Midnight in Paris |
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Un film di Woody Allen.
Con Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Nina Arianda, Kurt Fuller.
continua»
Commedia,
durata 94 min.
- USA, Spagna 2011.
- Medusa
uscita venerdì 2 dicembre 2011.
MYMONETRO
Midnight in Paris
valutazione media:
3,42
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Mezza...notte per sognaredi Franco CesarioFeedback: 1621 | altri commenti e recensioni di Franco Cesario |
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venerdì 9 dicembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film colto, leggero e profondo al tempo stesso, a tratti un po’ troppo lento ma sostanzialmente più che piacevole. In sintesi questo è “Midnight in Paris”, il nuovo film del più europeo dei registi americani, Woody Allen. Un’opera, l’ultima fatica del cineasta di New York, che ha il grande pregio di non essere assolutamente adatta al grande pubblico americano. Da questo punto di vista è un film coraggioso, non preoccupato del botteghino (si dirà che Allen non ne ha certo bisogno…) che comunque sta avendo un ottimo successo e non solo nel vecchio continente. Inadeguato Owen Wilson nella parte del liberal tutto poesie e romanticismo anche se il personaggio non sembra risentirne troppo: grazie alla sceneggiatura la sua essenza esistenzialista e timida piace per contrasto ad una società sempre più barbara ed incivile, ben rappresentata dall’intera famiglia della sua fidanzata Inez. Talmente ironico e lieve, questo film, che gli si perdona qualche inesattezza storica che non sarebbe funzionale allo svolgimento dello stesso che ha comunque un nobile intento, quello di promuovere la bontà e la dolcezza come rimedi per i mali della società, per la sua maniacale frenesia, per le ipocrisie che ogni giorno ci diciamo, per la stupidità dell’dover/voler essere considerati dei vincenti a tutti i costi. Allen continua ad ambientare i suoi film migliori in Europa confermando questa sua attitudine ad un cinema non urlato né da videoclip tanto caro ai suoi colleghi d’oltreoceano; certo non basta questa sua propensione per fare sempre dei capolavori, ma “Midnight in Paris” comunque affascina per quella sua placida suspense, per i continui riferimenti storici ed artistici, per la pazza idea di tramutare in realtà un desiderio di fuga dall’orrore del presente che è un po’ il sogno di tutti noi. Non mancano spunti per lo spettatore messo di fronte all’ambiguità della considerazione che fanno alcuni di valutare sempre e comunque il passato un periodo migliore (mentre il protagonista Gil preferisce la Parigi anni ’20 la bella Adriana, interpretata da una splendida Marion Cotillard, incontrata proprio in quell’epoca, anela alla vita della Ville Lumière nella belle époque fine ‘800). Dopo la visione di “Midnight in Paris” si esce dal cinema lievi e un po’ stralunati, desiderosi di vivere prima o poi anche noi un’avventura siffatta, piacevole sensazione anche dopo aver realizzato che tutto ciò, purtroppo, è impossibile. Franco Cesario sinonimomacontrario.splinder.com
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