Innanzitutto non è possibile essere tanto OTTUSI da pretendere l'ASSOLUTA corrispondenza tra un'opera e il suo "adattamento" soprattutto poi quando essa è LIBERAMENTE TRATTA. In Italia c'è la tendenza a chiudere l'arte in compartimenti stagni senza capire che si può prendere spunto da qualcosa per raccontare qualcos'altro. Venendo a noi dirò che il film si apre con la poesia in musica di De Andrè "Le passanti" ( purtroppo per i puristi non ha scelto un brano d’epoca,eh (ironicamente si intende), demodè) che ben si attaglia alle immagini (un treno i cui vagoni ospitano un’ umanità sconosciuta i cui sguardi si sommano dando come risultato una profonda solitudine) e non solo. Si attaglia anche al senso,certo non a quello concreto (di corna come si direbbe oggi) ma a quello sfumato,appartenente alle categorie del desiderio,dell'occasione che a distanza di anni ti si presenta inattesa e che (come appunto ci dice De Andrè) si rimpiangerà,prima o poi. La trama è tutta qui,poco importa la cornice storica del libro di Cassola. Non è questa che conta,contano i sentimenti che si sprigionano in modo leggero ma intenso in un contesto PERFETTAMENTE ricostruito nei colori,nei costumi,nella fotografia (Luca Bigazzi è sempre una garanzia di qualità),in una bellissima Livorno. Il punto di vista della moglie non c’è e non ci doveva essere perché è una favola a 2.Capisco che nella realtà sia doloroso,tragico ma il cinema può rendere ancora la magia se è ben fatto.
[+] lascia un commento a claudia »
[ - ] lascia un commento a claudia »
|
claudia
|
martedì 21 agosto 2007
|
è più giusto
|
|
|
|
quando esso è LIBERAMENTE TRATTO.
|
|
[+] lascia un commento a claudia »
[ - ] lascia un commento a claudia »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
lunedì 21 settembre 2009
|
e' vero.
|
|
|
|
L'ho rivisto oggi su Mediaset (quanta pubblicità, mamma mia) e mi ha fatto lo stesso effetto di allora perché racconta sostanzialmente un desiderio che nasce dalla nostalgia di un passato in cui tutto era ancora possibile e che si evolve in una storia passionale nel senso migliore del termine cioè alimentata da qualcosa di misterioso, impalpabile. Finisce, rinasce e termina del tutto ma non muore mai. I protagonisti riescono a rendere l'idea dell'amore in un modo tanto unico da non far pesare allo spettatore il fatto di essere in realtà due amanti all'ombra di una moglie e madre tradita.
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
lunedì 21 settembre 2009
|
è vero/2
|
|
|
|
Si sogna insieme a loro e quasi quasi ci si rammarica della presa di coscienza di Maria, coraggiosa e caparbia. Davvero una bella coppia... e tanti saluti a chi critica; evidentemente non è stato mai innamorato in vita sua perché tanta aridità altrimenti non si spiega.
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
lunedì 21 settembre 2009
|
naturalmente...
|
|
|
|
Mantengo la suspense... neanche questa volta il critico in testa al gruppo ci prende. Dimostra solo di non avere occhi, orecchi e nemmeno cuore forse, ma purtroppo la penna sì e 2 stelle sono meno gravi di tutto quello che ha scritto. Catalani, Catalani...
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
|