Anno | 2011 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA, Spagna |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Woody Allen |
Attori | Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Nina Arianda, Kurt Fuller, Tom Hiddleston Corey Stoll, Mimi Kennedy, Adrien Brody, Alison Pill, Marion Cotillard, Léa Seydoux, Kathy Bates, Carla Bruni, Karine Vanasse, Guillaume Gouix, Manu Payet, Gad Elmaleh. |
Uscita | venerdì 2 dicembre 2011 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 3,42 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 dicembre 2019
Woody Allen torna a raccontare le dinamiche dell'innamoramento attraverso una riflessione sulla vita e i suoi misteri. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 4 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 1 candidatura a BAFTA, 3 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Midnight in Paris ha incassato 8,9 milioni di euro .
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Gil (sceneggiatore hollywoodiano con aspirazioni da scrittore) e la sua futura sposa Inez sono in vacanza a Parigi con i piuttosto invadenti genitori di lei. Gil è già stato nella Ville Lumiêre e ne è da sempre affascinato. Lo sarà ancor di più quando una sera, a mezzanotte, si troverà catapultato nella Parigi degli Anni Venti con tutto il suo fervore culturale. Farà in modo di prolungare il piacere degli incontri con Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e tutto il milieu culturale del tempo cercando di fare in modo che il 'miracolo' si ripeta ogni notte. Suscitando così i dubbi del futuro suocero.
Woody Allen ama Parigi sin dai tempi di Hello Pussycat e ce lo aveva ricordato anche con Tutti dicono I Love You. Nella sequenza di apertura fa alla città una dichiarazione d'amore visiva che ricorda l-ouverture di Manhattan senza parole. Ma anche qui c'è uno sceneggiatore/aspirante scrittore in agguato pronto a riempire lo schermo con il suo male di vivere ben celato dietro lo sguardo a tratti vitreo di Owen Wilson. Solo Woody poteva farci 'sentire' in modo quasi tangibile la profonda verità di un 'classico' francese che nella parata di personalità che il film ci presenta non compare: Antoine de Saint Exupery. Il quale ne "Il piccolo principe" fa dire al casellante che nessuno è felice per dove si trova. Il personaggio letterario verbalizzava il bisogno di cercare sempre nuovi luoghi in cui ricominciare a vivere. Il Gil alleniano vuole sfuggire dalla banalità dei nostri giorni ma trova dinanzi a sé altre persone che esistono in epoche che ai posteri sembreranno fulgide d'arte e di creazione di senso ma non altrettanto a chi le vive come presente.
Se il Roy di L'uomo dei tuoi sogni era solamente uno scrittore avido di successo Gil è affamato di quella cultura europea di cui da buon americano si sente privo. Ma ha lo sguardo costantemente rivolto all'indietro. Forse, sembra dirci Woody, ha ragione ma è comunque indispensabile uno sforzo costante per cercare nel presente le ragioni del vivere e del creare. A Gil Allen concede quella speranza che invece negava perentoriamente (e con ragione) a Roy. Ricordandoci (ancora una volta e con delle evidenti analogie con La rosa purpurea del Cairo) che nulla può consentirci di sfuggire a noi stessi e al nostro tempo e che forse (nonostante tutto) è bene così.
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Gil è uno sceneggiatore hollywoodiano, ma aspirante scrittore, fidanzato (intrappolato?) con una ragazza viziata, Inez, ed è sul punto di sposarla. La coppia è in vacanza a Parigi, con i genitori di lei, americani ultraconservatori e ficcanaso. Durante il loro soggiorno, si imbattono casualmente in una coppia di amici di Inez, lui pedante tuttologo, lei scialba e silenziosa, [...] Vai alla recensione »
New York, Parigi e Venezia. Queste le tre città in cui Allen ha detto di poter vivere (e non a caso quelle in cui ha ambientato il suo musical Tutti dicono I love you). Non la grigia Londra che, dopo averlo ospitato l'ultima volta con Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, aveva dimostrato di non essere l'habitat adatto di un regista fin troppo emotivo.
Parigi, dopo mezzanotte, è magica. Capita così che uno scrittore esordiente, in cerca d'ispirazione, incontri i suoi idoli letterari, e non solo: Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e chi più ne ha più ne metta. Sembra impossibile, pare una semplice ubriacatura, eppure è effettivamente così; ogni notte, allo scoccare del nuovo giorno, il prodigio si ripete e Gil ha l'opportunità di far leggere il [...] Vai alla recensione »
Degno dei migliori autori di fantasy il Woodie di Midnight in Paris. Il film si dispone con estrema naturalezza in un’atemporalità circolare che puntuale alla mezzanotte consente, come nelle fiabe ma solo a chi ci crede, di salire sulla macchina del tempo - nel nostro caso una splendida zucca-berlina, ruote a raggi, con tanto di chauffeur in livrea e sbuffo di fumo alla partenza - di tornare [...] Vai alla recensione »
'Midnight in Paris' è la storia di Gil, uno sceneggiatore californiano in viaggio a Parigi con la futura moglie. È la storia di un aspirante scrittore intrappolato in un lavoro remunerativo ma che non ama e in una relazione per lui castrante. È la storia di tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno provato il desiderio nostalgico di vivere in un'epoca passata, maledicendosi per essere nati [...] Vai alla recensione »
Non c'è niente da fare Woody Allen difficilmente sbaglia, questo film racconta una vera e propria favola moderna con tanto di morale.Partendo dal postulato secondo cui la vita non è un granchè ed il genere umano è ormai una specie fallita ( come aveva evidenziato in altre sue opere, ultima fra tutte "Basta che funzioni") Allen si domanda se allora la condizione umana in cui l'uomo verte è dovuta ad [...] Vai alla recensione »
Ho visto con piacere Midnight in Paris e lo consiglio. E' già stato scritto tanto su quest'ultima opera di Woody Allen e anche qui ho letto tanti bei commenti, come quello di Maria Giorgia, per citarne una, ma tanti altri commenti sono validi e in ognuno si trova uno spunto, un richiamo, un dettaglio che io da solo, francamente, non sarei riuscito a cogliere.
Gil, sceneggiatore aspirante scrittore, si ritrova a Parigi con la famiglia della sua fidanzata Inez. Non condividendo la stessa passione per la città, Inez lascia passeggiare Gil da solo per Parigi, ignorando dove il suo fidanzato sene vada gironzolando fino a tarda notte... Finalmente un totale lieto fine in un film di Allen, che sembra aver ritrovato la gioia di vivere e la fiducia nell'amore [...] Vai alla recensione »
Gil e Inez sono in vacanza a Parigi, ospiti dei genitori di lei, americani repubblicani e molto snob. Inez è perennemente impegnata con la madre arredatrice a cercare oggetti per la futura casa di Malibù e a frequentare una sua ex fiamma (il pedante Paul, un bravissimo Michael Sheen) e la sua fidanzata. Gil sembra invece più attratto dai segreti che una città cela al visitatore distratto: vorrebbe [...] Vai alla recensione »
Woody e' una firma, un marchio o meglio un 'sigillo' di garanzia. Le sue opere sono geniali e brillanti e solitamente trasmettono un messaggio ben piu' profondo di quello superficiale. Anche l'idea di partenza di questo movie e' simpatica e originale (ma non brillante, visto il fatto che l'idea di percorrere il passato e' stata proposta ripetutivamente nella storia del cinema).
In Midnight in Paris, Gil compensa le insoddisfazioni esistenziali, professionali e sentimentali con delle brevi fughe nel passato (e precisamente negli amatissimi anni Venti e nella adoratissima Ville Lumière), così come Mia Farrow in La rosa purpurea del Cairo cercava l’evasione dalle frustrazioni cancellando il diaframma fra realtà e finzione costituito dallo schermo [...] Vai alla recensione »
E’ questa l’intenzione che Allen manifesta di avere sulla base di almeno un paio di indizi. Il primo è quando il protagonista, ottimamente interpretato da un Owen Wilson nei panni mimetici di Woody attore, racconta a Buñuel la trama di un film che non solo non ha ancora realizzato, ma mostra di non avere ancora sufficiente maturità artistica per concepirlo.
Gil è uno sceneggiatore con chance di scrittore, almeno ci prova, è affascinato da Parigi ed è in vacanza con la sua futura sposa e gli invadenti genitori. La sua compagna è molto bella, ma i loro gusti, il loro modo di vivere è molto diverso. A Gil piace passeggiare sotto la pioggia e gli piace molto Parigi, lei vive invece questa esperienza da vera turista americana.
Midnight in Paris ripaga ampiamente chi è rimasto deluso da certi "scempi" (per essere Allen) degli ultimi anni. Forse non è un film così semplice da sentire. Bisogna essere un pò scrittori, oppure un pò romantici, o nostalgici, o avere in sè una brezza di poesia; bisogna amare Parigi, capire un pò Allen e la sua ironia.
L'incantesimo che porta Gilles negli anni '20 dell'amatissima Parigi, nel cuore del suo sogno di amore e cultura, è soprattutto quello in cui Woody porta gli spettatori, prendendoli delicatamente per mano e accompagnandoli al centro dei loro sogni e delle loro delusioni.Idea non nuova ma rivisitata in un linguaggio raffinatissimo e in trovate divertenti.
Gil, sceneggiatore di successo, si trova a Parigi con la sua promessa sposa Inez per cercare ispirazione per la sua vera brama, diventare uno scrittore come i suoi idoli della Parigi degli anni folli da cui è ossessionato. Camminando da solo per i viali della capitale francese dopo aver bevuto troppo si perde. Scoccata la mezzanotte, si imbatte in un'auto "d'epoca" e dei giovani [...] Vai alla recensione »
Woody Allen rende omaggio a Parigi in questo film che non è certamente il più originale o il più memorabile della sua carriera, ma che seduce e conquista lo spettatore fin dalla prima sequenza. Il film si apre con una panoramica di scorci della Ville Lumière: immagini, visioni e colori già conosciuti da chiunque ami Parigi, ma che ugualmente non smettono [...] Vai alla recensione »
Midnight in Paris Chi non ha mai pensato di essere nato in un'epoca sbagliata? Chi non ha mai sognato una vita diversa in un tempo diverso, in un mondo più adatto ai nostri desideri e alle nostre aspirazioni? Sogni appunto, irrealizzabili. Ma a Gil Pender, sceneggiatore americano e aspirante scrittore in vacanza a Parigi, capita ciò che pare impossibile.
Con Midnight in Paris Woody Allen intende dipingere un affresco romantico dell'affascinante capitale francese immaginandola anche negli anni venti e persino ai tempi della cosiddetta Belle Époque. Il protagonista è Owen Wilson che indossa i panni di Gil (uno sceneggiatore di Hollywood) in visita a Parigi con la futura moglie Inez (Rachel McAdams) ed i genitori di lei.
Ho visto il film dopo aver sentito, nel circolo degli amici e fuori ,lodi sperticate,con qualche timida eccezione , che derivano principalmente ,ben si capisce,dalla "autorità" di cui gode Woody Allen (mostro sacro) e dalla sugestione dei suoi precedenti film.Mi sono astenuto , tra gli amici per timore di essere tacciato di un certo intellettualismo ma non in questa sede che considero palestra dove [...] Vai alla recensione »
Gil e' a Parigi con la fidanzata Liz. Viziata dai genitori che li hanno accompagnati in questo viaggio, sembra condividere poche delle passioni che vibrano nell'animo del suo futuro marito. Il protagonista, interpretato da un impacciato e simpatico Owen Wilson, e' uno sceneggiatore con un appassionato desiderio di esprimersi come scrittore.
Ci voleva una mano abile e sapiente come quella di Woody Allen per dosare in perfetto equilibrio, leggerezza, ironia, ritmo e intelligenza e creare una deliziosa pellicola di raffinata visione. Già dalle prime immagini in cui lo spettatore vien eintrodotto in una parigi da sogno, si preannuncia e si pregusta un "soggiorno" indimenticabile.
L’uomo (sapiens) è un microsegmento instabile per natura, che tende ad evadere dal recinto in cui si trova secondo le direttrici delle due dimensioni spazio-tempo, perché alla perenne ricerca dell’ altro, del diverso, del nuovo, non rassegnandosi a considerare il proprio “stare” del tutto soddisfacente e convinto che in altri luoghi o tempi sia possibile trovare [...] Vai alla recensione »
Cenerentola doveva lasciare il ballo e il principe al rintocco della mezzanotte, altrimenti avrebbe ripreso le sembianze della ragazza cenciosa e la carrozza e i cavalli sarebbero tornati ad essere zucca e topolini. Al “principe” di Woody Allen, succede il contrario perché allo scoccare della mezzanotte entra nella sua amata Parigi degli anni ’20, magica e popolata dagli artisti dei suoi sogni [...] Vai alla recensione »
La coppia americana Gil e Inez,passa un perido a Parigi prima di sposarsi.Gil e' un regista che si improvvisa romanziere,Inez una ragazza giovane innamorata, che reincontra un suo vecchio amico di nome Paul.Vagando per le strade notturne d Parigi Gil si ritrova improvvisamente negli anni 20,anni che lui stesso vorrebbe rivivere perche' reputa migliori di tutti.
"Siamo dei nani sulle spalle dei giganti". Potrebbe essere questa la frase migliore per descrivere il capolavoro di Woody Allen "Midnight in Paris". La frase, generalmente attribuita a Newton, fu pronunciata in realtà per la prima volta da Bernardo di Chartres, filosofo francese del XII secolo. Secondo la sua teoria, noi siamo come nani che siedono sulle [...] Vai alla recensione »
I primi 2 minuti sono pura poesia. Il clarinetto in sottofondo e Parigi.. E una bella storia sulla nostalgia che rispecchia la fatica che ha ognuno di accettare il proprio presente. E non esiste un presente che piaccia a chi lo vive in nessun tempo. E non c'è nulla di meglio che conoscere i propri idoli, vivere una splendida avventura e capire cosa si vuole.
Un giovane scrittore di sceneggiature per film hollywoodiani è in vacanza a Parigi con la futura sposa e i genitori di lei. Il grande amore per le passeggiate notturne gli farà scoprire qualcosa di incredibile: ogni sera a mezzanotte passa una macchina capace di portarti indietro nella Parigi degli anni '20. Meravigliosa opera di Woody Allen che si e ci regala quello che senza dubbio [...] Vai alla recensione »
Grandissimo Woody! Adoro tutti i suoi film! Questo film è uno dei migliori che abbia fatto negli ultimi anni! Adoro l'ambientazione parigina. Anche Woody Allen deve adorare Parigi perchè ha preso degli scatti, fatto inquadrature a determinati posti proprio per esaltare la bellezza di quella magica e romantica città, come solo un innamorato potrebbe fare.
Gil, sceneggiatore di Hollywood in vacanza a Parigi con la futura sposa, è una persona che odia la mondanità, la vita frivola e gli ozi della borghesia americana. Da sempre è estraneo alla realtà che lo circonda, così, in una calda sera parigina, vive il sogno di tornare negli anni '20 ed avere così l'opportunità insolita di incontrare [...] Vai alla recensione »
Woody Allen torna sugli schermi conMidnight in Paris, per regalarci una graziosa commedia sprizzante di magia, e non è un caso che sia proprio Parigi, una delle città più magiche del mondo, a ispirarlo; se poi si aggiunge la mezzanotte, archetipo per eccellenza del momento magico - l’ora dei fantasmi, l’ora dell’incantesimo che svanisce per Cenerentola e così [...] Vai alla recensione »
Il punto su Midnight in Paris. Eterna lotta tra presente e passato, dove l'insoddisfazione della propria vita porta irrimediabilmente al fantasticare, al gettarsi a braccia aperte nel "negozio della nostalgia" auspicando quello che sostenne Faulkner dicendo "Il passato non è affatto morto, anzi non è nemmeno passato". Interessante è dunque il rapporto con la materia culturale, quel substrato artistico, [...] Vai alla recensione »
Parlano come farebbe un amico i film di Woody Allen: una pacca sulla spalla, una serie di balbettanti incertezze e una verità pensata ma che non avevamo il coraggio di sentire a voce alta. Fluisce di parole la sua 41a opera, densa di una scrittura che ci porta accanto a personaggi come Fitzgerald, Hemingway, Gertrude Stein (Kathy Bates), T.S. Eliot, Picasso, Dalì (Adrien Brody), Buñuel, Man Ray.
MIDNIGHT IN PARIS (SP/USA, 2011) diretto da WOODY ALLEN. Interpretato da OWEN WILSON – RACHEL MCADAMS – MARION COTILLARD – KATHY BATES – ADRIEN BRODY – MICHAEL SHEEN – COREY STOLL – LEA SEYDOUX – KURT FULLER – TOM HIDDLESTON – NINA ARIANDA – CARLA BRUNI § Sceneggiatore navigato con buon stipendio a Hollywood, Gil giunge a passare [...] Vai alla recensione »
In questo film Allen adopera al meglio la chiave surreale che ha spesso usato nella sua produzione, qui espressa con il tema del "viaggio nel tempo". Come è tipico del suo stile il "fenomeno" entra nella trama in modo morbido, conciliante e naturale. La trama narra di uno scrittore americano che si trova a Parigi in crisi esistenziale: il suo rapporto di coppia è [...] Vai alla recensione »
Gil è in vacanza a Parigi, città che già conosce e che ci mostra con una carellata di splendide immagini, con la sua fidanzata Inez ed i genitori di lei. Il soggiorno rischia di trasformarsi in un incubo dopo l'incontro di una copia di amici di Inez ma, una sera a mezzanotte Gil sale su una misteriosa macchina d'epoca che lo trasporta negli anni Venti e come in una favola conosce luoghi e persone [...] Vai alla recensione »
Perché questo titolo? Che questo film mi fosse piaciuto particolarmente non avevo dubbi fin dall'uscita dal cinema. E me lo motivavo con varie argomentazioni: la passione autentica verso la città di Parigi, così sinteticamente e magnificamente descritta nell'introduzione, l'originalità della storia, l'arguzia e l'ironia abituale del regista... Non ultimo il fatto che pur non amando io particolarmente [...] Vai alla recensione »
"Midnight in Paris"(di Woody Allens, integralmente, per soggetto, screenplay, regia, come sempre anche co.-compositizone ed esecurazione delle musiche, 2011), decisamente si coferma un film importante, che, anzi , smentisce il cliche'di un Woody Allen"intellettualisico"(il che e'diverso da intelettuale, beninteso)che sarebbe interessato a produrre raffinati film con dialoghi [...] Vai alla recensione »
"Midnight in Paris"(2011, di WOody ALlen, ovviamente integralmente, sogggetto, sceneggiatura, regia)è film che si basa sulla time-machine, con uno scrittore di oggi, in Parigi in vacanza (ma con l'9ntenzione di dirmorarvi), con la sua gilr-friend e i genitori di lei e con due amici della ragazza che a lui non piacciono(p anche geloso dlel'ex-compagno di college di lei).
Dopo il toccodi Lubitsch ecco quello di Woody Allen. Che rende accettabile anche una storia assurda grazie ad una sapienza cinematografica eccezionale. Il film scorre con una grazia infinita, si fa ammirare per la bellezze delle riprese, diventa sublime nelle invenzioni e in certa illogicità che lega logicamente le scene fra loro. Molte le trovate, qualche virtuosismo, e brevi segni di stanchezza [...] Vai alla recensione »
Un tocco di genio tipico di Allen!
E' il turno di Parigi. Questa volta Woody Allen ci delizia gli occhi e la mente con il suo specialissimo omaggio alla Ville Lumière. In apertura una panoramica di tutti i luoghi magici che hanno ispirato i più grandi artisti del secolo scorso tra pittori, sceneggiatori e poeti. Il regista americano alla veneranda età di settantacinque anni è in forma più che [...] Vai alla recensione »
Un film colto, leggero e profondo al tempo stesso, a tratti un po’ troppo lento ma sostanzialmente più che piacevole. In sintesi questo è “Midnight in Paris”, il nuovo film del più europeo dei registi americani, Woody Allen. Un’opera, l’ultima fatica del cineasta di New York, che ha il grande pregio di non essere assolutamente adatta al grande pubblico americano.
La comicità di Allen non trova spazio in un film ove ciò che viene rappresentato è già stato realizzato (e probabilmente meglio) da altri. La porta del tempo era molto più originale in Kate & Leopold, pellicola che gradevolmente accompagna lo spettatore verso una commedia garbata e godibile sul contrasto fra due diverse epoche.
Il film perfetto per chi ama sognare a occhi aperti, una fiaba resa credibile dalla leggerezza e dalla naturalezza di cui Woody Allen ha cosparso senza parsimonia la pellicola. Il regista utilizza Parigi come fece in passato con Manhattan, con un tono meno saccente del solito, che anzi, è romantico e spesso farsesco. Sottolinea il rapporto tra presente e passato e il fatto che in qualsiasi epoca si [...] Vai alla recensione »
Un impacciato aspirante scrittore che sta per sposarsi (Owen Wilson) magicamente dopo mezzanotte viene piombato negli anni venti parigini, l’epoca dei suoi sogni, dove si innamora. È il migliore film di Allen del dopo-2000. È una commedia romantico-nostalgica dotata di notevole brio, nelle musiche, nella fotografia, nella regia, nelle interpretazioni di Wilson, della Cotillard e dei vari comprimari. [...] Vai alla recensione »
90 minuti circa di film per dirci che “il presente . E’ un po’ insoddisfacente perché la vita è insoddisfacente” . Ed è lo stesso Gil -Owen Wilson a rivelarlo a sette minuti dalla fine . Non occorre un’idea geniale per farne un bel film se geniale è la messa in scena , ma quoi bon ? far figurare nella pellicola Fitzgerald, [...] Vai alla recensione »
Come spesso avviene nei suoi film, anche stavolta Woody Allen racconta una storia che è un semplice pretesto per esplorare il significato della vita e il peso delle paure umane. Il protagonista è Gil, insoddisfatto sceneggiatore di Hollywood in cerca di una riscossa da romanziere, in vacanza a Parigi con la futura moglie Inez. Romantico, idealista, appassionato di arte e letteratura, Gil ama il [...] Vai alla recensione »
A me sembra che il film dimostri tutta l'incapacità degli americani a capire l'Europa, il protagonista si trova a Parigi, la ama, sogna di trasferircisi, ma non si accorge che con quella cità lui non c'entri nulla. Quello che a lui interessa è materializzare il suo ideale artistico, romantico di Parigi, non tanto viverla per quello che sia, come gli interessa vviere [...] Vai alla recensione »
Gil è in vacanza con la sua futura moglie Inez a Parigi, ospiti dei genitori di lei. Pur essendo uno stimato sceneggiatore di successo, Gil vorrebbe sfondare con un romanzo, non riuscendo però a trovare il giusto bando della matassa, sconfortato anche dalla ragazza e dai suoceri. E' innamoratissimo di Parigi, specie di notte e con la pioggia, ma soprattutto, sogna di vivere nella [...] Vai alla recensione »
Assumo la nota strofetta, sostituendone il soggetto: meno male che Woody c'è. La bella notizia è che Midnight in Paris ci sia, la buona novella è che sia in testa al box office. La gente ha gradito e, presumibilmente, capito. Non è così automatico il successo di Allen, che è per lo più "critico", raramente anche al botteghino. "Midnighit" è un collettore, una summa, felici: cultura e spettacolo combinati al meglio.
Il pubblico del Festival può tirare il fiato: Woody ce l’ha fatta. Atteso in Croisette come una sorta di monumento vivente, il maestro Woody Allen ha presentato oggi con discreto successo il suo Midnight in Paris, film d’apertura del Festival di Cannes. Per la pellicola nessun entusiasmo, piuttosto un generico e condiviso apprezzamento, come una specie di sospiro di sollievo collettivo di fronte al 42º film di un regista amatissimo ma (comprensibilmente) stanco.
Maneggiatelo con cura, parlatene con garbo, consigliatelo con moderatezza. Nonostante abbia sbancato contro tutte le previsioni il box-office americano, «Midnight in Paris» è un film sottile, delicato, divertito e divertente a cui non s’addice un surplus d’aggettivi encomiastici: a settantasei anni d’età e con quarantacinque titoli in filmografia Woody Allen si è concesso, infatti, un “divertissement” [...] Vai alla recensione »
Un sogno, una fantasticheria, un viaggio tra i fantasmi del Novecento, una visita tutta da ridere (ma non senza emozione) a quegli «antenati» con cui non smettiamo di fare i conti. Perché come dice il protagonista con Faulkner, «il passato non è affatto morto, anzi non è nemmeno passato». Dunque passeggiando per Parigi ci si può ritrovare nella «Festa mobile» di Hemingway, si può cenare a casa di Jean [...] Vai alla recensione »
Tra le virtù cineniarograhche, poche sono difficili da esercitare quanto la leggerezza. E splendidamente leggero è “Midnight in Paris” (Usa e Spagna, 2011, 94’). Quasi camminasse svagato per le strade di Parigi. Woodv Allen racconta come gli uomini e le donne, o alcuni fra loro, vivano inquieti nel tempo e nel luogo avuti in sorte dal caso, e come provino a fuggirne via, verso altri tempi e altri luoghi. [...] Vai alla recensione »
Per ridere tanto bisogna tornare nei tempi recenti almeno a Scoop, ma forse addirittura a Pallottole su Broadway o agli esordi di comicità pura alla Prendi i soldi e scappa e alla sceneggiatura di Ciao Pussycat, il film durante il quale Woody si è innamorato di Parigi. Midnight in Paris gioca a scacchi con l'intelligenza e lo humour dello spettatore, spiazzandolo con un crescendo di mosse geniali e [...] Vai alla recensione »
Grande, inarrivabile Woody. Dopo qualche film così e così, riecco l’Allen dei tempi d’oro. E forse ancora meglio. Lo scrittorello californiano Owen Wilson, in vacanza con la fidanzata e futuri suoceri in Francia, si ritrova per magia nella Parigi degli anni Venti. Un ripetuto viaggio notturno, con puntuale ritorno all’alba, dove incontra Hemingway e Picasso, Gauguin e Cocteau.
Tour del regista newyorkese attraverso la mitologia di un «americano a Parigi», l'amore dei grandi narratori d'oltre Atlantico, i bohémien che hanno fatto Hollywood, Midnight in Paris, è stato il film d'apertura di Cannes 2011. New York si modella su Parigi e viceversa negli occhi di Woody Allen che incontra al Polidor, bistrò mitico del quartiere latino, Francis Scott Fitzgerald e Zelda, Salvador [...] Vai alla recensione »
Un giovane sceneggiatore in vacanza a Parigi con fidanzata e futuri suoceri. Tutti ricchissimi, ma lui, Gil, al contrario degli altri che rimpiangono la natia California, vorrebbe abbandonarsi alla sua vena nostalgica e trasferirsi a Parigi, culla degli scrittori e degli artisti su cui ha formato le sue fragili fantasie. E mentre le assatanate dello shopping, fidanzata e mamma super-snob, cercano sediole [...] Vai alla recensione »
Vi proponiamo un esercizio di sceneggiatura: vedendo Midnight in Paris memorizzate le due scene in cui compare Carla Bruni, poi collocatele nella trama e immaginate cosa succederebbe se venissero tagliate. Ve lo anticipiamo: nulla. Owen Wilson non potrebbe dire una battuta molto carina su Rodin, che per altro poteva essere «seminata» in altro modo. Il ruolo della guida turistica poteva essere interpretato [...] Vai alla recensione »
Ci sono due momenti di Midnight in Paris, il nuovo film scritto e diretto da Woody Allen, in cui l’autore enuncia la sua verità attraverso il protagonista, lo scrittore Gil Pender (Owen Wilson), ma Allen e il suo alter ego meno nevrotico e più wasp scelgono di «buttare via» quei momenti con una leggerezza e una grazia che sono le cifre stilistiche dell’intera commedia: una riflessione esistenziale [...] Vai alla recensione »
Risale al 1966 il racconto di Woody Allen Memorie degli Anni Venti pubblicato in Saperla lunga (Bompiani), parodia della Parigi della Lost Generation dove lo scrittore, immaginandosi infilato in quel giro cosmopolita, finiva invariabilmente con il beccarsi un pugno sul naso dal macho Hemingway. Ora sul lontano spunto Allen ha costruito una commedia, Midnight in Paris, che oltre a essere divertente, [...] Vai alla recensione »