Attore di secondo piano statunitense, impegnato soprattutto in pellicole che richiamano il genere western o l'aridità polverosa di certi vecchi classici drammatici hollywoodiani. In effetti, ha il volto di uno di quei pistoleri che accompagnavano il cowboy silenzioso a cavallo. La parabola professionale di Garret Dillahunt comincia quando si arrende a se stesso, scioccando la sua famiglia con la scandalosa scelta di lasciare il mondo del giornalismo che gli si prospettava davanti, per quello della recitazione.
La passione per la recitazione
Nato a Castro Valley, nella bellissima California, ma cresciuto a Washington, Garret Dillahunt frequenta inizialmente la University of Washington studiando giornalismo, successivamente però, sono i corsi di recitazione della New York University a colpirlo. Sente che qualcosa dentro di lui sta cambiando e che, forse, la strada del reporter non è quella che più gli si addice. Descrivere la realtà e fare l'osservatore? No, non è decisamente quello che vorrebbe, data la voglia di essere sempre al centro dell'attenzione. Quindi, abbraccia l'arte drammatica e con lei anche la sua compagna di corso, l'attrice Michelle Hurd che poi sposerà. Terminati i corsi di recitazione della New York University, Dillahunt diventa uno degli attori più richiesti dei palchi off Broadway, ma ovviamente, il lavoro non è ben pagato e per aumentare i soldi nel portafoglio accetta anche qualche ruolo televisivo come quelli nella soap opera Una vita da vivere (1995-1996) con David Fumero. A queste puntate, si aggiungono anche partecipazioni a telefilm come N.Y.P.D. (1996) di Michael M. Robin con Jimmy Smits, Dennis Franz e Christopher Meloni, X-Files (1998) di Eilliam A. Graham con David Duchovny e Gillian Anderson, Maximum Bob (1998) di Barry Sonnenfeld con Beau Bridges, Seven Days (1998) di Vern Gillum e Millennium (1998) di Daniel Sackheim con Lance Henriksen.
L'esordio cinematografico
Dopo il film tv Remembering Sex (1998) di Julie Lynch, debutta cinematograficamente nel film di Christine Lucas Last Call (1999) con Peter Coyote ed Elizabeth Berkley, seguito da un ruolo secondario in The Believer (2001). Protagonista delle serie tv Leap Years (2001) e A Minute with Stan Hooper (2003-2004), ma soprattutto di Deadwood (2004-2005) con Timothy Olyphant, Brad Dourif e Jeffrey Jones nel ruolo di Francis Wolcott, fa qualche altra apparizione ne CSI: NY (2005), Law & Order - I due volti della giustizia (2002-2006), E.R. - Medici in prima linea (2005-2006) e Numb3rs (2006).
Il vice di Tommy Lee Jones
Ma il ruolo più importante della sua carriera è nel bellissimo film dei fratelli Ethan e Joel Coen Non è un paese per vecchi (2007) con Javier Bardem, all'interno del quale veste i panni del vice sceriffo Wendell, nervoso partner di un introverso e quieto sceriffo interpretato da Tommy Lee Jones. Da non trascurare è la sua partecipazione a L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007) con Brad Pitt, L'ultima casa a sinistra (2009) e The Road (2009) con Robert Duvall.
Tra le più recenti interpretazioni al cinema troviamo Widows - Eredità criminale (2018) di Steve McQueen, Army of the Dead di Zack Snyder (2021) e Ambulance di Michael Bay (2022).
Gli altri impegni televisivi
Nel campo televisivo, invece, continua a recitare in telefilm come: Damages (2007) con Glenn Close e William Hurt; Life (2007-2009); Terminator - The Sarah Connor Chronicles(2008-2009); Criminal Minds (2009) e C.S.I. - Scena del Crimine (2003-2009).