Attore veneto di eccezionale bravura, elegante, dotato di una splendida recitazione.
Origini e formazione
Roberto Citran inizia a fare teatro nel 1979, nella sua città, entrando in Teatrocontinuo e TAM teatro musica con spettacoli per scuole e adulti. Mentre nel 1983 dà vita con Vasco Mirandola al duo comico "Punto e Virgola" che vincerà il primo concorso per comici "La Zanzara d'oro" e parteciperà a numerosissime trasmissioni televisive.
Debutto al cinema e in tv
Nel 1986 debutta nella fiction con Parole e Baci di Rossella e Simona Izzo, dove recita accanto a Ricky Tognazzi, che lo imporrà poi nel cast di numerosissimi suoi film da regista (da Piccoli equivoci, 1989 - dove verrà candidato al David di Donatello - alla fiction Il Papa buono 2003).
Il pupillo di Mazzacurati
Fondatore del gruppo musicale "Rock e i suoi fratelli", è l'attore feticcio del regista Carlo Mazzacurati che lo dirigerà in: Notte Italiana (1987), Il prete bello (1989) - che gli varrà la nomination al Nastro d'Argento -, Il toro (1994) - per il quale riceverà una seconda candidatura al David di Donatello, ma soprattutto la Coppa Volpi come miglior attore non protagonista a Venezia -, Vesna va veloce (1996), A cavallo della tigre (2002) e L'amore ritrovato (2004).
Carriera italiana... e internazionale
Il suo primo ruolo da protagonista è nella pellicola Io, Peter Pan (1989) di Enzo De Caro, ma dà il meglio di sé anche diretto da Giuseppe Piccioni in Chiedi la luna (1991), con Margherita Buy, Giulio Scarpati e Sergio Rubini, e in I divertimenti della vita privata (1992) di Cristina Comencini, con Giancarlo Giannini, Vittorio Gassman. Mentre l'anno dopo alterna il cinema (Ambrogio di Wilma Labate) al teatro con "Ultimi freaks", "Risate selvagge", "Freak e gli ultimi freaks" ed "Il mistero dei bastardi assassini".
Innumerevoli i registi che lo hanno imposto in un loro film: Giulio Base, Davide Ferrario, Cinzia Th. Torrini, Cecilia Calvi, Maurizio Ponzi, Maurizio Zaccaro. Ma rimane indelebile la sua collaborazione con Francesco Rosi sul set de La tregua (1996) e con Silvio Soldini in Le Acrobate (1997). Ed è proprio nel 1997 che la televisione lo richiede in fiction come Don Milani - Il priore di Barbiana dei fratelli Frazzi e nella sit-com Baldini e Simoni (1999).
Noto anche all'estero, lo si può vedere accanto ad un Ewan McGregor in versione James Joyce in Nora (2000) di Pat Murphy, insieme a Nicholas Cage e Penélope Cruz nel deludente Il mandolino del Capitano Corelli (2001) di John Madden, ma anche in piccoli capolavori come Le valigie di Tulse Luper: La storia di Moab di Peter Greenaway e Hotel Rwanda (2004) di Terry George. Successivamente, sempre alternando Italia ed estero, verrà diretto dai registi Massimo Venier, Francesca Archibugi, Davide Marengo, fino a Rob Marshall che nel 2010 lo sceglie per un piccolo ruolo nel musical Nine. L'anno successivo, tra i numerosi titoli, ricordiamo la commedia C'è chi dice no e il sentimentale Il giorno in più, con Fabio Volo e Isabella Ragonese.
Torna a lavorare con Massimo Venier nel 2013 in Aspirante vedovo, e lo stesso anno partecipa al film di Andrea Segre La prima neve e a quello di Matteo Oleotto Zoran, il mio nipote scemo. Reciterà poi per Carlo Mazzacurati ne
Tra le sue più recenti interpretazioni troviamo Il grande passo (2019), Welcome Venice e Trafficante di virus (2021).