In una carriera particolarmente variegata, Gisella Burinato occupa un posto consistente nella lunga filmografia di un grande autore: Marco Bellocchio, con il quale ha iniziato un viaggio nella settima arte davvero riuscito.

Formazione milanese, debutto con Bellocchio e piccole parti
Dopo aver frequentato la Scuola di Cinema di Milano, nonché la Scuola del Piccolo Teatro, segue numerosi corsi di cura della fonetica e della dizione e qualche stage, fra cui uno di Susan Strasberg. Debutta inizialmente a teatro, diretta da grandi nomi del nostro palcoscenico come Enriquez e Alessandro Fersen, nonché Marco Bellocchio che la battezzerà anche a livello cinematografico e che la renderà madre di Pier Giorgio Bellocchio.
Esordirà infatti nel suo Nel nome del padre (1972), accanto alla grandissima e fulgida Laura Betti, ma anche affianco a Lou Castel e Renato Scarpa, successivamente la Burinato lavorerà come caratterista e in ruoli di secondo piano nel provocatorio Sbatti il mostro in prima pagina (1972), nel televisivo Il gabbiano (1977), nel fantascientifico Salto nel vuoto (1980, con Michel Piccoli), nel documentario breve Vacanze in Val Trebbia (1981) e infine in quello che è considerato il suo capolavoro: La balia (1999), con Michele Placido, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi e Maya Sansa.

Sul piccolo schermo
Ma non solo il rivoluzionario Bellocchio nella sua carriera: c'è anche spazio per la televisione con le fiction La braca dei Biassoli (1975) e Rosaura alle 10 (1981) e i telefilm Delitto Paternò (1978), L'enigma delle due sorelle (1980) e Gelosia (1980). E non vanno certo dimenticate le pellicole Io sono mia (1977) con Stefania Sandrelli, Verso sera (1990, con Marcello Mastroianni) e Domani (2001, con Paolo Taviani) di Francesca Archibugi.
E poi tante miniserie: da Non ho l'età (2001) e il suo sequel a Sospetti (2002), da Diritto di difesa (2004) alle fiction di Maurizio Zaccaro come Al di là delle frontiere(2004) e Mafalda di Savoia (2006), facendosi interprete particolarmente presente anche nei film di Amedeo Fago e Gabriele Muccino.

Ultimi lavori
Nel 2005 Alessandro D'Alatri la chiama per La febbre, nel quale l'attrice recita al fianco di Fabio Volo. Nel 2008 è nel cast di un'altra commedia, Non pensarci, con Valerio Mastandrea e Anita Caprioli. E dopo i drammatici Cosa voglio di più, di Silvio Soldini e 20 sigarette, di Aureliano Amadei, entrambi del 2010, torna al genere comico nel divertente È nata una star?, tratto dal romanzo di Nick Hornby, che racconta la storia di due genitori che scoprono che il loro unico figlio è un famoso pornodivo. Nel film recita accanto a Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo, per la regia di Lucio Pellegrini.