Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Stefano Chiantini |
Attori | Emma Marrone, Fabrizio Rongione, Diego Capretta, Luca Capretta, Lorenzo Ciamei Tihana Lazovic, Sandra Ceccarelli, Beatrice Schiaffino. |
Uscita | giovedì 15 dicembre 2022 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
MYmonetro | 2,31 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 13 dicembre 2022
Una donna affronta le conseguenze di un gesto estremo fatto per amore del figlio. In Italia al Box Office Il ritorno ha incassato 24,8 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Teresa è stata appena licenziata. Ogni giorno deve arrangiarsi da sola e occuparsi di Antonio, il bambino di un anno, che porta sempre con sé. Convive con il suo compagno Pietro in un quartiere periferico di una città del Lazio. Lui però non è affidabile e mancano i soldi per tirare avanti. Un giorno torna a casa e vede che il partner è minacciato da un creditore che poi si avventa contro di lei. Per difendersi, lo accoltella. Va in carcere ed esce dopo dieci anni. Quando però torna a casa tutto è cambiato. Pietro è in imbarazzo e Antonio, ormai cresciuto, la ignora.
Ci sono i colori lividi della periferia laziale. Teresa è spesso inquadrata di spalle. Si muove nervosamente con il figlio in braccio. Non sorride quasi mai perché il mondo lì fuori è duro e non sembra esserci spazio per lei.
Emma Marrone ci mette tutta la sua energia. Sta spesso in silenzio, passa da un lavoro all'altro ma l'inferno è a casa in una famiglia che non la riconosce più anche se niente sembra cambiato. Il ritorno è un dramma quotidiano sull'incomunicabilità che cerca di essere il più possibile aderente alla realtà, sottolineata da luci grigie e da rumori come quello della strada, la pioggia e, nella parte iniziale, il pianto del bambino. Il cinema di Stefano Chiantini affronta nuovamente il tema della disoccupazione dopo Storie sospese e parla ancora di solitudini (Isole), di vuoti esistenziali (L'amore non basta) e privilegia ancora il punto di vista della protagonista come aveva fatto con Micaela Ramazzotti in Naufragi. Il ritorno, che segna il ritorno al cinema di Emma Marrone dopo la convincente prova in Gli anni più belli di Muccino, sottolinea il dramma del quotidiano attraverso gesti ripetuti: le pause-pranzo in silenzio, il figlio attaccato a un gioco sul calcio, la carne rubata di nascosto al lavoro. Il film di Chiantini lavora sul loro accumulo per portarli a un punto-limite e, anche se a un certo punto della storia avviene un episodio decisivo, non riesce però a far avvertire come stiano consumando gradualmente la protagonista. Tutte le vicissitudini sono già segnate a livello di scrittura: la sorte dell'amica che ha aiutato Teresa, il tentativo disperato e inutile di ritrovare la sintonia con il proprio partner. Il film non sembra muoversi mai e si vede anche dalla fissità delle espressioni di Fabrizio Rongione.
Teresa è la 'donna tutta sola' di Mazursky che forse potrebbe avere la disperazione di Gena Rowlands in Cassavetes. Ma sono solo sfocati dettagli di un cinema che è chiuso nella sua ripetitività in attesa che succeda qualcosa ma finisce per diventare solo monotono e che appare frenato nei dialoghi e nei conflitti tra la protagonista e il figlio. Quando poi prova a cambiare binario e a mettere a fuoco l'illusoria speranza come nella scena lungo il fiume, mette a nudo l'impossibilità di poter suonare delle note diverse. Il tema è anche centrato ma arrivano debolmente le reazioni emotive. E non sono quelle di gettare la spesa con rabbia e prendere a calci la spazzatura. Potrebbe somigliare a un film di Soldini senza però gli improvvisi slanci del cinema del regista milanese come, ad esempio, in Giorni e nuvole. Non basta un cinema di gesti e silenzi quando poi Il ritorno, dall'inizio alla fine, resta uguale a sé stesso. Per Chiantini, un passo indietro rispetto ai film precedenti. L'anima della protagonista stavolta non resta divisa in due.
IL RITORNO disponibile in DVD o BluRay |
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Emma Marrone come Rosetta dei fratelli Dardenne. "Il ritorno" diretto da Stefano Chiantini, di cui la cantante è protagonista assoluta, ha il passo del film del 1999 che regalò agli autori belgi la loro prima Palma d'oro a Cannes. I richiami a "Rosetta" sono tanti: la macchina da presa che pedina, spesso di spalle, la protagonista; l'ossessiva ricerca di una dignità lavorativa, la stessa presenza di [...] Vai alla recensione »
Dopo dieci anni di carcere Teresa è finalmente libera. Il ritorno a casa però non è come aveva immaginato. Il figlio è assente e il marito ha un'altra donna. Emma Marrone veste i panni della protagonista con la grinta e la passione di sempre. La cinepresa la insegue passo (sbagliato) dopo passo in un interminabile collage di cose quotidiane. La trama è poco avvincente, incapace di stimolare e, di conseguenz [...] Vai alla recensione »
Teresa, che vive nella periferia di una città laziale con l'inaffidabile compagno, Pietro, sempre a corto di soldi, è stata appena licenziata e ora deve arrangiarsi da sola occupandosi anche del suo bambino di due anni, Antonio, che la segue ovunque. Quando un giorno vede Pietro minacciato da un creditore che poi la aggredisce, lo accoltella per difendere se stessa e il bambino, finendo in prigione [...] Vai alla recensione »
In pochi minuti iniziali capiamo come la vita di Teresa sia e soprattutto sarà un inferno: viene licenziata, ha un compagno inetto, un figlio di un anno già problematico e per giunta uccide un creditore del marito, finendo per dieci anni in carcere. Al suo ritorno, il mondo sociale e soprattutto quello familiare le voltano le spalle in una voragine anaffettiva che si allarga sempre più.
Dopo essere stata diretta da Gabriele Muccino nel film Gli anni più belli e poi nella serie tv A casa tutti bene, Emma Marrone torna al cinema e lo fa con un ruolo da protagonista assoluta. Nel film di Stefano Chiantini, Il ritorno, presentato in anteprima in "Alice nella Città", la cantante occupa il centro dell'inquadratura dal primo all'ultimo minuto.
Il dramma umano di una donna abbandonata da marito e figlio, la pena di un eterno ritorno all'impalpabile sostanza di una (non) vita straniante composta da gestualità ripetute. Queste sono le ottime premesse del film di Stefano Chiantini che vede come protagonista la cantante Emma Marrone, al primo vero ruolo da protagonista sul grande schermo dopo l'apparizione in alcune produzioni nostrane come Benvenuti [...] Vai alla recensione »