Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Charlotte Wells |
Attori | Paul Mescal, Celia Rowlson Hall, Frankie Corio, Kayleigh Coleman, Sally Messham Harry Perdios, Ruby Thompson, Brooklyn Toulson. |
Uscita | giovedì 5 gennaio 2023 |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | 3,83 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 febbraio 2023
Una donna cerca di conoscere meglio il padre attraverso i ricordi delle loro vacanze insieme. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 4 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 1 candidatura agli European Film Awards, 15 candidature e vinto 6 British Independent, Il film è stato premiato a National Board, 3 candidature a Critics Choice Award, 5 candidature e vinto un premio ai Spirit Awards, ha vinto un premio ai Directors Guild, 1 candidatura a Goya, 3 candidature e vinto un premio ai NSFC Awards, In Italia al Box Office Aftersun ha incassato 16,5 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Anni '90. Callum e Sophie, padre e figlia scozzesi, sono in vacanza in una località di mare turca, presso: uno di quei villaggi dove la formula "tutto compreso" fa sentire benestante chi non lo è veramente. Anche Callum e Sophie sembrano stare benissimo, e in realtà non lo sono davvero. Il padre sta per compiere 31 anni, la figlia ne ha 11, il che vuol dire che è nata quando Callum era appena ventenne, e lui non vive più con la madre della ragazzina: dunque questa vacanza, che precede l'inizio dell'anno scolastico, è un'oasi per tenersi stretti in procinto di un'imminente separazione. Con l'aiuto dei device della modernità Callum e Sophie documentano ogni istante della loro breve vacanza, ma qualcosa rimane sempre ai margini dell'inquadratura: uno sguardo sofferente, un pianto nascosto. E alcune sequenze girate al giorno d'oggi, con Sophie diventata adulta, lasceranno intravvedere le conseguenze di quel dolore appena accennato.
Aftersun è l'opera prima della 35enne sceneggiatrice e regista scozzese Charlotte Wells, ed è la rivelazione di un talento innegabile.
La naturalezza e poesia con cui Wells costruisce il suo stratificato racconto per immagini e si muove fra il (poco) detto e il (molto) non detto è eccezionale per un'esordiente, e genera l'effetto che ogni vero artista spera di ottenere: il piacere fisico della visione. Le sue immagini, anche quelle più scomode o disturbanti, sono una gioia per gli occhi, e avvolgono i due protagonisti (ma anche i personaggi collaterali, nella loro breve comparsa) di un amore incondizionato: perché è di amore incondizionato che Aftersun parla, quello fra un padre e una figlia che non sanno e non vogliono mettere limite alle proprie emozioni, anche quando si muovono su un crinale pericoloso. La narrazione funziona per dettagli, a volte ingigantiti, a volte relegati fuori scena, uniti da una scorrevolezza che ne accentua e contemporaneamente annulla la frammentazione. Callum ha un braccio spezzato, e la spezzettatura di molte scene suggerisce un inceppamento nella psicologia dei personaggi, ma l'intimità che li unisce annulla (momentaneamente) ogni scissione, perché Aftersun si gioca sull'immediatezza di un presente fuggevole, nel tempo artificialmente sospeso e programmaticamente gioioso di una vacanza "scacciapensieri".
Padre e figlia sono destinati a cogliere gli indizi di una complicazione imminente: Calum cerca di insegnare a Sophie l'autodifesa, Sophie origlia conversazioni sul sesso come pratica casuale. E le immagini compongono una texture fatta di aria e di luce, ma sottesa di asfissia e di buio. I due interpreti sono straordinari nel restituire la verità della relazione padre-figlia: la piccola Frankie Corio è protagonista di un debutto memorabile, presenza carismatica e luminosa mai ammiccante ma altamente seduttiva; e Paul Mescal, già emerso all'attenzione del pubblico nella miniserie Normal People, si conferma attore di grande spessore ed eleganza, capace di squarciare un abisso con uno sguardo e di raccontare il maschile con una dolcezza e una reticenza estremamente contemporanei. Aftersun appartiene alla categoria dei piccoli miracoli: di cura, di fluidità narrativa, di dedizione artistica. Un film da pubblico privo di calcolata malizia, una storia d'amore ostacolato senza melodramma.
La depressione di Calum è tratteggiata con rara intelligenza e verosimiglianza. La nasconde in fondo al suo cuore ogni volta che guarda Sophie con gli occhi pieni d'amore di un padre che non sa se, quando o in quale stato rivedrà più sua figlia dopo questo viaggio. Il viaggio di un padre che non può, non vuole o forse non riesce a trovare le parole per descrivere [...] Vai alla recensione »
"Aftersun" parte male, extra-testualmente, con un titolo dal duplice significato simbolico (la crema solare come emblema delle premure paterne, ma anche la persistenza delle immagini nella retina) e però per nulla elegante, evocativo né memorabile. Al netto di ciò, la prima impressione è quella di ritrovarsi davanti all'ennesimo esercizio manieristico intorno [...] Vai alla recensione »
Aftersun è sicuramente un film sul tempo, sul tempo della vacanza (idillio ma anche tempo identico, in loop, che non avanza, ma improvvisamente termina) come metafora e sulla ricerca del tempo perduto come lavoro che ha valore per sé, senza illusioni di resurrezione. Aftersun è un grande film di continue dissimulazioni che riflette sul peso traumatico della verità e che, [...] Vai alla recensione »
In una località marina del sud della Turchia Sophie, 11 anni, e suo padre Callum che ne ha 20 in più stanno trascorrendo le loro vacanze estive in un villaggio tutto incluso. Callum non vive più da tempo con la mamma di Sophie, e queste sono le rare occasioni in cui può stare insieme alla figlia. Nonostante la voglia di condivisione, per i due è difficile creare una [...] Vai alla recensione »
Pessimo. Non ho trovato nulla, se non la noia di una classica vacanza inglese nel classico resort in Turchia , gli inglesi possono solo produrre fantasy.
Molto dolce il rapporto tra padre e figlia durante la loro vacanza, ma il film non fa uno scatto in avanti, non spiega il dolore sottaciuto del padre, né che cosa fosse accaduto o come si sia sviluppato, dopo, il rapporto tra i protagonisti. Alla fine appare solo la cronaca di una vacanza. Per me è stato deludente, soprattutto dopo le critiche entusiastiche che ho letto.
Ottimo Film. Nulla da dire. Consigliato. Ps sulla recensione rimando al pezzo di mymovies. Come spettatore dico : da vedere
La critica che lo ha assurto ad opera dell'anno, non capisco davvero che cosa abbia visto. Unica attenuante è che si tratti di una opera prima. Per il resto una terribile noiosa e cronachistica storia, che vorrebbe rappresentare il rapporto irrisolto tra un padre ed una figlia. Per farlo si ricorre all'ultima vacanza passata insieme fatta di episodi per lo più banali, di immagini [...] Vai alla recensione »
Una vacanza al mare. Villaggio turistico in Turchia, con gli ombrellini nel cocktail, il karaoke d'ordinanza, le moto inchiodate a terra e lo schermo che simula velocissime curve. Erano gli anni 90, non devono essere cambiati molto. Sono cambiati il padre separato e la figlia che ci vanno in vacanza, ma noi abbiamo la fortuna (vale come grande astuzia della regista Char- lotte Wells) di vederli quando [...] Vai alla recensione »
Premiato alla Semaine de la Critique di Cannes e recensito con entusiasmo un po' ovunque. Ed è davvero notevole l'opera prima di Charlotte Wells. Un piccolo grande film struggente. Fatto di nulla: altro non racconta che la vacanza anni Novanta di un padre 30enne e di una figlia 11enne. Si vedono di rado. Sono in un villaggio turistico turco, piuttosto cheap.
Sophie, ormai adulta, ripensa al viaggio in Turchia fatto con il padre, Calum, durante un'estate della sua infanzia. I ricordi, la gioia e la malinconia di quei giorni la aiutano a ricomporre al tempo stesso l'immagine di suo padre e dell'uomo che allora non conosceva. La trama è assai semplice, ma la relazione padre-figlia che Paul Mescal e la giovane Frankie Corio riescono a restituire sullo schermo [...] Vai alla recensione »
In un resort la undicenne scozzese Sophie si gode i rari momenti che riesce a trascorrere con suo padre Calum. Vent'anni dopo, il ricordo di quei giorni diventa un modo per l'adulta Sophie di rielaborare quello che di profondo c'è stato con il genitore. La britannica Charlotte Wells, in questa sua opera prima che è da considerarsi subito una dichiarazione d'amore di una figlia per il proprio padre, [...] Vai alla recensione »
Ha fregato Tom Cruise. Ci riferiamo a Paul Mescal, irlandese di 26 anni candidato a grande sorpresa, al posto della star di Top Gun, ai prossimi Oscar come Miglior attore protagonista in attesa di vederlo, probabilmente, nel sequel del Gladiatore di Ridley Scott. Faccia bonaria, sorriso largo e occhi azzurri, emerge con la serie Normal People (2020) ma esplode con Aftersun, ora su Mubi, dove è un giovane [...] Vai alla recensione »
Il sorprendente esordio di Charlotte Wells racconta la tranquilla vacanza di un padre divorziato insieme alla figlia di undici anni in un resort turco: una pausa al sole che suona come una sorta di addio. Con grande padronanza, Wells cattura il momento e l'atmosfera, lascia che il film si svolga in modo naturale, come una storia coinvolgente e fintamente semplice.
Qualcuno lo ha giudicato il più bel film del 2022 e, certamente, Aftersun, pellicola d'esordio della scozzese Charlotte Wells,è un gran bel film. Protagonisti un padre separato e la figlia undicenne, che riprendono, con una telecamerina, una vacanza low Cost in Turchia. Si capisce che l'uomo è malato e, probabilmente, questo sarà I'ultimo incontro tra i due.
Anni '90, una località marittima sulla costa turca. Una stanza di un albergo dozzinale. Una bambina. Un giovane uomo. Una porta finestra li separa idealmente mentre scherzano. Lui accenna delle improbabili mosse di una versione tutta personale del tai-chi. Lei lo incalza ironica: «Ho appena compiuto undici anni e tu ne hai 130. Quando ne avevi undici cosa immaginavi avresti fatto a 130?» Le immagini, [...] Vai alla recensione »
Aftersun si svolge in un salotto. È il salotto di Sophie, adulta, che possiamo solo scorgere riflessa nello schermo dove sta guardando il filmino delle vacanze in Turchia con suo padre Calum. Il film si trasforma in un lungo flashback, solo sporadicamente interrotto, di quel viaggio, tra ricordi e registrazioni (fatte da Sophie con la videocamera del padre) di una manciata di giorni in un villaggio [...] Vai alla recensione »
Il film d'esordio della regista scozzese Charlotte Wells, Aftersun - presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2022, dove ha vinto il Premio della Giuria French Touch, e acclamato dalla critica internazionale (Sight & Sound l'ha incoronato film dell'anno) - è una storia padre-figlia, un'opera autobiografica, ispirata dai ricordi di una vacanza estiva della regista con il padre.
Quant'è difficile essere genitori, ma quant'è difficile anche essere figli. Specie se l'infanzia si poggia su qualcosa di rotto, su un mito dell'amore già dissolto e forse per questo ancora più forte. Aftersun, esordio della scozzese Charlotte Wells, viene distribuito in alcune sale e su Mubi dopo essere stato presentato alla Semaine de la critique a Cannes e dopo che Wells ha vinto il premio come [...] Vai alla recensione »
Ci sono storie che sembrano somigliare a mille altre, altre in cui non sembra accadere nulla d'importante, altre ancora che solo rifulgono come epifanie. Aftersun è tutte queste cose, l'opera prima della scozzese Charlotte Wells che spiazza e sorprende per gentilezza del tocco, complessità che è sinonimo di naturalezza, sguardo sofisticato eppure popolare.
Aftersun sembra quasi un'espansione low-fi dell'universo serial/letterario di Normal People. Non c'entra solo il ruolo da protagonista di Paul Mescal, quanto il fatto che il suo personaggio pare espandere una tragicità già centrale nella serie tratta da Sally Rooney. Qui il protagonista è Callum, un trentenne padre quasi per caso di una bambina, Sophie, avuta undici anni prima, da una donna da cui [...] Vai alla recensione »
Sophie ripercorre i ricordi di una vacanza trascorsa con il padre vent'anni prima. Piccole gioie e sottili malinconie rammendano l'orlo di memorie reali o forse immaginate, la grana spessa di una mini-DV, le hit degli anni 90 a bordo piscina alla ricerca di un'intimità, di una confidenza da affinare, di una conoscenza a cui magari approdare. Fra le sorprese del 75° Festival di Cannes, il debutto della [...] Vai alla recensione »