Anno | 2022 |
Genere | Azione, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 136 minuti |
Regia di | Michael Bay |
Attori | Jake Gyllenhaal, Yahya Abdul-Mateen II, Eiza González, Garret Dillahunt A. Martinez, Moses Ingram, Keir O'Donnell. |
Uscita | mercoledì 23 marzo 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,86 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 marzo 2022
Nell'arco di una giornata sulle strade di Los Angeles, il corso di tre vite cambierà per sempre. In Italia al Box Office Ambulance ha incassato 411 mila euro .
Passaggio in TV
il film è stato trasmesso venerdì 24 marzo 2023 ore 1,40 su SKYCINEMA4K
CONSIGLIATO SÌ
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Il decorato veterano di guerra Will Sharp è alla disperata ricerca di soldi perché la moglie è malata di cancro e ha bisogno di un urgente intervento chirurgico sperimentale che costa più di 230.000 dollari. Chiede aiuto a Danny, il fratello adottivo, il quale, per aiutarlo, gli propone una rapina in banca da a 32 milioni di dollari, la più grande nella storia di Los Angeles. Quando però la loro fuga va clamorosamente storta, i fratelli disperati prendono un'ambulanza con a bordo, in ostaggio, un poliziotto ferito che lotta tra la vita e la morte e l'esperta paramedico Cam Thompson.
Michael Bay mette per 24 ore a ferro e a fuoco Los Angeles in una tesissima fuga in ambulanza senza precedenti. Anche per il suo cinema, che si tinge meravigliosamente di mélo.
Qualcuno pensava che la complessità non si addiceva a Michael Bay e al suo cinema tutto muscoli e sragionevolezza. Tutto vero se ci si fermava alla patina superficiale che lo stesso regista ha sempre amato spalmare sul suo cinema sempre profondamente politico. Probabilmente chi è cascato in questo equivoco non si risolleverà neanche con questo Ambulance, ultimo capitolo della splendida filmografia di Michel Bay che sembrava aver detto tutto con il precedente 6 Underground, particolarmente sottovalutato forse perché scambiato per un mero prodotto Netflix mentre invece era un film a tutti gli effetti 'sperimentale'.
La macchina cinema di Bay è anche questo, riflettere su se stessa, se serve anche autocitandosi, magari guardando (come in questo caso) con ironia amorosa al manniano Heat - La sfida, per aggiungere sempre qualcosa di originale all'idea di intrattenimento contemporaneo.
In questo senso Ambulance, (falso) remake dell'omonimo e mediocre film danese del 2005 di Laurits Munch-Petersen, intercetta tematiche e umori da mettere in scena in un thriller che sa essere un attimo prima, adrenalinico e mozzafiato, e quello dopo più serio e compassato. In mezzo c'è la solita ironia esibita e scandita da battute in cui si sorride spesso a denti stretti.
Del film danese di partenza, che durava appena un'ora e venti minuti, rimane solo l'idea della fuga di due rapinatori fratelli in un ambulanza con un paziente e un'infermiera dentro. Mentre invece ora, l'adattamento di Chris Fedak costruisce una sceneggiatura che riempie due ore e un quarto, dando molto più spazio sia al racconto del rapporto, anche conflittuale, dei due fratelli protagonisti, con il flashback su quello ex-marine veterano di guerra trattato senza alcun riguardo dalla società (un tema caro a tanta cinematografia statunitense, si pensi a Rambo), sia allo svolgimento del colpo in banca quando risuona la seconda insistita autocitazione del film, dopo quella relativa a Sean Connery in The Rock: «Entriamo insieme come in Bad Boys?».
E, a proposito, nel film ci si chiede: «Rapinano ancora le banche?». Domanda non peregrina dal momento che il mondo è cambiato e Ambulance lo sa bene perché il cinema di Michael Bay, un tempo quasi di propaganda sull'America, ora appare completamente disilluso (ripetuti gli accenni alle falle del sistema sanitario) e non nasconde mai, anche ai lati delle inquadrature rocambolesche, il degrado della sua amata città natale, ad esempio mostrando le tende dei senzatetto.
Il film è un vero e proprio tributo, un atto d'amore a Los Angeles ripresa fin dentro l'immaginario collettivo stesso, quello del suo fiume con il canale di cemento, bianco e semi-asciutto, set prediletto di tanti film d'azione e non solo. Si pensi al videogioco "Grand Theft Auto" che forse è servito anche per la libertà di immaginare un corpo di polizia e agenti dell'FBI ai limiti della macchietta.
Ma è anche grazie a questo sguardo amorevole sulla città che la pur ampia durata del film regge l'ambientazione unica da dentro un'ambulanza grazie anche all'unità di tempo stretta nelle 24 ore del racconto. Senza dimenticare l'apporto narrativo del personaggio della paramedico (ruolo che non esiste da noi) Cam Thompson, interpretata da una convincente Eiza González, ostaggio dei due fratelli a cui prestano corpo e volto Jake Gyllenhaal e Yahya Abdul-Mateen II capaci di giocare con i loro ruoli invertiti rispetto alle abitudini cinematografiche del colore della loro pelle: il primo amante delle rapine e il secondo servitore del suo Paese.
Certo, anche questa volta Bay mette tutto il suo mestiere per accompagnare lo spettatore in alcune delle sequenze d'azione più adrenaliniche che il cinema possa offrire oggi (c'è anche spazio per una operazione chirurgica a cento all'ora...), con la macchina da presa che si muove spesso come una scheggia impazzita quasi a scontrarsi con gli innumerevoli mezzi che la regia a sua volta fa scontrare e poi immediatamente esplodere.
Michael Bay gioca per accumulazione e fa sì che lo spettatore trangugi, ora che fortunatamente si è tornati a poterlo fare, il maggior numero possibile di popcorn al secondo. Giusto in tempo per una conclusione che inserisce un sottofinale di struggente e inedito mélo. Con, poco prima, le note di California Dreamin': «Sarei al sicuro e al caldo/se fossi a Los Angeles».
Due fratelli, una crisi, la scelta di una rapina. E poi un’ambulanza, un dolce amore di un paramedico e tanto, tanto inseguimento per una Los Angeles post-modernista. Michael Mann torna al cinema con un genere quasi abbandonato e assai controverso come quello dei “giocattoloni” d’azione hollywoodiani, un genere celebre negli anni ’90 prima di essere soppiantato dai cinecomic, [...] Vai alla recensione »
Ambulance è un giocattolone, ben più fresco rispetto agli ultimi film di Bay, in cui tutto è sopra le righe, ma non troppo, in cui perdoniamo a Michael Bay pure un paio di esplicite autocitazioni di suoi film: perché ci si diverte alla grande. Siamo nella Hollywood dell’action classico, in pausa dai supereroi e dall’abuso di effetti digitali per ritrovare il [...] Vai alla recensione »
Il "cinema" di Bay continua a fare danni. Due ore di rottura di balle. Assurdo che venga pure consigliato.
Semplicemente un buon film, senza aspettarsi il film dell'anno,spassoso e adrenalinico,con qualche pausa meditativa un po' fuori luogo. La fine è scontata e indebolisce una trama sempliciotta ma ben strutturata in scena.
Michael Bay ha un suo stile. Può piacere, può non piacere e lo si può detestare ma è innegabile che il suo cinema non sia genericamente action. Visivamente, il tratto distintivo è il perenne movimento. L'inquadratura fissa non è sostanzialmente contemplata: c'è una predilezione per il "piano ravvicinato nervoso" sui soggetti/oggetti statici e quando i personaggi o i mezzi di trasporto si muovono, la [...] Vai alla recensione »
Una rapina andata male, due fratelli in fuga, un'ambulanza e una paramedica in ostaggio. Esplosioni e carambole di auto. Bentornato, Michael Bay! Will Sharp (Yahya Abdul Mateen II) è un veterano di guerra decorato che fatica a trovare lavoro ma ha un disperato bisogno di molto denaro per un costoso intervento chirurgico per sua moglie, che l'assicurazione si rifiuta di pagare.
Cosa resta dopo i fantasmi di 6 Underground? Raggiunta la pura astrazione narrativa in nome della messinscena dell'action, non resta che ricominciare daccapo. Ambulance rappresenta, in questo senso, il punto di ripristino della cinematografia di Michael Bay, il ritorno alle origini di un cineasta che ha compiuto la sua parabola e ora cerca il modo di ricominciare.
«Doveva essere una semplice rapina», recita lo spot radiofonico della storia dell'ambulanza più pazza del mondo, stimolando l'aspettativa che tutto si complichi. Quanto accade in seguito, benché adrenalinico, è tuttavia lineare: una corsa all'impazzata in sirena, stile videogame. Se c'è qualcosa di semplice, nel nuovo film di Michael Bay, è l'idea di fondo che la missione del cinema sia l'apoteosi [...] Vai alla recensione »
È alla disperata ricerca di un lavoro per potersi permettere di pagare le cure mediche necessarie alla moglie, gravemente malata di cancro. Durante una giornata di colloqui, Will Sharp (Yahya Abdul-Mateen II) fa visita a suo fratello Danny (Jake Gyllenhaal), gestore di una concessionaria di auto di lusso ed esperto di rapine. I due, dopo una lunga discussione, decidono di prendere parte, assieme a [...] Vai alla recensione »
Non è uno che gioca sulle sfumature, Michael Bay. Cioè a volte ci prova pure, ma con risultati così così. Siete disposti a salire su una specie di ottovolante dove succede di tutto, con esplosioni e inseguimenti senza sosta e momenti in cui la sospensione dell 'incredulità pare acqua fresca, vedi un intervento chirurgico fatto a cento all' ora, in videochiamata, su un'ambulanza che corre all'impazzata, [...] Vai alla recensione »
Per i fan dei film d'azione, Ambulance è sicuramente un must see. L'ultima fatica di Michael Bay, da oggi in sala, è fedele ai canoni del suo cinema, in cui tutto è eccessivo e spettacolare. Il regista si cimenta nel remake dell'omonima pellicola danese di Laurits Munch-Petersen del 2005, realizzando qualcosa che, pur iniziando come un film di rapina, diventa presto altro, un miscuglio di azione frenetica [...] Vai alla recensione »
I due fratelli Will e Danny rapinano una banca, alla caccia di un bottino da 32 milioni di dollari. Qualcosa va storto e per sfuggire alla polizia che li ha circondati si nascondo in una ambulanza dove lavora Cam. A bordo c'è anche un poliziotto ferito, il che provoca una colossale caccia ad alta velocità nelle vie di Los Angeles. Praticamente, un videogioco fatto e finito, con fastidioso abuso del [...] Vai alla recensione »
Il veterano di guerra Will Sharp (Yahya Abdul-Mateen II) ha bisogno di 230 mila dollari per sconfiggere il cancro di sua moglie. Mentre l'assicurazione sanitaria latita, rispunta dal passato il fratello adottivo Danny (Jake Gyllenhaal) che propone a Will un colpo in banca da 32 milioni. Nessuno si farà male, tutto meticolosamente studiato, Danny punterà le armi senza sparare e Will guiderà placidamente [...] Vai alla recensione »
Will Sharp, veterano di guerra ma vittima di una società che gli dimostra solo ingratitudine, ha disperatamente bisogno di molti soldi per curare la moglie malata di cancro. Per questo si rivolge a Danny, il fratello adottivo, che per aiutarlo gli propone una rapina in banca da 32 milioni di dollari. Ma le cose vanno diversamente dal previsto e i due fratelli salgono a bordo di un'ambulanza prendendo [...] Vai alla recensione »
Tutto in una giornata. Michael Bay produce e dirige Ambulance, approfitta del lockdown 2020 per avere tutte le strade di Los Angeles libere e declina alla sua maniera lo script di Chris Fedak, a sua volta ispirato all'omonimo film danese del 2005 diretto da Laurits Munch-Petersen. Lo spunto è praticamente lo stesso: due rapinatori prendono in ostaggio un'ambulanza per fuggire dopo un colpo che si [...] Vai alla recensione »
Il nuovo film di Michael Bay ha la sfortuna di arrivare in sala in un periodo in cui un'ambulanza che si fa strada sotto il tiro incrociato di armi da fuoco e veicoli che si ribaltano non è probabilmente il tipo di catarsi a cui gli spettatori possono ambire per rifugiarsi dalle news quotidiane. E dire che Ambulance è invece proprio quel tipo di film-rifugio: è potentemente emblematico notare come [...] Vai alla recensione »
Con Michael Bay anche riscaldare un surgelato nel microonde sembra una scena d'azione (vedere per credere). Per i suoi sorcini (spesso insospettabili), Ambulance, remake di un film danese del 2005 molto più sobrio (su Netflix), è un ritorno in buona forma, dopo tante faide tra Transformers, non prive di una radicalità visiva sui generis, e l'ultimo, lesso, 6 Underground.
Remake del film danese omonimo del 2005, questo Ambulance è stato annunciato, fin da quando Michael Bay è entrato nel progetto, come una deviazione dallo stile usuale del regista americano, da quell'ipercinetismo patinato che è ormai marchio di fabbrica per l'uomo che ha creato le saghe di Bad Boys e Transformers. Un annuncio che potrebbe lasciare un giustificato scetticismo, vista l'indubbia coerenza [...] Vai alla recensione »
Una coppia di ladri amici di vecchia data cerca di mettere a segno una rapina in banca nel pieno centro di Los Angeles. Quando il colpo va male, i due decidono di dirottare un'ambulanza per tentare di fuggire, non immaginando che al suo interno ci sia un'infermiera e un poliziotto ferito che necessita di andare in ospedale. La fuga ad alta velocità tra le strade della città si fa sempre più rocambolesca [...] Vai alla recensione »