Anno | 2004 |
Genere | Sentimentale |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Carlo Mazzacurati |
Attori | Stefano Accorsi, Maya Sansa, Marco Messeri, Luisanna Pandolfi, Vania Rotondi Giacomo La Rosa, Marie Christine Descouard, Anne Canovas, Claude Lemaire, Roberto Citran, Alba Rohrwacher, Pietro Fornaciari, Filippo Velardi. |
Uscita | giovedì 16 settembre 2004 |
MYmonetro | 2,54 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 5 settembre 2022
«Questa è una storia che parla di un uomo e di una donna, di un treno che corre lungo la costa tirrenica e dell'Italia di tanti anni fa, che nonostante tutto non è cosi diversa da quella di oggi. In Italia al Box Office L'amore ritrovato ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 2,2 milioni di euro e 548 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Provincia toscana, anni '30. Giovanni (Stefano Accorsi), impiegato di banca e padre di famiglia, ritrova Maria (Maya Sansa), suo vecchio amore: tra i due rinasce la passione. Sull'esile traccia di un triste romanzo di Carlo Cassola (Una relazione, 1969), Carlo Mazzacurati tira fuori senza troppi sforzi un film altrettanto esile e triste. Se gia' il romanzo appariva ai suoi tempi nostalgico e datato, il film arriva sicuramente fuori tempo massimo, con una forza comunicativa prossima allo zero. In teoria, si potrebbe fare grande cinema anche narrando piccole vicende, mettendo in scena personaggi poveri, rievocando ambienti lontani nel tempo. Tuttavia Mazzacurati adegua anche la sua regia al minimalismo della storia, si affida ai bei paesaggi tirrenici, spreca il talento di due tra i nostri migliori attori, che ci fissano dallo schermo con espressioni sorprendentemente piatte e intorpidite, quasi a disagio.
Tratto da un racconto di Cassola “ una relazione”, in cui i nomi dei protagonisti vengono invertiti, infatti nel libro sono Mario e Giovanna, Carlo Mazzacurati, racconta la storia di Maria e Giovanni nella Toscana degli anni 30. Giovanni incontra casualmente alla stazione , Maria, con la quale anni prima aveva avuto una fugace storia d'amore, desideroso di ripetere l'esperienza, organizza un incontro [...] Vai alla recensione »
Film nostalgico che sfiora la tragedia individuale di un amore più che ritrovato, direi rubato. Rubato ad una giovane donna e ad una famiglia appena formata. Sfiora la tragedia del fascismo e della guerra. Immagini suggestive di luoghi e di cose, di un treno della memoria che ti prende al cuore. Le facce dei due attori, che sappiamo essere pur bravi, purtroppo sembrano quasi meravigliate [...] Vai alla recensione »
La nostalgia per un amore "non vissuto" completamente, i ricordi intensi di una passione tranciata dalla cruda realtà sono perfettamente descritti in questo film. I due attori protagonisti ci travolgono in questa storia d'amore tormentata: ci riescono perfettamente durante i lunghi silenzi, quando solo gli sguardi dei due amanti GRIDAVANO l'uno verso l'altro il bisogno di amarsi e di concedersi. Vai alla recensione »
Una triste passione raccontata in un contesto storico inutile alla storia, ma perfetto nei colori e nelle emozioni. Questo film parla dell'amore che ritorna tra Giovanni, un uomo sposato e con un figlio e Maria, giovane ragazza dal passato trasgressivo per la sua epoca. Un amore che che ritorna quando ormai non è più possibile, non ha più un futuro, ma è tanto forte da ritrovarsi continuamente.
Uno dei film piu belli mai visti negli ultimi anni,ottima interpretazione da parte dei 2 attori protagonisti.e stato come fare un tuffo nella realta non lascia niente all'immaginazione,e tutto cio che possiamo vivere nella vita reale,mi piace molto,complimenti a Stefano Accorsi ke ha sempre il potere di farmi venire i brividi,qualsiasi sia il suo ruolo.ancora complimenti.un saluto ROBERTA
Questo film a mio avviso è molto poetico, nostalgico ed ha una bellissima colonna sonora. L'ho visto più di una volta e mi ha commosso, così come mi ha commosso il libro di Cassola da cui è tratto. Maya Sansa è fantastica, Accorsi è poco espressivo ma proprio per questo è adatto per la parte. Lo consiglio vivamente.
«L’AMORE ritrovato» di Carlo Mazzacurati, presentato fuori concorso, tratto dal romanzo di Carlo Cassola «Una relazione» (editore Einaudi), non è un film riuscito, ma ha alcune caratteristiche interessanti. Nel racconto che dura meno di dieci anni, dal 1936 al 1945, l'amore non è (come di solito nei film) un episodio bruciante, un'accensione repentina vissuta con passione e poi archiviata e dimenticata, [...] Vai alla recensione »
Non c’è regista abbastanza cane che possa girare un film brutto in Toscana e Carlo Mazzacurati si salva in calcio d’angolo grazie alla fotografia di Bigazzi. Per il resto, L’amore ritrovato è un film piatto, col solito Accorsi, tutto occhioni e smorfiette accattivanti. Ambientato nell’Italia fascista in cerca del ‘suo posto al sole’, il film è la storia di Giovanni, sposato e con un figlio, che rincontra [...] Vai alla recensione »
Ispirato a Una relazione (1969) di Carlo Cassola, il film riprende dal romanzo il tono di pacata osservazione del versante dimesso dell’esistenza. Anche Mazzacurati va in cerca del “bisbigliare quotidiano”, di quella lieve traccia che lasciano le persone, anche le più semplici, quando siano sottilmente segnate da un intimo e rassegnato tormento. Litorale toscano, 1936.
Dopo La ragazza di Bube e Il taglio del bosco, il cinema riscopre Carlo Cassola. Il film è, infatti, liberamente ispirato al romanzo Una relazione, pubblicato nel 1969 ed ambientato negli anni Trenta. I protagonisti del libro si chiamavano Mario e Giovanna; nel film,quasi a sottolineare una voluta, dichiarata diversità, diventano Giovanni (Stefano Accorsi) e Maria (Maya Sansa).
C’era molto materiale su cui lavorare, diverse munizioni da utilizzare per fare centro con L’amore ritrovato , il film di Carlo Mazzacurati con Stefano Accorsi e Maya Sansa passato ieri fuori concorso. C’è prima di tutto un romanzo, al quale il film liberamente si ispira, vale a dire “Una relazione” di Carlo Cassola, certamente non il più riuscito dello scrittore ma anche quello nel quale si abbandona [...] Vai alla recensione »
Di fronte a film come L’amore ritrovato la domanda che emerge, insopprimibile, è un gigantesco “perché?”. Perché si ritiene interessante, nell’anno di grazia 2004, portare al cinema un racconto di “amour fou” ambientato da Carlo Cassola negli anni 30? E perché un regista di talento come Carlo Mazzacurati, che pure ha dimostrato di saper raccontare l’Italia di oggi in film come Notte italiana e La lingua [...] Vai alla recensione »
È la storia di un incontro tra un uomo e una donna, che non ha tempo. Così Carlo Mazzacurati sintetizza il cuore del suo film, L'amore ritrovato, presentato a Venezia Fuori concorso (nelle sale da venerdì 17 settembre, distribuito da Medusa) e interpretato da Maya Sansa, Stefano Accorsi, Marco Messeri. Tratto dal romanzo di Carlo Cassola "Una relazione", è ambientato in Toscana nel 1936 e racconta [...] Vai alla recensione »
Carlo Mazzacurati è un bravo regista dall’occhio acuto e dall’animo sincero. Nelle sue opere migliori, dal film d’esordio Notte italiana fino alla commedia amara La lingua del Santo, c’è un calarsi partecipe nella realtà, un bel gusto per l’intreccio e per i caratteri, un’eleganza formale mai ostentata. Purtroppo in L’amore ritrovato, Mazzacurati conferma il suo rigore formale, ma non riesce a trovare [...] Vai alla recensione »
Come si può esplorare un amore? Affidandosi ad una storia inventata o prendendo spunto da un libro (nella fattispecie “Una relazione” di Cassola) e magari l’affresco ha i colori cupi della guerra e quelli teneri e un po’ malinconici della riviera toscana, tra una pineta fresca e deserta e lo sbuffare di un treno che la attraversa con i suoi pendolari che parlano anche d’amore e poesia.