La grande bellezza |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Pamela Villoresi, Franco Graziosi, Pasquale Petrolo, Serena Grandi, Maria Laura Rondanini.
continua»
Drammatico,
durata 150 min.
- Italia, Francia 2013.
- Medusa
uscita martedì 21 maggio 2013.
MYMONETRO
La grande bellezza
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Bellezza Romanadi boffeseFeedback: 4287 | altri commenti e recensioni di boffese |
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giovedì 6 giugno 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La grande bellezza e' il film del ritorno in patria di Paolo Sorrentino dopo la parentesi americana di This must be the place. Firma una pellicola raffinata e di grande classe , che fotografa la decadenza contemporanea del popolo italiano, tramite le gesta del 65enne Jep Gambardella , giornalista , ma soprattutto capo branco dei mondani e punto di riferimento del popolo delle notti romane . Intorno al personaggio principale interpretato da uno strepitoso Servillo , Sorrentino come spesso ha fatto , fa ruotare una moltitudine di personaggi realistici ma allo stesso tempo esagerati portati quasi al grottesco . Alcuni riuscitissimi come il cardinale (Herlitzka),che anziche' ascoltare i fedeli parla solo di cucina ; Ramona (una splendida Ferilli) spogliarellista fuori eta' ; Dadina (Giovanna Vignola) la capo redattrice nana , Stefania (Galatea Renzi) la radical-chic e il ragazzo disturbato (Luca Marinelli). Altri meno ,come Orietta (Isabella Ferrari) ricca milanese esibizionista , Lello (Buccirosso) donnaiolo con la parlantina e Romano (Verdone ) scrittore teatrale in crisi lavorativa e sentimentale. Tecnicamente e' un film sontuoso , lo stile registico di Sorrentino si vede tutto , ma cio' che che manda in visibilio e' la fotografia raffinata ed elegante di Luca Bigazzi ,che riesce nell'impresa di far sembrare Roma ancora piu' bella di com'è realmente. Bella anche la colonna sonora curata da Lele Marchitelli , bravo nel far coesistere la musica "cafona" festaiola , con pezzi di pregio di musica classica sacra. L'unico neo del film , sta nella sceneggiatura , per certi versi buona , ma che non riesce mai a reggere il confronto con le immagini ,che per la maggior parte del tempo mozzano il fiato. Non c'e' una narrazione vera e propria , il racconto talvolta e' disordinato e questo con la durata forse eccessiva del film , porta lo spettatore a non essere coinvolto e trasportato totalmente. Personalmente , ritengo che sia un film che puo' anche spiazzare e non essere apprezzato dal grande pubblico , pero' e' un film che va visto da tutti , preche' parliamo del nostro miglior regista e perche' raramente in Italia esce un prodotto stilisticamente di questa portata. Sono per questo molto disturbato dal fatto ,che alcuni esperti abbiano massacrato il film e di conseguenza il regista, ponendo critiche ridicole. C'è chi parlava di scoppiazzatura Felliniana , altri che ponevano un confronto (secondo me inesistente) con The tree of life di Malick , quando poi gli stessi magari idolatrano (giustamente) Tarantino che fa incetta di grande cinema del passato. Alcuni contestano il virtuosismo del regista e il fatto di creare scene surreali apparentemente a fini estetici . Anche se fosse , che ci sarebbe di male, il cinema e' anche magia . Altri s'interrogano su come uno scrittore con un solo libro di successo alle spalle , abbia la capacita' economica di avere una mega terrazza che si affaccia sul Colosseo . Altri addirittura sull'esistenza o meno di una terrazza con vista sullo splendido Anfiteatro romano. Beh , io penso che in Italia c'è la politica del disfattismo e se uno ha talento , e Sorrentino ha dimostrato di averne , la stampa e i benpensanti puntano a stroncarti , perche' in Italia se sei bravo diventi antipatico e presuntuoso.
Sorrentino e' uno dei pochi italiani dei giorni d'oggi , capace di farci conoscere nel mondo grazie al suo talento e di regalarci grandi pellicole come hanno fatto negli anni d'oro del cinema italiano maestri del calibro di Fellini , De Sica e Pasolini. Credo che con La grande bellezza , abbia cercato il grande capolavoro , per certi versi c'è riuscito per altri l'ha solo sfiorato , anche perche' il suo grande capolavoro l'aveva gia' firmato ai tempi de Il Divo .
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