Lineamenti spigolosi e intensi occhi scuri, l'attrice canadese Karine Vanasse ha l'aria di chi sa con certezza cosa vuole dalla vita. Nata il 24 novembre 1983 a Drummondville, nel Québec, mostra di avere le idee chiare sin da piccola: ad appena nove anni esprime il desiderio di diventare cantante o attrice. Quel sogno di bambina si trasforma in ambizione quando, a undici anni, fa la sua prima apparizione televisiva, vincendo il concorso di playback del teen show di Radio-Québec "Le Club des 100 watt". Da quel momento, con l'aiuto della madre, sua prima manager, inizia a lavorare in spot televisivi e a ottenere ruoli minori in film e serie della televisione franco-canadese, come La Courte Échelle (1997). Notata dai produttori di "Les Débrouillards", popolare trasmissione televisiva scientifica dedicata agli spettatori più giovani, le viene chiesto di partecipare al programma in un'ottica di svecchiamento dello show. La sua collaborazione con "Les Débrouillards" dura tre anni. È proprio grazie alla visibilità offertale dalla trasmissione che viene ingaggiata dalla regista Léa Pool per il ruolo di Hanna, la protagonista di Set Me Free (1999), che racconta i tentativi di un'adolescente di trovare la propria identità in un ambiente familiare tormentato e depressivo. Prima prova cinematografica per la Vanasse, questo film è stato acclamato dalla critica in diversi festival internazionali, proprio come la performance della giovanissima attrice, appena sedicenne, premiata con il titolo di migliore interprete femminile ai canadesi Jutra Awards. Sempre nel 2009 entra a far parte del cast della controversa serie tv Deux frères (1999), storia di due fratelli molto diversi, l'uno studente di giornalismo e l'altro delinquente. Vanasse incarna Lucie, la fidanzata di quest'ultimo, e il realismo violento che connota il suo personaggio la spinge a diventare portavoce, insieme al suo partner televisivo, del programma "Parler, c'est grandir", finanziato dal governo canadese e rivolto ai giovani con problemi di devianza. Nel 2001 l'attrice accetta il ruolo principale di Du pic au coeur di Céline Baril, sulla complessità delle vite affettive dei giovani d'oggi. L'anno successivo dismette i panni di adolescente ribelle per interpretare la dolce e remissiva Donalda Laloge in Séraphin: Un homme et son péché di Charles Binamé, secondo adattamento cinematografico di un romantico feuilleton ambientato alla fine del 1800, che le vale il secondo Jutra Award della sua carriera. Nonostante il cast di questo film sia composto da grandi nomi del cinema del Québec, tra cui Roy Dupuis, la performance della giovanissima attrice spicca. Ormai la sua carriera è lanciatissima.

I successi in patria e fuori dal Canada
Nel 2004 la Vanasse ottiene un piccolo ruolo nel cast stellare della produzione anglo-canadese Gioco di donna di John Duigan, melodrammatico e passionale "ménage a troi" fra Charlize Theron, Penelope Cruz e Stuart Townsend, sullo sfondo della guerra civile spagnola e poi della Seconda guerra mondiale. Nel 2006 la rivista "Entreprendre" inserisce la giovane attrice tra le 101 donne leader del Québec, insieme a celebrità come Celine Dion. Nel 2007 recita al fianco di Michel Côté nel thriller My Daughter, My Angel di Alexis Durand-Brault, che indaga nell'universo dei video pornografici. Nello stesso anno ottiene il ruolo di co-protagonista della miniserie tv L'Onda Assassina di Bruce McDonald, una coproduzione americano-canadese incentrata su una serie di ondate, simili a tsunami, che colpiscono la costa orientale degli Stati Uniti, con il sospetto che il fenomeno sia pilotato dall'uomo. La Vanasse diventa poi co-produttrice della società Remstar - con il presidente dell'azienda, Maxime Rémillard, ha una relazione dal 2006 - per sviluppare il progetto di un film sulla strage compiuta nel 1989 al Politecnico di Montreal da un venticinquenne che uccise quattordici studentesse universitarie, in nome della lotta contro il femminismo, prima di suicidarsi. In Polytechnique (2009) di Denis Villeneuve l'attrice incarna Valérie, brillante studentessa che sogna di diventare ingegnere aeronautico, nonostante le resistenze di alcuni superiori che le fanno ostruzionismo in quanto donna. La ragazza sopravvive miracolosamente all'attentatore, armato di fucile e follia, e prova a ricostruirsi una vita in un mondo di uomini. Questa interpretazione le vale il canadese Genie Award come migliore attrice protagonista. Nel 2011 arriva la soddisfazione professionale di lavorare con il regista Woody Allen, seppur con un piccolissimo ruolo, quello di una donna della Belle Époque, in Midnight in Paris, raffinato viaggio nel tempo di uomo che preferisce rifugiarsi nei sogni del passato piuttosto che rassegnarsi a un deludente presente. Nello stesso anno è di nuovo in Canada per I'm Yours di Leonard Farlinger, commedia sentimentale che racconta il bizzarro incontro tra Robert, con un lavoro di successo ma stressante a Wall Street, e Daphne (Vanasse), con problemi in famiglia e alla ricerca di un ragazzo da cui poter trarre vantaggio. Dopo l'avventura di una notte, lei rapisce lui e, a bordo della sua auto, si dirige verso North Bay, nella speranza di risolvere i suoi guai. Nel 2011 l'attrice entra a far parte del cast della serie tv americana della ABC Pan Am, incentrata sulle vicende di alcuni piloti e assistenti di volo che lavorano per l'iconica compagnia aerea Pan American World Airways negli anni Sessanta, quando la società rappresenta il meglio del trasporto di lusso, con aerei glamour, piloti alla stregua di rock star e hostess incredibilmente attraenti. La Vanasse interpreta una di queste, Colette Valois, francese, rimasta orfana durante la campagna di Francia, che nutre un forte risentimento verso la Germania e sogna di diventare pilota. Nel 2012 la ABC ha cancellato la serie a causa dei bassi ascolti. L'attrice è poi protagonista del thriller francese Switch (2011) di Frédéric Schoendoerffer, in cui incarna Sophie Malaterre, una giovane designer di Montreal che, in seguito a una battuta d'arresto professionale, decide di scambiare il suo appartamento per le vacanze con un parigino, trovato tramite un sito web, "switch.com". La mattina dopo il suo arrivo a Parigi, la polizia giunge nell'appartamento e vi trova un corpo decapitato. Nelle liste dei passeggeri in volo da Montreal non vi è traccia di Sophie Malaterre e il sito "switch.com" non esiste. Nel 2013 la Vanasse torna negli Stati Uniti per interpretare una donna d'affari francese, Margaux LeMarchal, nella terza stagione della popolare serie tv della ABC Revenge, liberamente ispirata al romanzo "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas e incentrata su una donna misteriosa, Amanda Clarke, che, sotto la falsa identità di Emily Thorne, si trasferisce negli Hamptons, in cerca di vendetta sulle persone che hanno distrutto la sua famiglia. Nello stesso anno vediamo l'attrice nella regata in barca a vela raccontata nel film In solitario di Christophe Offenstein, che narra l'impresa di un vedovo di 57 anni che prova a compiere da solo il giro del mondo in mare, ma deve fare i conti con alcune presenze inattese che si avvicendano a bordo della sua barca, mettendolo a confronto con quel mondo che la sua passione per la vela lo ha spinto a evitare. Sempre nel 2013 la Vanasse incarna Kate Ascher nella commedia All the Wrong Reasons di Gia Milani, un film corale sulla routine quotidiana di quattro persone che lottano dopo avere sperimentato un trauma.