal cinema per ragazzi, l’identità sessuale, la complessità dei legami affettivi, la ricerca del proprio spazio nel mondo”.

IL CONCORSO
L’apertura è affidata a Marcel The Shell With Shoes On, che “negli Stati Uniti è diventato un caso e ha messo d’accordo critica e pubblico, trasformandosi un fenomeno virale”, dice Giannelli, che definisce il film in stop motion “una sorta di Piccolo Principe 4.0, con al centro una conchiglia che inizia un viaggio per recuperare il proprio rapporto con i genitori”. L’unico titolo italiano in concorso è Il cerchio di Sophie Chiarello, che Giannelli definisce “un film necessario che non parla tanto dei bambini quanto di noi adulti e del mondo che troveremo, mettendo avanti temi pedagogici importanti”.

Gli Stati Uniti, oltre che con Marcel The Shell With Shoes On, sono presenti in gara con Armageddon Time di James Gray, già presentato al Festival di Cannes, in condivisione con la Festa del Cinema di Roma, poiché Gray parteciperà ad un incontro con il pubblico dei più giovani “per sua esplicita richiesta”; il semiautobiografico I Love My Dad di James Morosini, incentrato sun rapporto problematico fra padre e figlio; e Signs of Love di Clarence Fuller, che vede nel cast Rosanna Arquette e sua figlia Zoe Bleu e i fratelli Dylan Rupert e Hopper Penn, figli di Sean Penn e Robin Wright

Dal Canada arriva l’autobiografico Before I Change My Mind di Trevor Anderson che racconta l’adolescenza “con tutta la sua ambigua, inconsapevole e profonda complessità”, mentre lo spagnolo La Maternal di Pilar Palomero è “un film specchio rispetto al quasi omonimo Maternal (guarda la video recensione) di Maura Delpero”, dice Giannelli. “Ma qui l’ottica è ribaltata perché qui sono gli adolescenti a riflettere sulla maternità in età adolescenziale”. In Close il regista belga Lukas Dhont, già vincitore della sezione Un Certain Regard del Festival i Cannes per il suo Girl (guarda la video recensione), “fa invece un salto in avanti nel raccontare un rapporto di amicizia vissuto senza costrizioni e senza le idee che la società impone ai rapporti interpersonali”. 

Les Pires della coppia francese Lise Akoka e Romane Guéret rappresenta “l’infanzia come un luogo di libertà” attraverso il resoconto di un processo di casting nei quartieri sottoprivilegiati della Francia, mentre Hawa della regista franco-senegalese Maimouna Doucouré, già nota per il controverso Cuties,  illustra “l’importanza di distinguersi per rincorrere i propri desideri”. Il rapporto conflittuale fra fratelli torna in Summer Scars di Simon Rieth e il quartetto francese si chiude con  Cet Eté-Là di Eric Lartigau, il regista de La famiglia Bélier, che affida ad un cast stellare – Gael Garcia Berna, Marina Fois e Chiara Mastroianni – la trasposizione in live action di una graphic novel incentrata sul “passaggio tra adolescenza ed età adulta”.


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