Midnight in Paris |
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Un film di Woody Allen.
Con Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Nina Arianda, Kurt Fuller.
continua»
Commedia,
durata 94 min.
- USA, Spagna 2011.
- Medusa
uscita venerdì 2 dicembre 2011.
MYMONETRO
Midnight in Paris
valutazione media:
3,42
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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E' Parigi la città che tutti vorremmo?di Marco MichielisFeedback: 2925 | altri commenti e recensioni di Marco Michielis |
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sabato 3 dicembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Parigi, dopo mezzanotte, è magica. Capita così che uno scrittore esordiente, in cerca d'ispirazione, incontri i suoi idoli letterari, e non solo: Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e chi più ne ha più ne metta. Sembra impossibile, pare una semplice ubriacatura, eppure è effettivamente così; ogni notte, allo scoccare del nuovo giorno, il prodigio si ripete e Gil ha l'opportunità di far leggere il suo romanzo a Gertrude Stein, nonchè di conoscere Adriana, ragazza che proviene dal favoloso mondo degli anni '20 parigini e che farà perdere la testa al giovane autore. In mezzo e a causa di tutti questi incredibili avvenimenti, Gil si renderà conto di non amare Inez, la sua noiossissima promessa sposa, ma Parigi è piena di sorprese e il vero amore non è mai quello che sembra... "Midnight in Paris", nella filmografia alleniana, si colloca in una posizione di pur lieve rottura rispetto alle sue recenti opere, segnando non tanto una svolta nella carriera dell'anziano regista, quanto un recupero di alcune tematiche e caratteristiche proprie delle sue pellicole storiche, quali "Io e Annie" e "Manhattan", ad esempio. L'amore e l'affetto quasi viscerali nei confronti di una città, Parigi, in cui la nostalgia di Gil, ennesimo alter ego di Woody (ben interpretato da Owen Wilson, con la giusta dose di eccentricità), per un'epoca che non ha mai vissuto può trovare libero sfogo grazie a degli incontri impossibili che solo la magia del cinema può regalarci e che il regista newyorkese ha il merito di rendere credibili, sospendendoli con sapienza tra sogno e realtà. E tra sogno e realtà si colloca, in fondo, anche la scelta che Gil è chiamato a compiere, una volta che si sarà reso conto che in ogni epoca storica qualcuno rimpiange un periodo che non ha mai vissuto, credendo erroneamente che possa regarargli maggiori soddisfazioni di quello a lui contemporaneo. La via, come sempre, ce la indica il buon vecchio Woody: in un presente che ci pare scomodo e a noi ostile, bisogna sì guardare ad un passato che immaginiamo come illustre e fantastico, ma solo in funzione del nostro tempo, dato che non ci è permesso (o forse sì?) tornare indietro e che comunque, nel nostro mondo, si possono ancora trovare persone ed ambienti che, per usare una fortunata espressione di Kerouac, ci sanno regalare l'estasi di cui la nostra anima necessita. E che anche un'apparentemente banale camminata sotto la pioggia può risvegliare in noi.
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