Anno | 1990 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Francesca Archibugi |
Attori | Sandrine Bonnaire, Marcello Mastroianni, Giovanna Ralli, Lara Pranzoni, Zoe Incrocci Carla Calò, Paolo Panelli, Gisella Burinato, Victor Cavallo, Fabio Bussotti, Giorgio Tirabassi, Antonella Attili, Pupo De Luca, Veronica Lazar, Dante Biagioni. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,82 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Seconda opera cinematografica per la giovane Archibugi dopo l'esordio di Mignon è partita. Per certi versi più complesso del precedente, ma meno riuscito per l'apertura un po' manierata alla politica fine anni Settanta. Ha vinto 2 Nastri d'Argento, ha vinto 2 David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Seconda opera cinematografica per la giovane Archibugi dopo l'esordio di Mignon è partita. Per certi versi più complesso del precedente, ma meno riuscito per l'apertura un po' manierata alla politica fine anni Settanta. Emerge ancora una volta la bravura di Mastroianni e, seppure in un ruolo ingrato, la Bonnaire se la cava molto bene. Ludovico Bruschi è un professore di stampo comunista che accoglie la nipotina nata dalla relazione del figlio con Stella, una ragazza militante nel movimento del '77. La madre torna per prendersi la bambina ma Ludovico non vuole e tra i due adulti nasce un amore platonico, silenzioso.
La melassa moralistico-vetero-catto-comunista (ho rivisto oggi il film su rai movie) della archibugi è da premio nobel della noia. Ed ho continuato a guardare incredulo il film per vedere fino a dove sarebbe andato a parare (non me lo ricordavo più..). Difficile anche, oggi che i tempi sono così cambiati - rispetto ai canoni della archibugi meno male! - esprimere un giudizio [...] Vai alla recensione »
Film strepitoso sulla realtà domestica degli anni settanta, una poesia inossidabile.io avevo l'età della piccola Papere proprio in quegli anni e ritrovo ogni cosa cristallizzata in un dipinto realista: la borghesia disorientata, i giovani confusi, i bambini sballottati in una realtà che si trasformava troppo velocemente.superba l'interpretazione di Mastroianni.
E' un film che corrisponde ad un momento di mia crescita personale: alcune scene, certe battute, dialoghi poetici mi sono rimasti impressi da molto tempo. Molti critici si sono fermati alla questione del '77 e con essa hanno confuso i propri ricordi personali e banalizzato lo spessore del film alle polemiche sterili di nostalgia. Lo trovo qualcosa di simile ad una poesia di Montale.
Francesca Archibugi, dopo l’esordio felice con Mignon è partita, continua a guardarsi attorno nella vita di oggi mediandola sempre attraverso i propri ricordi. Nel primo film osservava il passaggio dall’infanzia all’adolescenza di un bambino in un ambiente familiare che di certo aveva conosciuto, oggi affronta addirittura tre età diverse, quella di una bambina di quattro anni, quella della sua mamma [...] Vai alla recensione »