Da quando a sette anni vide per la prima volta un film di James Bond, Maurilio Fattardi sogna di diventare un agente segreto. Oggi è il responsabile della sicurezza della Rinascente e si fa chiamare agente Mao. Espandi ▽
Maurilio Fattardi, ossessionato dai film con James Bond, sogna da sempre di lavorare per i Servizi segreti. Nei suoi sogni ha già anche un nome in codice, Agente Mao, ma il capo della polizia locale, il Commissario Laneve, lo considera semplicemente un mitomane. Quando però nel palazzo di Maurilio si trasferisce Rita, una bella hostess che sembra rimanere vittima di un'aggressione, l'Agente Mao non può che entrare in azione, e rimanere invischiato in una serie di delitti che sottendono altrettanti grandi equivoci. Riuscirà il nostro (anti)eroe a risolvere tutti gli enigmi e magari anche a fare breccia nel cuore di Rita?
La regia è pulita e corretta, ma quel che conta è soprattutto la piacevole sceneggiatura a incastri multipli scritta dal regista Alessandro Pondi, che finalmente trova la sua cifra precisa e senza inutili sbavature, insieme a Paolo Logli (il soggetto è firmato anche da Riccardo Irrera).
Funzionano anche gli attori, soprattutto Fortunato Cerlino, che crea divertenti siparietti con Enrico Brignano, e Gabriella Pession, perfetta comedienne, un po' eroina hitchockiana, un po' cuore di panna alla Marilyn Monroe. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il capitolo più riuscito della saga per il respiro narrativo più ampio e l'infantile e coinvolgente entusiasmo. Commedia, Italia2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Terzo capitolo della saga che vede i protagonisti viaggiare nel tempo. Espandi ▽
“Pijamose la Gioconda”. Suonava così il grido di battaglia di Moreno alla fine di Ritorno al crimine, secondo capitolo della trilogia che già annunciava l’ambientazione negli anni della Seconda Guerra Mondiale. L’omaggio cinefilo alla saga di Zemeckis di Ritorno al futuro era già evidente. Ma C’era una volta il crimine si avvicina soprattutto a Non ci resta che piangere nel modo in cui i protagonisti si trovano in una dimensione da cui non riescono ad uscire e nella quale, gradualmente, riescono ad ambientarsi. Questo terzo capitolo ha un respiro più ampio e complesso, guarda a forme di ‘commedia all’italiana’ del passato (la ‘guerra’ di Mario Monicelli e Luigi Comencini) ma mostra anche l’impossibilità oggi, da parte del cinema italiano, di farla rivivere. Non trova la purezza del gioco di Benigni e Troisi, ma recupera l’infantile entusiasmo davanti a celebri figure storiche: il servizio fotografico a Mussolini e la partita a scopa con Sandro Pertini che nell’immaginario anticipa quella sull’aereo al ritorno dalla vittoria dei Mondiali di calcio in Spagna nel 1982 (anno che ricollega proprio a Non ci resta che il crimine) sono alcune delle intuizioni più azzeccate. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia che ammicca all'horror per parlare, tra una risata e l'altra, di diversità e pregiudizi. Commedia, Italia2021. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo deve far conoscere alla sua fidanzata la sua anomala famiglia di mostri. Espandi ▽
Volfango De Biasi realizza un film il cui scopo è divertire utilizzando un buon numero di effetti speciali ammiccando all’horror per finire con il parlare, come la commedia può fare, di un tema non proprio secondario. Parte da una premessa già letta ed anche già vista, anche se probabilmente a lui sconosciuta (nel senso che non ha copiato). Si tratta di “Vampiretto”, una serie di romanzi per preadolescenti divenuta un film nel 2017 in cui si racconta della im/possibile amicizia tra un giovane vampiro e un coetaneo umano. In entrambe le narrazioni si affrontano i temi della diversità e del pregiudizio. Ovviamente De Biasi può concedersi una maggiore cattiveria nel tratteggiare i suoi personaggi affidandoli ad un cast che sa come sostenere i ruoli affidatigli. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia orgogliosamente popolare che insegna, appassiona e fa bene al cuore
. Commedia, Francia2020. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Anne vende il suo talento e le sue fragranze ad aziende di tutti i tipi. Un giorno incontra sulla sua strada Guillaume. Espandi ▽
Guillaume Favre è uno chauffeur separato dalla moglie e dal mondo. Il suo reddito, fluttuante come la sua vita, è appeso a un filo: ai tre punti che gli restano per non perdere la patente e la figlia, di cui la madre ha la custodia piena. Il suo capo preferisce assegnare vetture di lusso a conduttori che non rischiano di vedersi sospendere la licenza di guida da un momento all'altro. Ma un giorno, come una sfida, gli affida madame Walberg, cliente capricciosa e 'naso' reputato nel mondo dei profumi di lusso. Anne Walberg è capace di avvertire ogni genere di odore e di ricostruire un profumo in funzione di opportunità industriali o economiche. Egocentrica e maniacale, non riesce a scoraggiare Guillaume, determinato a resistere. Così, contro ogni logica, Anne e Guillaume finiscono per intendersi, producendo insieme una fragranza nuova. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia dalle premesse comiche divertenti, con qualche incongruenza di troppo nel tratteggio dei personaggi e nelle svolte narrative. Commedia, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Tony Masseria, Joe Cavallo e Nick Di Maggio sono i figli dei tre boss mafiosi che si spartiscono i traffici illegali di New York, determinati a farli diventare, volenti o nolenti, gli eredi dei loro affari. Espandi ▽
Il capo di tutti i capi Frankie Maciano cade dal ponte di Brooklyn (seguito dal suo cane) gettando la città di New York nel panico: si scatenerà una guerra fra i clan mafiosi, o le Famiglie riusciranno a trovare un accordo? Ma i tre boss rimasti alla testa delle cosche newyorkesi hanno un problema più pressante: i rispettivi figli si rifiutano di intraprendere la strada (del crimine) dei padri, e dunque la discendenza mafiosa, più ancora che la faida fra bande, è il vero pericolo. Tony insegna danza ed è gender fluid; Nick fa il cantante rock; e Joe sta addirittura diventando poliziotto. L'unica "cura" possibile per loro è una full immersione nelle "lezioni di mafia" di Mr T, ovvero Turi 'U Appicciaturi. Dunque i tre boss rapiscono i loro figli e li spediscono a Palermo, dove Turi li aspetta insieme a Salvo 'O Svizzero e alla moglie, vero capo di casa. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia per famiglie con delle ottime interpretazioni confinate però in un universo cinematografico un po' retrò. Commedia, Italia2023. Durata 101 Minuti.
Vladimiro e Brunilde sono alle prese con la scomparsa di Nando, il capofamiglia del clan Cornicioni, finito in una doccia di cemento a presa rapida. Espandi ▽
Un matrimonio mostruoso riprende gran parte dei personaggi di Una famiglia mostruosa. L’idea è sempre quella di creare una commedia per famiglie, questa volta con abbondante aggiunta di effetti speciali. Ma la sceneggiatura che riguarda gli adulti perde l’occasione di creare qualcosa di fresco (magari guardando alla saga di Hotel Transylvania….) e si accontenta invece di rimanere nel più scontato e “antico” universo vanziniano. Non è un caso che la linea narrativa più interessante, anche grazie alle capacità dei giovani attori (in particolare la strepitosa Sara Ciocca), appartenga ai tre cuginetti: peccato averla relegata ai margini, dato che il film potrebbe certamente incontrare più l’interesse dei ragazzini che quello degli spettatori over-10. Peccato anche perché gli attori adulti sono in gran forma, soprattutto Ilaria Spada, che si butta senza rete in una caratterizzazione odiosa ma perfettamente a fuoco. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il secondo capitolo della saga conferma modelli e personaggi, ma declina in modo inadeguato una promettente idea di commedia. Commedia, Italia2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è il sequel di Non ci resta che il crimine. Espandi ▽
Secondo capitolo della saga iniziata con Non ci resta che il crimine, Ritorno al crimine vede ancora Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi, Marco Giallini e Edoardo Leo nei ruoli principali, a fianco di Massimiliano Bruno che del film è anche regista e cosceneggiatore insieme ad Alessandro Aronadio, Andrea Bassi e Renato Sannio. I modelli sono la saga di Ritorno al futuro e il cinema dei Manetti Bros, e la storia affastella gag su gag, la maggior parte delle quali sono purtroppo meno divertenti di quanto consentirebbe la premessa narrativa. Solo verso il finale la sceneggiatura prende più quota e qualche svolta si rivela davvero divertente. Per il resto il film compie gli stessi passi falsi del suo predecessore, declinando in modo drammaturgicamente inadeguato una promettente idea di commedia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una fiaba carceraria dal tono sognante e surreale, metafora di un'umanità spaventata dalla propria stessa natura. Commedia, Italia, Ucraina2022. Durata 88 Minuti.
Il cielo in una cella: tra coming of age surreale e fiaba carceraria, l'opera seconda di Andrea Magnani. Espandi ▽
Giacinto è nato in carcere dalla madre e dal padre entrambi condannati. Cresciuto al riparo dal mondo, protetto dalle mura della prigione e dalle cure di Jack, il burbero ma affettuoso capo delle guardie, è diventato un ragazzo innocente e sensibile. Abbandonato dai genitori, da adolescente è costretto a trasferirsi in una casa d'accoglienza per orfani, ma incapace di adattarsi al mondo di fuori farà di tutto per tornare in carcere: prima provando a farsi arrestare non appena diventa maggiorenne, poi diventando anche lui una guardia carceraria. L'amicizia con l'ergastolana Rocky mette a rischio il suo rapporto con Jack: ma proprio un inatteso regalo di quest'ultima permetterà a Giacinto di trovare finalmente il modo di uscire dalla sua prigione, sia fisica, sia mentale...
L'opera seconda di Magnini ritrova un personaggio simile al malinconico disadattato protagonista del precedente Easy, questa volta non più chiamato a trovare se stesso nel corso di un classico road movie, ma al contrario in un film fondato sull'idea di chiusura e protezione.
Il ritratto del povero Giacinto, sognatore disadattato che non sa trovare un posto nel mondo e finisce per ottenere grazie alla corsa una liberazione che in realtà non vorrebbe, funziona come immagine di un'umanità spaventata dalla propria stessa natura. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia gradevole intrisa della nostalgia di ogni migrante che ha lasciato la sua terra. Commedia, 2022. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ruota intorno alla storia di due fratelli e un'eredità contesa alla morte del padre. Espandi ▽
Salvatore Macaluso detto Salvo è proprietario di una pizzeria a Milano: la moglie Teresa sta alla cassa, il figlio Enzo aiuta a fare le pizze. Ma il locale sta affondando nei debiti, e per uscirne Salvo è costretto a rivolgersi ad un'usuraia. Proprio allora però arriva il messaggio che il padre di Salvo è venuto a mancare e un notaio invita l'uomo a tornare nella nativa Sicilia per dare l'ultimo saluto al defunto e leggerne il testamento. Per Salvo quel testamento potrebbe rappresentare la boccata d'aria tanto sperata, e anche il resto della sua famiglia non sarà contrario ad allontanarsi temporaneamente da Milano: Enzo non vuole fare il pizzaiolo ma il sound designer, la figlia Emma è appena tornata dall'Olanda lasciandosi alle spalle Master e fidanzato. Peccato che in Sicilia trovino Calogero detto Lillo, il fratello con cui Salvo non parla da anni, e che ha altri progetti per l'eredità.
A funzionare è soprattutto la piacevolezza dei tre attori principali: lo stesso Baglio, Lucia Ocone nei panni di Teresa e Giovanni Calcagno in quelli di Lillo, che fanno del loro meglio per farci sospendere l'incredulità in nome della loro naturalezza di interpreti.
Certo, un po' di realismo in più non avrebbe guastato, ma Una boccata d'aria si lascia guardare e fa leva sulla figura centrale di Salvo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia più moralista che morale senza l'ingenuità naif che caratterizzava il primo Pieraccioni. Commedia, Italia2022. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Don Simone, un prete di frontiera, con una chiesetta sempre in difficoltà e mai frequentata dai ragazzi che preferiscono piuttosto lo stare insieme dei social. Espandi ▽
Don Simone è il parroco della Chiesa degli Angeli a Firenze, popolata quasi solo da donne anziane che recitano il rosario in automatico. È già stato ammonito due volte dalla Curia romana per i suoi metodi poco ortodossi che puntano ad avvicinare la Chiesa ai giovani, ma l'unico ragazzo che ha vicino è Finizio che, insieme al sagrestano Giacinto, gli dà una mano mentre la chiesa cade a pezzi. La fortuna però sembra venire in soccorso a Don Simone: un notaio lo informa di aver ricevuto in eredità da uno zio un immobile di lusso a Lugano e un'attività avviata e redditizia. L'ultima volontà di zio Waldemaro però è che entro sette giorni Simone accetti l'eredità: ma solo dopo essersi recato in Svizzera a fare un sopralluogo.
Leonardo Pieraccioni si cala nei panni del prete Simone che, una volta arrivato a Lugano, scoprirà che l'immobile lasciato dallo zio è in realtà una casa di appuntamenti, e la lucrosa attività che ospita è la prostituzione di un gruppo di bellissime squillo d'alto bordo, capitanate da una tenutaria di nome Lena che ha le gradevoli fattezze di Sabrina Ferilli. Il dilemma è dunque quello fra accettare l'eredità e fare fronte ai problemi economici della Chiesa degli angeli, o rifiutare in nome dell'etica personale e religiosa.
La trama è a dir poco infantile, così come infantili sono le battute che la attraversano (la sceneggiatura è di Filippo Bologna e dello stesso Pieraccioni, anche regista della commedia). Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Uuna donna viene convocata insieme agli altri fratelli dai propri genitori. Devono prendere una decisione sulla foresta che la famiglia possiede. Espandi ▽
Mentre sta lavorando per terminare in tempo un suo nuovo libro, la cartoonist Lisa viene convocata insieme alla sorella e al fratello nella fattoria di famiglia nel nord della Svezia. Sono stati i genitori a chiamarli, per un annuncio importante riguardante la foresta che la famiglia possiede da generazioni. Rapporti problematici, un trauma del passato, caratteri diversi spiazzano e mettono in agitazione Lisa e, in certi momenti, l'intera comunità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Finalmente una commedia italiana in cui si ride davvero ma che ha il sapore amaro della realtà. Commedia, Italia2022. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I membri di un gruppo punk decidono di far arrivare una famosa band americana nella loro piccola città. Non tutto però andrà come speravano. Espandi ▽
Grosseto, 2008. Michele, Edoardo e Iacopo, amici da sempre, formano un gruppo street punk hardcore, ma non hanno una lira, un’occupazione, e neppure un luogo in cui suonare. Quando si trovano a dover ospitare in città la band americana Defense dovranno darsi da fare per organizzare al meglio tutto. Margini è (finalmente!) una commedia italiana in cui si ride davvero ma che ha il sapore amaro di una realtà che non sorride ai giovani, in particolare agli artisti. Deve moltissimo al cinema dei Virzì (Paolo, ma anche il Carlo di I più grandi di tutti) e tuttavia se ne affranca perché riesce a restare ruspante vero, e perché racconta una generazione successiva a quella di Ovosodo. È soprattutto l’energia che attraversa la narrazione a rendere coinvolgente questa storia di tentato riscatto dove funziona tutto, soprattutto la corrente nervosa e la recitazione di tre ottimi attori che sembrano fisicamente rimandi pop culturali: Edoardo (Emanuele Linfatti) una versione underground di Fedez, Iacopo (Matteo Creatini) un giovane Edoardo Gabbriellini e Valentina Carnelutti (la madre di Edo) la Nicoletta Braschi senza Benigni. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Satira sociale che mastica l'oscenità morale della nostra epoca e sputa fiele. Commedia, Francia, Germania, Italia, Belgio2021. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
France de Meurs è una stella del giornalismo priva di scrupoli che brilla su un canale di informazione e nei reportage sul Medioriente. Un giorno tampona Baptiste, un biker che fa consegne a domicilio e il suo piccolo circo mediatico collassa. Espandi ▽
Una giornalista famosa che si destreggia tra la vita frenetica del lavoro e quella tormentata delle relazioni private, rimane sconvolta dopo un incidente d'auto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film d'altri tempi con un gruppo attoriale eccellente che non si accontenta della risata facile. Commedia, Italia, Belgio2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo si ritrova ad essere il signore di un feudo in rovina. Insieme a un gruppo di compagni poco convinti dovrà rivalutare le proprie terre. Espandi ▽
Sembra un film d’altri tempi, Il Pataffio, non soltanto per il salto all’indietro nell’adattare l’omonimo romanzo di Malerba, e in quello ancora più a ritroso che porta il regista Francesco Lagi a raccontare di un medioevo straccione e paesano, che unisce nella miseria il nobile e il contadino. Ancor di più, il legame col passato sembra di natura spirituale, un’eco di cinema italiano proveniente da decenni addietro e fatto di commedia esistenziale che non ha paura di spaziare e osare nelle ambientazioni. Altri tempi, come si diceva, e quindi altro cinema. Ma nel suo piccolo Lagi trova la formula giusta: qualcosa di diverso da ogni altro titolo nel panorama italiano di oggi, orgogliosamente autentico e soprattutto senza accontentarsi della pur riuscita parte di commedia.
C’è infatti uno sviluppo non scontato che accompagna i personaggi verso la conclusione inevitabile di una parabola amara, cementando nella memoria l’impatto del film ben oltre le risate. Prima, però, ci si diverte grazie a un cast di attori scelti tra i migliori caratteristi del panorama attuale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un uomo viene travolto da quello che la gente di lui e troverà il modo per risollevarsi. Espandi ▽
Giancarlo (Max Giusti) è un autore tv di successo: fama, soldi, amore, praticamente un uomo realizzato. Quando però il cugino Bernardo (Paolo Calabresi) irrompe nella sua vita, millantando un antico rito di paese che gli donerebbe il potere di sentire cosa dicono le persone alle spalle degli altri, tutto quello che ha costruito comincia ad andare in rovina. Giancarlo capisce che i colleghi lo disprezzano e che gli amici di una vita non lo hanno mai sopportato. Per di più, sua moglie Elena (Ilaria Spada), giornalista che sogna lo scoop della vita, sembra lo tradisca con Raul (Michele La Ginestra), un imprenditore ricco e famoso. Quando anche il lavoro comincia ad andare a rotoli, Giancarlo tenta il tutto per tutto per risalire la china e vendicarsi allo stesso tempo dei torti subiti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.